Cultus Romanum Deorum, la Via Romana agli Dei

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view post Posted on 25/5/2010, 18:27

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Su richiesta di LaStranaLuna e per gentile concessione di Skyler mi accingo a esporre i contenuti "teorici" e "pratici" del Cultum Romanum Deorum secondo canoni odierni.

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PREMESSA

Il Cultum Romanum Deorum è un credo di tipo pagano-gentile.
Pagano in quanto ha le caratteristiche di una religione pagana (appunto), e gentile in quanto cerca il più possibile di seguire le tradizioni originarie della Religio dei nostri Padri Romani, senza fare rimescolamenti con altre culture e senza creare ex novo nulla (e quì si nota la prima grande differenza con le religioni neo-pagane, che al contrario sfruttano credi e riti di varie culture unendoli insieme in quello che reputano il migliore dei modi).
Taluni pagano-gentili vedono con riluttanza i culti neo-pagani, in quanto li reputano solo il risultato di un "infantilismo" o un "desiderio di entrare in Harry Potter". Personalmente non condivido questa considerazione, poiché se i nostri Padri rispettavano talmente le altre religioni a tal punto da creare un collegamento tra i vari Dei di culture diverse, allo stesso modo dobbiamo fare noi. E poi se non sbaglio molti culti neo-pagani hanno ormai quasi un secolo di vita, se in così tanto tempo nessuno è ancora stato fulminato significa che agli Dei Nostri, o fa piacere di essere venerati anche in questo modo, o -nel peggiore dei casi- gli è indifferente. Oltre al fatto che ad essi si deve il ritorno in modo preponderante dei culti antichi, ed il tempo glie ne darà merito.
Ma questo è un altro discorso.

Altra considerazione preliminare da fare sulla nostra Religio è che è estremamente legata allo Stato.
Molte feste infatti erano celebrate a livello sociale, e ben poche erano esclusivamente private.
Ma purtroppo per praticare il Culto Pubblico si dovrebbe restaurare la Res Publica, o l' Imperivm, pertanto siamo "costretti" a festeggiare alcune festività pubbliche in piccole comunità, oltre a perseguire comunque il Culto Privato.


IL CULTO PRIVATO
Intanto c'è da dire che nel Cultum Romanum Deorum principi morali con i quali si vive tutti i giorni sono una parte BASE della Religio stessa.

Prima di tutto è necessario seguire una forma di "ideale di virtù" che prende il nome di Virtvs (Virtus Romana) che consiste nella forza sia spirituale che fisica, ed esse nascono da: l’onestà, la laboriosità, la semplicità, la parsimonia, la capacità di restare al proprio posto quando si deve, e di uscirne quando ve nè la necessità. La Virtvs però non deve esistere una tantum, deve essere parte di noi sempre in ogni momento, e soprattutto quando siamo innanzi agli Dei, davanti ai quali non strisciamo come pecorelle impaurite (come fanno invece i monoteisti), noi dobbiamo tenere un contegno, una fierezza nostra, e comunque un rispetto reverenziale.
Anche se è un romanzo da un' idea di cosa si intende il contenuto di una frase scritta da V.M. Manfredi nel suo libro "L' Impero dei Draghi" <<[...] Sono desolato Altezza, ma un Romano non si inginocchia mai davanti a nessuno, nemmeno ai propri Dei>> [lo dice il protagonista all' Imperatore del Chatai, quando questi gli ordina di inginocchiarsi]
La Virtvs è costituita da due grandi pilastri: la Pietas (piétas) e la Fides.
virtvsexerciti
sulla moneta c'è scritto "Virtvs Exerciti"

La Pietas può essere riassunta brevemente in una frase:
"Abbi cura degli dèi come essi hanno cura di te; reciprocamente sostentandovi raggiungerete il bene supremo. Gli dèi, sostentati dall'azione disinteressata, soddisfano gli umani desideri; ma chiunque goda delle cose donate dagli dèi senza contraccambiarli è un ladro.


(Bhagavad Gîtâ III; 11-12- © copyleft perle.risveglio. net"


Altra spiegazione un pò più "precisa" di cosa sia la pietas la si può prendere da quest' altro piccolo precettorio:
"Precetti e principi per 'punti' della Spiritualità Gentile
Riporto uno splendido sunto, scritto dal Promagister del M.T.R. (Movimento Tradizionale Romano), una realtà Gentile tradizionale, che esprime, in un linguaggio comprensibile e attuale, per Aforismi, la Spiritualità dei nostri Padri e delle nostre Madri.

Spero possa essere utile, a chi ha un certo Fuoco, e a chi vuole comprendere il sentire dei nostri antenati.

"Per una Pietas nel tempo Attuale"


I. Tutto ciò che ti circonda è sacro e come tale devi rispettarlo.

II. La natura, anzi l’Universo intero, vibra di mille rispondenze segrete, tuttavia sensibili per chi della natura si senta partecipe e si riconosca come parte viva ed integrante di essa.

III. Il Cosmo, vale a dire l’“Ordine universale”, vive e palpita come un unico essere: questo essere è divino.

IV. Di una divina materia sono permeati tutti gli esseri, animati e inanimati, del mondo, visibili ed invisibili. In differente misura, una presenza divina è nelle pietre e nei metalli, nelle piante e negli animali, negli “elementari” e nell’uomo.

V. Questa immanenza divina in tutte le cose e negli esseri viventi è il riflesso tangibile di Deus-Pater, cioè della Luce Divina, che ci è padre, pur senza averci generato, poiché Deus-Pater è l’Universo stesso increato: e noi siamo parte di lui.

VI. Esiste un’infinita gerarchia di potenze divine, manifestantisi negli atti più semplici della vita del mondo e dell’uomo.

VII. Ogni atto è regolato da un meccanismo segreto, ma profondamente logico, che si chiama Destino, di cui noi siamo parte integrante e che noi stessi, volontariamente - col rito - o inconsciamente, determiniamo.

VIII. Scruta te stesso e vi troverai il tuo Destino. Scruta nella natura e vi leggerai quello del
mondo.

IX. Ogni angolo della tua casa vibra di forze segrete: accorgersi di tali forze è pervenire al “risveglio”.

X. Chi ha raggiunto il “risveglio” non si sente più solo su questa terra, anche nella desolazione del deserto e della città.

XI. Nutrire fiducia nella bontà delle Potenze divine che ci circondano e comportarsi “con scrupolo”: è questo il nucleo della bontà e della pietas.

XII. Ogni scrupolo e rispetto verso le Potenze divine - gli Dei - vale a dire ogni “religione”, si fonda sul rito, cioè sulle norme e tecniche di concretizzazione del Divino che ci compenetra.

XIII. Non vi è alcun tipo di pietas divina senza rito e non vi è rito senza sacerdote.

XIV. Noi siamo i sacerdoti di noi stessi e dei nostri famigliari.

XV. Così come Deus-Pater è il nostro Padre celeste, noi siamo il suo tramite coi nostri famigliari, il cui benessere, materiale e spirituale, si regge solo sul nostro Destino, cioè sulle conseguenze del nostro equilibrio interiore e della pietas.

XVI. Ma pietas è anche pudore e rispetto verso i nostri pari.

XVII. Le Forze che reggono i meccanismi occulti del mondo sono Amore (Amor) Forza (Vis) Giustizia (Iustitia).

XVIII. Non vi è amore se non si è capaci di essere forti. Non si è giusti se non si è capaci di amare con forza.

XIX. Gli Dei non sono mai morti, perché non sono mai nati: essi sono e tu sei e fosti.

XX. “Occultamento del Divino”: ecco un altro concetto caro ai filosofi e ai “teologi” moderni. Per te è privo di ogni significato. E’ vero che il Divino “si costruisce” anche per mezzo della liturgia e della fede delle moltitudini; ma tu sai che il tuo Divino è indistruttibile poiché palpita in te riflettendosi nelle presenze che ti circondano.

XXI. Sia pure la natura muta al cuore di chi non ti è pari. Il tuo diapason è capace di risvegliarne le occulte armonie, in eterno viventi e presenti, e il velo oscuro, calato agli altri, si solleva lentamente al tuo sguardo. Tutto ti appare di colore diverso, più tenero, smagliante, più autentico. Allora ti accorgi che il Divino ti circonda sempre, come è stato agli albori del mondo: da tale momento gli Dei saranno con te e tu con loro. "
Bronze-Flavia_Maximiana_Theodora-trier_RIC_65
altra moneta, sulla faccia di destra viene mostrata una raffigurazione della dea Pietas (incarnazione appunto di questa virtù) tiene in braccio un neonato mentre lo allatta (dove abbiamo già visto questa iconografia? I cristiani sono pure senza fantasia XD)


La Fides (letteralmente la lealtà) è consiste nel rispettare e portare avanti le leggi dei propri Avi (la mos maiorum di cui parlerò a breve).

Il Romano poi è cosciente di far parte di una comunità, che egli è un solo minuscolo elemento di essa ma incredibilmente necessario. Talmente necessario che la sua inoperosità è distruttiva per l' intera comunità (se stesso compreso). Infatti nella Roma antica un certo tipo di magia era vietata proprio perché se fosse andata a danneggiare un singolo avrebbe danneggiato l' intera comunità, oppure al contrario se l' avesse troppo aiutato lo avrebbe reso inoperoso.
Infatti aiutare veramente significa spronare ad uscire dal proprio problema, non tirarlo fuori... tirarlo fuori significa solo prolungare la sua agonia, e renderlo dipendente dagli altri. Paradossalmente è meglio lasciare la persona nel proprio brodo di sofferenza in attesa che ne esca da solo.
Oltre al fatto che uno può essere fiero di poter dire <ne sono uscito da solo>, e quì ci ricolleghiamo all' ideale di Fierezza di cui ho parlato prima.

Riguardo alle festività noi (Cultum Romanum Deorum) abbiamo 3 feste principali in ogni mese, Kalendae, Nonae, Idi. Esse sono in base al ciclo lunare le Kal. in Luna Nuova, le Non. Primo Quarto, e le Idi in Luna Piena.
Le prime due sono dedicate a Iuno Regina (Giunone Regina), in quanto vi è un forte legame Luna-Donna, e le si fanno offerte per la felicità, la protezione, e il buon augurio dell' intera famiglia (famiglia nel senso di famiglia, non di "Gens"). Le Idi invece sono dedicate a Iupiter Pater (Padre Giove), in quanto la particolare forma che la Luna assume quano è Piena (e la sua capacità luminosa) fa si che la si possa ricondurre al Sole. Quindi la Luna alle Idi diventa il Sole "notturno", e poiché il culto del Padre Giove è una forma di culto solare, ecco che le Idi gli sono dedicate. Comunque le richieste fatte alle Idi durante il rito sono le stesse.

Oltre a queste tre ve ne sono una quantità industriale sparse per i vari mesi dell' anno.

Gli Dei a cui rendiamo culto sono le divinità Romane, che presumo le conosciate, se così non fosse le trovate facilmente su Wikipedia ;)
Attenzione solo ad una cosa: spesso gli insegnamenti superficiali e da infarinatura cristiana della scuola media e superiore fanno passare i Romani o, per degli imbelli che idolatravano i pianeti del sistema solare (il che ovviamente non è), o che dei copioni che credevano negli stessi Dei Greci, il che non è.
Intanto i popoli Italici avevano delle Divinità proprie fin dall' inizio (esattamente come i greci), che poi solo in un secondo momento si sono influenzati a vicenda. Infatti si è mantenuta una differenza fondamentale: per i Greci gli Dei muovono gli uomini come dei burattini godendo delle loro disgrazie, mentre per i Romani gli Dei sono parte di ogni cosa, si può quasi dire che siano ogni cosa.
Non a caso esiste un Nume tutelare per ogni cosa, esattamente come un Genio per ogni altra.

Divinità meno conosciute nell' idea comune della Religio dei nostri Padri sono:
i Lari (lat. Lar(es)), che sarebbero le divinità protettrici degli spiriti degli Antenati, e vegliano anche sul buon andamento della famiglia
I Penati sono divinità protettrici (delle specie dei angeli custodi.... è già i cristiani ci hanno fregato anche questo!), potevano proteggere la famiglia, lo stato, la casa. Comunque essi erano positivi per chi proteggevano ma estremamente negativi per i nemici di questo (per la serie auguratevi di non entrare mai in casa di qualcuno che vi odia, che gli augurate del male, e che venera i propri Penati)
I Mani erano gli spiriti degli antenati defunti (interessante è che il significato derivi dall' arcaico significato di "benevoli")

Tutte le offerte e i riti vengono eseguiti di fronte ad un Lararium, che è una specie di tempietto nel quale si pongono delle raffigurazioni dei Lari, dove si accende il lume, e si brucia incenso.
Ovviamente si può realizzare anche un altare dedicato, ma comunque Lari Mani e Penati il Genio della Gens (una specie di famiglia allargata), e il proprio Genio, vengono venerati nel Lararium.

062b<-------- esempio di Lararium

altro esempio di Lararium


Bè questo è un inizio, aggiungerò altro nei prossimi giorni.
Per ora
Valete Optime in Pax Deorum

P.S.: il saluto che sempre uso significa "Ottimi Saluti in Pace con gli Dei", della Pax Deorum comunque parlerò più approfonditamente ;)

P.P.S.: i due testi che ho postato sono tratti dal forum di Gentilitas, che non so perchè ma mi dice che l' URL è sbagliato, e quindi non posso proprio postarlo




__________________________________________________________________

aggiunta del 5/06/2010

Mos Maiorum

La Mos Maiorum è un' altro fondamento del Cultum Romanum Deorum.
Essa consiste, in sostanza, nelle regole insegnateci dai Padri e dallo stato dell' epoca, o dagli Dei (ad esempio come eseguire il rito, le XII tavole, ecc.).
Affianco alla Mos Maiorum vi sono i Sacra Maiorum, che consisterebbero nelle regole esoteriche interne ad ogni famiglia. Parlo di regole esoteriche proprio perché questi insegnamenti non sono di dominio pubblico, ma sono interni alla famiglia di provenienza, pertanto si deve essere iniziati alla stessa famiglia per apprenderli (in altre parole diventare un parente stretto, un figlio, la moglie/marito, sono iniziati, ma non oltre). In questo caso è interessante perché nel momento in cui due si legano in matrimonio il figlio avrà la garanzia di nutrirsi di una "doppia sapienza", in questo modo vi è una necessaria evoluzione spirituale della nuova generazione.

Si può inoltre dire che diventa difficilissimo interpretare o abbozzare gli insegnamenti ricevuti da genitori che non seguono la mia stessa Religio per renderli coerenti con la Mos Maiorum, ma basta rifletterci attentamente e molto si può fare (altro invece va cestinato di brutto).
Ma il vantaggio è che poi potrò trasmettere i Valori per me giusti ai miei figli, e loro si risparmieranno questa fatica ^^

Quindi insomma, come potete vedere, noi siamo sempre alle prese con moltissime regole, che ad un primo sguardo sembrano infinite e impossibili da rammentare tutte, ma si tratta solo di prenderci l' abitudine e poi vengono in automatico ;)

Interpretatio

L' interpretatio era una delle dimostrazione della grandezza, e dell' apertura mentale, del popolo romano.
Quest' idea consiste nel trarre un' equivalenza tra le varie divinità dei popoli con cui i romani entravano in contatto, tramite le loro funzioni.
In altre parole il risultato è che tutti, dal punto di vista del romano, credevano nelle stesse divinità, solo che le denominava e le venerava in modi diversi (non migliori ne peggiori ma solo diversi).

Ed è anche questa un'altra motivazione che mi spinge a rispettare i culti neopagani come il vostro ;)



Credo, con queste ultime due precisazioni di aver detto tutto riguardo al culto privato, se dovesse venirmi in mente qualcos' altro non mancherò di aggiungerlo ;)
Sul colto pubblico non inizio nemmeno a parlarne primo perché non è più applicabile (essendo lo stato laico) e poi perché salvo l' aspetto generale non so nulla nel particolare.

Edited by Marzio de li Trabucchi - 9/10/2012, 15:54
 
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LiulyButterfly
view post Posted on 26/5/2010, 19:08




CITAZIONE
XXI. Sia pure la natura muta al cuore di chi non ti è pari. Il tuo diapason è capace di risvegliarne le occulte armonie, in eterno viventi e presenti, e il velo oscuro, calato agli altri, si solleva lentamente al tuo sguardo. Tutto ti appare di colore diverso, più tenero, smagliante, più autentico. Allora ti accorgi che il Divino ti circonda sempre, come è stato agli albori del mondo: da tale momento gli Dei saranno con te e tu con loro. "

Che frase meravigliosa...
Bel lavoro Marzio,grazie!Se mi sono avvicinata alla mia religione è stato sicuramente anche grazie all'attrazione che provavo per i Romani (che mi hanno portato ad approfondire la religione etrusca...affascinantissima!) e i Greci :-)
Attendo con ansia la seconda puntata e mi piacerebbe sapere come pratichi personalmente (altare,celebrazione) e mi pare di capire che non sei solo...vi riunite per praticare insieme? Come si svoge il tutto?
Me curiosissima :-)


 
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view post Posted on 26/5/2010, 23:27

il censore
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CITAZIONE (LiulyButterfly @ 26/5/2010, 20:08)
CITAZIONE
XXI. Sia pure la natura muta al cuore di chi non ti è pari. Il tuo diapason è capace di risvegliarne le occulte armonie, in eterno viventi e presenti, e il velo oscuro, calato agli altri, si solleva lentamente al tuo sguardo. Tutto ti appare di colore diverso, più tenero, smagliante, più autentico. Allora ti accorgi che il Divino ti circonda sempre, come è stato agli albori del mondo: da tale momento gli Dei saranno con te e tu con loro. "

Che frase meravigliosa...
Bel lavoro Marzio,grazie!Se mi sono avvicinata alla mia religione è stato sicuramente anche grazie all'attrazione che provavo per i Romani (che mi hanno portato ad approfondire la religione etrusca...affascinantissima!) e i Greci :-)
Attendo con ansia la seconda puntata e mi piacerebbe sapere come pratichi personalmente (altare,celebrazione) e mi pare di capire che non sei solo...vi riunite per praticare insieme? Come si svoge il tutto?
Me curiosissima :-)

Grazie dei complimenti ^^

Allora io personalmente pratico il culto privato come ho descritto nel post precedente, e festeggio le varie festività del calendario Romano.
Il rito "generico" spiegherò bene nel prossimo post come lo eseguiamo.

Si non sono l'unico, siamo qualche centinaia legati a delle associazioni e un numero imprecisato che pratica per conto proprio (io fra questi, che preferisco leggermi le opere dei latini e farmi un' idea mia ;) ).
Gli incontri delle associazioni vengono fatti solitamente o a scopo culturale, o per fare dei riti in determinate feste importanti del culto pubblico (ad esempio al Natale di Roma il 21/04 di ogni anno ci si ritrova e si fa un rito in comune).

Risponderò bene alle tue domande nel prosismo post ;)
 
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view post Posted on 28/5/2010, 14:16
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Io Sono Avalon
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Beh, ho letto tutto e l'ho trovato interessante, visti i validi principi su cui il culti si fonda. Tuttavia per la storia delle divinità che le nostre scuole ci hanno insegnato avessero "copiato" dai Graci...non sono d'accordo. Cioè, in parte avranno pur tratto spunto dalla religione greca e se così non fosse, è comunque lecito per noi oggi pensarlo, visto che i Romani dai graci hanno "preso ispirazione" per diverse cose quali l'arte, la guerra e chissà, magari anche la Religione.
 
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view post Posted on 28/5/2010, 18:25

il censore
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forse ti è sfuggito un particolare del contenuto del testo ;)
mi quoto:
CITAZIONE
Intanto i popoli Italici avevano delle Divinità proprie fin dall' inizio (esattamente come i greci), che poi solo in un secondo momento si sono influenzati a vicenda.

Infatti sappiamo che fin da molto molto prima della nascita della Magna Grecia (VIII-VII sec. a.C. dell' era volgare) i Popoli ITalici avevano divinità proprie. Se pensiamo ad esempio che tra il XII e l' XI secolo (sempre a.C. dell' era volgare) il popolo dei Sardi abbia fondato delle colonie nella penisola italica, ed essi avevano portato le lor divinità (comunque divinità Italiche).
"Solo allora, infatti, le divinità della civiltà etrusca (fino a quel momento semplici entità, spiriti divini dalla forma vaga ed imprecisa) assumono l'aspetto umano."
Fonte

qui comunque si parla di divinità già proprie.

Sappiamo, tra l' altro, che la prima divinità Greca importata dai Romani fu Apollo Guaritore (V sec. a.C. e.v.) al quale venne fatto voto nel 433 a.C. e.v. a causa di un' epidemia, e solo nel 431 gli venne dedicato un tempio (dal console Cneo Giulio Mentone nel pratis Flaminiis ai piedi sud occidentali del Campidoglio). Per avere un' idea, chi non lo sapesse, Roma è stata fondata nel 753 (secondo tradizione il 21 Aprile).
Per altro le prime divinità Romane (parlo ancora all' epoca di Roma come città-stato) sono state importate dai loro vicini Latini e dagli Etruschi, non a caso vi è interpretatio di ogni divinità tra i popoli italici.

Per altro bisogna aggiungere che gli Dei dei primi Romani altro non erano che il risultato della presenza del mana in taluni oggetti magici specifici (Marte=hasta ovvero una lancia, e Giove=selci), infatti nella Roma arcaica abbiamo una forma di divinazione che consisteva nell' interpretare la vibrazione della -chiamiamola per semplicità- Lancia di Marte, la quale quando vibrava senza essere mossa significava che stava per arrivare un avvenimento nefasto.
Bisogna aspettare i Greci per "trasformare" gli Dei Romani da Divinità viste come concetto, a Divinità di forma antropomorfa.

tutte le informazioni prive di fonte sono state tratte dal libro "La religione Romana Arcaica" di Georges Dumézil, edizione BUR

Altra dimostrazione delle origini differenti delle due fedi è che: [mi quoto ancora]
CITAZIONE
per i Greci gli Dei muovono gli uomini come dei burattini godendo delle loro disgrazie, mentre per i Romani gli Dei sono parte di ogni cosa, si può quasi dire che siano ogni cosa.

E aggiungo che molti di essi rappresentano anche delle Virtù (in Grecia quest' idea non esiste), e non muovono gli esseri umani, gli uomini si muovono autonomamente (o secondo un destino) ma non vengono mai mossi dagli Dei.... poi se un Dio/Dea vuole fermarti ce la può fare senza troppa difficoltà, ma questo è un altro discorso.

Spero di esserti stato abbastanza esaustivo buon $crooge ^^

Vale Optime in Pax Deorum

 
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view post Posted on 28/5/2010, 19:13
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Io Sono Avalon
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Sì, molto esaustivo. Vorrei controbattere ma non posso visto che delle religioni italiche pre-romane non ne so praticamente nulla, quindi mi informerò (ho visto che c'è almeno un post nel forum che ne tratta) e poi vedrò se avrò ancora la mia contropartita o se trovo la conferma delle tue parole. Però fin da ora posso dirti, che la storia che gli dèi greci rappresentino solo i vizi umani e non le virtù è falsa...cioè, è vera per la maggior parte, ma diciamo che ci sono anche divinità greche che rappresentano virtù come Afrodite (bellezza e amore non sono "vizi"), Apollo...e sicuramente altri. Quel che è certo è che sul piatto della bilancia pesino più gli dèi a rappresentanza dei vizi umani, ma questi vizi nascono dall'umanita del dio seppur esso simboleggi una virtù. La stessa Afrodite sarà anche la dèa della bellezza, ciò non toglie che assuma un comportamento umano vizioso.
Comunque grazie delle delucidazioni, approfondirò per quanto potrò la faccenda.
 
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view post Posted on 28/5/2010, 21:53

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io non ho mai parlato di Dei che rappresentano vizi.
Ti prego di non leggere tra le righe ciò che non è scritto.
Io ho detto che gli Dei Romani rappresentano delle Virtù, mentre gli Dei Greci si divertono a muovere gli uomini e godere delle loro disgrazie.

aggiungo ancora:
"Secondo Walter Burkert la caratteristica qualificante dell'antropomorfismo greco è che <gli dei greci sono persone, non astrazioni, idee o concetti>"
da: wikipedia

aggiungo ancora:
"Della religione romana conosciamo tutti l'indispensabile, la differenza da quella greca sta nel diverso modo di interpretare gli dei ed il mito. A Roma gli dei aiutano l'uomo a compiere il suo destino per merito del trattato che fece con Giove ed il mito è usato per spiegare le origini misteriose della città, in Grecia invece gli dei sono i signori del mondo e partecipano attivamente alla vita terrestre mentre l'uomo è soltanto una sua pedina , infine il mito viene usato per spiegare il perchè della vita e di tutto ciò non è umanamente possibile spiegare con le conoscenze del tempo."
Fonte

parlavo solo di questo ;)
 
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*~Giulia Elena (Eilan)~*
view post Posted on 30/5/2010, 22:17




Grazie mille Marzio per averci spiegato (e anche molto bene) questo culto! =) Per me è stato molto utile e interessante e approfondirò questo argomento ( sono molto curiosa :P ) spero mi aiuterai se avrò qualche domanda =)
 
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view post Posted on 31/5/2010, 14:04

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Certamente Giulia, sarà un piacere ;)
 
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view post Posted on 5/6/2010, 15:22

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ho aggiornato il mio primo post, sotto la riga continua trovate un' altro piccolo pezzo ;)

Valete Optime in Pax Deorum
 
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sonne.
view post Posted on 11/7/2010, 10:55




Io ne sono completamente affascinata.
Il fatto che abbia deciso di dedicarmi all'archeologia classica la dice lunga e mi sembra una rievocazione di Roma e di parte delle nostre vere origini, talmente forte da commuovermi e non sto scherzando (Io di solito piango sugli scavi)
Se non fosse che la mia idea è fortemente legata alla Grecia e ai suoi culti, ne farei parte molto volentieri.
Roma possedeva una mente forte e decisa e al contempo straordinariamente elastica. Sapevano gestire le cose in grande stile e soprattutto un grandissimo impero.
Solo che mi domando, proprio perchè i romani più che una religione avevano un culto dello stato unito a varie superstizioni maturate in gran parte da etruschi e greci, come riuscite a regolarvi? Cioè da quanto ho letto la maggior parte delle ideologie sono quelle del Vir bonus di Catone e la connessione con lo Stato, con Roma è fortissima. Senza contare che oggi giorno non esistono più tutti quegli insiemi di situazioni che anche formavano la vita del cittadino romano... anche a livello familiare...
Per cui la domanda che mi pongo è se anche la tua famiglia vive seguendo il tuo stesso percorso, adottate le regole romane? Come ad esempio l'autorità del pater familia e via dicendo.
Da dove prendete spunto? Dalle fonti archeologiche e letterarie? Avete dei codici particolari scritti recentemente?
Mi piacerebbe davvero tanto assistere ai vostri incontri.
 
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view post Posted on 13/12/2010, 19:22

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se comunque volete approfondire l' argomento ho aperto un forum che tratta delle varie religioni italiche romane e preromane.
Mettere il link sarebbe uno SPAM, ma se avete pazienza, potete trovarlo guardando sul mio profilo ;)
 
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Nimrodel
view post Posted on 15/12/2010, 20:32




Molto interessante! molti tra questi punti li avevo studiati a scuola, solo che non li avevo mai considerati in modo ''religioso''...mi piace molto il fatto che questa via segua il più possibile le tradizioni originali!
 
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view post Posted on 15/12/2010, 22:25

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qualcuno che mi capisce!! :P
 
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view post Posted on 16/12/2010, 00:22

~WARHEART ~

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isola di avalon

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affascinate, e mi piace imparare cose nuove,
Marzio te la sposto in tradizioni se non ti dispiace.
 
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