Mos Maiorum et Pax Deorum

« Older   Newer »
  Share  
Trace
view post Posted on 16/5/2012, 12:36




Salve,

Il Mos Maiorum-Virtus regola imprescindibile della romanitas ed il patto con gli dei:
da dove vengono i Mores? furono rivelati dagli Dei ai popoli? Oppure fu una costruzione umana, derivante dalla nobiltà innata degli uomini figli e tutt'uno con la natura e con il divino?

Grazie


 
Top
view post Posted on 18/5/2012, 08:47

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


Mos Maiorum letteralmente sarebbero i "costumi degli antenati".
I Romani davano grande valore a ciò che i padri ti trasmettevano, ed era importante che "tu" lo trasmetta a "tua" volta ai "tuoi" figli. Ed essendo i maiora di grande valore era virtuoso seguirli.

In un certo senso si potrebbe dire che sia stato insegnato dagli Dei (ma ancora una volta non nel senso cristiano, che un dio è arrivato ed ha detto <tu devi comportanti in questa maniera>), considera che Giulio Cesare era considerato figlio di Venere, in quanto aveva Enea come antenato che a sua volta era figlio di Venere. Romolo e Remo sono figli di Marte, e vengono allevati da una lupa (animale sacro a quel dio), quindi in alcuni casi si può ipotizzare un origine divina, ma non è proprio questo il punto.

Per i Romani l'unico accordo realmente sacro era quello sancito dalla parola, e chi non rispettava la parola data era un empio. Sono stati trovati a Pompei dei legionari in posizione di guardia, all'interno delle torrette, perché il centurione nella fuga si era dimenticato di scioglierli dall'ordine di rimanere di guardia. Durante la rivolta in Giudea contro gli Zeloti i Romani circondati si arresero e fecero un accordo con la controparte sancito su un' altare da un sacrificio, dove si diceva che i legionari sarebbero stati lasciati liberi di proseguire disarmati, gli Zeloti non rispettarono l'accordo e massacrarono l'intera legione, ma non ci fu un solo Romano a correre a prendere le armi, nemmeno uno, si sono fatti ammazzare tutti quanti perché avevano dato la loro parola.
Questa è la misura del valore che i Romani davano alla parola. E -ripeto- è l'unica questione di virtù che ha valore sacro.

Tornando ai maiora, quelli sono invece delle consuetudini legate al sacro... che ne so, ci sono tante piccole abitudini all'interno della famiglia che si trasmettono, un tempo con valore sacro oggi perduto. Per esempio, è usanza oggi che il primo ad assaggiare il vino sia il maschio più anziano, e questo ha un senso a livello sacro che oggi nessuno conosce.

Quindi i mores hanno origine nelle più antiche radici in cui affonda una famiglia, di certo troppo lontane per comprenderle.
Ma anche nella società stessa, non solo nella famiglia.



ti suggerisco questa pagina di wiki:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mos_maiorum


Spero di esserti stato d'aiuto.

Vale Optime!
Marzio
 
Top
Trace
view post Posted on 18/5/2012, 10:35




Grazie infinite per le delucidazioni, vorrei capire un altra cosa: per gli Dei il Mos Maiorum era sacro e legato alla Pax Deourm per i suoi contenuti (ossia le varie Virtus etc.) oppure doveva essere rispettato in quanto tradizione dei Patres indipendentemente dai contentuti ?
 
Top
view post Posted on 18/5/2012, 15:27

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


per gli Dei ha valore solo la parola, per i lesto si rimette alla tua coscienza.
Se fosse tutto così rigido allora ti sarebbe imposto di essere cristiano perché i tuoi genitori lo sono :P
 
Top
Trace
view post Posted on 18/5/2012, 17:09




In che senso solo la parola? Credo di non capire...pensavo che i valori primari come giustizia,pietas,coraggio fossero comunque alla base della romanitas e quindi per la Pax Deorum ovviamente sta all'individuo perseguire la strada rigorosa della virtus.
 
Top
view post Posted on 19/5/2012, 11:31

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


stanno si alla base della romanità, ma il discorso è complesso.
Il romano non ragionava come noi oggi, ma in modo totalmente diverso.
Per i Romani era come se non esistesse il singolo, o meglio esisteva in funzione della comunità, a livello di "gradi".
Quindi tu Trace, non eri tu singolo individuo, ma eri Trace romano (ovvero la tua persona in funzione della comunità), dopodiché eri Trace in funzione della tua gens (una sorta di famiglia allargata), poi eri Trace in funzione dei tuoi parens (genitori, e fratelli) e in fine eri Trace in funzione di te stesso.
Cosa significa questo, che per il Romano se i Maiora, che erano parte della comunità, se li violi sei un sacrilego, ma non era il maiora in se ad essere divino ma il fatto che sia parte della tua comunità.

E' difficile da capire, per fare un esempio odierno.
E' parte dei "maiora" odierni il fatto di non scrivere sui muri, se fossimo stati dei Romani se scrivevi su un muro saresti stato un sacrilego NON perché hai compiuto quest'azione, ma perché essendo regola comune tu sei andato contro la legge, e poiché la legge è consacrata alla Triade Capitolina, sei un sacrilego.
Ma i romani erano coscienti che le leggi cambiano, e quello che oggi è illegale un tempo non lo era, quindi per loro è giusto rispettare i maiora in quanto legati alla comunità e non perché le loro regole siano divine in se per se.

Questo discorso si lega nella differenza tra Etica e Morale.
L'Etica è una sola ed è quella di mantenere la parola data, ed è l'unica cosa sacra, che si mantiene in eterno.
La Morale invece varia nel tempo, e non ha in per se stessa un valore sacro.

Per altro è un argomento molto complesso, e si cade nella nuova iniziativa di Tell The Owl (dove ho intenzione di scrivere un mio articolo a proposito), dove ci si arriva a porre una domanda:
In un'ottica antica, dove il singolo era in funzione della comunità, e dove la comunità è sempre legata ad un divino (le città avevano un proprio dio, le famiglie ne avevano, gli stati l'avevano etc.), scegliere di far parte di una determinata comunità fa si che diventi dissacrante violare le sue regole, i suoi maiora.



Capisco che sia difficile da capire, in effetti lo è molto, ma per capirlo devi partire da presupposti totalmente diversi.
Ti faccio un esempio, Lucio Licinio Bruto, console fino al 509esimo anno prima dell'era volgare (ovvero 244 A.V.C= ab Vrbe còndita= dalla fondazione di Roma) -agli inizi della Repubblica- (quindi in piena età storica, e pertanto decisamente attendibile come fonte) mandò a morte i suoi due figli perché avevano complottato per il ritorno dei Tarquini sul trono (quando ricordiamo che i Romani giurarono che non sarebbe mai tornato un Re sul trono di Roma!), e nonostante la folla impietosa implorò che il figlioletto venisse graziato lui lo mandò a morte ugualmente.
Questo perché il Senato e il Popolo Romano (Senatus Popolusque Romani) giurarono che non avrebbero mai permesso a nessun re di tornare sul trono, e quindi per aver violato la parola, e poiché lo Stato era più importante della gens di appartenenza e dei parens quel figlio traditore della patria, del padre, e peggio di tutto della parola data venne condannato a morte senza pietà.
Abbiamo anche numerose donne che si sono suicidate perché violentate per la "vergogna" di essersi trovate -seppur costrette- a letto con altri uomini, nonostante avessero giurato fedeltà al marito.

Questo è il valore della parola, questa è l' Etica.

La morale invece non veniva mai punita così duramente. Infatti molti traditori, se non erano membri di spicco che avevano prestato giuramento di fedeltà, spesso venivano mandati in esilio e confiscati i loro beni, davvero di rado mandati a morte.


Non so se forse è più chiaro così o.O
Ripeto, è un argomento complesso perché è parte di una mentalità totalmente diversa dalla nostra, per noi tra etica e morale non c' è differenza, e per noi le regole sono "giuste" a priori e la punizione è sempre uguale senza tener conto della parola che uno da. Che invece sarebbe la cosa più importante.

Se ancora non è chiaro, chiedi pure ;)
 
Top
Trace
view post Posted on 19/5/2012, 12:03




Grazie infinite,davvero, un contributo come il tuo è quantomeno esemplare.

Se ho ben capito Il Mos Maiorum è sacro perchè il popolo romano ha dato la parola agli Dei di rispettarlo e preseveralo affinchè venga mantentua la Pax Deorum Hominumque, l'oggetto del contratto/patto con gli Dei.

Giusto?

 
Top
view post Posted on 19/5/2012, 15:21

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


esattamente ;)
 
Top
Trace
view post Posted on 20/5/2012, 19:39




Bene,grazie ancora :)
 
Top
Trace
view post Posted on 11/6/2012, 13:20




quindi è erronea la definizione così scritta!?,"l'adempimento dei riti assicurava la Pax Deourm".
 
Top
view post Posted on 11/6/2012, 14:02

il censore
★★★★★★★★★

Group:
Admin
Posts:
2,375
Location:
Vrbe

Status:


L'adempimento del rito assicura la Pietas, la pax deorum necessita di questo ed altro
 
Top
10 replies since 16/5/2012, 12:36   162 views
  Share