| Ed ecco l'ultima puntata delle mie traduzioni... Uff, che sudata! Però spero che siano utili a qualcuno. Per inciso, ho provato a fare il Lardement di qualche post fa, e i datteri ai pinoli. Devo dire che non è malaccio, anche se chiaramente non sono sapori che siamo abituati a mischiare, ma il risultato finale è certamente caratteristico!
PERE AL SIDRO
Servono 6 o 8 pere Mezzo litro di sidro 1 cucchiaio di miele del thè
Le pere non devono essere troppo mature. Sbucciare le pere e tagliare in 4 parti e disporle in una teglia nella quale possano stare ben ravvicinate. Versarvi del sidro, il miele, degli aromi (timo, salvia,…) e dei frutti secchi. La cottura si può fare a bagnomaria, coperto, direttamente sul fuoco. Far cuocere per un po’ da quando inizia a bollire, e poi aggiungere un po’ di thè, ricoprire e lasciar raffreddare, ponendo sul coperchio un panno bagnato. Si serve il giorno seguente, dopo aver filtrato i succhi per eliminare gli aromi.
PICCIONE AL CAVOLO
Ingredienti per persona: 1 piccione grasso d’oca 1 pezzo di lardo ginepro sidro prugne secche cavolo verde carote, rafano, brodo di manzo
Cottura: un’ora circa
In una terrina, scaldare il grasso d’oca, aggiungere il lardo affumicato e far colorire; inserire i piccioni e far rosolare da tutte le parti. Intanto, avrete fatto macerare nel sidro il ginepro 4 prugne secche; avrete fatto sbianchire il cavolo in una concia fatta di sale e cenere calda setacciata, risciacquato e messo da parte. Scegliere una pentola dotata di coperchio, mettere il cavolo nel grasso di cottura dei piccioni, aggiungere il lardo, 1 o 2 cipolle, qualche rondella di carota e degli aromi; scaldare e far prendere colore. Riempite i piccioni con grani di ginepro ed 1 prugna secca. Porre in mezzo ai cavoli, bagnare col resto del sidro, aggiungere un po’ di rafano grattugiato, qualche seme di coriandolo, e il brodo di manzo. Coprire, e cuocere a fuoco medio, finchè i cavoli sono cotti ma ancora sodi. Servire bollente.
CREMA DI FEGATINI DI VOLATILI
100 g di fegatini di volatili (vanno bene gallina, oca, …) 3 scalogni 50 g di grasso d’oca 1 cucchiaio di sciroppo di fiori di sambuco 1 cucchiaio di sidro
Tagliare i fegatini, e rosolarli nel grasso d’oca, insieme allo scalogno; salare, e lasciar cuocere a fuoco dolce finchè sono abbastanza cotti ma non asciutti. Schiacciare con un cucchiaio, aggiungere lo sciroppo di fiori di sambuco ei sidro. Pestare il tutto in un mortaio, fino ad ottenere una crema omogenea, aggiungere un poco di grasso d’oca, aggiustare di sale e conservare in piccoli vasi, da tenere al fresco. Si serve come antipasto, su pane grigliato.
GALLETTE ALLA GALLIA
Mescolare farina, acqua, sale e lievito fino ad ottenere un impasto spesso, ma morbido; se necessario, aggiungere poca acqua. Lasciar riposare la pasta per 2 o 3 ore, sotto ad un panno umido, in luogo caldo, e poi reimpastare. Formare delle palline della grandezza di un uovo ed appiattirle tra i palmi delle mani infarinati, così non si attacca alle dita. La galletta deve essere il più sottile possibile. Si fanno cuocere su una piastra o pietra scaldate sulla brace.
All’impasto, si possono aggiungere a discrezione gherigli di noce, nocciole pestate, fichi secchi, olive, carne di maiale salata, semi di papavero, finocchio o sesamo, ecc.
POLLETTO BIANCO ARROSTITO ALLA GAULOISE
Tempo di preparazione: 20 minuti Tempo di cottura: 1 ora e 15 minuti
Ingredienti per 4 persone: 1 gallinella 6 begli spicchi d’aglio in camicia 50 g di burro 3 pezzi di midollo aceto di vino rosso pepe in grani
Farcitura: 50 g di burro salato da 1 a 5 cucchiai di mostarda forte da 1 a 5 cucchiai di prezzemolo da 1 a 5 cucchiai di brodo di pollo 10 gherigli di noce 1 scalogno 50 g di lardo 1 ciuffo di erba cipollina 1 ciuffo piccolo di dragoncello 50 g di formaggio morbido
In un recipiente, mescolare tutti gli ingredienti della farcitura ad eccezione del formaggio morbido, che sarà aggiunto alla fine. Salare bene. Senza togliere la pelle alla gallinella, sollevarla e far scivolare la farcitura tra questa e la carne. Porre la gallina in una cocotte, cospargere con un po’ di burro e far cuocere al forn per un’ora, a 150 gradi, bagnando regolarmente. A metà cottura, aggiungere l’aglio.
Intanto, far ammorbidire il midollo in una miscela di acqua e aceto salata e pepata, per un periodo di 10, 15 minuti e spalmarlo sul polletto caldo prima di servire.
MELE AL FORNO
4 belle mele dolci mezza scodella di latte intero 2 cucchiai di miele 1 pizzico di sale grosso 1 terrina
sbucciare e tagliare le mele. Preparare un fuoco con molta brace. Ungere una terrina con del lardo e disporvi le mele tagliate. Versare un poco di latte, aggiungere il miele ed il sale; cuocere dolcemente e servire tiepido. Le mele devono essere croccanti fuori e morbide dentro.
POZIONE RINVIGORENTE (sarà quella di Asterix e Obelix? Mah…)
Ingredienti per 4 persone: 250 g di farina 2 cucchiai di grasso di rognone (credo che vada bene anche lo strutto) mollica di pane 4 uova brodo di pollo o di manzo 1 cucchiaio di birra panna fresca
Cottura: 10 minuti
Preparazione particolarmente indicata per i convalescenti, feriti, donne incinte, bambini, anziani… Insomma, per tutti!
Far fondere il grasso di rognone e gettarvi due cucchiaiate di farina, mescolare, incorporare un rosso d’uovo, aggiungere 2 cucchiai di mollica di pane tritata, salare, grattugiare pochissima angelica, ed impastare per ottenere un pasta ben consistente, alla quale si aggiungeranno alcune gocce di birra e di sidro. Montare a neve ferma gli albumi, ed incorporare pian piano alla pasta ottenuta, aggiungendo eventualmente della farina.
Formare dei piccoli gnocchi con questa pasta e gettarli nel brodo bollente; lasciarli cuocere fino a che torneranno a galla, scolarli e tenerli al caldo.
In un’altra pentola, far fondere ancora un po’ di grasso di rognone e farvi colorire la restante farina; sempre mescolando, aggiungere poco per volta il brodo caldo, far sobbollire per il tempo necessario a preparare 1 scodella in cui si saranno sbattuti 4 rossi d’uovo con della panna fresca e poco brodo caldo.
Al momento di servire, portare la minestra ad ebollizione, versarvi il preparato della scodella, mescolare senza far bollire, aggiungere i gnocchetti e servire. Si può grattugiare sopra anche poco tartufo!
Tradotto da me, da brani estrapolati dal libro: La cuisine gauloise – Anne Flouest e Jean-Paul Romac.
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