Le streghe Charm:rituale di iniziazione Orkney, Stregoneria Scozzese

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Skayler • Nattfödd Ulver
view post Posted on 17/9/2013, 12:55 by: Skayler • Nattfödd Ulver

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Ulteriori precisazioni: Dopo anni ho trovato nuovamente questo rituale spiegato con qualche dettaglio in più

l folklorista Walter Traill Dennison documentò un rituale praticato dalle streghe appartenenti alla tradizione stregonica delle Orcadi, per ottenere i poteri magici
Il suo racconto descrive un rituale sofisticato attraverso il quale la strega sarebbe entrata in contatto con i poteri delle tenebre.
Il praticante avrebbe dovuto attendere la luna piena poi si sarebbe recato su una spiaggia, a mezzanotte, dove avrebbe dovuto girare in senso antiorario “contro il sole” dopo essersi postato sul riflusso della marea.
Avrebbe quindi disposto sette pietre intorno al cerchio, sulla sua testa e sul suo cuore
Una volta chiuso il cerchio di sette pietre, la strega avrebbe detto ad alta voce:

O’ Mester King o’ a’ that’s ill,
Come fill me wi’ the Warlock’s Skill,
An’ I shall serve wi’ all me will.
Trow take me gin I sinno!
Trow take me gin I winno!
Trow take me win I cinno!
Come take me noo, an take me a’,
Take lights an’ liver, pluck and ga,
Take me, take me, noo I say,
Fae de how o’ da heed, tae da tip o’ da tae.
Take a’ dats oot an’ in o’ me.
Take hare an hide an a’ tae thee.
Take hert, an harns, flesh, bleud and banes,
Take a’ atween the seeven stanes,I’ de name of da muckle black Wallowa!



La persona sarebbe quindi rimasta in silenzio per un po, poi aprendo gli occhi si sarebbe girata sul fianco sinistro dove avrebbe ripetuto la chiamata, così per tutte le pietre disposte. Questa esecuzione è stata paragonata a quella del lanciare una maledizione, in tutte le direzioni.
Lo studioso Hugh Marwick, ha esaminato gli elementi del rito - il riflusso, i giri in senso antiorario e il posizionamento delle pietre – convenendo che esse rappresentano effettivamente la pratica tradizionale delle Orcadi .
Tuttavia, molti pensano che invece alcune parti del rituale siano state aggiunte successivamente per incrementare un aria “malefica” del’ rituale stesso.
Marwick trovò che la chiave dell’ incantesimo risiedeva in queste parole:

"Tak me noo, an tak me a',
Tak lights an' liver, pluck an' ga',
Tak a' dats oot an' in o' me,
Tak hide an' hair an a' tae thee,
I' de nam o' de muckle black Wallowa!"



I rifermanti alla chiamata del “Re Maestro- Satana” sembrano quindi forzati, Marwick suggerì che le prime strofe erano infatti state aggiunte in un secondo momento e che il Diavolo non è mai stata una figura compresa nella tradizione originale.
Tuttavia, la parola "Wallowa" o "Wallaway" si trova comunemente nel dialetto scozzese proprio ad indicare il diavolo, si pensa quindi, che sia un errata traduzione derivante da un termine norreno “scotticizzato” malamente. In origine infatti questa parola poteva riferirsi in realtà alla figura della Volva norrena – profetessa e strega- scambiata e modificata poi complice la lingua scozzese in Wallowa.
In questo modo il rituale riprende la sua dimensione folcloristica naturale e antica, dove non vi è nessun riferimento a Satana, ma al potere di una grande strega oscura.
 
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