Meditazione
Scritto da Cervo Bianco Staff
La meditazione è un argomento molto complesso. Sono stati scritti centinaia di libri a riguardo. Esistono infinite tecniche. Ma costante di ogni tipo di meditazione è “l’entrare dentro”..Normalmente noi ci proiettiamo all’esterno del nostro corpo. La meditazione ci riporta dentro. Per osservare l’Essere, la nostra scintilla divina.
La meditazione ha tre concetti chiave:
1) Il rilassamento (sia mentale che fisico)
Questo prevede il mettersi in una posizione comoda (non per forza la posizione del fiore di loto). Seduti, con la schiena e la testa poggiate ad uno schienale, colonna vertebrale dritta e piedi ben poggiati al suolo. Oppure sdraiati, a patto che non ci si addormenti, anche se le prime volte può succedere…
Si rilassano tutti i muscoli partendo dai piedi, i polpacci, le cosce, i muscoli dell’addome… e così via.
Se ci rendiamo conto che qualche muscolo non è rilassato, lo irrigidiamo per poi rilassarlo.
Ci stiamo abbandonando, ed è a questo che dobbiamo pensare.
Questo si può ripetere anche mentalmente
2) Assenza di giudizioQuando sperimentiamo una tecnica, questo è un punto fondamentale.
Stiamo cercando di entrare in contatto con l’Essere dentro di noi.
In questo momento dobbiamo escludere la mente razionale, che inevitabilmente ci riporta all’esterno.
Non esiste più lo: etc…
Ci stiamo abbandonando.
3) Osservazione della mentePrima di raggiungere lo stato di Vuoto, la nostra mente, che non vuole farsi mettere da parte, continuerà a parlare e potrebbe venirci prurito, o potremmo pensare a fatti e situazioni assurde.
Limitiamoci ad osservare la mente. Senza giudizio.
Possiamo cercare, di accantonare uno ad uno questi pensieri, dicendoci:
Con l’allenamento è sempre più semplice disciplinare la mente a fare silenzio.
Potrebbe capitare, per qualche attimo di raggiungere il vuoto mentale. Allora il nostro Essere avrà la possibilità di esprimersi con un ricordo, un messaggio, una sensazione, un immagine, un “illuminazione”.
La meditazione richiede pratica e va fatta per almeno 20 minuti, fino a raggiungere il tempo ottimale di almeno 1 ora.
Come già detto le tecniche sono moltissime, non ci resta che sperimentarle e, magari, trovare quella che più ci si addice.
Radicamento
Il radicamento, o grounding, è un esercizio atto a connettere il nostro primo chakra con l’energia della Madre Terra, anche tramite alcune pratiche di meditazione.
A livello sottile siamo
un canale di energia tra Terra e Cielo. L’esercizio di Radicamento serve appunto a collegarci con l’energia della Terra, inteso non come elemento ma come pianeta vivente di cui facciamo parte.
Quindi il radicamento diventa un modo per attingere energia senza scaricare la propria (ognuno di noi ha un tot di energia che deve rimanere equilibrata onde evitare di finire un esercizio o una pratica spossati e con il mal di testa), ma è anche un modo per sentire la connessione con la Grande Madre.
All’inizio è più facile radicarsi a piedi nudi sulla terra, sulla spiaggia o in un prato.
Radicamento:Iniziate con la respirazione circolare (quella senza interruzione tra inspirazione ed espirazione).
Ora focalizzate la vostra attenzione alla base della colonna vertebrale: lì si concentra l’energia del primo chakra che è la vostra radice.
Quindi portate l’attenzione ai piedi: sono ben poggiati a terra e la schiena è dritta (ma non rigida). D
ai vostri piedi l’energia della Terra sale e vi attraversa, fluisce in voi. Sentitela scorrere e controllatela con il respiro.
Potete visualizzare delle radici che dalla punta dei piedi si insinuano nella terra succhiandone il nutrimento, oppure le vostre gambe come tronchi d’albero… chi meglio di un albero è radicato nella terra!
Può essere d’aiuto la “meditazione dell’albero”. Ma infine, come per ogni cosa, provate e trovate il vostro metodo preferito.
Centramento
Il centramento è uno degli esercizi base, per canalizzare la propria energia sul terzo chakra, per prepararsi ad un rituale o iniziare una meditazione.
Centrarsi consiste nell’attirare energia verso il punto centrale del nostro corpo, in genere nell’area dell’ombellico (3° chakra). Il centro è la sede del nostro potere, a cui bisogna poter accedere ogni volta che ce n’è bisogno.
Centrarsi serve a riequilibrare la nostra energia, a portare l’attenzione dentro di noi e a indurre un certo stato di coscienza, a prepararsi per una pratica o un rituale. Radicarsi e centrarsi vuol dire essere stabili.
All’inizio si può avere l’impressione di percepire il proprio centro in un’altra zona del corpo, ad esempio la testa o il cuore, ma si tratta di un condizionamento psico-somatico. Cercate comunque, di portare l’attenzione all’addome e con la pratica diverrà automatico.
In piedi, con le gambe leggermente divaricate, ma non tese, chiudete gli occhi e dirigete l’attenzione all’interno del vostro corpo. Visualizzate il vostro centro come una sfera di energia.
Se prima vi siete radicati, cercate di attirare il flusso che sale dalla terra nel vostro centro e di raccoglierlo lì, pronto per essere utilizzato.
Nel momento dell’utilizzo l’energia scorre dal vostro centro alle mani.
Per allenarsi, è utile centrarsi, poi lasciar espandere la propria energia su tutto il corpo e oltre il corpo, lasciandola libera per poi richiamarla nel centro.
Rilasciarla di nuovo, ma solo a metà, e poi richiamarla nuovamente.
Ora lasciarne solo una piccola parte, e poi recuperarla tutta.
In tutto questo non va dimenticato che noi continuiamo a respirare e siamo radicati, onde evitare di scaricarci completamente.
Centrarsi vuol dire essere stabili. Un buon centramento ti permette di sollevare una gamba senza perdere l’equilibrio.
Centramento ed equilibrio, sono due cose simili ma differenti.
È divertente provare a centrarsi in metro o in autobus (se barcollate per rimanere in piedi, quello è equilibrio, non centramento!)
E’ importante imparare a sentire ciò che si prova durante le diverse attività, magiche, spirituali, curative etc… Ciascuno ha una percezione diversa del proprio equilibrio energetico. È fondamentale sentire come un determinato tipo di energia mandi dei segnali che saranno poi elaborati dalla mente conscia. Questo è il modo grazie al quale una “strega” sa quando è arrivato il momento di smettere di accumulare energia o di smettere di concentrarsi su un elemento specifico.
Respirazione Consapevole
Alla base di tutte le tecniche di meditazione, esercizio della respirazione consapevole favorisce il rilassamento psicofisico.
Una respirazione corretta e consapevole è alla base praticamente di ogni cosa. Tutte le volte che respiriamo ogni singola cellula del nostro corpo si nutre e si rigenera e tutti gli organi interni vengono massaggiati e tonificati dal movimento della cassa toracica; un ritmo respiratorio lento e regolare riequilibra il sistema nervoso ed un respiro completo è una ricarica di energia pulita e gratuita.
Il respiro spinge su e giù l’energia attraverso il nostro corpo riequilibrandolo ed aiuta a creare una maggiore connessione con la Terra ed il Cielo…
Le tecniche di respirazione profonda richiedono il pieno uso dei polmoni e del diaframma.
Respiro
Esercizio della respirazione consapevole:Per questo semplice esercizio sdraiatevi e rilassate il corpo.
Inspirate con il naso contando lentamente fino a tre, trattenete l’aria contando di nuovo fino a tre, quindi espirate contando ancora tre tempi e fate tre tempi di pausa prima della nuova inspirazione.
Ripetete diverse volte dopodiché cercate di aumentare il tempo contando fino a quattro, poi fino a cinque e così via finche ci riuscite senza sforzo.
Ricordatevi di riempire i polmoni ed anche il diaframma: la pancia si deve sollevare quando inspirate ed abbassare quando espirate. Il tutto in modo molto rilassato, con calma e senza tensione.
Successivamente si può provare ad eliminare i tempi di pausa inspirando ed espirando in modo continuo sempre contando lo stesso tempo per l’inspirazione e l’espirazione.
Finché utilizzerete solo il naso difficilmente entrerete in iperventilazione, ma non alzatevi all’improvviso dopo l’esercizio.
Cercate di fare 10 minuti di esercizio al giorno e se possibile è ottimo farlo in riva al mare, in un bosco o comunque lontano dall’aria inquinata delle città.
La respirazione si può praticare seduti con la schiena dritta o in qualsiasi altra posizione, ma all’inizio risulta più comodo e rilassante sdraiarsi.
Respirate per qualche minuto prima di qualsiasi pratica magica e rituale, e respirate ogni volta che sentite ansia, rabbia, stress.
Respirate consapevolmente ogni volta che vi viene in mente e a poco a poco diventerà normale ed automatico.
Visualizzazione
La visualizzazione è una delle tecniche basilari per utilizzare le nostre facoltà mentali nella magia. Può inoltre rappresentare un valido esercizio nelle meditazioni.
Una mente ben disciplinata è uno dei nostri più potenti strumento magico, e la visualizzazione è una delle tecniche basilari per utilizzare le nostre facoltà mentali nelle opere magiche.
Visualizzare significa vedere con la mente. Attraverso di essa si possono indirizzare attenzione ed energie.
Esercizio di Visualizzazione:Sedetevi in un luogo tranquillo dove non sarete disturbati. Si inizia visualizzando i colori. Tutto sta nel tenere l’immagine nella mente per qualche minuto.
Svuotate la mente e visualizzate un cerchio rosso…
Un quadrato blu…
Un triangolo giallo…
Quando questo non vi crea difficoltà, potete provare con una mela rossa… un fiore blu… una scatola gialla…
Questa volta sempre tenendo per alcuni minuti l’immagine, cercate di vedere i particolari.
A seconda dei vostri ritmi, provate a completare l’esercizio, visualizzando cose sempre più complesse.
Se avete difficoltà a visualizzare un fiore, non riuscirete a controllare l’immagine di un’aiuola fiorita… se non riuscite a tenere nella mente per qualche minuto l’immagine di un albero, come potrete visualizzare un bosco?
E un bosco con un ruscello che lo attraversa, le chiome degli alberi che ondeggiano al vento, il cinguettio degli uccelli, gli insetti…?
Gradualmente nelle visualizzazioni vanno aggiunti tutti e cinque i sensi, magari cominciando da uno e a poco a poco aggiungendo gli altri… Il resto è tutto un lavoro di fantasia. Inventate cose da vedere, o aiutatevi con oggetti reali che avete di fronte, come una penna, una moneta da un euro... Guardatele e poi tentate di visualizzarle con la mente. Più avanti tentate di percepire la sensazione del tatto, dell’udito, del gusto, e dell’olfatto.
La costanza e la pazienza sono le nostre migliori alleate.