Riti; Offerte; Preghiere; Altro nella Via Romana, Differenze

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Marzio de li Trabucchi
view post Posted on 19/11/2010, 20:10 by: Marzio de li Trabucchi

il censore
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1) La mia opinione è proprio quello di non seguirli nemmeno questi autori, poiché il loro pensiero è -passatemi il termine- "forviato" da centinaia di anni di cristianesimo, e ancor di più hanno scritto in un' epoca (quella del fine '800 e '900) dove l' esoterismo era diventato una moda, e quindi qualunque minchiata poteva diventare oggetto di interesse comune. E non lo dico solo per i vostri autori, lo dico anche per i nostri, io sistematicamente insulto gli scritti di Evola e di altri (gli equivalenti dei vostri Chunnigan ecc.).
Io dico questi autori considerati "pilastri" delle nostre rispettive fedi, da qualche parte avranno studiato. Io credo si debba andare a prendere questi testi e studiare su quelli, vedere come davvero facevano gli antichi a cui ci ispiriamo. E scoprire in questo modo che in realtà non c'è alcun bisogno di aggrapparsi ad una congrega per scoprire quali rituali vanno fatti e come.
Voi direte che i testi non ci sono, e allora questi su cosa hanno studiato?
Se non hanno studiato su nulla, significa che si sono inventati tutto... se hanno studiato su qualche testo andate a riprenderli, e cercate ovunque (se non ricordo male alla fine delle Nebbie di Avalon la Bradley ha messo i testi su cui ha studiato per scrivere quel libro), magari andate a cercarvi qualche professorone di università. E poi quello che trovate rendetelo disponibile al pubblico.
Che per altro è quello che sto facendo io, mi sto facendo il culo a leggermi tutti i testi latini che parlano del culto Romano dell' epoca, e vi stupirò dicendo che molti autori fanno anche spesso citazioni sui culti druidici, celtici, ecc. (Giulio Cesare primo tra tutti)

2 bè i testi che in italia non trovi puoi cercare qualcuno che te li possa tradurre. Appunto perché noi siamo così pochi e andiamo a riprendere queste "storie lontane" siamo obbligati moralmente (e anche se interessati profondamente, come lo siamo) a fare questo tipo di ricerca.
Cioè quello che voglio dire: non ha senso usare come base roba scritta da autori dell' '8/900, e poi approfondirla con testi tradizionali. Sarebbe come costruire una casa facendo le fondamenta di legno e vetro, mentre le finestre sono in cemento!
Dovrebbe essere il contrario: uno studio di base sui testi tradizionali, e poi se uno vuole vedere che interpretazione/opinione/altro ha avuto un Chunnigan/Evola/altro se la va a leggere.
Quindi non ha senso ampliare con i testi Tradizionali, quelli devono essere la base.
E' vero che molti entrano nei meandri del paganesimo tramite la Wicca, ma a mio parere sarebbe giunto il momento -per la Wicca stessa- di fare un salto di qualità distaccandovi dalle parole dei suddetti "pilastri". Che è quello che sto cercando con altri amici di far fare alla Via Romana, quindi tutto quello che vi dico sono cose che sto mettendo in pratica anche io, quindi anche se sono "estraneo" alla wicca sono dentro alla stessa situazione.

3) io non ho parlato della prima minchiata che ti capita tra le mani, io ovviamente mi riferivo ai testi tradizionali, perché sono quelli gli unici su cui si ha la certezza che funzionino senza creare problemi (per il resto ti rimando alle ottime parole di LadyButterfly che sono parole che condivido appieno e che per questa esplicazione ringrazio molto)

CITAZIONE
Ai bimbiminkia come ai non, è meglio spiegare come si costituisce un rituale piuttosto che dirgli Thò fai cosi, senza che mai ne capirai il senso solo perche uno se messo a scriverlo. Non farti domande, segui le minchiate ( e c echi ne scrive da libri a internet.. un vero pericolo) e le cose serie allo stesso modo.. un po come facevi quando andavi a catechismo....
Non è meglio prenderlo e dirgli passo passo come si fa? e farglielo fare senza pappa pronta?a cui nn darebbe nemmeno il valore del lavoro sudato?

Ribadisco il concetto riguardante la qualità dei testi citata prima.
Inoltre aggiungo che non è un discorso di "pappa pronta".
Gli si deve spiegare giustamente che il rito deve avere una preparazione, una purificazione, un inizio, le varie arti che lo compongono, e la conclusione. E spiegargli anche il significato e il senso di ogni azione, affinché si renda conto.
Ma questo è una parte di dimensioni atomiche rispetto alla vastità del lavoro che il pagano deve fare.
Pensa solo alla fatica che si deve fare ad entrare profondamente nella visione pagana del mondo. Pensa solo alla difficoltà nel riuscire a riportare questa visione oggi. Pensa solo al carico filosofico che ci si trova ad affrontare (es. sulla natura degli Dei, questione su cui ci si scanna da secoli). Oltre all' evoluzione personale. Che poi tutti questi cambiamenti, tutti questi ragionamenti, portano ad un cambiamento del modo stesso in cui il singolo va a rapportarsi con il divino.
E ripeto è questo il lavoro vero, quella della ricerca dovrebbe essere un piacere personale non una fatica. E spiegarlo agli altri dovrebbe essere un altrettanto piacere e non un "gli do la pappa pronta", perché il discrso è diverso: io ti do gli strumenti per affrontare questo cammino, poi sei tu che lo devi affrontare.
Poniamo un esempio, forse riesco a spiegarmi meglio:
Premesso che se una persona ha maggiori conoscienze nell' ambito di una questione, potrebbe diventare maestro per una persona che di quello non sa nulla.
Sei daccordo?
Ora diciamo che un maestro, di scuola per dire (indipendentemente che sia di medie, elementari, superiori, università, sport, qualsiasi cosa) dice agli studenti di acquistare dei libri, gli insegna le cose che devono sapere, poi sono però gli studenti a dover imparare e rendere proprie quelle cose insegnate, e il professore non si sente mica di avergli dato la pappa pronta per avergli insegnato tutto quello che sa. Perché l' obiettivo del maestro è che l' allievo impari tutto ciò che il maestro sa affinché quell' allievo lo possa superare. Ed è solo in quel momento che il lavoro del maestro è finito, ed è stato compiuto in modo corretto.
Hai paura che la cosa finisca nel nulla? Peccato per loro, tu il tuo compito l' avrai portato a termine.
Sai qual' è stato l' augurio che il mio maestro mi ha fatto per quando tornerò dal mio percorso universitario? Di tornare come Magistro Scholare, che è il suo attuale grado di Maestro. Ed è questo il vero maestro.

CITAZIONE
E questa è l'unica possibilità di seguire testi, perche tradizioni famigliari non ve ne sono molte, io non conosco nessuno che abbia i genitori pagani qui dove vivo.
Perche si sarebbe fantastico fosse cosi.. ma seguire un libro.. lo trovo vuoto.
E ad ogni modo stai sicuro che un neofita un libro lo segue poichè è l'unico spunto che ha. come segue piuttosto i consigli su un forum.
Gli stessi riti di Esbat e sabba proposti qui, sono parti prese dai libri.
E anche dopo anni di pratica comunque ti rifai a quei suggerimenti per forza.

Bè dipende dalla qualità del neofita.
Ci metto la mano sul fuoco se non c'è qualcuno che ha provato a fare qualche rituale scritto nelle Nebbie di Avalon, che per quanto possa essere storico è pur sempre un romanzo (e lei stessa alla fine del libro dice che i rituali sono in buona parte di sua invenzione).

CITAZIONE
E in ultimo trovo molto piu pieno un rito creato, perché allora, premettiamo che il tema della festa quello è e di li non si scappa come la simbologia per altri tipi di riti, non parlo di preghiere ecc.. dai sabba alla guarigione piuttosto che le contro fatture ecc..
spesso anche sui testi sono consigliate cose tipo erbe che forse han sentito nominare solo gli autori e che cmq non puoi andare tranquillo in erboristeria a comprare.
e lo stesso dedicarsi al creare fa si che ci sia dell' energia che si sviluppata e si mira a quello.

E questo è parte del "farsi il culo" che ognuno del cammino pagano dovrebbe -per me- farsi.

CITAZIONE
Sappiamo tutti che per esempio gli incantesimi sono un gioco di energie, bene se me lo scrive pinco pallino il rito, tutto bello pomposo pieno di gesti e di cose che però non sento, non funzionerà mai!

chi ha detto che deve essere pomposo?
Anzi solitamente c'è molto poco di pomposo nei riti (almeno da noi)

CITAZIONE
e poi ce un ultima cosina che ho gia detto che è appunto: comunque i riti sono fatti dagli uomini e non dagli Dei, farlo o prenderlo fatto ha la stessa importanza.

La differenza è che se un rito è stato scritto nel 3000 a.c. significa che è stato fatto per almeno 4/5000 anni, e se non è mai stato cambiato un motivo ci sarà. Perché si è certi che funzioni, perché si è certi che il divino lo riconosce in modo chiaro, perché se è sempre stato fatto così e non ci sono mai stati problemi significa che così va fatto.
Inoltre tu, come me, come tutti, siamo influenzati da 1700 anni di storia cristiana, e viviamo in una società materialista e tendenzialmente atea, entrambe cose che ci impediscono di creare un rito adatto/funzionante/corretto/gradito agli Dei. Proprio perché la struttura del nostro cervello è improntata su un modo di pensare che non è quello delle epoche in cui gli Dei erano adorati da tutti.

CITAZIONE
Non mi sorge il problema che un neofita serio o meno faccia casini perché un neoifita pende dalle labbra di chi lo aiuta di chi gli spiega, non si mette a creare chissà cosa, e nonostante questo, grazie ai testi gia scritti ecc.. a volte si fanno delle immani cazzate agli inizi, per la smania di fare.

tutte le wicca che ho conosciuto di persona (tranne la fidanzata di un mio amico e compagno di fede) erano tutte ex wicca o neofite e tutte che si facevano riti da sole e seguivano direttamente le parole dei "pilastri" citati prima... quindi o son ostato molto sfigato io oppure non saprei.
Oltre al fatto che in realtà dire una cosa non è garanzia che questa venga fatta (su internet poi ancora meno).
Pens ache quando vi ho conosciuti era la prima volta che sentivo parlare di riti creati da se XD

CITAZIONE
In oltre che esistano riti per ogni cosa, è in dubbio, perche è in dubbio intanto l'accessibilità a questi riti, ed è in dubbio che siano applicabili gli stessi riti antichi a esigenze moderne che magari potrebbero andare piu sullo specifico e il mirato.

Ribadisco quello che dicevo prima sui testi.
Bè che rito potrebbe essere necessario ai giorni nostri?
Se ti si rompe la macchina farai una preghiera con offerta ad un dio chiamandolo solo con la sua funzione (proprio perché non esisteva la macchina in antichità). Oppure se per qualche ragione vuoi fare un rito di purificazione della macchina, fai il normale rito di purificazione.

Fammi un esempio di rito che servirebbe creare per qualcosa di moderno, dove non sia fattibile un rito antico...
Le cose della vita sono quelle, l' evoluzione tecnologica non le ha cambiate.


CITAZIONE
Quello che hai scritto tu, mi ricorda il non fare nulla in luna nera o nei giorni tipo venerdi 13 e venerdi 17. La luna nera sappiamo abbia "simbologie" riservate a determinati tipi di lavori e i giorni" sfigati" sono frutto si superstizioni come la stessa luna nera o l'eclissi, che risalgono a quando l'uomo che temeva l'oscurità pensava che era meglio rintanarsi in casa durante queste manifestazioni perche nel buio chissà che succedeva, credo sia superato.

assolutamente non era mia intenzione far passare questo.
Il motivo non era certo legato a qualche stupida superstizione di questo tipo (che mi hai preso, per cristiano? Guarda che mi offendo :P), il discorso è molto semplice: tutti i popoli antichi calcolavano il giorno in base al sorgere e al calare del sole. Ergo il giorno indicato è calcolato durante l' ora diurna. Fare diversamente si rischia di finire nel giorno sbagliato, però se mi dici che nella Wicca alcuni riti vanno fatti di notte, allora taccio ;)


 
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