Lucifero, o "Dio Splendor"

« Older   Newer »
  Share  
lucelunare
view post Posted on 28/5/2012, 10:29




Lucifero è un dio della Stregheria, fratello, figlio e consorte della dea Diana, Signore della Luce e del Mattino.
Lucifero, è l'antico nome di una divinità romana, identificata con il greco "Eosforo" (torcia di Eos, o Aurora), e con la Stella del mattino. Solo successivamente venne associato con Satana.
Dianus Lucifero è conosciuto anche come Dis (Kern) nell'aspetto di dio della morte e dell'aldilà, e come Lupercus nell'aspetto di "Figlio della Promessa", portatore di speranza e Luce.

Ha tre aspetti:

Il Cornuto: Signore delle foreste selvagge e dio della fertilità e sensualità e della vita e morte.
L'Incappucciato: Signore dei capi (di bestiame) e delle piante. Re del raccolto e Signore della flora; Rex Nemorensis, simile al Greenman dei Celti.
L'Anziano: Signore della saggezza e guardiano dei santuari.

Nel culto della Stregheria il dio Dianus Lucifero è intimamente legato agli antichi misteri del dio etrusco Tinia, e agli dei greco-romani come Pan, Bacco, Dioniso e Apollo.
Il suo nome deriva dal latino Lucifer e significa Portatore di Luce, infatti Lucifero è dispensatore della conoscenza, della comprensione e della saggezza. Antica Divinità solare tipicamente italica, Lucifero talvolta viene definito come Signore della Magia, infatti secondo diverse tradizioni Egli è Colui che ha insegnato agli antichi quest'arte.

Nella storia a differenza di quanto si possa pensare Satana, non è un nome, ma è l'epiteto che il popolo eletto dagli Dei avversari, diede al proprio nemico. Inoltre usando un aggettivo invece che un nome, è stato facile per loro, ad ogni epoca additare come Satana, qualsiasi Dio pagano incontrassero lungo il loro cammino. Infatti prima di Lucifero, Satana era associato ad Epicuro, dato che la sua filosofia era in contrasto con la dottrina cristiana.
Perchè se la presero con Lucifero?Perchè Lucifero, ossia il pianeta Venere associato a quel Dio, a seconda di quando appariva nel cielo, poteva essere la Stella del Mattino o la Stella della sera: dove a seconda dei casi era maschio o femmina. Questa dualità androgina diede molto fastiido ai cristiani di allora e così Lucifero divenne il Satana per eccellenza.

 
Top
'Athtar
view post Posted on 21/6/2012, 11:17




Lucifero, Lucifero, quante ne hai fatte passare ai preti!

...avete mai scorso l'indice analitico della Bibbia? Lucifero non c'è e non lo si trova.

Ovviamente, aggiungerei, dato che è la divinità romana corrispondente al portatore di luce, detto anche "torcia dell'aurora" (ossia, Venere intesa anticamente come portatrice di conoscenza).
In alcune traduzioni della Bibbia, però, troviamo in Isaia, nell'invettiva contro il re di Babilonia, la frase "come cadesti dal cielo, o Lucifero?".
Un bel pastrocchio anacronistico pensare a un Lucifero babilonese, vi pare? :-?:
In realtà, il testo originale dice "helel ben sahar": "astro splendente figlio dell'aurora".

Sulla demonizzazione delle entità veneree, specialmente mesopotamiche, nella Bibbia si potrebbe decisamente scrivere un trattato, basti pensare alla povera Ashtoreth - che è diventata Astaroth per creare un'assonanza vocalica con la parola "abominio", e tale è rimasta.

Su Lucifero e le demonizzazioni ci sarebbe molto da aggiungere, specialmente riguardo alla figura dei portatori di civiltà (o "portatori di fuoco" nell'antichità)... mi riprometto di aggiungere qualcosa appena possibile!
 
Top
la maga
view post Posted on 21/6/2012, 18:24




grazie Interessante! continua che sono in attesa...
 
Top
bloodyevelyn
view post Posted on 21/6/2012, 19:05




ne avevo sentito parlare! un altra condanna cristiana ad una divinità autoctona avvenuta nel passaggio tra paganesimo e cristianesimo. post molto interessante
 
Top
'Athtar
view post Posted on 22/6/2012, 18:24




Eccomi qua... i giorni scorsi ero un po' piena di lavoro, quindi non ho potuto dilungarmi più di tanto.

Probabilmente sembrerà che questo post c'entri inizialmente poco col tema "Lucifero", ma in realtà secondo me è stata proprio la demonizzazione delle entità veneree operata dai popoli semitici a far emergere, nel tempo, una connotazione negativa anche della figura di Lucifero, che, per quanto fosse una divinità romana, è pur sempre una figura legata all'astro splendente e alla torcia dell'aurora.
Per capire meglio il discorso che segue (e che ritroverete, se vorrete, in un articolo che uscirà sul prossimo numero della rivista Elixir della Rebis, attualmente in pubblicazione) è necessario fare però delle premesse: i primissimi antenati di Lucifero li troviamo presso i Sumeri, al tempo in cui le popolazioni semitiche (i cui primi migranti in Mesopotamia furono gli Akkadi, i quali però, a differenza delle ondate d'invasioni successive, s'integrarono con le popolazioni preesistenti e non demonizzarono gli dèi di nessuno) non avevano preso il sopravvento culturale sulle popolazioni sumeriche.

Presso i sumeri troviamo due figure distinte, che col tempo diverranno una sola: da un lato, abbiamo la dea legata a Venere, Inanna (che in lingua semitica è Ishtar); dall'altro, abbiamo la figura del dio della saggezza e delle acque che, contro il volere del dio dei cieli, portò la civiltà e le arti alla razza umana: il dio Enki (che più tardi sarà chiamato Eà, sempre in lingua semitica).
Il mito della civilizzazione della terra da parte di Enki lo troviamo nel poema di Atrahasis, rinvenuto nella biblioteca di Assurbanipal e composto nel 1646-1626 a.C., ma che a sua volta riprende la mitologia sumerica che è ben più antica. Qui vediamo che un dio, pari del dio dei cieli nonché suo fratello, si schiera dalla parte dell'umanità, che Enlil invece vorrebbe vedere distrutta: Enlil infatti manda diverse piaghe, tra cui la carestia, le tempeste e il diluvio universale, per sbarazzarsi degli uomini; ogni volta, Enki consiglia al saggio tra gli uomini, Atrahasis, come sfuggire alle maledizioni di Enlil, che ovviamente si adira anche con lui.

Ebbene, se confrontiamo questa versione antica con le successive manipolazioni del mito della civilizzazione della terra, vediamo che nella tradizione semitica, ad esempio nell'apocrifo biblico del libro di Enoch (perché, attenzione!, nella Bibbia non c'è il mito della caduta degli angeli ribelli!!!), scritto in paleo ebraico, non è più un dio a civilizzare la terra, bensì un angelo ribelle, Semyaza, insieme ai suoi seguaci, che verranno precipitati nell'abisso. Da qui intravediamo un primo degrado di questa figura.
Più avanti nel tempo, come sappiamo, i civilizzatori dell'umanità saranno ulteriormente degradati: non più dei o angeli, ma eroi (Prometeo, Atlante e via dicendo) che saranno puniti e incatenati per l'eternità.

Dall'altra parte abbiamo la figura di Inanna, il pianeta Venere, conosciuta in Mesopotamia anche come Ishtar, Astoreth, Astarte e 'Athtar nella versione maschile presente in sud arabia.
A questo proposito bisogna riflettere su come i semiti potevano vedere il clero di Inanna: infatti, prima ho parlato della migrazione delle popolazioni semitiche in Mesopotamia, perché i semiti erano inizialmente nomadi. E' storicamente provato che essi introdussero nella loro religione, così come risulta raccolta nella Bibbia, moltissimi miti e usanze che trovarono presso i popoli mesopotamici. Mircea Eliade, in proposito, è molto chiaro quando fa notare che in nessun altro modo si spiegherebbe come un popolo che fu nomade fino a poco tempo prima avesse potuto, in pochissimo tempo, ottenere una conoscenza così perfetta dei cicli naturali, inventare un calendario con tanto di feste agricole, dato che prima vivevano nel deserto.

Ma tanto quanto i semiti presero dai Sumeri, quanto poi rinnegarono quel popolo, con la sua cultura, e demonizzarono i loro dèi, specialmente quelli di stampo venereo.
Non era infatti accettabile, per una tribù di stampo patriarcale e rigidamente gerarchizzata per sopravvivere nel deserto, che il clero di Inanna/Ishtar operasse riti di stampo sessuale, con chiare allusioni all'unione amorosa. Come se non bastasse, in una delle principali e più sacre cerimonie di questo clero, le sacerdotesse si vestivano da uomini e i sacerdoti da donne, in modo da simboleggiare la doppia polarità del pianeta Venere: quando il pianeta si levava al mattino era maschile, e dominava la stagione della guerra. Quando invece sorgeva alla sera, annunciava la stagione delle piogge, della fecondità e dell'amore.
Vi fu quindi un divieto assoluto, per gli ebrei (il cui culto di Yavhé si stava formando, e la cui divinità principale era il dio El="signore"), di presenziare a tali cerimonie religiose, di seguire il culto "maledetto" e addirittura di mischiarsi a quella gente.
Il nome di Ashtoreth divenne Astaroth nella Bibbia (quello che oggi chiamano "demone", ma che conserva i caratteri di Venere): cambiando le vocali, il nome della Dea prese l'assonanza con la parola "abominio", e come tale è sempre citata: "l'abominio Asthoreth", o direttamente "Astaroth".
Di tutto questo potete trovare documentazione nel saggio di Barton, "Ashtoreth and her influence in the old testament", reperibile anche online.

Come avrete già capito, i due volti di Venere sono gli stessi che troviamo a Roma in Lucifer e Vesper, i due volti della stella del mattino, che in Mesopotamia si chiamavano appunto "sahar e shalim".
A questo punto possiamo anche spiegarci perché, nel passo biblico di Isaia sulla caduta del re di Babilonia, si parla di "helel ben sahar" (=astro splendente figlio dell'aurora), che è stato precipitato nell'abisso... e possiamo anche capire perché, maccheronicamente, helel ben sahar viene tradotto con Lucifero: si tratta sempre dello stesso archetipo venereo, portatore di civiltà, che fu demonizzato.

Non è finita qui, perché ci mancano due cose da spiegare e da provare:
1) perché Venere è anche portatrice di civiltà, dato che all'inizio le due figure erano distinte (Inanna e Enki)
2) se ci sono testi antecedenti alla Bibbia, nonché passi biblici, che provino il fatto che è proprio l'archetipo venereo quello che si vuole far precipitare nell'abisso

Alla prima domanda si potrebbe rispondere che il patto tra Enki e Atrahasis (il saggio umano a cui Enki trasmette la sua conoscenza magica) è sigillato attraverso la stella del mattino (Venere, appunto) che è preposta a vegliare sul patto tra gli uomini e il dio della saggezza e delle acque, Enki. Di questa alleanza è testimone e custode la dea sumerica che viene chiamata "Belet-Ili", cioè "signora degli dei", che altro non è che il titolo con cui viene definita Inanna/Ishtar, signora degli dei o, altrove, regina degli dei.

Alla seconda domanda, invece, risponderei citando direttamente il testo biblico e un suo antecedente identico, che è stato ritrovato a Ugarit. Ugarit è una città ubicata sulla costa della Siria (oggi si chiama Ras Shamra), che esisteva come città organizzata almeno dal 3000-4000 a.C.; proprio lì l'invasione semitica si rivelò stabile e proprio lì il culto di El/Yahvé soppiantò gli altri dei, col tempo addirittura il dio Ba'al. Il testo citato narra della morte di Ba'al che rese il trono degli dei vacante; gli altri dèi, ed El in particolare, si chiedono chi avrebbe potuto prendere il suo posto.
Il testo parla della caduta di 'Athtar, dio maschile legato a Venere e, anche lui come Enki, dio delle acque (in lui infatti ritroviamo riuniti gli aspetti di Venere portatrice di civiltà e venere astrale).

"Dopo di ciò ‘Athtar il Terribile
scala il monte Saphon;
Egli prende possesso del suo seggio sul trono di Ba'al il Potente.
I suoi piedi non arrivano al poggiapiedi,
la sua testa non raggiunge la cime del trono.
Poi ‘Athtar il Ribelle dichiara,
Io non sarò re sul monte Saphon.
‘Athtar il Terribile scende,
giù dal trono di Ba'al il Potente,
e diventa signore di tutto il vasto mondo "sotterraneo" [altra traduzione potrebbe essere "terrestre"]"

Ecco, invece, il passo di Isaia sulla caduta del nostro "Lucifero"/helel ben sahar:

"Come mai sei caduto dal cielo, [o Lucifero], figlio dell'aurora? [lett.:helel ben sahar]
Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?
Tu dicevi in cuor tuo:
"Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;
mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord;
salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile al Signore".
Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa"

Ecco, quindi, pressappoco, la storia della demonizzazione degli archetipi venerei da parte dei popoli semitici, e la ragione delle storielle sulla caduta degli angeli ribelli (che nella Bibbia non si trovano e che rinveniamo solo in un apocrifo, il Libro di Enoch, nel quale tuttavia non si parla di Lucifero ma di Semyaza).

L'unica traccia che rimane del mito sumerico nella Bibbia, è in Genesi 6, 1-7, che parla dell'unione delle figlie degli uomini con gli angeli che, a quanto risulta dagli apocrifi e dai testi più antichi, insegnarono loro le Arti e la magia, portando la civiltà e la saggezza alle loro spose.

"1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie,
2 avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte.
3 Il Signore disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».
4 In quel tempo c'erano sulla terra i giganti (in originale: NEPHILLIM), e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi figli sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.
5 Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo.
6 Il SIGNORE si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo.
7 E il SIGNORE disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti».
(Genesi 6, 1-7)
 
Top
lucelunare
view post Posted on 26/6/2012, 10:38




Interessantissima aggiunta. Ti chiedo di riportarmi la data del tuo ultimo racconto tratto dalla Genesi, a quanto tempo fa risale?a che periodo storico, voglio dire?

In un libro è riportato: "il dominio della magia nera".

Su internet vi son così tanti pareri discordanti, ti mandano in confusione. Come sull'esistenza o meno degli Angeli.
 
Top
'Athtar
view post Posted on 26/6/2012, 18:38




CITAZIONE (lucelunare @ 26/6/2012, 11:38) 
Interessantissima aggiunta. Ti chiedo di riportarmi la data del tuo ultimo racconto tratto dalla Genesi, a quanto tempo fa risale?a che periodo storico, voglio dire?

Intendi a quanto tempo fa risale il libro della Genesi o gli avvenimenti riportati sui nephillim? Perché alla seconda domanda non saprei proprio rispondere, di dati certi non ne esistono... fai tu che di angeli che si uniscono alle figlie degli uomini parlavano già i sumeri, quindi la leggenda risale sicuramente a prima del 2300 a.C.
I dati relativi al regno di questi "angeli" sono presenti in tutte le culture antiche, ma sono a dir poco fantasiosi: i più realistici parlano del 45000 a.C., e che siano i più realistici è tutto dire... nessun riscontro archeologico fino ad ora, comunque.
 
Top
lucelunare
view post Posted on 27/6/2012, 19:17




CITAZIONE ('Athtar @ 26/6/2012, 19:38) 
CITAZIONE (lucelunare @ 26/6/2012, 11:38) 
Interessantissima aggiunta. Ti chiedo di riportarmi la data del tuo ultimo racconto tratto dalla Genesi, a quanto tempo fa risale?a che periodo storico, voglio dire?

Intendi a quanto tempo fa risale il libro della Genesi o gli avvenimenti riportati sui nephillim? Perché alla seconda domanda non saprei proprio rispondere, di dati certi non ne esistono... fai tu che di angeli che si uniscono alle figlie degli uomini parlavano già i sumeri, quindi la leggenda risale sicuramente a prima del 2300 a.C.
I dati relativi al regno di questi "angeli" sono presenti in tutte le culture antiche, ma sono a dir poco fantasiosi: i più realistici parlano del 45000 a.C., e che siano i più realistici è tutto dire... nessun riscontro archeologico fino ad ora, comunque.

beh quindi è comunque una prova che gli "angeli" esistono e non che non esistono come intende Marzio nella storia no?
 
Top
'Athtar
view post Posted on 28/6/2012, 13:46




CITAZIONE (lucelunare @ 27/6/2012, 20:17) 
beh quindi è comunque una prova che gli "angeli" esistono e non che non esistono come intende Marzio nella storia no?

Non mi spingerei tanto in là... di creature "divine" antropomorfe il mondo antico è pieno: per i sumeri gli angeli erano metà uomo e metà pesce (in quanto mezzi uomini e mezzi figli della dea del mare); l'iconografia posteriore degli angeli come esseri alati deriva dal fatto che fossero creature metà umane e metà figlie del dio dei cieli; ma anche le divinità egizie avevano teste di animale, e sappiamo che si trattava di esseri trascendenti legati ad animali simbolici...
Quindi, quello che c'è di provato è una credenza nei semidèi, ma per me non significa che sia provata la loro esistenza: potrebbero benissimo essere simboli.

Quello che mi incuriosisce è, però, che questi semidèi civilizzatori sono presenti in tutte le culture antiche, e in quasi tutte le leggende si uniscono sessualmente alle donne rendendole madri e insegnando loro la magia.
Coincidenza? O che nella leggenda ci sia un fondo di verità?
Tu cosa ne pensi?
 
Top
Fairymorgana81
view post Posted on 28/6/2012, 15:02




devo farvi innanzi tutto i miei complimenti per come avete posto questo argomento in maniera eccellente...sapete io ho avuto un' educazione cattolica sono consapevole che esistono entità malvagie che influenzano il corso degli eventi degli esseri umani e questa è una constatazione di fatto, può essere sotto forma di malattia mentale o comportamenti sbagliati per cui soggetti possono compiere azioni atroci distinte nei più svariati comportamenti squilibrati verso altre persone omicidio, pedofilia, stupro ecc... o verso le cose tipo furto...o verso l'umanità per cui parlo di organizzazioni mondiali che attraverso il sistema economico, bancario, politico, legislativo, sociale stanno abilmente tessendo la rovina dell'umanità...nella visione pagana, nel modo di credere e rapportarsi con gli Dei è molto sentito la presenza di spiriti guida ed entità, direi che è quasi la normalità il pane quotidiano e un pagano è consapevole di questo ci crede perchè è la sua fede giusto? Ma mettiamo caso che una persona non dico pagana ma che cmq pratica spiritismo per cui ci crede, è convinto, magari sente voci e se commette qualcosa di molto brutto si tratta di malvagità o di malattia mentale? Se uno spirito malvagio ti ordina di fare un "sacrificio" e quello lo fa di fronte alla Legge (che è laica) che cos'è quell'individuo capace o non capace di intendere e di volere? Questa risposta è molto importante secondo me per tanti motivi nei reati è la presenza o l'assenza di quella che fa molta differenza sotto l'aspetto della responsabilità personale civile e penale. Forse sono andata un pò OT ma mi è venuto spontaneo il quesito...
lascio questo link per restare in tema e comunque qualcuno che tira i fili un pò troppo c'è...del resto "non muove foglia che Dio non voglia"...
http://en.wikipedia.org/wiki/Samyaza
 
Top
Fairymorgana81
view post Posted on 28/6/2012, 15:25




Ho trovato questo sul Blog IL PORTALE DEI MISTERI COSENASCOSTE spero sia utile:


..:: I NEPHILIM ::..

Prenderemo qui in considerazione un’antica ed affascinante leggenda,
ovvero la storia dei Nephilim, i giganti nati dall’unione degli angeli caduti
(o secondo alcune versioni angeli che autonomamente scelsero
di andarsene dal regno di Dio) con le donne umane.
Più che la storia dei Giganti sarà interessante notare
come in questo antico libro vengano narrate la nascita dell’inferno,
la caduta degli angeli e l’arrivo di ogni arte e sapere all’umanità,
nonché perché il Signore decise di scatenare il diluvio…
Per fare ciò ci sarà d’immenso aiuto l’analisi di un arcaico volume:
il libro di Enoch, e, più propriamente, quella parte dello scritto
noto come “Enoch etiopico” databile attorno al II-I secolo avanti Cristo.
Ma esattamente chi fu Enoch?
Stando alla Bibbia egli fu il settimo nella discendenza di Abramo
dalla Linea di Set (Adamo, Set, Enos, Cainan, Malaleell, Jared, Enoch)
figlio di Jared e padre di Matusalemme.
Di questo personaggio biblico non si sa molto: si favoleggia che visse 365 anni
e che venne assunto in cielo ancora in vita. Dio gli concesse di vedere
innumerevoli accadimenti stando al suo cospetto e con tali
visioni egli compilò il suo libro.
Si tratta di un testo apocrifo, che non venne preso in considerazione dal Canone,
poiché, come asserì lo stesso Sant’Agostino, era un testo troppo antico.
Di tale opera ce ne sono pervenute tre versioni,
suddivise in base alla lingua nella quale furono scritte:
l’Enoch etiopico (a detta degli esperti il più completo tra i tre);
l’Enoch slavo (ovvero una rielaborazione di quello etiopico)
e l’Enoch ebraico (ritenuto dai critici
una contaminazione relativamente moderna del testo originale).
La parte che a noi interessa è ovviamente tratta dall’Enoch etiopico,
ed è quella che va sotto il nome di “Libro degli angeli”.
Secondo Enoch vi fu un tempo ben preciso nel quel gli angeli si
divisero in Angeli fedeli a Dio e Angeli infedeli. Tutti venivano
indistintamente denominato Veglianti o Guardiani, poiché era loro compito vegliare gli uomini.

Dal Capitolo VI:
1. E ciò avvenne quando i figli degli uomini si moltiplicarono,
quelli che in quei giorni vennero alla luce.
Fra di loro erano belle e seducenti figli.
2. E gli Angeli, i figli del cielo, le videro e le desiderarono
e dissero fra loro: “Andiamo, scegliamoci delle mogli
fra le figlie degli uomini che ci partoriranno dei figli”.
3. E Semayaza, che ra il capo, disse loro: “Io temo che voi
non siate concordi per compiere questa azione e
io solo dovrò pagare la pena di un grande peccato”.
4. E tutti gli risposero e dissero:
“Facciamo un giuramento e leghiamoci tutti con imprecazioni comuni”.
5. Tutti insieme prestarono giuramento….
6. E in tutto essi erano duecento. Scesero,
nei giorni di Jared, sulla cima del monte Hermon…
7. E questi sono i nomi dei loro capi: Semyaza, il loro capo,
e Arachiel, Rameel, Kokariel, Tamiel, Ramiel, Danelet, Ezechiel,
Barachiel, Azazel, Arnaros, Batartel, Ananiel, Zachiel,
Samsiel, Satariel, Turiel, Joniaiel, Sariel. (…)
Stando dunque a questa antica fonte, alcuni angeli ,
invaghitisi delle figlie degli uomini mortali, decisero in piena
autonomia di abbandonare il Regno di Dio e di moltiplicarsi,
tradendo così la fiducia del Signore. Nacquero in questo modo i Nephilim,
creature gigantesche e perverse che si contesero la terra
e provocarono calamità, guerre e disastri di ogni sorte. Ma andiamo con ordine…
Gli angeli ribelli non si limitarono ad accoppiarsi con le donne,
si spinsero ben oltre. Iniziarono ad insegnare alla razza umana
un antico sapere che in teoria avrebbe dovuto essere esclusivo appannaggio degli Dèi.

Capitolo VIII:
1. E Azazel insegnò agli uomini a far spade e pugnali e scudi
e corazze e fece loro conoscere i metalli e l’arte di lavorarli
e di fare braccialetti e ornamenti e l’uso dell’antimonio e
l’abbellimento delle palpebre e ogni sorte di pietre preziose e tutte le tinture coloranti.
2. Ed allora sorse molta infamia ed essi commisero fornicazione
e vennero deviati e divennero corrotti in tutti i sensi.
3. Semyaza insegnò loro incantesimi e il taglio delle radici,
Arnaros a sciogliere incantesimi, Barachiel l’astrologia, Kokariel
l’astronomia, Ezechiel la meteorologia, Arachiel i segni della terra,
Sansiel i segni del sole e Sartel i corsi della luna.
4. E mentre gli uomini perivano, gridarono, e il loro grido giunse fino al cielo.
La razza umana conobbe così ogni tipo di dolore e di peccato.
I Nephilim imperversarono sulla terra distruggendo e seminando terrore.
Gli umani presero ad invocare le Potenze Celesti…

Capitolo IX:
1. E allora Michele, Uriele, Raffaele e Gabriele guardarono giù
dal cielo e videro molto sangue versato sulla terra
e tutta l’ingiustizia portata su di essa.
2. (…)
3. (…)
4. (…)
5. (…)
6. Tu vedi ciò che ha fatto Azazel, che ha insegnato tutte le cose
ingiuste agli uomini della terra e rivelato i segreti eterni
che erano custoditi nel cielo che gli uomini bramavano di conoscere.
7. E Semayaza, al quale Tu hai dato autorità di comando sui tuoi associati.
8. Ed essi sono andati sulla terra dalle figlie degli uomini
e sono giaciuti con loro e si sono contaminati rivelando loro ogni sorta di peccati.
9. E le donne hanno partorito i giganti e tutta la terra
è stata perciò riempita di sangue e di ingiustizia.
Gli angeli fedeli accorsero dunque in aiuto all’umanità portando Dio
a conoscenza del tradimento degli angeli caduti. Si svela dunque
in questo testo cosa accadde all’umanità immediatamente prima che
il Signore decidesse di far scatenare il Diluvio Universale.
Furono quindi gli angeli ribelli a corrompere la razza umana.
Sebbene qui non si faccia alcun riferimento a Lucifero,
il parallelismo tra le due vicende è lampante. Si può forse
azzardare che questi Veglianti non fossero altro che le creature
che noi conosciamo oggi sotto il nome di Demoni?
Comunque sia, Dio ascoltò Michele e gli altri suoi Fedeli, e diede loro
ordine di punire i Ribelli, sterminare i Giganti (Nephilim) e preservare però l’umanità.

Capitolo X:
1. Allora l’Altissimo, il Santo, l’Immenso,
parlò e mandò Uriel dal figlio di Lamek e gli disse:
2. “Digli a mio nome: “Nasconditi”, e rivelagli che la fine si sta avvicinando:
tutta la terra verrà distrutta. Un diluvio verrà su tutta
la terra e distruggerà tutto ciò che vi è su di essa.
3. Ed ora avvertilo che egli potrà scampare ed il suo seme
potrà essere preservato per tutte le generazioni del mondo”.
Detto ciò Dio convocò Raffele e fu a lui che affidò il compito
di punire Azazel per ciò che aveva commesso e guarire la follia
che aveva ormai pervaso gli uomini; a Michele invece venne detto
di punire Semyaza mentre a Gabriele venne ordinato di distruggere i Nephilim.
Azazel venne legato mani e piedi e gettato nell’oscurità
in una voragine nel deserto in Dudael:
4. (…)
5. E poni sopra di lui rocce ruvide e scabre, coprilo con oscurità
e lesciavelo stare per sempre, e copri il suo viso cosicché non possa vedere la luce.
6. E nel giorno del giudizio egli sarà gettato nel fuoco.
Altrettanto terribile fu la punizione riserbata a Semyaza e agli altri angeli:
11. E il Signore disse a Michele: “Và, lega Semyaza e i suoi
associati che si sono uniti con le donne (...)
12. E quando i loro figli si saranno uccisi l’un l’altro ed essi
avranno visto la distruzione dei loro cari, legali forte per settanta
generazioni nelle valli della terra, fino al giorno del loro giudizio
e della loro fine, finchè il giudizio che vale per sempre sarà pronunciato.
13. In quei giorni essi verranno condotti agli abissi di fuoco
e al tormento e alla prigione in cui essi saranno segregati per sempre.
14. E chiunque sarà condannato e distrutto da allora in poi
sarà legato insieme a loro fino alla fine di tutte le generazioni.
E ancora, nonostante non vi sia menzione né di Lucifero né dell’inferno,
non possiamo non notare in questi versetti la creazione proprio dell’inferno
di fuoco e fiamme che tutti conosciamo e che abita il nostro immaginario
collettivo, ed inoltre, è innegabile la tirannia dimostrata in questo
frangente dall’Altissimo: una figura davvero poco misericordiosa
degna dell’Antico Testamento, assai diversa dal Buon Padre del Nuovo.
Dio prosegue nell’opera di punizione da una parte e risanamento dall’altra,
punendo i Veglianti ribelli, distruggendo i giganti, salvando
i puri di spirito e scatenando sul resto dell’umanità corrotta il diluvio.
Essenzialmente non si capisce esattamente perché il Libro di
Enoch non venne preso in considerazione nella compilazione della Bibbia,
visto e considerato che non si discosta in modo particolare dalle altre narrazioni.
Certo è che la triste storia degli angeli innamorati delle
donne umane pare finire in modo davvero tragico e violento.
Inoltre è curioso notare come tutte le arti vennero apprese dagli uomini che,
nonostante le punizioni e la distruzione, le mantennero.
Quasi che, se da un lato i veglianti Ribelli furono una calamità per l’umanità,
dall’altra portarono a noi ogni conoscenza che altrimenti
ci sarebbe stata eternamente negata.
Per ironia non possiamo che essere in un certo senso grati a questi antichi
angeli che portarono a noi la conoscenza perdendo la loro propria libertà….
Secondo alcuni studiosi, tra i quali Mario Pincherle,
questi versi andrebbero interpretati in modo diverso.
Gli angeli ribelli non sarebbero che pensieri e saperi troppo importanti
e troppo prematuramente rivelati agli uomini.
Pensieri da racchiudere nuovamente al buio, nel segreto, in attesa
che l’umanità sia finalmente pronta per apprendere tutto ciò che sfuggì di mano alla Divinità…


Testo originale di Enoch tratto dal volume di Mario Pincherle:
Enoch, il primo Libro del Mondo, volume primo.
 
Top
lucelunare
view post Posted on 19/7/2012, 15:23




CITAZIONE ('Athtar @ 28/6/2012, 14:46) 
CITAZIONE (lucelunare @ 27/6/2012, 20:17) 
beh quindi è comunque una prova che gli "angeli" esistono e non che non esistono come intende Marzio nella storia no?

Non mi spingerei tanto in là... di creature "divine" antropomorfe il mondo antico è pieno: per i sumeri gli angeli erano metà uomo e metà pesce (in quanto mezzi uomini e mezzi figli della dea del mare); l'iconografia posteriore degli angeli come esseri alati deriva dal fatto che fossero creature metà umane e metà figlie del dio dei cieli; ma anche le divinità egizie avevano teste di animale, e sappiamo che si trattava di esseri trascendenti legati ad animali simbolici...
Quindi, quello che c'è di provato è una credenza nei semidèi, ma per me non significa che sia provata la loro esistenza: potrebbero benissimo essere simboli.

Quello che mi incuriosisce è, però, che questi semidèi civilizzatori sono presenti in tutte le culture antiche, e in quasi tutte le leggende si uniscono sessualmente alle donne rendendole madri e insegnando loro la magia.
Coincidenza? O che nella leggenda ci sia un fondo di verità?
Tu cosa ne pensi?

ti chiedo perdono se rispondo solo adesso, ma non mi è stata per nulla segnata questa conversazione, quindi quello che tu hai detto è preciso e cita fonti storiche, complimenti per la tua informazione. però da quello che hai detto mi viene in mente la figura di lilith. Alla fine secondo alcuni era una divinità, secondo altri un demone che si è servita di Adamo se non erro, per procreare, certi fan derivare da lei la demonologia.
Quindi mi vien da pensare che comunque gli angeli potrebbero esser di derivazione da altri mondi o comunque da unioni di questo tipo...certo differenti dai demoni.
anche se la radice del termine Démone sta ad indicare: Non umano...
 
Top
lucelunare
view post Posted on 19/7/2012, 15:45




Forse per quanto riguarda questo testo hai ragione, quelli che scesero sulla terra furono degli angeli, e da qui si può definire la demonologia, diciamo la sua nascita.

Gli altri rimasti fedeli "al signore" sono appunto gli altri angeli, i serafini...

Però sono tutte teorie...condivido però che andrebbe letto sotto un'altra forma e chiave di lettura, magari è ricollegabile con la distruzione di atlantide e di Lemuria, conoscenze che andavano ben oltre la conoscitura delle armi..

Mentre io ho una domanda: questo testo viene prima dell'ebraismo, o comunque nello stesso periodo dell'ebraismo?e c'è un punto dove parla di divinità, inteso in forma politeistica, mentre poi si riferisce a comunque una forma di Dio universale, come assoluto-infinito a quanto intendo, o proprio al Dio giudaico?
 
Top
view post Posted on 20/7/2012, 19:21

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


comunque Lucifero è Venere
 
Top
lucelunare
view post Posted on 22/7/2012, 01:38




CITAZIONE (Marzio de li Trabucchi @ 20/7/2012, 20:21) 
comunque Lucifero è Venere

beh si, questo già lo sapevamo, solo che non capisco l'associamento, perchè me lo sai spiegare?e perchè è associato a Diana Lucifera?
 
Top
29 replies since 28/5/2012, 10:29   976 views
  Share