Luna Blu, Tredicesima Luna Piena

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view post Posted on 28/12/2009, 23:25
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Strega della Terra
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Ogni stagione ha di norma tre lune piene, ma poiché il ciclo della luna, come quello della donna, è di 28 giorni, mentre ogni mese ne contiene mediamente trenta, succede che sette volte ogni 19 anni si verifica una stagione con quattro lune piene, dando luogo al tredicesimo plenilunio.
Quando due plenilunii cadono nello stesso mese, la tradizione assegna alla seconda luna piena il nome di Luna Blu.
Naturalmente ciò non ha nulla a che vedere con il colore della luna, anche se in modo assolutamente imprevedibile la luna può anche assumere questa insolita colorazione, dovuta alla presenza di polveri nell’atmosfera.
Fu quanto accadde nell’ultimo secolo e mezzo per tre volte: nel 1883 in occasione dell'eruzione del vulcano Krakatoa, nel 1927 a causa dei monsoni seguiti ad una stagione particolarmente secca, e nel 1951 in seguito ad un enorme incendio della foresta canadese.
Sarà per via dell’eccezionalità di tale evento che in inglese si usa dire “Once in a blue moon” per indicare un fatto rarissimo, proprio come noi diciamo “a ogni morte di papa”.

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Le origini

Secondo il Maine Farmers' Almanac del 1937 si attribuisce ai primi coloni inglesi la tradizione di dare un nome a ciascuna luna piena dell'anno. Sarebbero dunque stati loro a chiamare Blue Moon la tredicesima luna, per non confonderla con le altre.
In realtà l'origine è controversa: secondo alcuni il termine deriva semplicemente dal fatto che su alcuni calendari la seconda luna piena del mese veniva stampata di colore blu per distinguerla dalla prima, secondo altri deriva da una antica tradizione popolare ceca, secondo altri ancora da una storpiatura del termine francese double lune in Blue Moon.
Queste teorie non sono suffragate da prove, mentre molto più credibile sembra essere chi ritiene che la tradizione abbia origini molto più vicine a noi e che derivi da un banale errore di interpretazione.
Infatti in un articolo apparso sul numero di luglio del 1943 della rivista Sky & Telescope, l'autore Pruett interpretò malamente la tradizione attribuendo l'appellativo di luna blu alla seconda luna piena del mese.
La questione si sarebbe risolta rapidamente e la cattiva interpretazione sarebbe rimasta confinata ai lettori della rivista se nel 1980 l'articolo non fosse stato riproposto durante una trasmissione di carattere astronomico della radio nazionale americana. Da allora, potere dei mezzi di comunicazione, l'errata interpretazione sostituì la tradizione originale.


La sua energia

Qualunque ne sia l’origine del nome, non c’è dubbio che la tredicesima luna è un evento eccezionale, legato all’energia di ciò che è insolito, raro e di conseguenza ancor più magico.
Essa è la luna più stravagante e rara, quella che capita ogni tanto, e per questa ragione alcuni la considerano una Luna magica, altri una Luna pazza… e fu chiamata “La Luna Blu”.
L’omonima famosissima canzone "Blue Moon" di Bill Monroe fa riferimento ad uno stato di particolare malinconia, così per taluni "avere la Luna blu" significa portare in sé tristezza e solitudine.
Per altre tradizioni invece il carattere di eccezionalità conferiva a questa Luna caratteristiche di punto di riferimento per i propri traguardi, per vedere se i propri scopi fossero raggiunti, e per meditare sulle mancanze. Per questo si dice sia adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti.
Nella pratica viene di associata ad animali di potere come serpenti e gufi, mentre i colori ricorrenti sono ovviamente le tinte più scure del blu ed il viola; la pietra per eccellenza è l'ossidiana e l'albero preferito è il sambuco.


Rito di capodanno con la luna blu

Quest’anno, 2009, la luna blu è resa ancor più speciale dal suo coincidere con la notte di San Silvestro, o capodanno!
L'eccezionalità dell'evento ci induce ad osare di più, in quest’occasione, esprimendo un desiderio che sia davvero speciale, che abbia in sé l’ingrediente di ciò che è straordinario e fuori dal comune … magari qualcosa che non avete mai osato chiedere, qualcosa che può richiedere
l'intervento della dea Fortuna!
Bene, pensate intensamente a questa cosa straordinaria e scrivetela su un bigliettino, che attorciglierete non troppo forte e legherete con un filo blu. Tenete tra le mani il bigliettino caricandolo con l’energia della vostra immaginazione… ricordate l’energia segue il pensiero quindi esprimete solo desideri che siete davvero in grado di apprezzare (e sostenere!) e che siano buoni per voi senza nuocere al pianeta, né al resto dell’umanità.
Immaginate che il desiderio sia già realizzato, visualizzatevi nella vittoria, prendetevi tutto il tempo necessario e quando sentite di aver davvero creduto in questo (perché bisogna crederci, sennò non funziona!), ringraziate l’universo e la tredicesima luna e affidate il vostro bigliettino al fuoco di capodanno, e può essere un camino, o una candela.. lasciate che voli verso il cielo e … buona fortuna!!!


Fonti - http://www.ilcerchiodellaluna.it
 
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view post Posted on 29/12/2009, 13:27

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APPROFONDIMENTO

Blue moon, you saw me standing alone,
without a dream in my heart,
without a love of my own.

Blue moon, you knew just what I was there for,
you heard me saying a pray'r for
someone I really could care for.

And then there suddenly appeared before me
the only one my arms will hold.
I heard somebody whisper "Please adore me",
and when I looked, the moon had turned to gold.

Blue moon, now I'm no longer alone,
without a dream in my heart,
without a love of my own.

Blue moon, now I'm no longer alone,
without a dream in my heart,
without a love of my own,
without a love of my own.



Blue Moon è una celebre canzone scritta nel 1934 da Richard Rodgers e Lorenz Hart.
Divenuta uno standard, entrò nel reperorio di molte formazioni jazz dell'epoca. Nel corso degli anni il brano fu riproposto da numerosi artisti, inclusi Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Billie Holiday, Elvis Presley e The Marcels.
La canzone fa riferimento a un antico detto inglese "Once in a Blue Moon" che è un'espressione che indica qualcosa che accade molto poco di frequente.
Originariamente un'espressione colloquiale la cui prima apparizione data al 1528, quando un proverbio popolare recitava: "If they say the moon is blue; we must believe that is true" [se si dice che la luna è blu, bisogna credere che sia vero].
Naturalmente si tratta di un commento ironico su qualcosa che è palesemente assurdo.

L'origine del termine comunque è controversa: secondo alcuni deriva dal fatto che su alcuni calendari la seconda luna piena del mese veniva stampata di colore blu per distinguerla dalla prima, secondo altri deriva da una antica tradizione popolare ceca, secondo altri ancora da una storpiatura del termine francese double lune in Blue Moon.

Tuttavia, sebbene veder apparire una luna davvero colorata di blu nel cielo sia effettivamente molto raro, non è impossibile: può verificarsi che fumo e/o da particelle nell'atmosfera la colorino di blu agli occhi di chi la osserva dal nostro pianeta, così come accadde nel 1883, quando esplose il vulcano indonesiano Krakatoa, causando lune blu e tramonti verdi per i successivi due anni.

Ma, in passato, il termine Luna Blu era riferito alla terza Luna Piena quando c'erano quattro Lune Piene nell'ambito di una stagione. Poiché questo tipo di Luna Blu è calcolata in accordo con le stagioni, può accadere soltanto in Febbraio, Maggio, Agosto o Novembre, ossia circa un mese prima dell’Equinozio o del Solstizio.

Il più recente e diffuso significato di Luna Blu - ossia il secondo plenilunio in un mese solare - è davvero molto recente e divenne popolare negli anni ottanta [vedi il Blue Moon Calculator nel sito www.obliquity.com/cgi-bin/bluemoon.cgi].
La rivista americana "Sky and Telescope" riferisce di un errore in un articolo apparso sul suo numero di luglio del 1943: l'autore Pruett interpretò malamente la tradizione attribuendo l'appellativo di Luna Blu alla seconda Luna Piena del mese. La questione si sarebbe dimenticata rapidamente e la errata interpretazione sarebbe rimasta confinata ai lettori della rivista se, nel 1980, l'articolo non fosse stato riproposto durante una trasmissione di carattere astronomico della radio nazionale americana. Da allora - potere dei mezzi di comunicazione! - l'errata interpretazione sostituì la tradizione originale.

Tutt'oggi molti erroneamente definiscono addirittura "Luna Blu", l'intera lunazione che comprende tale plenilunio dal novilunio che lo precede a quello che lo segue, trasformando una tradizione moderna nata "per caso" in un errore vero e proprio: la Luna Blu non è una lunazione, ma solo un plenilunio all'interno di una lunazione che porta un altro nome. Per esempio, nel dicembre del 2009 si verificherà il plenilunio detto "Luna Blu" il giorno 31 dicembre all'interno della lunazione del Lupo che copre il periodo dal 16 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010 (vedi Calendario Nuovelune Web Ring) . (1)

1) L'errore nasce da un equivoco diffuso: nelle tradizioni che comportano un'osservazione dei cicli lunari viene inserita con una certa periodicità una lunazione aggiuntiva, con un nome diverso, per riallineare le lunazioni con le caratteristiche stagionali.
Dare un nome anche alla tradicesima Luna Piena è una necessità per gli utilizzatori del calendario lunare. In questo sito che fa capo alla Tradizione Lunare di Nuovelune Web Ring ed in cui le osservazioni lunari sono basate sul Calendario Lunare Nuovelune, la XIII lunazione viene chiamata Luna Senza Nome, in analogia con l'arcano XIII dei Tarocchi "L'Arcano senza Nome" che porta il rinnovamento e il ripetersi di un ciclo.


Quindi, per la nuova tradizione ormai quasi universalmente adottata, si definisce Luna Blu la seconda luna piena di un mese solare in cui la prima deve verificarsi all'inizio del mese, così che la seconda faccia in tempo a cadere all'interno dello stesso mese (il tempo medio intercorrente tra due lune piene e' di 29.5 giorni).


SIGNIFICATI DEL PLENILUNIO BLU

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Nelle canzoni popolari il termine Blue Moon in genere simboleggia tristezza e solitudine, ma l'energia blu viene usata magicamente, perché è calmante, rinfrescante e guaritrice ed inoltre può accrescere le abilita' psichiche personali. Il colore blu, come tutti i colori, ha una serie di significanze specifiche.

Per similitudine nella musica jazz e nel blues si definisce blue note, la terza maggiore che diventa minore, in funzione di nota di passaggio: un'ottava nota della scala, una nota in più. La blue note che aggiunge colore alla musica esattamente come il plenilunio blu, aggiunge carattere e rende ancora più interessante il cielo del periodo.

Sebbene alcune tradizioni Europee associno la Luna Blu con influenze maligne e pessime condizioni atmosferiche (maltempo, flagelli, ecc.), molti la considerano più potente ed energetica delle altre lune piene e in altri continenti la Luna Blu sembra essere considerata senz'altro positiva e benaugurante.
Ad esempio le tradizioni dei nativi americani Appalachi sono piene di riferimenti alla Luna Blu come messaggera di sorprese e grandi gioie.

Dunque la Luna Blu e la sua terminologia sembrerebbero portatrici di significati ambigui, così come il termine "moonlight" (in inglese: chiaro di luna, ma anche alla chetichella – e il verbo to moonlight che significa avere o fare un secondo lavoro in nero).

Noi possiamo scindere l'energia della Luna Blu utilizzandone ciò che ci serve in un determinato momento.
Possiamo utilizzare il significato di Luna Blu come qualcosa di "insolito", per superare i confini delle possibilità ed ottenere l' IMPOSSIBILE.
La Luna Blu, proprio per la sua rarità, ha una energia molto intensa, la stessa del plenilunio ma con una “concentrazione” che si dice molte volte maggiore, anche nella tradizione popolare…

La Luna Blu si festeggia con danze e canti, divertendoci in suo onore, lanciandole pensieri di gratitudine e richiami d'amore più devoti che mai. Siamo portati a pensare che quando la luna si concede due volte in un mese ci elargisce grande abbondanza, forza, potere interiore…
La Luna Blu è adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti. Ed è infatti associata ad animali di potere “forti” come serpenti e gufi, mentre i colori ricorrenti sono, naturalmente, le tonalità del blu ed il viola.

Il 31 dicembre 2009, il plenilunio Luna Blu coincide con una Eclissi Lunare che lo potenzia.


PICCOLI RITUALI PER LA LUNA PIENA BLU

Contemplazione dell'insolito: Mettiamo una rosa bianca sul nostro altare e, con la luce filtrata di una candela avvolta in un cono di carta velina blu, creiamo l'immagine di una rosa blu nata dal chiaro di luna blu... Il potere poetico di manifestare qualcosa di unico e meraviglioso nelle nostre Vite...



Acqua di Luna Blu: Prepariamo una bella coppa piena di acqua o di latte. Mettiamola all’aperto sotto i raggi del plenilunio e rimaniamo in tranquillo silenzio a goderci lo splendore e le fragranze della notte estiva. Danziamo intorno alla coppa in cui si specchia la Luna, sentendoci avvolte di energia blu.
Al termine beviamo dalla coppa un poco dell’acqua o del latte in cui si è riflessa la Luna Blu, oppure aggiungiamola all’acqua di un bagno tiepido notturno, oppure conserviamola in una bottiglia scura per rinforzare nel prossimo periodo altri incantesimi (ricordiamo di offrirne sempre una parte alla Terra).



© 2007-2009 Ricerche e testo di Maria Giusi Ricotti, Mnemosyne e Micaela Balice



lemusenellarete
Blue Moon di Zeena, da "WitchCraft" Issue 38. May - June 2004. Sydney, NSW - tradotto da Mnemosyne per lemusenellarete
http://www.astrofilitrentini.it/attiv/lavori/30luna05.html
http://www.bethelux.it/esbat.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Luna_blu
http://www.tdf.it/Italy/Blue%20Moon%20ita.htm

 
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Dare un nome anche alla Tredicesima Lunazione di un anno solare è una necessità per gli utilizzatori del calendario lunare. In questo sito che fa capo alla Tradizione Lunare di Nuovelune Web Ring ed in cui le osservazioni lunari sono basate sul Calendario Lunare Nuovelune, la XIII lunazione viene chiamata Luna Senza Nome, in analogia con l'arcano XIII dei Tarocchi "L'Arcano senza Nome" che porta il rinnovamento e il ripetersi di un ciclo.

La Tredicesima Luna. Permanente impermanenza, il segreto dei saggi...
La Tredicesima Luna è la più rara e la più insolita: la sua cadenza è di sette volte ogni ciclo lunare di diciannove anni, cioè 7 lunazioni in una sequenza di 235 (ciclo metonico).

Appare sempre in un anno lunare in cui cadono tredici plenilunii e il suo manifestarsi segna un momento di transizione, una variazione che indica il riallineamento delle energie nello scorrere della sequenza lunare.

Per molti la sua rarità è sintomo di negatività: tutto ciò che non rientra nell'ordine usuale si sottrae alle regole comuni, quindi spaventa e, non potendo essere facilmente classificato, viene spesso etichettato come "cattivo". Da qui la nascita di proverbi come La Tredicesima Luna spaventa i bimbi nella cuna (in analogia con il discredito di cui godono gli anni bisestili!).

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Bisogna tener conto del fatto che anticamente il calendario su cui si scandiva il tempo era Lunare e non Solare, perché era più logico osservare lo scorrere dei mesi facendoli coincidere con le Lunazioni. Alcune civiltà continuano a usare il calendario lunare, o lunisolare, ancora oggi. Dunque l'abitudine era quella di contare dodici Lune Piene e di veder ricominciare il ciclo delle stagioni. Quando questo non avveniva e bisognava contarne tredici per ritrovare la stessa stagione di partenza... doveva essere destabilizzante... un fenomeno fuori dalle regole, inusuale.

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Ma la Tredicesima Luna può essere considerata inusuale ma non è un avvenimento casuale, anzi!!!

Fu Metone di Atene, un astronomo greco antico del V secolo a.C., a teorizzare per primo una sequenza lunare che si ripete nel tempo e che tutt'oggi si chiama Ciclo Metonico, nonostante questa sequenza fosse già conosciuta in Mesopotamia almeno dal VI secolo a.C.: su di essa si basava il calendario babilonese, dal quale fu derivato il calendario ebraico tuttora in uso in Israele. Anche l'antico calendario arabo si basava sul ciclo metonico, prima che Maometto lo modificasse.

Naturalmente i calendari Maya, i più accurati nel calcolo, hanno sempre tenuto conto delle fasi lunari e della Tredicesima Lunazione.

La Tredicesima Lunazione interviene nel ciclo metonico con una periodicità che è apparentemente casuale, se non si considera un intervallo di tempo sufficientemente lungo, ma che invece risponde a un ritmo complesso che è differente da quello delle altre dodici lunazioni ma ha un intercalare ben definito: all'incirca una volta ogni due e tre anni e quando nell'anno solare intervengono tredici plenilunii (anno embolismico).

Intercalandosi come embolismo nella sequenza delle dodici lunazioni stagionali la Luna Senza Nome garantisce alle altre dodici di cadere all'interno delle relative stagioni secondo questa sequenza: primavera Lepre/Coppia/Miele, estate Erbe/Grano/Uva, autunno Sangue/Nebbia/Quercia e inverno Lupo/Ghiaccio/Vento.


Il suo arrivo che interrompe una sequenza regolare di Lunazioni sembra portare disordine, ma invece è eattamente il contrario: la sua funzione è di sostenere l'ordine cosmico.

Il simbolismo della Luna Senza Nome, dunque, sta nell'essere la chiave della struttura (occulta e potente) che regge l'equilibrio nel gioco cosmico di Luna e Sole.
Infatti solo grazie alla Tredicesima lunazione possiamo tentare la quadratura del cerchio, ovvero confrontare i cicli lunari, che si ripetono ogni 19 anni, 2 ore e 5 minuti con i ritmi solari delle stagioni, scanditi da Equinozi e Solstizi, che si ripetono ogni anno solare di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti.

I due astri che permettono alla Vita di svilupparsi sulla Terra, danzano insieme: il Sole (che ci riscalda, matura i raccolti, e ci illumina di giorno) e la Luna (che muove le acque, che stimola il germogliare della vegetazione e ci illumina di notte) durante la Tredicesima Lunazione, coordinandosi nel ritmo e nello scorrere del tempo, ci mostrano l'armonia sapiente delle leggi che governano il cosmo.

E' uno ierogamos, lo sposalizio sacro di energie opposte che si completano a vicenda.



Infatti quando cade una Tredicesima Lunazione i ritmi di Luna e Sole si riallineano, come se meccanismi diversi ma facenti parte di uno stesso macchinario trovassero la sincronizzazione.


Da quel momento il ciclo parallelo delle lunazioni e delle stagioni, che stava slittando verso l'orlo della crisi, riprende logica e parallelismo. E' come un cambio di passo nella danza del Cielo. E' la trasformazione, il mutamento, il disordine momentaneo dell'assestamento che riporta al movimento la sua bellezza originaria. E' la lunazione arcana e senza nome.
La Luna Senza Nome, capricciosamente, può cadere in diverse stagioni, e le sue fasi passano sotto diversi transiti lunari... quindi il suo carattere è variegato e inafferrabile. Forse anche volubile.
Le sue energie sono mutevoli e i suoi colori pure.

Per l'incostanza del suo carattere, questa lunazione ha un effetto imprevedibile e particolare sulla nostra vita: può portarci a fare grande pulizia intorno a noi, inducendoci a gettare tutto il superfluo per valorizzare ciò che veramente conta. In questo caso porta una rivoluzione positiva che farà aria e spazio, triturando e eliminando molti orpelli dalla nostra esistenza, a volte anche in maniera traumatica, facendo un vuoto... ma per valorizzare l'essenziale. La Luna Senza Nome quando fa pulizia, la fa per consentirci maggiore libertà di movimento nel nostro viaggio verso la centratura interiore, la saggezza, l'amministrazione di una vita equilibrata.

Oppure, al contrario, sotto i suoi raggi potremmo risvegliarci e decidere di uscire dal solito tran tran, tentare nuove esplorazioni, fare gesti eccentrici, dare una svolta radicale alla nostra vita, scoprire nuovi orizzonti. La rivoluzione allora diventa urgente e la trasformazione radicale: potremmo sentirci davvero trascinati a diventare molto diversi da quello che crediamo di essere, e il cambiamento poi ci accompagnerà per molte Lunazioni a seguire e ci farà scoprire nuove cose di noi...

L'effetto che la Tredicesima Luna ci fa dipende in buona parte dallo stato in cui ci trova quando arriva, esattamente come il colore della sua energia dipende dal momento dell'anno in cui cade, dalla stagione e dalle Lunazioni fra le quali si intercala.
In ogni caso questa Luna marca un periodo favorevole per resettare lo stile di vita, soprattutto quando è stratificato dall'abitudine e non frutto di scelte consapevoli e meditate.

Potrebbe essere anche una buona idea rimandare le decisioni importanti della nostra vita - se è possibile - fin quando questa Luna non arriva; il suo potere magico ci può ispirare a fare le scelte più consapevoli e fruttuose. Tutto quello che accade sotto questa Lunazione non è casuale, sia che si tratti di un evento esterno, sia che sia frutto di una nostra scelta o di un nostro atteggiamento.
Finita la Lunazione è certo che la nostra vita avrà un respiro più allineato e armonico, esattamente come le dodici Lunazioni tradizionali dopo la Tredicesima, riprendono il loro equilibrio e il loro afflato con i ritmi solari.



Magicamente questa lunazione è favorevole a tutti i lavori di riequilibrio, di trasformazione; è ottima per lavorare sull'allontanamento delle stagnazioni e delle disarmonie.
La raccomandazione è quella di controllare i segni dei suoi transiti e di agire di conseguenza, tenendo conto della stagione in cui cade e pianificando attentamente il lavoro magico, dopo aver percepito con tutti i propri sensi l'atmosfera e le energie del momento.

La cura nella preparazione della magia paga sempre, soprattutto in un momento importante come quello della Tredicesima Lunazione.

Vi ricordo il finale di una vecchia canzone (illuminata) di Lucio Dalla, L'ultima Luna:

L'ultima luna la vide solo un bimbo appena nato
Aveva occhi tondi e neri e fondi e non piangeva
Con grandi ali prese la luna tra le mani, tra le mani...
E volo' via, e volo' via... era l'uomo di domani
E volo' via, e volo' via... era l'uomo di domani...

Gli altri NOMI DI QUESTA LUNAZIONE
Tredicesima Luna - XIII Lunazione
Luna Senza Nome
Ultima Luna
Luna delle Anime Inquiete
Luna delle Streghe
Luna della Trasformazione
Luna falsa (proverbio piemontese)
Luna Blu (errato)*


Spesso la Tredicesima Luna viene chiamata Luna Blu, ma si tratta di una confusione che deriva dall'aver condotto un'osservazione superficiale; la Luna Blu, infatti, non è un'intera Lunazione ma solo un Plenilunio che cade in una delle altre lunazioni. Mentre la Tredicesima Luna è un mese lunare, da Luna Nuova a Luna Nera, che interviene con precisa cadenza quando si considera la relazione fra il tempo lunare e quello solare!


Edited by ~» Skayler «~ - 20/12/2010, 16:48
 
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view post Posted on 20/12/2010, 16:51

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La Luna Senza Nome o XIII Luna, come noi di Nuovelune
abbiamo scelto di chiamarla, è una lunazione anomala che si interpone
all'interno del ciclo di dodici mesi lunari all'incirca ogni tre anni.


Questa anomalia è dovuta alle differenze tra l'anno solare
e l'anno lunare, ovvero tra i due periodi in cui rispettivamente
ciascun astro torna al punto di partenza nella sua orbita apparente
attorno alla terra.


L'anno solare, si sa, è composto da 365 giorni ai quali
ogni 4 anni se ne va ad aggiungersi uno al mese di febbraio per far
tornare i conti.


Ma l'
anno lunare è di 354 giorni, 9 ore e 48 minuti (dice un proverbio: la luna sui trenta non può arrivare e sui ventinove non può stare).

Lo scarto di circa 11 giorni tra i due cicli va, nell'arco
di tre anni circa, a costituire un mese a sè che si interseca nella
danza tra sole e luna riallineandone i movimenti: la
Luna Senza Nome.



luna senza nome
La nostra scelta di chiamarla come l'arcano XIII, la Morte, è dovuta sia alla posizione numerica di entrambe ma non solo.



Il significato stesso della carta del Tarocco indica
un rinnovamento: una fine ed un nuovo inizio, una ricollocazione di
tutte le cose; la falce agricola della Morte, con cui tale rinnovamento
si realizza, è composta da una lama a forma di falce lunare.



Da sempre la falce, così come le corna, evidenziano il
loro legame simbolico con la luna, con la ciclicità e stanno ad
indicare che dalla morte nasce sempre una nuova vita.



Ma il suo carattere instabile, non facilmente collocabile
ed il suo legame con la temuta Sorella Morte la rendono una lunazione
sovente (e a torto) temuta: il cambiamento non piace a nessuno e gli
eventi che non seguono regole fisse ma presentano e rappresentano delle
eccezioni vengono considerati nefasti.


Così - dice il proverbio -
l'anno di tredici lune, fa piangere i bimbi nelle cune.

Ed è certo che il suo manifestarsi in modo aleatorio e non
facilmente prevedibile ha come conseguenza il mettere di nuovo in
discussione tutti i conti precedentemente fatti, come ben sapevano i
contadini piemontesi quando dicevano che
l'anada con la lun-a fàussa bin da ràir a càussa (l'anno con la luna falsa - la tredicesima luna - raramente calza).



In questo senso la Luna Senza Nome potrebbe definirsi come
luna di mezzo, luna arcana, luna di passaggio, luna che contiene le
qualità della precedente e della successiva ed il cui compito è
riallineare le forze dei due astri nella splendida danza cosmica che
compiono.


Una luna di trasformazione che ci consente di avere un po'
più di tempo a disposizione per riflettere, per modificare delle cose,
per abbandonarne altre: per non dar nulla per scontato ed accettare che
esiste anche l'imprevisto.





Altri nomi di questa lunazione:


Tredicesima Luna, Luna Senza Nome, Luna delle Anime Inquiete, Luna delle Streghe, Luna della Morte, Luna Blu (errato)*.
(Fonte: Calderone Magico). Luna Falsa (proverbio piemontese).




strie






primo quarto CLIMA LUNARE ultimo quarto




Nel 2010 la XIII Luna si presenta tra la lunazione della
Quercia e la lunazione del Lupo. Pertanto ne assume entrambe le caratteristiche.

In questa occasione inoltre la lunazione contiene il Sabba di Yule, ovvero il
Solstizio d'inverno
che viene più comunemente celebrato con il Natale e le festività
seguenti: il ritorno della nuova luce, significato del Sosltizio, è
accompagnato dalla Luna Senza Nome, ovvero da una lunazione fortemente
legata al rinnovamento.


Che sia di buon auspicio: ne abbiamo davvero bisogno.




Il
Novilunio della XIII Luna avviene nel 2010 in Sagittario sagittario segno di fuoco che può ristabilire un tempo più asciutto e limpido benché - data la stagione in arrivo - più freddo.





Il
Primo Quarto della lunazione avviene in Pesci pesci ed il clima si mantiene freddo ma con un probabile ritorno dell'umidità.





Il
Plenilunio della Luna Senza Nome avviene quest'anno in Gemelligemelli
: giornate fredde ma limpide oppure variabili a causa di correnti
d'aria instabili. Tale Plenilunio si colloca esattamente sul Solstizio
d'inverno (il 21 dicembre) e ciò potrebbe aumentare la sua forza ed
influenza, non solo: l'allineamento tra Luna, Sole e Terra è così
perfetto che si genera un
eclisse di Luna (non visibile però dall'Italia).





L'
Ultimo Quarto nel 2010 si compie in Bilancia bilanciaindicando un inizio d'inverno freddo ma limpido.



Da segnalare che questa lunazione anomala si conclude con un Novilunio in
eclisse di Sole, visibile in Italia al mattino, il 4 gennaio 2011. Novilunio che ci introdurrà alla Luna del Lupo.




Per consultare le fasi lunari in corso: Lunario Nuovelune.





strie





FIORE L'ORTOGIARDINO foglia





Il clima invernale segna la fine concreta della stagione
agraria. Diventa difficile lavorare la terra, troppo fredda, ed il clima
non consente molte attività.


Un tempo ci si dedicava a cardare la lana, filare la canapa,
intrecciare i vimini, sistemare gli attrezzi lavorando il legno mentre
si narravano storie di Masche nelle calde stalle.


Oggi ci si dedica a catalogare sul Pc le semine effettuate, a
progettare quelle future, a compilare i lunari per la nuova stagione.


Nell'orto, se la neve o il ghiaccio non bloccano tutto, si
possono raccogliere ancora coste, costine, insalata invernale,
catalogna, rape, cardi, finocchi, cavoli e cavolfiori.




Colori in giardino: il bianco della neve, il marrone della terra nuda e delle foglie marcite, il grigio della nebbia.



Per approfondire i lavori: Solstizio/Yule nell'ortogiardino.





strie





www.strie.it/LUNA_senza_nome.html
 
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Myrin
view post Posted on 7/3/2012, 17:55




Sky, quest'anno la Blue Moon cade in agosto se non erro, te la sentiresti di postare qui tutto su questa luna, i suoi transiti e caratteristiche e cosa aspetttarci da lei? :)
 
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illery
view post Posted on 24/8/2012, 20:06




manca una settimana 31 agosto 2012 **
 
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view post Posted on 27/8/2012, 07:37

Daughter of Óðinn
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Questa luna è particolare, la sento in modo particolare.
Sono ansiosa di celebrarla.
Ho già diversi spunti per il rituale, spero andrà tutto bene! ^_^
 
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~•rowen•~
view post Posted on 23/12/2012, 20:29




Corrispondenze:

Luna Blu
anche nota come: luna dei morti, luna della caccia, luna degli antenati, luna del cacciatore
Spiriti della Natura: banshees (spiriti femminili preannuncianti morte) ed altri esseri che portano messaggi tra il nostro mondo e quello dei Morti
Piante:.zenzero, luppoli, assenzio, issopo, patchouli, artemisia, noce moscata, anice stellato, consolida maggiore
Colori: nero, bianco, viola
Fiori: giglio bianco, dalia, crisantemo
Profumi: rosmarino, sangue di drago, lillà, pino, glicine
Pietre: ossidiana, onice, vetri vulcanici
Alberi: pino, cipresso,tasso, sambuco
Animali: pipistrello, lupo, scrofa, cane, serpente, ragno
Uccelli: gufi, corvo, falco
Divinità: Cibele, Circe, Hel, Nephthys, Cerridwen, Dio Cornuto, Caillech, Freyja, Holda
Flusso del potere: liberazione, ricordo,; comunanza con i morti; Profezia. Rilascio di vecchi negativi ricordi ed emozioni.


Reso tabù come la morte, nella nostra epoca, è il ragno, che dal punto di vista mitologico è poco rassicurante, messaggero di morte. La femmina mangia il maschio dopo l’accoppiamento, perché è così economico, ma ciò non la rende simpatica ai mitologi. Il ragno può rimangiare il suo filo e di nuovo filarlo. Tesse la sua rete a seconda del clima: più fitta in prossimità di una tempesta, con il bel tempo più larga. In India è considerato tessitore del mondo sensibile e incarna l’ordine. Un oroscopo è molto simile a una ragnatela. Nel libro dei miti indiani “Upanishad”, il ragno rappresenta il simbolo dell’auto-liberazione mentale, perché può avanzare sul suo proprio filo. A tutta questa sapienza si oppone la Bibbia, per la quale il ragno simboleggia vana speranza e caducità.
Uccidere un ragno è considerato un cattivo presagio. I ragni che vengono in casa portano felicità, oltre alla loro utile attività di divorare mosche e zanzare; i ragni si trovano in pratica soltanto negli spazi sani e indicano che gli spazi sono ben ventilati. Raramente i ragni fanno provviste e mangiano sempre la loro preda prima di catturarne una nuova.
Tolkien ne “Il Signore degli Anelli” racconta del ragno che porta, attraverso il suo morso, contemporaneamente illuminazione e morte. Naturalmente è descritto in modo negativo e minaccioso, come molti altri ragni nei testi mitici.
Fare amicizia con i ragni apre nuove camere nel cuore e nel cervello.

La pianta della Tredicesima Luna è la consolida maggiore; per molto tempo, insieme a senape, acetosa, camomilla o piantaggine, è stata considerata una mala erba. Oggi si è compreso che queste cosiddette erbacce, che vengono sterminate chimicamente, sono molto più preziose dell’insipido mais e dell’erba uniforme che invade prati e campi.
La consolida maggiore è usata contro il cancro, come tintura, bagno, tisana e decotto di radici. Rende più rapida la guarigione delle ferite e la crescita delle nuove cellule e impedisce le escrescenze. Nel Medioevo, la consolida era considerata una droga miracolosa, molte levatrici portavano sempre con sé radici di consolida. Queste sviluppavano il loro effetto anche portate come talismano intorno al collo.


Fonti:
https://sites.google.com/site/wiccanews/esbat
Le tredici lune di Luisa Francia
 
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~•rowen•~
view post Posted on 24/12/2012, 00:06




Salomè



La regina Erodiade si prese un uomo e gli lanciò sempre più potere nel suo paese, perché lui le piaceva e voleva trattenerlo a sé. Sua figlia Salomè assisteva con preoccupazione a questi sviluppi. Vide il nuovo re mettere in campo un esercito armato per la guerra, vide i suoi sguardi libidinosi su di lei, vide come dominava sua madre.
Salomè era stata allevata nella scuola delle sacerdotesse e tra molte altre arti sapeva danzare in modo così meraviglioso da far cadere tutti ai suoi piedi non appena cominciava a ballare. Era cresciuta in libertà fisica e mentale, aveva imparato piacere e saggezza, potere di guarigione e capacità di stimolarlo e svilupparlo in sé. Con il nuovo re e il suo esercito i tempi cambiarono. Accadeva che le donne venissero prese con violenza. Altre dovevano servire, portare da mangiare, divertire gli uomini e offrire loro spettacolo. Per Salomè tutti questi eventi erano scioccanti e minacciosi. In precedenza aveva danzato per le sue amiche e per la madre, e si era sentita libera bella e selvaggia. Ora, quando ballava, una sensazione di disgusto si insinuava in lei, nel vedere lo sguardo degli uomini.
Il re aveva catturato un uomo che si era ribellato contro di lui. Si chiamava Giovanni e predicava una nuova religione. Salomè si recava spesso da lui in carcere e si faceva spiegare questa nuova religione. Ma che strana e folle religione era quella? Il corpo era peccaminoso. Per i profeti il piacere e la danza erano corrotti. Se le gli mostrava i seni, lui arretrava, la ingiuriava e pregava il suo dio di proteggerlo da quella donna così “abissalmente malvagia e lussuriosa”. Salomè cominciò a capire. Quell’uomo disprezzava non soltanto il corpo e il piacere, ma anche tutte le gioie della vita. Pretendeva che le donne fossero obbedienti agli uomini e che tutti quanti obbedissero al grande, geloso, unico dio. Quando gli domandò chi fosse questo dio, lui iniziò a pregare e a invocare, si buttò in ginocchio, chiese perdono a dio e volle che lei confessasse i suoi peccati davanti a dio.
Guardando quell’uomo tormentato, pallido, ascetico, incapace di sentire alcun piacere, alcuna gioia, per il quale il suo corpo era straniero e nemico, a poco a poco capì che un nuovo, spaventoso tempo incombeva su di lei e su tutte le donne: il tempo dell’inimicizia, della guerra, del potere, dell’autorità maschile, dell’ascetismo e dell’odio verso il corpo. Il tempo della servitù e dell’umiliazione per le donne. Il tempo della sottomissione. Qui in carcere sedeva il profeta di questo nuovo tempo. Ma fuori ce n’erano in giro molti altri che predicavano la nuova dottrina, che reclamavano la caduta di Erodiade e la subordinazione di tutte le donne.
Una sera Salomè si recò in carcere da Giovanni. Aprì la sua cella e cominciò a danzare. Lo osservava, e vide bene come la danza lo eccitasse fisicamente e come lui cercasse di disciplinare il suo corpo, negandosi ogni sensazione fisica e rifugiandosi nella preghiera. Salomè rise e richiuse la cella. Poi salì nella sala reale, dove il re era già in attesa della sua danza dei veli. Anche la tua specie è destinata a sparire dalla terra, pensò Salomè cominciando a danzare. Gettò via i sette veli, vide gli occhi del re dilatarsi e pensò al desiderio che le aveva promesso di realizzare alla fine della danza. Noi scompariremo, pensò Salomè, gettando l’ultimo velo verso la madre: tradimento! Scompariremo, ma ritorneremo, più forti che mai! Trionfalmente inarcò all’indietro il suo corpo e gridò: “Voglio la testa del profeta! Lascerò questo segno affinché nessuno dopo di noi dimentichi cosa c’era prima del profeta e del suo tempo. Affinché le madri raccontino alle figlie che non sempre le donne sono state serve degli uomini. Non sempre i nostri corpi sono stati i giocattoli degli uomini!”.
Salomè è la custode della soglia, colei che con il suo atto ha posto una pietra miliare nella storia delle donne. La crudeltà di Salomè non è altro che un forte segnale contro l’indescrivibile crudeltà del nuovo dominio che sarebbe venuto. Salomè guardò nel nuovo tempo attraverso gli occhi del profeta e con il suo atto ci ha lasciato un avviso: con il disprezzo per le donne comincia la fine del mondo.
Salomè è la donna tra le epoche. L’ultima potente, indimenticata. Ci insegna la magia del corpo, pieno di calore e senza sentimentalismo, sensuale, pieno di abbandono, ma senza sottomissione. È la donna che non conosce la resa. Intatta si ritira nella solitudine. È la tredicesima, colei che sta tra i mondi, la messaggera della morte – uno dei più grandi tabù nelle culture patriarcali. Nel mondo odierno, in cui vengono venerate vita, vitalità, elitarismo, vincitori e combattenti, la morte che è così irrevocabile e non si fa comprare, non ha alcun posto.
Nelle comunità delle donne dei tempi antichi la morte era naturale ed era celebrata, accompagnata con feste. L’autoregolazione delle nascite, che per la Chiesa cattolica è così disgustosa, ha impedito l’aumento di popolazione a livelli insostenibili, ha prevenuto la mortalità infantile di massa per fame. Solo le donne potevano decidere quanti membri un clan poteva sostenere. Le donne decidevano da sole se mettere al mondo i loro bambini oppure no.

Fonte: Le tredici lune di Luisa Francia
 
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~•rowen•~
view post Posted on 24/12/2012, 01:19




La danza lunare

Per quanto riguarda la danza lunare vi sono diversi esercizi preparatori:
 Il primo, che mette in comunicazione molteplici e diversi aspetti di identità femminile, è l’allestimento di una spirale fatta da immagini di donne differenti (dee, zingare, amazzoni, attrici, streghe, regine, danzatrici, figure mitiche, fate, elfe, ecc.); una volta composta la spirale, ognuna delle donne del gruppo entra nella spirale, guarda le immagini, resta per un po’ all’interno per riflettere e nell’uscirne sceglie l’immagine di una donna che le piace in modo particolare. Poi parliamo delle donne che abbiamo scelto, e anche delle donne che non ci piacciono, che disprezziamo, delle quali abbiamo paura, che odiamo. Parliamo delle forze in noi che amiamo, e delle forze che non amiamo. La spirale delle immagini delle donne ci guida nei molti aspetti della forza femminile.
 Un’altra preparazione è la rinascita spirituale del corpo. Dopo un profondo rilassamento fisico, dai piedi fino alla testa, immagina che con ogni respiro nel delta di Venere, in fondo alla pancia, raccogli in te un’energia che, mentre espiri, mandi a tutte le cellule del corpo una forza che frizza e zampilla, che rinnova e lava tutte le cellule morte e nutre la tua vitalità. Si ricomincia dai piedi finendo con la testa, ci si rinnova ad ogni respirazione; frizzando, spumeggiando, mandi con ogni respiro nuova forza vitale in tutte le cellule poi esci dal rilassamento profondo, fa qualche respiro profondo, muovi le dita dei piedi, quelle delle mani, le mani, le braccia e le gambe, mettiti a sedere e infine alzati in piedi. Ora attraversa i centri di forza del tuo corpo, con le gambe larghe quanto il bacino, le piante dei piedi completamente al suolo, le ginocchia leggermente piegate, la schiena dritta, il centro di gravità tra le cosce. I centri di forza sono i seguenti:
• Lo sguardo: ruota gli occhi, fissa un punto in lontananza, subito dopo un punto molto vicino, più volte e alternativamente. Oscura gli occhi con le mani, poi togli le mani e guarda nella luce. Più volte, alternativamente: scuro, chiaro, scuro, chiaro, ecc. Gli occhi vanno esercitati e mantenuti vitali per poter reggere completamente la forza dello sguardo. Impara a guardare veramente. Se non vuoi che i tuoi occhi siano costantemente controllati da estranei, porta un paio di occhiali da sole. Più sicuro diventa il tuo sguardo, più si sviluppa la naturale gelosia dei tuoi occhi. Essi saranno meno visibili, protetti da occhiali scuri.
• Il gesto: muovi tutte le dita, una per una. Scuoti le mani, cattura l’energia nel pugno e lasciala di nuovo libera emettendo un sibilo. Gioca con l’energia nelle tue mani. Se hai dolori, metti le tue mani nel punto dolente, senti la forza nei palmi delle tue mani, il calore, l’energia che cura. Se fate questo esercizio in gruppo, mettetevi a vicenda le mani sul corpo e descrivete la sensazione. Siate sincere e non sopportate di mala voglia una mano che non vi fa bene. Non sentitevi offese se le vostre mani non danno ancora un beneficio. Un buon servizio – monotono, favorisce la trance – per fare allenamenti di volo spirituale, è il gioco delle dita che noi tutte abbiamo fatto tanto volentieri da bambine, chiamato girare i pollici. Si fanno correre le punta delle dita di una mano sopra le punte delle dita dell’altra mano, pollice su indice – e viceversa, pollice su medio e viceversa, ecc. Ne viene fuori un modo di incrociare avanti e indietro dai pollici fino al mignolo. Fatevelo mostrare! E quando pensi, continua sempre a massaggiare, ogni singolo dito, questo rianima i meridiani, cioè il flusso di forza che scorre dai centri delle dita attraverso l’intero corpo, e perciò attraverso tutti gli organi e gli arti del corpo. Esercita i gesti della difesa, dell’attirare, del chiamare, del rilassamento.
• La schiena: non lasciare che qualcosa “ti piombi alle spalle”, che ti “mandi in pezzi”. Allena la tua “spina dorsale”: fa’ la gobba come un gatto e poi inarca la schiena all’incontrario. Puoi fare questo esercizio giacendo a terra, appoggiata al muro, oppure semplicemente stando in piedi nello spazio. Spingi alternativamente spalle, regione sacrale e sedere all’indietro e in avanti. Alla schiena e alla magia del corpo appartiene la consapevolezza della pancia, che secondo la moda della nostra epoca non dovrebbe nemmeno esistere. La pancia è un centro di forza. Dall’osso sacro questa forza si espande in avanti. Oscilla i fianchi avanti e indietro, circolarmente, come se volessi pulire una ciotola, fa’ ampie oscillazioni a forma di 8 con i fianchi, sporgi in fuori il sedere, altalena la pancia in avanti, oscillati in un ritmo lento sempre avanti e indietro, da un piede all’altro, morbida nelle ginocchia, morbida nella pancia.
• La postura: per “resistere” a qualcosa, per “opporre resistenza”, per mostrare “fermezza”, devi saper “stare”. La postura comincia dalle piante dei piedi. Interamente sulla terra. Senti completamente attraverso i tuoi piedi: va’ in giro con i talloni in cerchio sul pavimento, poi con le punte delle dita dei piedi, poi con i loro bordi esterni, poi con i bordi interni. Pesta a terra con tutta la pianta del piede incurvando nello stesso tempo la schiena, poi va’ sui talloni incavando la regione sacrale. Sempre nel ritmo a quattro: quattro volte tutta la pianta del piede al suolo, passi pestati, schiena curva, braccia in avanti pendenti sulla pancia, poi quattro volte tallone battuto al suolo, regione sacrale incavata, braccia allargate verso l’esterno, testa sollevata, nuca diritta. Questo ritmo si può espandere bene in danza. Prova una sequenza di passi: prima procedi normalmente, poi sviluppa un’andatura provocante, sculettante. Da questa andatura seduttiva – provocatoria, sviluppa lentamente un rude pestare a terra, accompagnato da movimenti di difesa con le mani in avanti, brevi e precisi, i quali infine vengono accompagnati da suoni sibilanti. Trasformati da topo grigio in possente lottatrice. Da donna non appariscente in Amazzone.
• La voce: infine, è importante la voce. Esercitati a cantare a bocca chiusa. La tua propria musica, la tua scala di suoni e tuoni. Dimentica che qualcuno ti ha detto che non sapevi cantare. Chi può parlare, può anche cantare. Chi ha forza, ha tono. Hai tono? Imitate insieme suoni animaleschi, sibili, fischi, cinguettii, ronzii, pigolii, ruggiti, gemiti, latrati, miagolii, ecc. particolarmente orripilanti. Andate allo zoo e osservate gli animali, imitateli, imparate i loro suoni. Imitate con la voce tempesta e vento, grandine, tuono, il sussurro delle foglie, il mormorio dell’acqua, lo scroscio della pioggia. Inventate suoni di minaccia, pericolo, gioia, piacere, paura, rabbia, violenza. Lasciate smorzare ogni esercizio di suono con un sommesso mugolio. Quando parlate o raccontate nel gruppo e ci sono donne che hanno difficoltà a esprimersi o a parlare, mandate in giro un bastone della parola, limitate il tempo di risposta di ogni partecipante del gruppo e così date a ciascuna donna, durante il tempo in cui tiene lei in mano il bastone della parola, la possibilità di parlare, o di tacere. Non sollecitate nessuna donna a parlare. Quando il cuore è pieno, passa attraverso la bocca. Ma finché il cuore deve nutrirsi, non è ancora pieno. Non imponetevi norme a vicenda e prestate attenzione al linguaggio che usate. Non date consigli!

Dopo tutti questi esercizi preparatori, che possono svolgersi in qualsiasi momento, incontratevi in un luogo tranquillo. Ogni donna è vestita in modo pieno di fantasia e inoltre ha elaborato nel suo abbigliamento sette veli, i setti veli di Salomè. Il cerchio viene delimitato da pietre, fiori, piume, legni. Il punto centrale è una raccolta di oggetti che tutte le donne hanno portato per festeggiarsi. Tutte le donne si danno la mano in cerchio, cominciano a sviluppare un ritmo con piedi, mani, voce, tamburi, strumenti. Prima ballate, girando in cerchio, una danza che vi riscalda e che vi fa prendere confidenza con le altre.
Dopo qualche tempo una donna va a ballare nel centro e inizia la sua danza dei veli. Con ogni velo getta via qualcosa, come sbucciando da sé la pelle di una cipolla. Può nominarlo, cantando in suoni, o rappresentarlo con i movimenti, oppure semplicemente liberarsene in silenzio. Non vanno messi limiti alla fantasia, ma nello stesso tempo non va esercitata alcuna pressione a esibirsi.
La danza dei veli dovrebbe essere ballata solo insieme a donne che si conoscono e in cui si ha fiducia. Così diventa una piacevole liberazione da ostacoli e ansie. Ogni velo può essere un evento che angustia, una persona nell’ambiente domestico che assilla. È bello aggiungere alla danza dei veli elementi della danza del ventre, oscillare la pancia, roteare le mani, scuotere seni e sedere. Una donna dopo l’altra butta via i suoi veli. È la danza di Salomè.
Le donne che si conoscono bene possono dipingersi il corpo e, dopo aver gettato via i veli, ballare nude: dipende dalla fiducia e dal sentirsi bene. Con tutti i veli viene intrecciata o annodata una bambola di stoffa, che rappresenta la forza liberatrice di tutte le donne. Per poi metterla in un luogo adeguato con molti fili di lana intorno, come nella rete di un ragno.


Fonte: Le tredici lune di Luisa Francia
 
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view post Posted on 25/9/2014, 15:42
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E per concludere il cerchio de miei 21 rituali festivi, creati da me in rima, secondo la tradizione wicca, eccovi l'ultimo rituale lunare, il rituale della luna blu, ammetto che quando l'ho finito di scrivere ho avvertito una forte estensione della mia aura energetica. E' probabile che sto proprio magicamente crescendo...fatene buon uso, che è un rituale a mio parere bellissimo.



"Quest'oggi è il secondo evento lunario
momento raro, speciale, meraviglioso e straordinario,
Questa è una luna, la luna blu
il potere interno e la magia, crescono sempre piu,
Essa è una luna piena molto particolare
poichè è la 2a del mese che vedi arrivare,
non prende il colore dal suo bel nome
esso, infatti, è solo un soprannome,
questa luna ci ricorda dei nostri traguardi
gli obbiettivi raggiunti e quelli che ancor guardi,
periodo adatto a praticare le divinazioni
ma anche per potenti, incantesimi e pozioni,
oppure dedicarsi alla comunicazione spirituale
o in alternativa al riposo magico e mentale,
qualunque sia il modo della sua celebrazione
auguro a tutti i miei presenti, una sincera benedizione,
Con queste parole il rituale è compiuto
mi congedo da voi con gentile saluto."



PS: ho letto da qualche parte che la luna blu viene una volta ogni 2,7anni circa ovvero ogni 2 anni e 7 mesi, quindi occhio al nostro amato calendario. Siate benedetti!
 
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10 replies since 28/12/2009, 23:25   605 views
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