Se non siamo "Pagani", questione di lemmi

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view post Posted on 18/6/2014, 10:42
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Ecco, mi metto in mezzo perchè giusto l'altro giorno un mio amico di facebook ha postato la sua bella polemica proprio sulla questione dei termini e volevo tirargli un pugno, ma non avevo motivazioni logiche. Quindi visceriamo la cosa e poi gli posso rispondere XD
Dunque, la questione è complessa, perchè se, come dici tu, ognuno di noi ha trovao il nomen che più lo caratterizza (quindi strega, sciamana, gentile, odinista, ecc.) qua si tratta di trovare un termine generale, e di conseguenza un qualcosa, un punto che sia comune a tutti quelli che oggi si definiscono pagani. Cioè, cristiani sono coloro che adorano Cristo, induisti quelli che seguono la fede indù, buddhisti i devoti al Buddha, ecc.
Quindi la domanda è: qual è la cosa in comune a TUTTI i pagani? Secondo voi?
 
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view post Posted on 23/6/2014, 14:08


CITAZIONE (Litsea @ 18/6/2014, 02:26)
Non è un problema di etichettarsi, non significa omologarsi, ci mancherebbe, ma le definizioni aiutano a far capire, con una o poche parole, un concetto che altrimenti verrebbe frainteso o che richiederebbe una mole di informazioni "extra" che magari non ci sentiamo, in quel momento, di approfondire...
Devo dire che a me non dà fastidio usare un termine che un tempo aveva un'accezione dispregiativa verso di noi, anzi, lo vedo un modo per esorcizzare "il passato", ma se mi fermo a pensare che chi ha "coniato" quel termine è anche chi dato vita ad una spirale di persecuzione e violenza verso persone che non volevano piegarsi ad un determinato credo... Mi viene da dire che sarebbe meglio trovare un termine diverso. Il problema è che siamo un gruppo molto vasto, forse per la maggioranza politeista, ma non tutti, così come non tutti praticano incantesimi e si potrebbe andare avanti a farne altri di esempi.
Anche perché definirci "neo" non mi piace, per me la religione dovrebbe andare al passo con i tempi, pur rimanendo radicata a certi valori ed origini, ma qualsiasi culto dovrebbe essere vissuto così.

Cito tutto perché sono pienamente d'accordo su tutta la linea! :)

CITAZIONE (Rolly Stardust @ 18/6/2014, 11:42) 
qua si tratta di trovare un termine generale, e di conseguenza un qualcosa, un punto che sia comune a tutti quelli che oggi si definiscono pagani. Cioè, cristiani sono coloro che adorano Cristo, induisti quelli che seguono la fede indù, buddhisti i devoti al Buddha, ecc.
Quindi la domanda è: qual è la cosa in comune a TUTTI i pagani? Secondo voi?

E' lo stesso pensiero che ho fatto io. Personalmente ritengo che il punto di partenza per noi (e quando dico "noi" intendo tutti coloro che professano culture - tradizioni - religioni - filosofie di vita - pratiche riconducibili al "neopaganesimo", per dirla in modo globale) sia nella Natura, cioè la considerazione che abbiamo nella Natura (chiamata anche con diversi nomi) come "Madre" ma anche "Falce", principio e fine per intenderci. Ma a questo punto non abbiamo mosso un passo, nel senso, anche da questa consapevolezza cosa dovremmo trarne? che siamo tutti ecologisti? xD
 
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gianoquirino10
view post Posted on 23/6/2014, 17:53




salve a tutti,
scusate se mi intrometto ma non potevo fare ameno di osservare questa discussione...apprezzo cerchiate punti in comune e che vi sforziate di comprendere ciò che è diverso ma solo in apparenza...la domanda è: PERCHÈ È NATA LA RELIGIONE?non voglio rompere le scatole con messaggi enciclopedici,come mio solito, ma se non indaghiamo alla radice della pianta,senza accontentarci della sua corteccia,non troveremo mai linfa vitale per l'esistenza stessa delle necessità umane...osservo solo che all'inizio la terra era cosmogonica( immagine del cosmo,del cielo) ed èpifanica( manifestazione,essa stessa e ciò che contiene,della divinità tutta)...tali caratteri erano primari ed essenziali per comprendere quanto l'uomo fosse legato agli dèi e al mondo...ecco perchè li si adorava,li si celebrava e li si rispettava( pietas,religio erano termini che significavano molto più di quanto noi potremmo mai capire nella nostra epoca).. la radice della nostra esistenza è il punto comune...la paura della morte e dell'ignoto i minimi comuni denominatori della nostra vita...ecco le feste,a roma se ne facevano tantissime,per esorcizzare i mali e la morte( ricordo che non c'erano cimiteri ma città dei morti e che sui luoghi di sepoltura dei propri familiari o cari si tenevano banchetti( feralia e parentalia, per esempio) per festeggiare la loro comunione con gli dèi...si esorcizzava la morte con la vita..e la vita è un ammasso di contraddizioni benedetto dagli dèi...gli dèi stessi erano contraddizioni e simboleggiavano che l'uomo per quanto facesse errori o sbagliava era sempre un figlio degli dèi e che poteva ricongiungersi a loro se era stato piius, religiosus,bonus,vir,dignitosus,romanus...ecco però devo precisare che la religione romana non coltivava speranza di salvezza eterna...non c'era posto per la speranza...tu eri un romano se compivi il tuo dovere(officio)... ciò che avveniva nell'aldilà non era affar tuo..si doveva vivere quaggiù poichè lassù tutto sarebbe stato diverso,diciamo...forse anche questo può accomunarci...gli dèi vi siano propizi/e fratelli e sorelle
 
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gianoquirino10
view post Posted on 23/6/2014, 20:16




ma perchè tutti insieme non possiamo aiutarci? superare le nostre differenze apparenti? renderci e rendere migliore questo mondo? faccio un esempio: dalle mie parti a verona c'è un colle che si chiana san rocco...vado spesso lassù perchè vi è un luogo,usato anche dai romani,per celebrare gli dèi celesti...io ci vado per stare con me stesso e a contatto con la natura...è frequentato anche da ragazzi e,nel tempo,cimavevano abbandonatomsu di tutto(anche un'automobile che ho fatto portare via).. e io da solo ho passato anche i pendii e ho raccolto tutta la spazzatura che c'era lassù...ora è più bello...questo è un gesto insignificante ma immaginate se ognuno si facesse aiutare e ripulisse la sporcizia della nostra terra...se fossimo veramente uniti...se amassimo la grande madre come lei ci ama...la nostra vita sarebbe un continuo matrimonio di fedeltà e bellezza

forse fratelli e sorelle è anche questo che ci può accomunare..la fortuna vi aiuti
 
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Admerals
view post Posted on 1/1/2017, 20:15




CITAZIONE (Veronika Strix @ 13/6/2014, 09:20) 
Mi dispiace che il discorso si sia ridotto ad una mera questione di ""etichetta"" perchè significa che o non avete inteso la mia domanda o mi sono spiegata male.
Io non sto questionando l'etichetta (cioè, sono strega da nove anni, se ancora mi preoccupassi di cosa pensano gli altri di me avrei finito di vivere un bel po' di tempo fa), la mia era una pura domanda di genere filosofico in base a ciò che ho esposto nel post principale, ossia quale potrebbe essere una corretta parola che possa definire il neopaganesimo in tutte le sue branchie senza doversi rifare ad una definizione che qualcuno di non pagano ha creato per noi.

Io mi definisco Praticante della Conoscenza, perché alla fine quel poco pervenuto dagli antichi culti è Conoscenza.
 
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Skia
view post Posted on 1/1/2017, 20:58




Non saprei. Come altri hanno detto è solamente un etichetta, che nel nostro personale non è importante: non è nient'altro che un nome.
Tuttavia, quando la gente chiede uso i termini "paganesimo" e "pagana" in ogni caso, perché comunque nessuna delle mie conoscenze si sforzerebbe di capire, e non vale la pena sprecare fiato.
 
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20 replies since 10/6/2014, 16:12   370 views
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