La Tradizione Avaloniana
La Tradizione Avaloniana è essenzialmente un Percorso Spirituale, un Cammino Interiore atto alla Guarigione dello Spirito e del Sè, alla realizzazione personale nel senso profondo del termine, fondato sullo studio degli antichi miti gallesi riportati in quei testi conosciuti come Mabinogion, con numerosi accenni alla spiritualità celtica, alla quale essi sono legati. E' ritrovare quelle Antiche Armonie ritenute perdute da tempo, invece solamente assopite all'interno di noi stessi e della nostra Anima.
Ma perchè Guarigione?
Semplicemente perchè, come ben sappiamo, viviamo in un mondo, in una società, basati unicamente o per lo più sui beni materiali e sull'esclusiva superficialità della vita... un mondo in cui si insegna che per sopravvivere bisogna non solo lottare, ma cercare di sopraffare il prossimo, di superarlo, di essere costantemente i primi e, soprattutto, i migliori; un mondo in cui il vero amore per sè stessi viene dimenticato, trasformato spesso in egocentrismo, come viene dimenticato il senso del sacro che pervade ogni cosa e l'armonia naturale con l'universo che ci circonda, umano, vegetale o animale che sia. Le ferite spirituali provocate da determinati modi di pensare e di vivere la realtà sono il più delle volte inimmaginabili.
La Magia di Avalon si occupa anche di questo. Attraverso quello che viene definito Ciclo di Guarigione, il nostro Io percorre fasi armoniche e naturali di morte e rinascita, di purificazione e arricchimento, di impensabili tesori riportati alla luce e di ombre spaventose finalmente capite e trasformate. Lungo i sentieri nebbiosi che avvolgono la nostra parte più impalpabile, siamo in gradi di ritrovare quel senso di sacralità, di comunione con il Tutto, che appartiene naturalmente all'essere umano, e lentamente, gradualmente, i dolori vengono leniti, le lacune vengono colmate, e la nostra anima può respirare liberamente. Poco a poco, saremo in grado di abbracciare la nostra Consapevolezza interiore.
Questo Ciclo di Guarigione si suddivide tendenzialmente in quattro sentieri aventi delle "stazioni", che richiamano le feste celtiche della tradizione, e che attraversano il tempo in spirali evolutive continuamente mobili, perennemente cicliche, mai ferme o stabili. Le varie festività sono infatti più che altro il culmine del periodo, non il suo inizio o la sua fine... il Ciclo è scorrevole, fluido, e le stazioni si fondono l'una nell'altra con movimenti dolci, morbidi, e mai netti. Abituati alla nozione di tempo lineare, è per noi difficile all'inizio rapportarci a simili concetti, ma con la pazienza e lo studio si prende la dovuta familiarità; per tempo ciclico, simboleggiato dalla triplice spirale, si intende in poche parole un rapporto tra passato, presente e futuro sempre vivo e attivo, in grado di allacciarsi continuamente, di intrecciarsi, a volte persino di fondersi, al contrario del tempo lineare, simboleggiato da una linea retta, che prevede in un ordine preciso la nascita, la vita e la morte, dopodichè null'altro. Nel pensiero antico ciò sarebbe stato definito forse un concetto assurdo, poichè la natura stessa mostra cicli "spiraliformi", che ritornano ogni volta sui propri passi per ricominciare da capo, in maniera però sempre differente. Ma su questo ci soffermeremo un'altra volta, dato che è un discorso forse un pò lungo.
Durante questo Ciclo, dicevamo, si incontrano stazioni presiedute da cinque figure appartenenti alla mitologia gallese, divinità femminili con cui ci si dovrà armonizzare, e i cui miti sono alla base dello studio della Tradizione Avaloniana. Queste Dee sono principalmente Rhiannon, Ceridwen, Blodewedd, Branwen e Arianrhod, ognuna con la sua storia ed i suoi insegnamenti. Se ne aggiungono poi altre quattro, Brigid, Don o Dana, Cailleach e Sulevia o Sulis. Insieme, queste Dee sono le Nove Madri di Avalon. Specchi dell'universo e dell'anima, ci guidano per mano lungo le impervie vie dell'introspezione, iniziando tradizionalmente da Samhain, la Discesa.
Samhain è appunto la prima stazione che incontriamo, la festa celtica che corrisponde all'inizio del nuovo anno, come alla morte di quello vecchio, e che simboleggia proprio la nostra morte interiore, attraverso una discesa in noi stessi ove incontreremo tutte quelle cose che tendenzialmente ci bloccano, frenando e arrestando la nostra crescita spirituale. Qui siamo nel Grembo della Dea, nella sua oscurità ctonia e umida, terrena e invernale. E' qui che incontriamo Rhiannon, la quale ci condurrà nella tenebra alla scoperta di noi stessi, delle nostre paure inconscie, come anche dei nostri tesori più nascosti e più preziosi.
Dopo Samhain gradualmente il tempo scorre, come un fiume che ci porta dolcemente alla stazione successiva, Imbolc, in cui dovremo affrontare Ceridwen, la Crona, la Strega. Siamo giunti al Confronto, nella parte più buia del Grembo dove Ceridwen rimesta nel Calderone della Conoscenza, nelle cui profondità dovremo scrutare per affrontare faccia a faccia tutto ciò che abbiamo incontrato a Samhain. Numerose saranno le sfide, numerose le vittorie ma anche le sconfitte, che fanno comunque parte della nostra evoluzione e guarigione.
Ancora la spirale del tempo fluisce, inesorabile ed eterna, accompagnandoci fino al periodo di Beltane, l'Emersione. Lentamente scivoliamo fuori dall'oscurità del Grembo, dalla Grotta misteriosa della Dea, per tornare a vedere la luce respirando l'aria nuova della primavera e di noi stessi, che risaliamo alla superficie con le braccia ricolme dei doni ottenuti dal periodo oscuro. Blodewedd, la Fanciulla dei Fiori, ci accompagnerà tenendoci per mano, e lo farà fino alla stazione successiva, la Risoluzione.
Questa è la festa solare ed estiva di Lughnasadh, in cui sbocceremo pregni di splendore.
Durante la Risoluzione è Arianrhod che incontriamo ad attenderci, e che ci inviterà ancora una volta a scrutarci interiormente, per far sì che possiamo nutrirci dei frutti del nostro raccolto annuale. Troveremo anche frutti acerbi, naturalmente, non ancora pronti per essere colti, come anche altri ormai marci, di cui ci dovremo piano piano liberare... La Risoluzione è il periodo speculare al Confronto, che prevede perciò nella raccolta anche una scernita, alle volte non facile. Ma la Terra è in fiore, satura di profumi caldi e inebrianti, e in noi arde lo stesso sacro fuoco che la riscalda.
Dalla luce della Risoluzione ci spostiamo giorno per giorno incontro alla tenebra, ovvero ancora verso Samhain, e quindi verso una nuova Discesa. Il Ciclo ricomincia da capo, non concludendosi mai, poichè gli insegnamenti sono infiniti, come infinita e continua è la spirale evolutiva.
Ma vi è una quinta stazione da non dimenticare, ed è quella dell'Integrazione. Essa non è associata ad alcuna festa celtica in particolare, bensì al Ciclo stesso, poichè ci guida attraverso di esso e ci aiuta, appunto, ad integrarci con ognuna delle suddette fasi e con gli insegnamenti che in esse abbiamo trovato. Questa volta è Branwen che ci tiene per mano, aiutandoci e consigliandoci. E' colei che sta al centro del Ciclo, essendone il perno, l'asse costante. Anche Arianrhod, comunque, viene tradizionalmente vista al di fuori dal Ciclo, rappresentandone il movimento perenne, una spirale argentata che sempre muta e si trasforma, e che lo racchiude in sè circondandolo completamente.
Tuttavia, questa è solo una delle versioni del Ciclo di Guarigione. La bellezza della Tradizione Avaloniana, a mio avviso, sta nel fatto che ognuno ha il diritto di sentire il Ciclo in modo più o meno personale, assecondando la propria sensibilità e intuizioni sviluppate nel tempo, percorrendo così il Sentiero attraverso le Nebbie seguendo la voce dell'Anima, senza costrizioni di sorta ma solo ed unicamente affidandosi a delle basi da tenere in considerazione.
Vi è un altro modo molto bello di vivere il Ciclo di Guarigione di Avalon, naturalmente integrandolo con il sentiero tradizionale legato alla Terra; si tratta in pratica di percepirlo anche a seconda della fase lunare corrente. E' abbastanza semplice, e si struttura in questo modo:
Alla stazione della Discesa corrisponde la Luna Calante, quindi la discesa nel buio mondo interiore.
Alla stazione del Confronto avremo perciò la Luna Nera o Nuova, dove verremo a contatto diretto con la nostra parte più celata, più "tenebrosa".
In seguito, alla stazione dell'Emersione corrisponderà la Luna Crescente, dove risaliremo verso la luminosità, arricchiti di nuove energie.
Infine, la Luna Piena corrisponderà alla Risoluzione, dove ci nutriremo dei frutti del lavoro interiore.
E così via, ricominciando un nuovo Ciclo con il ritorno della Luna Nera...
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