Mabon, . 21 settembre .

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view post Posted on 21/9/2009, 22:25
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Strega della Terra
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Mabon




Mabon, pronunciato May-bon, May.bun, May-bone, Mah-Boon, o Mah-Bawn, è l'Equinozio d'Autunno, e prende il suo nome dal dio celtico omonimo. Questo Sabbat è noto non solo con il nome di Mabon, ma anche quello di Harvest Home, Finding Winter e Alban Elved e ancora con altri nomi diversi, quali il Festa del secondo raccolto, il Festa di Dioniso, Raccolto di Primizie, Vendemmia , Festa di Avalon, Equinozio di Autunno (Strega), Alben Elfed (Caledonii), o Cornucopia, Alban Elued, “Luce dell’Acqua” in gaelico. Il nome teutonico, Winter Finding, si estende su un periodo di tempo che parte da questo Sabba al 15 ottobre, che è la prima notte d’inverno nell'Anno Nuovo norvegese. I Druidi chiamano questa celebrazione, Mea'n Fo'mhair, e l'onore The Green Man, il Dio della Foresta, offrendo libagioni agli alberi.
Presso le tradizioni nordiche questa festa che è celebrata dal 19 al 26 settembre e prende il nome di Fallfest – Haustblot.

La parola "equinozio" deriva dal termine latino "æquinoctium" che, a sua volta, deriva da "Aequus" (uguale), e "nox" (notte). Si riferisce al fenomeno che occorre due volte l'anno, un giorno e una notte di uguale proporzione, ognuna di essere dura dodici ore.

Le stagioni dell'anno sono il risultato dell’inclinazione di 23,5° dell'asse terrestre. La terra gira come un giroscopio, e punta in una direzione fissa verso un punto nello spazio vicino alla Stella Polare. All’Equinozio di Autunno il sole, nel suo cammino apparente nel cielo, incrocia nuovamente l’equatore celeste e ancora una volta nel corso dell’anno giorno e notte si equivalgono nella loro durata, ma stavolta il percorso segue una direzione opposta a quella dell’equinozio prima¬verile, passando dall’emisfero settentrionale dello zodiaco a quello meridionale. Il sole scende letteralmente agli “inferi” e le tenebre cominciano a prevalere sulla luce.

In molti circoli druidici contemporanei l’Equinozio autunnale viene chiamato Alban Elued, “Luce dell’Acqua” in gaelico: infatti l’acqua raffigura l’oceano cosmico in cui si immerge il sole nella parte calante dell’anno, la misteriosa profondi¬tà marina che diviene sempre più scura man mano che i giorni si accorciano.
Gli antichi concepivano la terra come galleggiante nel¬l’acqua (o meglio indicavano col nome di terra la regione dello spazio sovrastante la fascia dell’equatore celeste e acqua quella sottostante) e il Solstizio estivo era connesso con le spiagge, il luogo di mutamento ed equilibrio tra l’an¬no crescente e quello calante al punto più alto del sole. L’acqua è la sfera dell’Equinozio autunnale, l’anno discen¬dente nell’oceano.

uva


Mabon è la festa solare che segna l'equinozio d'autunno - il passaggio dalla mezza luce alla metà oscura dell'anno. Il regno dell’autunno va da Lammas- Lughnasadh (il tempo della festa del raccolto ortodosso) a Samhain (Halloween), in modo da Mabon segna il punto medio di questa stagione. Con il tempo di Mabon, la terra mostra segni inequivocabili del viaggio verso l'inverno - le notti si allungano, le foglie stanno cominciando a virare verso le tonalità autunnali, e gli uccelli si stanno preparando per la migrazione.

Mabon è il tempo della raccolta di mele, more, uva e luppolo, come i sementi che sono già stati tutti raccolti durante la celebrazione di Lammas - la prima delle feste del raccolto. Mabon riconosce il completamento del raccolto di grano che ha avuto inizio durante Lammas, ed è un'occasione di grande gioia e di dolore - un momento di cambiamento e di transizione. In questo momento siamo simbolicamente tra i mondi, osserviamo quello che sta passando, lunghi giorni, una terra calda e feconda, e raccolti abbondanti. Questo è un tempo per realizzare che la Ruota dell'Anno ha nuovamente trasformato e continuerà a girare, il tempo è un ente di natura ciclica - non c'è fine, ma solo un nuovo inizio, nascite, morti e rinascite.
Quindi, anche se Mabon è una celebrazione dei raccolti, dei successi e della bontà fornita da Madre-Terra, è anche un tempo di preparazione a quello che verrà. In questo periodo la gente di un tempo si rendeva conto di quanto aveva raccolto e attraverso questo misurava il proprio successo, poiché dal raccolto derivava sostentamento per il resto delle stagioni, da un raccolto scarso invece ci si aspettvano sicuramente grandi problemi e difficoltà.
Quindi, Mabon è un tempo di preparazione per la sopravvivenza invernale, un fatto che è evidente in tutto il mondo naturale. E 'in questo momento che gli scoiattoli cominciano a raccogliere e conservare il cibo invernale, le tane sono rivestite con foglie d'autunno e si cominciamo a vedere la prima parte di anatre e oche che inizialo le loro migrazioni.
La sopravvivenza è molto la parola “chiave” per Mabon. I cervi in calore in autunno iniziano le loro battaglie per gli harem di femmine. Cominciano ai primi di settembre perpetrando la battaglia per circa sei settimane, al termine della quale il vincitore riscuoterà l'harem come suo diritto.
Mabon è anche conosciuta come la Festa di Avalon e la festa della vendemmia. Avalon è il luogo di sepoltura mistica dei Celti, e significa letteralmente "la terra delle mele" nella tradizione celtica. Inoltre, il festival è anche il nome del Dio gallese Mabon. Mabon: il "grande figlio". Nella mitologia celtica Mabon era il figlio di Modron della Dea Madre, rapito per tre giorni dal Signore degli Inferi che voleva fermare la sua luce splendente sulla Terra. Mabon sfuggì (o secondo altra leggenda di Re Artù è stato salvato da Re Artù) e restituì la luce al mondo, è molto evidente come questo evento segna l'inizio dell'autunno, ma è anche il perfetto equilibrio tra giorno e notte.
Il Dio Mabon è anche rappresentante del cerchio della vita, nel senso che egli incarna l'innocenza della giovinezza, la forza di sopravvivenza e la saggezza acquisita per tutta la vita. Forse, allora, questo legame con il ciclo di vita, spiega un altro tema di Mabon - King of the Otherworld e il Dio delle Tenebre.
La leggenda di Mabon coincide con gli altri Dei, come il Dio gallese Gwyn Ap Nuad, che significa, "figlio bianco delle tenebre". Egli è visto come il Dio della guerra e della morte, il Dio patrono dei guerrieri caduti. Anche in questo caso, si tratta di una rappresentazione o una connessione alla mitica terra di Avalon.
Per i Druidi questa celebrazione è conosciuta come "Mea'n Fo'mhair", e onora la Green Man, il Dio della Foresta, con libagioni e offerte ai loro alberi sacri. I Wiccan celebrano anche la Dea della maturazione, mentre passa da Madre a Crone, ed il suo consorte il Dio, si prepara per la sua morte e rinascita.
E’ un momento di passaggio, critico come tutti i momen¬ti sacri dell’anno di cui abbiamo parlato, quando la barriera tra il mondo visibile e quello invisibile si fa più sottile. Gli antichi lo consideravano un periodo propizio ai riti misterici. Si celebravano ad esempio quelli di Mithra, signore e anima¬tore del cosmo e allo stesso tempo mediatore fra le divinità e gli esseri umani, così come l’asse degli equinozi è interme¬diario tra le due fasi dell’anno. Mithra veniva spesso raffigu¬rato in mezzo a due portatori di fiaccola, uno (Cautes) con la torcia sollevata in alto a simboleggiare l’equinozio di prima¬vera e l’altro (Cautopates) con la torcia abbassata a indicare l’Equinozio di Autunno.
Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi. I rituali eleusini, basati sul simbolismo del grano, celebravano il mito di Demetra e sua figlia Perséfone: il loro momento culminante era la presentazione agli iniziati di una spiga di grano accompagnata dalle parole “nel silenzio è ottenuto il seme di saggezza”. Nel mito classico Persefone venne catturata da Ade, Dio degli Inferi. Sua madre Demetra, Dea del Grano, la cercò ovunque lamentando la perdita della figlia e rifiu¬tando di fare fiorire e fruttificare la terra. Il suolo divenne spoglio e desolato, e l’umanità invocò il soccorso degli dei. Alla fine, stanca, Demetra sedette per nove giorni e nove notti e gli dei le fecero sbocciare papaveri tutt’intorno. Respirando il loro profumo soporifero Demetra si addor¬mentò e nel frattempo gli dei riuscirono ad ottenere da Ade il ritorno di Persefone. Ma siccome la giovane Dea aveva mangiato tre semi di melograno, cibo dell’Altro mondo offertole da Ade, fu destinata a trascorrere tre mesi ogni anno nel mondo infero, mesi durante i quali l’inverno cade¬va sulla terra. Persefone era discesa agli inferi come il sole discende negli inferi celesti, e come il sole ne sarebbe ritor¬nata con la promessa della rigenerazione della Natura.
La storia di Persefone e Demetra ci ricorda un altro mito, benché leggermente diverso, dove vediamo il Dio norreno Odino, che appeso per nove notti e nove giorni offre in sacrificio se stesso per ottenere la conoscenza. Soltanto al nono giorno egli otterrà le rune.
Odino tra le sue varie peculiarità, ha quella di essere uno dei leader della Caccia Selvaggia, è un dio in grado di viaggiare tra i mondi e l’unico ad aver incontrato direttamente Hel. Egli è considerato un dio dei morti dal momento che è conosciuto anche come Valföðr, "padre dei caduti", perché sono suoi figli adottivi tutti coloro che cadono in battaglia. Non dimentichiamo infine che Odino è un gran “bevitore” di idromele e vino, simboli che come vedremo tra poco sono caratteristici di questo Sabba.
Anche suo figlio Balder è una figura eccellente per questo sabba, infatti nella mitologia nordica e il dio più bello ed amato. Quando egli appariva splendeva come un raggio di sole, e la sua presenza cancellava ogni traccia di dolore. In tutta la vita Balder non aveva mai conosciuto un istante di tristezza e gli dei facevano a gara ad allietarlo di favori e di grazie.
Una notte egli venne oppresso da sogni terribili e spaventosi. Come gli dei lo seppero, ne furono addoloratissimi. La madre Frigg percorse la terra col cuore in tumulto, supplicando tutte le cose viventi di non far male al suo figliuolo; ciò che esse volentieri promisero. Allora gli dei si rallegrarono e la felicità ritornò in Asgard, la loro dimora, e Balder riprese la sua vita serena. Nei giorni di festa gli dei si divertivano a lanciargli pietre e frecce, che il giovane eroe invulnerabile guardava sorridendo cadere innocue ai suoi piedi. Ma fra gli dei uno geloso e invidioso, chiamato Loki, desiderava porre fine a questa amorosa predilezione che tutti avevano per Balder. Simulando sempre, riuscì ad avere le confidenze di Frigga ed a sapere che vi era una pianticella, il vischio, a cui ella aveva trascurato di chiedere la protezione per Balder. Era una pianticella così insignificante e d'altronde così difficile a trovarsi fra le querce delle sue montagne che, stanca del viaggio, ella aveva pensato di fare a meno di visitarla. Forte di questa informazione, Loki riuscì a fabbricarsi un robusto dardo coi più vecchi e solidi ramoscelli di vischio che potè trovare.
Hoder, un dio cieco che amava Balder ed era felice di scherzare con lui come gli altri, acconsentì a lanciare il dardo, ignorando che era la sola cosa che potesse ferirlo. Colpito al cuore, Balder morì e il suo spirito discese sottoterra. Addolorati, gli dei implorarono la sua resurrezione. Il dio dei regni sotterranei acconsentì, purché ogni essere vivente piangesse per implorare il suo ritorno. Tutto il mondo, commosso, acconsentì immediatamente, ad eccezione del perfido Loki. Perciò Balder non fu risuscitato, e seguitò ad abitare nei regni dell'oscurità.
In Scandinavia durante il lungo e buio inverno, il popolo dice: «tutta la natura si affligge per Balder». E quando la primavera ritorna coll'azzurro e col dolce tepore, quando le piante germogliano e tutto sorride, allora dice: «lo spirito di Balder percorre nuovamente la terra».

b


Se Lughnasadh è l’inizio del raccolto, rappresentandone l’aspetto sacrificale, il tema stagionale dell’Equinozio è la fine del raccolto, il suo completamento. Il Dio del Grano era morto, così come moriva il Dio del Sole. Egli viaggiava ora nell’Altro Mondo, discendendo agli inferi per addormentarsi nel grembo della Dea Madre, da dove sarebbe rinato al Solstizio d’Inverno. Più che una morte dunque, si trattava di un lungo sonno.
Mabon è anche il momento del secondo raccolto dopo quello dei cereali: quello della frutta e dell’uva. Dioniso, nato secondo certi miti proprio dalle nozze di Persefone e Ade-Plutone, è il dio della vite e dell’ebbrezza. Il processo che conduce alla fab¬bricazione del vino era per gli antichi così misterioso e il prodotto finale così sacro (come ogni altra sostanza capace di indurre modificazioni nello stato di coscienza) che ogni fase della raccolta dell’uva veniva accompagnata da rituali. Il vino pressato veniva poi messo in botti dove il succo alcolico passava attraverso una seconda fermentazione fino a diventare vino.Questo processo era per gli antichi affine alla trasformazione spirituale che ha luogo durante le ini¬ziazioni. Sembra quasi che la fermentazione nel buio delle cantine sia immagine speculare alla trasformazione che avveniva negli iniziati durante i riti misterici nel buio dei santuari sotterranei. Non per nulla l’alcool è stato chiamato “spirito”... Se il vino dominava i culti misterici mediterra¬nei, nelle Isole Britanniche si celebrava John Barleycorn, lo “spirito” del grano che rinasce nel whisky, l’acqua di vita” dei Celti.

Mabon è come una vacanza o un momento di festa è un periodo di rilascio e per lasciarsi andare. È un momento per onorare coloro che sono passati e un modo per dire arrivederci all'estate. I temi di chiusura, lasciarsi andare e ricordare devono riferirsi all’anno passato, al raccolto e ciò che abbiamo perduto.
Anche se per lo più si guarda la stagione del raccolto come una celebrazione della vita, è anche una celebrazione della morte. La generosità di raccogliere nel vostro giardino e ciò che viene raccolto dai campi, fornisce nutrimento per voi e per i vostri cari. Tuttavia, dobbiamo anche considerare che raccogliendo, le piante e gli ortaggi muoiono per il nostro sostentamento. Inoltre, il periodo di riposo che segue il raccolto permette di rigenerare la terra in modo da sostenerci nuovamente. Così Mabon è una celebrazione del ciclo di vita, una festa per celebrare la bontà del raccolto, la latenza imminente della terra, il ricordo dei propri cari passati e tutti i modi in cui essi arricchito la nostra vita - non è un momento di malinconia e maggior ragione si celebra il cerchio della vita e tutto ciò che dà esso impariamo.
A livello personale anche, la celebrazione di Mabon ci ricorda la necessità di periodi di riposo. Questi tempi ci permettono di rigeneraci e imparare dalle lezioni dell'anno passato. L'accettazione è la chiave, perché in vita le cose accadono, le decisioni vengono prese, e le azioni si verificano come conseguenza - non si può tornare indietro e cambiare ciò che è passato, ma solo accettare ciò che è successo. Tuttavia siamo in grado di raccogliere i frutti di saggezza che questi episodi, le decisioni e le conseguenze portano. Le nostre vite sono modellate da queste cose, ci rendono la persona che siamo, e Mabon è un momento meraviglioso per rendere grazie per tutti gli eventi che hanno plasmato la nostra vita, per tutto ciò che noi percepiamo come meraviglioso e ciò che non lo è, perché sono parte del tutto che rende ognuno di noi unico. Ora è il momento di guardare indietro al passato e in avanti al futuro, per esultare in ciò che siamo e quello che possiamo diventare, i modi in cui le nostre vite sono cambiate in un breve lasso di tempo - i passi da gigante che abbiamo fatto, e gli errori che abbiamo commesso. Prendetevi questo tempo per meditare su questi aspetti della tua vita, sedete, rivalutare e fare un bilancio.

melograno


La rilevanza di Mabon per l'individuo è evidente, ma come può questo tradursi in vita familiare? Come sappiamo, Mabon è considerato un periodo di equilibrio, è il momento in cui dobbiamo fermarci e rilassarci per godere dei frutti dei nostri personali raccolti, se derivano dalla nostra carriera, dalle nostre famiglie, dal lavoro nei nostri giardini, o semplicemente affrontando la vita di tutti i giorni . Questo è il momento per noi di cogliere l'opportunità di guardare le nostre vite e rivalutare dove stiamo andando, ciò che abbiamo finora realizzato e che cosa stiamo ancora cercando, e ciò naturalmente vale anche per la nostra famiglia. Mabon è il momento di prendere in considerazione gli aspetti della vostra vita che si desidera conservare e quelli che si preferisce scartare. Ciò si adegua molto bene alla vita familiare. Preparare un pasto delizioso di Mabon con la tua famiglia - l'uso di verdure di stagione è perfetto, soprattutto se arrivano dal vostro giardino. Raccogliete le more nella prima parte della giornata, confezionate qualcosa che sia il frutto del vostro lavoro: torta di more e crema di budino!
La pianta sacra dell’Equinozio di Autunno è la mora sel¬vatica. In molti luoghi si dice che le more non dovrebbero essere più mangiate dopo la fine di settembre, perché “il dia¬volo le guasta”. Ciò è legato ad antiche usanze secondo le quali i prodotti della terra non raccolti nel loro momento sta¬gionale appartengono agli spiriti di Natura: in realtà si trat¬tava delle offerte lasciate alle divinità.La mora selvatica è un sostituto della vite nel simbolismo agrario dei paesi nor¬dici. Robert Graves aveva ipotizzato l’esistenza di un antico calendario arboreo nel quale l’Equinozio autunnale viene prima della fine del “mese della Vite” e dell’inizio del “mese dell’Edera”, due piante che crescono a doppia spirale, sim¬bolo di rinascita come abbiamo già visto. Sempre secondo Graves il cigno è l’uccello dell’Equinozio in quanto simbolo dell’immortalità dell’anima e guida dei morti nell’aldilà (Apollo, dio solare greco, vola su un carro trainato da cigni fino alla sua nordica dimora invernale, tra gli Iperborei).

Se vi sentite creativi, divertitevi facendo un centrotavola incantevole. Sedete insieme, e durante il pasto raccontate storie felici e dedicate anche ricordi a coloro se ne sono andati durate l’anno. Oppure condividete le esperienze e parlate delle lezioni che ritiene di aver imparato durante la scorsa stagione. Riflettete sulle vostre azioni e rendere grazie per la conoscenza. Si possono fare riflessioni sulla vita familiare che spesso risultano essere diventate automatiche, o bloccate in un modello familiare. Questo non è necessariamente una cosa negativa, ma come dice un vecchio proverbio, "un cambiamento è buono come un periodo di riposo". Ad esempio, si potrebbe forse decidere di organizzare un evento di famiglia una volta al mese, o più spesso se il tempo e le finanze lo consentono, in quanto offre l'opportunità di trascorrere del tempo insieme. Si potrebbe decidere di iniziare una nuova fase di sviluppo con i vostri figli più piccoli - una nuova sfida. Discutere di nuovi hobby e interessi con i vostri bambini di età superiore o, meglio ancora, un hobby che potrebbe includere tutta la famiglia, come escursioni o il bird watching. Mabon è un momento meraviglioso per apprezzarsi veramente l'un l'altro, e rievocare gli eventi dell'anno finora. Una notte accogliente insieme può generare alcune conversazioni sorprendenti. Discutere di speranze e paure, alleviare le difficoltà altrui o della propria famiglia, e consentire uno spazio e il senso di sicurezza per parlare apertamente delle cose che rimpiangono senza giudizio.

Mabon_


Mabon è anche un buon momento per il tema della morte, come abbiamo già detto. Questo suona morbosa è vero, ma non deve essere visto in questo modo. Naturalmente non viene suggerito di piangere i nostri cari, ma di concentrarsi sul celebrare la loro vita, e le persone meravigliose che erano attraverso una cosa positiva da fare: un regalo vero e proprio magri. E 'un buon momento per lasciare che i bambini sentono la loro tristezza, piangere ed essere confortati, e quindi condividere ricordi felici, e ridere ad alta voce.
Per i bambini più piccoli, il tema della morte può essere qualcosa di semplice come guardare, le foglie cadono dagli alberi. Parlare dei cambiamenti di colore, e che cosa significa. Eseguire una ricerca nelle foglie cadute, e raccogliere un po', una miriade di sfumature diverse da portare a casa e farne un collage . Discutere il ciclo dell'anno: i fiori in fiore, il frutto o i semi, i raccolti di frutta e l'inevitabile spargimento di foglie. Madre natura ci regala tutti i modi gentili e belle che dobbiamo affrontare il tema delicato della morte!
Quindi, questo Mabon tagliare via le cose inutili e le situazioni che stanno frenando la tua vita. Sedetevi e pensate a tutti i progressi che avete fatto, e riflettere su come si potete diffondere quanto di guadagnato agli altri.
Mabon inizia con il segno della Bilancia e non è un caso, in questo momento di equilibrio naturale che ci sia proprio il simbolo dell’equilibrio per eccellenza. E 'anche tempo per apprezzare veramente la gente speciale nella vostra vita. Queste cose sono il vostro moderno “ Raccolto."
La Ruota dell'anno continua a girare, le notti si allungano costantemente, le giornate più corte e il clima più fresco e ancora nella notte di Mabon, sappiamo che abbiamo realizzato molto e il duro lavoro è fatto. La luce del sole è ancora d'oro, riscaldanda la terra e porta a maturazione l'ultimo bottino dell’anno. Possiamo guardare con ansia questo momento di contemplazione, nel calore e nel comfort delle nostre case, circondati da persone che amiamo. Ringraziate!

Nelle feste del raccolto aveva un posto d’onore un ogget¬to simbolico che abbiamo incontrato più volte nelle feste sacre: la Bambola del Grano, formata dalle ultime spighe raccolte e legate con un filo solitamente rosso. La bambola, se non veniva sepolta nei campi a scopi propiziatori, era conservata fino alla fine del raccolto dell’anno successivo. Essa veniva chiamata a volte “Ragazza dell’edera”, perché l’edera, che rimane verde durante l’inverno, è il simbolo della vita che continua: crescendo a spirale appare come un simbolo di rinascita (la vita che ritorna ciclo dopo ciclo) e come pegno di rinascita del Dio, sia come nuovo sole al Solstizio, sia come nuovo raccolto in primavera
Gli equinozi, tempi di attività sospesa, sono periodi in cui le persone cambiano i loro ritmi vitali, adattandoli ad una fase stagionale diversa. Per questo motivo sono epoche di turbolenza fisica e psichica. Anche meteorologicamente sono momenti in cui le masse di aria calda si raffreddano provocando le cosiddette tempeste equinoziali, che i navi-gatori conoscono fin troppo bene. E’ necessario conoscere il significato e l’importanza di queste fasi naturali così che la loro turbolenza ci dia energia invece di svuotarci.
Come ogni festa dell’anno anche l’Equinozio va visto come una piccola iniziazione ad un nuovo livello di consa-pevolezza. Ora la parte alta dell’anno è terminata ed è tempo di volgersi all’interiorità. Noi entriamo nella parte declinante della Ruota dell’Anno: è tempo di viaggiare nel¬l’oltremondo e di esplorare il sé, incontrando quegli aspet¬ti di noi che ostacolano la nostra vita interiore. Entriamo nel tempo del buio, ma privati della luce esteriore, possia¬mo incontrare l’illuminazione interiore. Così, riflettiamo sui misteri della trasformazione attraverso la morte e pre-pariamoci per l’arrivo dell’inverno e alla nostra trasforma¬zione interiore.
Quindi possiamo dedicare il periodo dell’Equinozio alla meditazione, alla visualizzazione guidata, alla riflessione sui nostri sogni. E’ un buon momento per dedicarci a tutte quelle attività che ci pongono a contatto con il nostro incon¬scio. Se ce la sentiamo e soprattutto se abbiamo l’occasione di incontrare validi maestri, possiamo praticare tecniche sciamaniche, come quelle dei Nativi Americani, particolar¬mente adatte ai viaggi nei mondi spirituali.

Corrispondenze
Data: 21 settembre 22, 23. (19 al 26 settembre)
Pronuncia: May-bon, o Ma-bon.
Tipo: Sabba Minore.
Etimologia: Nella mitologia gallese, Mabon ("figlio divino") era il figlio di Modron ("madre divina").
Altri nomi: May-bone, Mah-Boon, o Mah-Bawn, Equinozio d'Autunno, Harvest Home, Finding Winter e Alban Elved, Festa del secondo raccolto, il Festa di Dioniso, Raccolto di Primizie, Vendemmia , Festa di Avalon, Alben Elfed, Cornucopia, Alban Elued, Winter Finding, Mea'n Fo'mhair, Fallfest – Haustblot.
Simbolismo: Onorare le divinità solari, celebrando il secondo raccolto, la preparazione per l'inverno, la raccolta. Ringraziamento per l'abbondanza della Terra. E 'un giorno di pianificazione, riflessione e contemplazione dei misteri. Questo è un momento di equilibrio, quando il giorno e la notte sono uguali, ancora una volta.
Posto nel ciclo naturale: Punto medio di caduta. Sia il giorno e la notte sono uguali il sole è all'equatore. La maggior parte degli uccelli vanno a sud, gli orsi stanno cominciando a prepararsi per il loro letargo, le foglie iniziano a cadere, e tutto comincia a prepararsi per il periodo di sonno. Animali: cani, lupi, cervi, merlo, gufo, salmone, cigni e capra.
Altare e Decorazione per la Casa: pigne, foglie cadute, noci, mais, ortaggi raccolti, mele, carrelli mais, cornucopia, cesti di frutta e fiori, zucche e zucche, viti e foglie, i colori, ghirlande e collane fatte di semi e noci.
Erbe e Piante: achillea, calendula, salvia, foglie di noce e le bucce, vischio, zafferano, camomilla, foglie di mandorlo, passiflora, incenso, rosa canina, agrodolce, di semi di girasole, grano, foglie di quercia, polpa di mela o di semi di mela, viti, edera, nocciola, luppolo, tabacco, mais, grano, ghiande, pini e cipressi, le foglie d'autunno.
Incenso: cedro, pino, mirra, incenso, salvia, cannella.
Oli: cedro, mirra, muschio di quercia, patchouli, pino, Salvia, Sandalo, Sweetgrass, Uva.
Fiori: fiori di fine anno, fiori rossi e viola.
Alberi: cedro, pioppo, quercia, pino, cipresso Planetario righello: VenusZodiac: 15 gradi della Luna: Luna della Vendemmia, Luna del Raccolto, Luna del Vino, Luna dei Canti, Luna dei Cervi Scalpitanti, Luna della Raccolta, Luna delle Ghiande, Luna del Riso, Luna del Gelso, Luna di Freschezza.
Pietre: lapislazzuli, occhio di tigre, citrino, quarzo chiaro, oro
Simboli: uva, vino, viti, ghirlanda, sepoltura cairns, sonagli, mais indiano, ruote di sole, mele, zucca, cornucopia
Dee: Morgan, Persephone, Demetra, Madron, Crone, Epona, Pamona Muses, Pomona, Indunn, Skadi, Frigg.
Dei: Mabon, Baldar,Thor, l'Uomo Verde, Odino, Dionisio Mithra, King of the Otherworld, Gwyn Ap Nuad, Thoth, Hermes.
Elemento: Terra, Aria
Colori: viola, marrone, arancione, oro
Soglia: Tramonto
Tarocchi: Giustizia, La ruota e il mondo (l’appeso)
Tabù: l'ultimo taglio del raccolto.
Studi Magici: lavoro con le erbe, meditazione, viaggi sciamanici, sogni, visualizzazione.
Strumenti: Bastone, falce, stang, corno o coppa, Boline, frutta raccolta cestino, strumenti di raccolta, Specchio.
Rituali: lavori per la prosperità, l'abbondanza, il ringraziamento, la fortuna e la salute, la frutta è onorare, preghiere e offerte di ringraziamento, celebrazione dei sacrifici, feste, onorare la comunità e la famiglia, rinnovando giuramenti, lavoro con gli antenati, viaggi nell’ oltretomba.
Meditazioni: sulla vendemmia personale e spirituale. Apprezzate la connessione che abbiamo con coloro che ci circondano, così come coloro che ci hanno preceduto.
Falò: cedro, pioppo, quercia, pino, cipresso ornamenti personali:

Modi per celebrare:
• Impianto di bulbi per la primavera.
• Raccogliere le foglie cadute, ghiande, pigne, rami e rami, pietre, ecc per le decorazioni di Yule future.
• Fare vino con l'uva.
• Raccogliere le ultime erbe e verdure rimaste per il raccolto.
• Dare le offerte alle divinità, gli spiriti della terra.
• Raccogliere baccelli e piante secche.
• Selezionare il meglio delle vostre verdure, erbe, frutta, ecc. dal tuo raccolto e restituire alla Madre Terra per i ringraziamenti.
• Appendere spighe secche di grano in tutta la casa.
• Creare un cerchio di ringraziamento, dire grazie verso gli elementali.
• Fare coroncine con foglie e ranuncoli di vite.
• Raccogliere le foglie secche per bruciarle nel fuoco di Yule.
• Raccogliere le mele e appenderle ad un albero.
• Le mele sono il simbolo perfetto della stagione Mabon. Lungo collegato alla saggezza e la magia, ci sono così tante cose meravigliose che si possono fare con una mela, per esmpio un porta candele o una lanterna.
• Fare una lista delle cose per cui si è grati.
• Raccontare storie soprattutto quelle di vita e la morte, ed dei cicli della vita.
• Fare una festa alla buona con un gruppo di amici e persone care per festeggiare l'abbondanza della stagione.
• Fare una passeggiata in un luogo selvaggio con la famiglia o membri del gruppo; Canta canzoni e parlare di tutte le cose che hai fatto durante l'estate e trascorrere tempo a discutere delle altre cose che si sono fatte insieme lo scorso anno.
• Raccogliere semi selvatici e baccelli per decorare il vostro spazio rituale- perimetro del cerchio.
• Creare decorazioni per la porta d'ingresso con foglie, pigne, noci, ghiande e fasci di mais.
• Fare sonagli di zucche vuote e semi di girasole, o con semi raccolti da passeggiate nella natura. Utilizzare i sonagli per fare musica o spaventare i brutti sogni.
• Riempire la cucina con i frutti di stagione: zucche in tutte le dimensioni, zucche colorate, se è possibile trovarne, uva succosa, cesti di frutti di bosco e mais.
• Raccogliere ghiande e mele in tutti i colori per il vostro altare.
• Accendere candele al tramonto ... Giallo per la salute, arancione per la condivisione del raccolto, e viola per approfondire la consapevolezza spirituale.
• Raccogliere le spezie della stagione e buttare quelle stantie dello scorso anno durante la luna calante, e visualizzare le vecchie abitudini, ostacoli per superarli e cancellarli dalla tua vita.
• Rifornite vostra dispensa con prodotti freschi bastoncini di cannella, chiodi di garofano interi, noci moscate intere, pimento, curry in polvere, cumino, polvere, pepe di Caienna, pepe in grani, sale marino. Conserva erbe come il basilico secco, maggiorana, aneto, rosmarino, timo e salvia.
• Fare un cuscino per i sogni, cucito con 7 pezzi quadrati di tessuto e riempito con due tazze di erbe: il luppolo, fiori di lavanda, rosmarino e petali di rosa per avere sogni chiari
• Trovare il tuo equilibrio da seduti o in piedi, in silenzio con gli occhi chiusi, respirando profondamente ed essere consapevoli del proprio corpo.
• Decora la tua casa con i colori della stagione (rossi, arance, marroni e gialli), i simboli della stagione, tra cui il mais, covone di frumento, ortaggi a radici, bilance, un simbolo yin-yang, una candela bianca e una candela nera, vino, vite, uva, mele, melograni, gli occhi di Dio, bambole di mais, gusci di noce, cestini, e altri oggetti simili.
• Preparare :un pane di grano, miele, burro di mele, foglie di vite ripiene, salsa di mirtilli, pane di zucca, torta di zucca, uno stufato di manzo in autunno carico di radici, zuppa di zucca, torta di mele calda, ecc.
• Invita la prosperità nella tua vita con le candele prosperità che è possibile creare con una candela profumata di colore giallo, arancione o marrone, ungetela con un olio essenziale alla cannella, o arancia o zenzero, un pizzico di salvia secca, basilico o aneto. Incidete la candela con qualche simbolo di prosperità Accendete la candela e meditare sulla fiamma e lasciare la candela bruciare.
• Alzatevi presto la mattina, ascoltate il canto degli uccelli, augurate un affettuoso arrivederci alle creature che stanno andando in letargo.
• Cucite fra loro dei girasoli appendete poi i fiori su alberi, dove gli uccellini potranno cibarsi dei semi.
• Sfogliate l'album di famiglia rievocate le vite degli antenati e meditate sull'importanza della loro esistenza e ringraziate essi.


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- Il Rituale -



#Aprite il cerchio con la bacchetta o il bastone e invocate i Guardiani e procedete come abitualmente fate:

#Tema stagionale:

Come otto volte l’anno,
Come tutti gli anni: Mabon, equinozio d’autunno
Punto di equilibrio:
La vita è la morte, e la morte è vita.
La Danza Sacra va avanti,
luce e buio, buio e luce.
Da dove siamo venuti, torneremo,
per ritornare ancora.
Le stagioni passano, e passano di nuovo,
il cerchio rimane intatto.
Ascoltate le parole del Signore di ogni cosa qui,
attraverso la nostra saggezza Egli parla,
ora che il suo regno e in declino e tutto cade, muore e muta:
Tra i mondi Mi trovo in questo luogo sacro.
Tutto il tempo è qui e ora.
Nel momento in cui Creo, questo spazio la stagione sta cambiando,
ed Io cambio con essa.
Posso usare il breve tempo di freddo
per creare la Mia forza e la Mia potenza da dentro,
nella ricerca di una visione, della comprensione e della pace.



#Canto al Dio e alla Dea

Triste è il tuo canto Madre
per un Dio pronto a scendere tra le tenebre.
La natura sarà il riflesso della tua perdita.
Madre, ti onoro e ringrazio per il nutrimento.
Che ha sostenuto il mio corpo,
per ciò che mi hai insegnato
per i passi che hai guidato.
Madre di tutto e di ogni cosa
crescerai ancora i tuoi figli.
Con questa promessa Splendete Signora
io chiedo la tua benedizione


Stanco mio Signore per questo lungo viaggio,
Il tuo calore ha scaldato la terra,
e senza di te ogni cosa sarebbe senza respiro
Il tuo regno in declino,
rende le tue membra stanche.
Prima che tu ci lasci,
io ti ringrazio per ciò che mi hai donato
per il mio raccolto fruttuoso
per le lezioni impartite.
Sebbene sembrerà lunga l’attesa del tuo ritorno,
la fiamma viva e splendente
che è il tuo seme saprà guidarmi .




#Prendete una mela o un melograno, simbolo di questa festività e tagliatela in due lasciandola sul piatto delle offerte:

Anche se la Buona stagione è terminata,
gli Dei sono con noi.
Con questo simbolo di eterna giovinezza,
benediciamo la bellezza dell’autunno.
Gli ultimi frutti traiamo,
da ciò che è stato seminato.
Così sempre sarà
come un tempo per i miei antenati,
cosi oggi io rendo grazia per questo gesto d’amore.



Il frutto potrà essere poi consumato durante la celebrazione del banchetto.

# Preparate un piccolo cestino rustico pieno di foglie secche multicolori e di diverso tipo; saranno sparse durante il rituale alzando il cestino cantando all’autunno che arriva.
Mettetevi in piedi di fronte all’altare, tenendo in alto il cestino di foglie, e spargetele lentamente in modo che cadano a cascata sul pavimento nel circolo. Dite queste parole, o qualcosa di simile:

Le foglie cadono,
I giorni si raffreddano.
La Dea tira il Suo mantello della Terra attorno a Sé,
mentre Tu, O Grande Dio del Sole, navighi verso Occidente,
verso le terre dell’eterno incanto,
avvolto dal freddo della notte.

I frutti maturano,
I semi cadono,
Le ore del giorno e della notte sono bilanciate.
Venti gelidi soffiano dal Nord gemendo lamenti.
In quest’apparente estinzione dei poteri della Natura,
Oh Dea Benedetta, io so che la vita continua.
Perché non è possibile la primavera senza il secondo raccolto,
come certamente non è possibile la vita senza la morte.

Benedizioni a te, O Dio Caduto,
mentre viaggi nelle terre dell’inverno,
fra le braccia amorevoli della Dea.


# Mettete giù il cestino e dite, prendetevi qualche attimo per meditare su quanto raccolto durante l’anno:

Oh Dea Graziosa di tutta la fertilità,
io ho seminato e raccolto i semi delle mie azioni,
buone e cattive.
Dammi il coraggio di piantare i semi di gioia ed amore,
nell’anno che verrà, scacciando la miseria e l’odio.
Insegnami i segreti di un’esistenza saggia di questo pianeta,
Oh luminosa Signora della notte,
Guardando la terra nei prossimi mesi,
potrò ricordare passato presente e futuro.
Guardo indietro, come fiamme del passato nella mia mente,
vedo le cose iniziate, le cose completate e quelle tralasciate.
Ringrazio per le cose iniziate e mi auguro di poterle continuare.



#In precedenza avrete raccolto un ramo caduto e lo avrete piantato per il rituale nella terra o in un vaso. In gruppo ognuno dovrebbe portare un proprio ramo. Se siete all’aperto, potete nello stesso modo decorare un alberello. Dovrete anche scrivere su alcuni foglietti le cose che sono state incompiute e non intendete continuare e quelle che volete iniziare nel futuro.
Questo è il momento di decorarlo con oggetti fisici o pensieri scritti su foglietti che riguardano le cose che avete iniziato e quelle completate, e legateli con fili dai colori autunnali.

Rendo grazie per le cose che sono state iniziate e completate,
offrendole come un raccolto.
Quelle fallite possono lasciare spazio a quelle che sono state messe da parte fin ora,
nella speranza che la perdita delle prime crea spazio alle nuove.
Prendete delle strisce di carta con le cose incompiute scritte sopra, date loro fuoco e osservatele bruciare nel calderone, in questo modo le eliminate anche dalla vostra vita. Le ceneri devono essere poi sparse in un giardino.
Rendo grazie per le cose che intendo iniziare,
e le vedo nel mio futuro germogliare.
Richiedono benedizioni,
perché io le possa portare a buon fine.
Lascio aperte le possibilità infinite,
per le cose inimmaginate,
Perché queste siano un giorno,
seme e nuovo raccolto.


#Prendete gli oggetti che rappresentano le cose programmate e decorare il ramo.

#Se avete portato le foto dei vostri antenati, potete osservarle, vedendo come ognuno di loro continua a vivere in voi, potete semplicemente perdervi un attimo per ricordare i loro volti, alcune gesta, qualcosa che sapete della loro vita e recitate poi qualcosa di propizio.

Per le vostre esistenze io vi ringrazio,
Voi, che ora vivete nel ricordo
di un tempo ormai passato.
Il vostro sangue nelle mie vene scorre,
la vostra personalità io condivido,
I vostri gesti mi ritrovo ad imitare.
Per le qualità che mi avete donato vi ringrazio.
Nei mie pensieri per sempre vivrete,
perchè ciò che sono sarò,



# Ricordate che non basta dire un semplice grazie in questa festa, bisogna restituire qualcosa che si è ricevuto. Stando così le cose potreste fare volontariato, ma per quanto riguarda il rituale potete seppellire una parte del frutto che pocanzi avete tagliato, o in alternativa appendere dei girasoli sugli alberi. Seppellire mima i miti del declino e della discesa nell’ oltretomba.

Simbolo per il Sole che tra poco te ne andrai,
il mondo del gelo e dell' oscurità lascerai,
Attraverso i tuoi semi, la tua vita continuerà,
e di sostegno a qualcuno sarà
Nel Freddo inverno che sta giungendo,
Finche la terra di nuovo starà splendendo
Quando il ghiaccio in rugiada trasformerai,
Sole, ancora risplenderai



# Come ultimi lavori magici potete:

~ Invitare la prosperità nella tua vita con le candele prosperità che è possibile creare con una candela profumata di colore giallo, arancione o marrone, unta con un olio essenziale alla cannella, o arancia o zenzero, un pizzico di salvia secca, basilico o aneto. Incidete la candela con qualche simbolo di prosperità. Accendete la candela e meditare sulla fiamma e lasciare la candela bruciare.

~ Fare un cuscino per i sogni, cucito con 7 pezzi quadrati di tessuto e riempito con due tazze di erbe: -Il luppolo, fiori di lavanda, rosmarino e petali di rosa per avere sogni chiari.
-Cannella melissa, felce, olmo, papavero per avere sogni profetici.

# Per il banchetto i cibi tradizionali: pane, frutti di bosco, mele, patate, carote, verdure raccolte, fagioli, pane di mais, cereali, noci, uva, mais, noci, zucca al forno. Aggiungete al banchetto biscotti di farina di avena, mandorle e succo di mela In onore degli antenati.
Bevande tradizionali: sidro, vino, idromele.

# Congedate le divinità e i Guardiani
# Chiudete il cerchio

MABON



Fonti:
http://earthmagick.tumblr.com
Feste pagane R. Fattore
Wikipedia
Ricerche personali
L'arte della Strega - D. Morrison
Wicca - S. Cunningham







CITAZIONE
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Edited by ~» Skayler «~ - 11/9/2012, 18:17
 
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view post Posted on 13/9/2010, 12:34

~WARHEART ~

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rito del concime di mabon

un comune vaso di terracotta
una ciotola di terra
una ciotola di scarti vegetali (bucce dei frutta e verdura)
una ciotola di ceneri di legno
un cestino di foglie secche miste e rametti secchi spezzati

Se il rito di trasformazione e rivolto a sè stessi si può mettere anche una piccola ciocca di capelli.
Possiamo invocare una Dea della trasformazione come una delle Driadi (nutrici e sostenitrici degli alberi), o Persefone, che dopo il suo viaggio nel mondo infero con la successiva riemersione, permetterà il ritorno della fertilità sulla terra che Demetra aveva interrotto.
Bisogna formare la composta versando nel vaso a strati alterni la terra, le foglie secche, l’immondizia, e spruzzando abbondantemente con l’acqua consacrata.
Durante la formazione della composta possiamo recitare questa formula:

Concimiamo la Terra
Che ci sostiene
La vedremo fiorire nei millenni

Il nostro raccolto principale
È nella Foresta Antica
Che non abbiamo piantato
E abbiamo ereditato

Concimiamo la Terra
Che ci sostiene
La vedremo fiorire nei millenni

Le foglie hanno valore anche
decomposte nel terreno
È questo il nostro guadagno
È profezia che si avvera

Concimiamo la Terra
Che ci sostiene
La vedremo fiorire nei millenni


Mettiamo l’energia della nostra fede
Nello strato di humus che si rigenera sotto gli alberi

Concimiamo la Terra
Che ci sostiene
La vedremo fiorire nei millenni

Poggiamo le nostre orecchie
Ascoltiamo i deboli sussurri
Ascoltiamo la musica della Terra
Le canzoni che devono ancora venire

Concimiamo la Terra
Che ci sostiene
La vedremo fiorire nei millenni.


Concludiamo la cerimonia con una benedizione:

“Benedizioni a tutta la vita di questo cumulo
che trasformerà la decomposizione in fertilità, la morte in vita.
Che io possa sempre ricordare che il ciclo della vita è un miracolo.
Che io possa ricordare che i rifiuti sono cibo,
e possano i miei occhi essere aperti a tutte le opportunità
di chiudere il cerchio e creare abbondanza e vita.”


A questo punto mettiamo il vaso (con un sottovaso per raccogliere l’eventuale fuoruscita di liquido) nell’angolo ad Est del balcone o giardino dove lo lasceremo riposare e maturare fino a primavera.
Durante l’autunno e l’inverno abbiamo la possibilità di usare questo concime in fermentazione per realizzare ancora uno o più atti magici
 
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Dafne GwenLunèd )O(
view post Posted on 10/9/2012, 15:17




Mabon





(21 Settembre)

Mabon è la seconda delle feste del raccolto, anche chiamato Equinozio d'Autunno. E' un tempo di equilibrio, la notte e il giorno sono ugualmente suddivisi, ma la luce sta iniziando a diminuire a favore dell'oscurità.
L'equinozio d'autunno, il 21 Settembre, è il momento della discesa della Dea nel mondo del sotterraneo. Con il suo allontanamento, vediamo il declino della natura e l'arrivo dell'inverno. Tra l'altro è un mito classico, antico, visto nella storia sumera di Inanna e in quella greca e romana con Demetra e Persefone.

In Settembre, dobbiamo anche dare il nostro saluto al Dio del Raccolto. Egli è L'Uomo Verde, visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi. Egli è il raccolto ed i suoi semi sono piantati nella terra in maniera tale che la vita possa continuare ed essere sempre più abbondante.
Il simbolismo di questo Sabbat è legato ai Misteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali. Alcuni simboli di Mabon sono l'uva, il vino, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno.

Mabon è il momento per celebrare le divinità antiche e gli spiriti del mondo. Ciò che bisogna fare per mabon è ringraziare, infatti alcune delle attività pagane da prendere in considerazione sono quelle di fare il vino e celebrare i defunti. E soprattutto è il momento giusto per fermarsi e rilassarsi, essere felici. Anche se non coltiviamo la terra e non ci guadagniamo da vivere come i nostri antenati, ciò non vuol dire che non mettiamo impegno in ciò che facciamo.

Mabon ("Grande Figlio") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un'aquila ed un salmone). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Solo in questa maniera può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron corrisponde a Demetra.
Dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.

I neopagani celebrano la Dea anziana mentre passa da Madre a Crona e il suo consorte, il Dio, che si prepara alla morte e quindi alla rinascita. L'enfasi va sul messaggio di rinascita che può essere ritrovato nei semi del raccolto.
I simboli che celebrano la stagione includono vari tipi di meloni e zucche. Gli steli possono essere legati assieme per simbolizzare il Dio del raccolto e quindi essere messi in un cerchio di zucchette. Una scopa può essere costruita per simbolizzare la polarità di maschile e femminile.

Il Dio del raccolto è spesso simbolizzato da un uomo di paglia o fieno, il cui corpo sacrificale è bruciato e le cui ceneri sono riversate sulla terra. La Dea del raccolto, è fatta dall'ultimo fascio del raccolto, vestita con un abito bianco decorato con nastrini colorati che simbolizzano la primavera, e quindi appesa ad un palo (un simbolo fallico della fertilità).
Se possibile celebrate Mabon in compagnia, organizzate una grande cena. Lasciate che ognuno porti un piatto cucinato e fate una cena della fortuna. Prima di mangiare, fate passare un piccolo calderone vicino al tavolo. Quando ognuno lo terrà in mano dovrà dire qualche parola di ringraziamento per l'anno andato e di benedizione per l'anno che verrà (il calderone è simbolico del grembo della madre.)

Mabon, il Dio Giovane
Mabon-Maponus, il giovane Dio solare dei celti



Io vengo in questo luogo come un bambino delle future generazioni.
Il mio dono è la fiamma gentile della speranza che ogni nuova vita porta in questo mondo.
Io, e quelli che mi seguono, chiediamo che quelli di voi che ci diedero la vita proteggano questa sacra fiamma.
Voi che siete i guardiani terreni della saggezza unitevi insieme in pace ed armonia, per proteggere questo pianeta, la nostra casa.
Questo io chiedo per i bambini del mondo (Mabon cammina intorno al cerchio accendendo ogni candela con la sua fiamma)
(dalla ceriomonia druidica per il Solstizio d’Inverno-Alban Arthan)
Mabon è il Celtico bambino di Luce che porta la vita eterna.
Mabon ap Modron, significa “Grande Figlio della Grande Madre”, è il Giovane Figlio, il Giovane Divino, o Figlio della Luce.
‘Il Figlio Divino’ è il Dio gallese della giovinezza e figlio della madre terra Modron e di Mellt (’Illuminante”). Era il Figlio della Luce, della liberazione, armonia, musica e unità. Ha anche il potere di far fiorire e sviluppare -ciò che dipende per la propria crescita dalla sua luce solare (in senso naturale e spirituale). Le sue caratteristiche e le sue funzioni sono del tutto analoghe e sincronizzate con quelle di Apollo. Era particolarmente popolare nel nord della Britannia.
Viene citato nelle antiche triadi storiche del Galles:
I tre più grandi prigionieri dell’Isola di Britannia
Llyr Llediaith, il prigioniero di Euroswydd Wledig, (Lady Guest pensava che questo era il nome di Ostorius, comandante romano)
e Mabon (Madoc) il figlio di Modron,
e Geyr (Geiryoed) il figlio di Geyrybed …
Ecco cosa ne scrive la più grande studiosa gallese di storia antica celtica:
Nel Racconto di Culhwch e Olwen, come è narrato nel Libro Rosso di Hergest, Mabon è il figlio di Modron. Invero i loro nomi significano solamente “figlio” e “Madre”.
Mabon è sottratto a Modron la terza notte della sua nascita e di lui non si sa più nulla fino a quando viene ritrovato in una prigione da Culech e Artù, che erano andati alla sua ricerca.
La fortezza può essere raggiunta soltanto per via d’acqua; al momento della sua liberazione Mabon è la più vecchia creatura vivente. In questo racconto mitologico gallese Mabon, poi, ha il ruolo di cacciatore: egli insegue il magico cinghiale Twech Trwyth, recuperando dalle sue orecchie il rasoio e il pettine necessari a Culhweh per porre fine alla sua lunga ricerca.
Vi sono molti punti di grande interesse per quel che riguarda la natura di Mabon: innanzitutto il nome del padre non è mai menzionato: egli è il “Figlio della Madre”, e la stessa Modron potrebbe quindi essere vista come un’antica Dea-madre.
Un altro aspetto da tenere presente è il possibile legame con altre storie: il rapimento di Mabon a tre giorni di vita richiama da vicino il ratto di Pryderi da Rhiannon narrato nel Primo Ramo del Mabinogi. Mabon e Pryderi sono forse la stesssa persona?
E’ anche possibile collegare il personaggio di Mabon, il Giovane Divino, a quello dell’irlandese Oengus, figlio di Boann e del Dagda.
Il terzo punto da sottolineare è che il Mabon della letteratura gallese è quasi certamente identificabile con il Dio MAponus, veenerato nela Britannia settentrionale e a Chamalieres, nella Gallia centrale.
(Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 174-175)
Aggiunge poi la Green, su Maponus:
Maponus, equiparato all’Apollo celtico, Maponus (”Giovane Divino” o “Figlio Divino”) era oggetto di culto nella Britannia settentrionale in epoca romana.
A Chesterholm (l’antica Vidolana), fu trovata una singolare placca d’argento a forma di mezzaluna recante l’iscrizine “Deo Mapono”. Su alcune dediche il nome del Dio è collegato a quello di Apollo, ad esempio a Corbridge.
La Cosmografia dell’Anonimo Ravennate menziona un “locus Maponi” che poteva essere nel Dumfries o nel Galloway, nel sud della Scozia.
Le dediche implicano che Maponus fosse probabilmente asociato con la musica e la poesia: su un altare a Hexham la sua identità si fonde con quella dell’Apollo citaredo.
Su una dedica a Rochester, invece, Maponus compare su una pietra accanto ad una Dea cacciatrice.
Maponus può essere convincentemente collegato a Mabon, il Giovane Divino del Racconto di Culhwch e Owen, nel quale questi è presente in veste di cacciatore.
Si noti che il culto di Maponus non era limitato unicamente alla Britannia; il dio era venerato a Bourbonne-les-baines, mentre a Chamaliers (Puy de Dome) era invocato su una defixio, una tavoletta di piombo con incisa una maledizione.
(Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 180)
Il nome Modron significa Madre Divina ed ella compare forse su una pietra d’epoca romano-celtica proveniente da Ribchester, nella Britannia settentrionale, dedicata a Maponus (Mabon) e raffigurante le immagini di due divinità femminili (Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 198)
Mabon viene spesso interpretato spesso come il sole del mattino prigioniero della notte, che i Celti intendevano già come rappresentazione della giovane forza divina, benevola, bloccata dalle circostanze sfavorevoli, che era necessaria per liberarsi. (Sylvia e Paul F. Botheroyd Mitologia Celtica - Lessico sui Miti, Dèi ed Eroi, Keltia, Aosta 2000 p. 180).
Un documento dell’abbazia di Savigny (dipartimento del Rodano) del IX secolo cita una sorgente di Maponus; un attore di Bourbounnes les Baines - forse in onore di Apollo - ed un vasaio di Glanum portavano il nome del Dio.
Nel 1968 a Clermond Ferrand venne alla luce una lavagnetta di piombo scritta coerentemente in gallico con uno dei testi più lunghi: un’invocazione al “divino Maponus degli Arverni, l’eterno giovane …”, che forse era in relazione .con le rivolte galliche del 68 d.C.
Sei epigrafi nell’Inghilterra del Nord nella maggior parte dei casi sono note come la relazione “Apollo-Maponus”. I villaggi di Lochmaben e di Maporiton così come il Clochmabenstane, un pilastro di megalite a sud di Gretna, tutti e tre nella contea di Dumfriesshire, testimoniano la presenza del culto di Maponus anche in Scozia. E’ da supporre che nomini la pietra che da secoli serviva come punto centrale di raduno: è quel Locus Maponi citato nella “Cosmographia Ravennae” del VII secolo.



EQUINOZIO D'AUTUNNO


L'Equinozio d'Autunno è la penultima porta dell'anno agricolo, quella che indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi della stagione della morte, l'Inverno.
E' un momento di preparazione, dove si fanno i conti: sopratutto i conti di ciò che si è seminato durante l'anno. I frutti sono oramai maturi e quello che si è raccolto servirà a tenerci vivi durante la stagione fredda. Se avremmo raccolto poco sarà un inverno duro, povero, affamato.
Possiamo leggere queste parole sia dal punto di vista simbolico sia - come un qualsiasi contadino della precedente era avrebbe fatto - come un dato di fatto: scarso raccolto, niente cibo. E la stagione fredda è lunga.
A scandire l'inizio della stagione è l'Equinozio autunnale, momento astrologico che si situa tra il 21 e il 23 di settembre, quando il Sole entra nella costellazione della Bilancia e quindi collocato in una delle porte Cardinali dell'anno e precisamente ad Ovest.



Dal punto di vista astronomico l'equinozio è definito come l'istante in cui il Sole raggiunge una delle due intersezioni tra l'eclittica e l'equatore celeste. Per la precessione degli equinozil'entrata del Sole in una determinata costellazione non corrisponde più all'antica mappatura celeste, in questo modo vi è uno slittamento tra movimento astrologico e movimento astronomico.
Dal punto di vista astrologico, l'entrata del Sole in Bilancia - segno dell'Equilibrio -ci riporta al significato latino del nome: "notte uguale". Cardinale ed opposto al suo gemello primaverile, ci ricorda che questi sono gli ultimi giorni in cui le forze si bilanciano e che a seguire - questa volta - l'oscurità vincerà per i successivi sei mesi, sulla luce.

Come periodo però non è ancora freddo nè buio.
A me piace chiamarlo anche seconda primavera (i cinesi chiamano questo periodo tarda estate e lo considerano una quinta stagione): osservando la natura, infatti, tutto sembra rifiorire.
L'estate, col caldo, ha spinto le piante a produrre frutti e semi, per assicurarsi la riproduzione e queste si sono quasi esaurite in tale lavoro, fermandosi alla fine in una lunga pausa vegetativa.

Ora che il calore si disperde e torna ad essere mite, i fiori possono ritornare a sbocciare come in una seconda primavera appunto, come a voler ricordare che la Vita torna e scorre ancora.
Saranno i primi freddi a segnalare alle piante l'inganno, il bisogno di ritirarsi: è proprio allora la linfa comincerà a defluire verso l'interno del midollo, a raccogliersi nelle radici lasciando solo un flebile messaggio che terrà in vita la pianta lungo tutto l'inverno.
Nel calendario agricolo contadino, purtroppo, poco o nulla è rimasto delle ritualità festive autunnali e bisogna aspettare la fine di ottobre con Ognissanti per trovare ancora gli antichi riti di passaggio rurali e pagani, quel momento che i Celti chiamavano Samhain.

Ma nella memoria di queste antiche popolazioni l'Equinozio autunnale veniva festeggiato col nome di Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti.

Scrive Maria Giusi Ricotti nel suo sito: "Mabon, indicato col nome di Maponus nelle iscrizioni romano-britanne, è il figlio di Modron, la Dea Madre: rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato dal Re Artù e dai suoi compagni.
Il suo rapimento è l'equivalente celtico del rapimento greco di Persefone: un simbolo evidente dei frutti della terra che sono immagazzinati in luoghi sicuri e poi sacrificati" per dare la vita agli uomini."
E sono proprio i Misteri Eleusini la controparte mediterranea ai riti di passaggio verso la stagione infera.
In entrambi i miti e facendo uno sforzo di sintesi che non rende giustizia alla profondità di tali tradizioni, quello che viene rivissuto ciclicamente ad ogni autunno è il sacrificio del dio / dea che, dopo le gioie e glorie amorose della primavera e dell'estate, dopo aver dato con la massima potenza fecondante i frutti a tutti gli esseri viventi, è costretto/a a morire a sé stesso, a declinare nel buio della Terra - intesa come Ventre, Utero, Tomba, Infero - che sta sotto.

La coscienza - conoscenza che se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto (Giovanni, 12, 24) estende il concetto di fertilità al ciclo eterno di Vita - Morte - Vita e alla consapevolezza che solo dalla morte può nascere una nuova esistenza, solo dalla decomposizione può risorgere il nuovo, il cambiamento.

Il coraggio della Morte è coraggio della Vita e la connessione di tutti gli esseri con questa legge non ci rende soli bensì ci lega tutti, indissolubilmente.
Non a caso Mabon è il tempo del seme.
E' il tempo di raccogliere dagli ultimi frutti ben maturi i semi che serviranno l'anno successivo a darci da mangiare. E' il tempo di essiccarli all'aria e all'ombra, di conservarli al buio e all'asciutto in sacchetti di carta con scritto il nome, aspettando la primavera per piantarli.

In natura questo processo avviene da sè: la pianta rilascia il frutto oramai marcio facendolo cadere in terra. La polpa sarà il fertilizzante che consentirà al terreno di accogliere il seme nella sua discesa agli inferi per tutta la stagione fredda, aspettando il prossimo segnale del sole.
Mabon è anche il tempo delle radici officinali da raccogliere per le tisane invernali: Tarassaco, Angelica, la stessa Mandragora - mitica pianta delle streghe.
Mabon è il tempo dei tagli, delle potature: dove togliere il secco, il vecchio; dove diradare ci indica la via per eliminare anche da noi stessi ciò che ci trasciniamo dietro, oramai morto.
Mabon è il tempo del compost: quello che abbiamo preparato in primavera, ad Oestara, coi primi tagli dell'erba. Quello che oramai, sotto, è maturo terriccio fertile.

Possiamo rigirare il cumulo in questi giorni ed usare la Terra per nutrire e le fibre non ancora trasformate per fare da base al nuovo cumulo.

Cosa ci insegna il compost? Chè anche ciò che scartiamo, anche i nostri rifiuti, sono materia utile nel grande gioco della trasformazione. Che se abbiamo pazienza, ciò che "buttiamo via" riesce, morendo, a diventare altro, a diventare fertilità, a portarci fertilità.

Mabon è il tempo dell'Acqua, l'elemento corrispondente a questa porta cardinale, l'elemento dell'Ovest: legato alle emozioni, all'anima, ai sentimenti. E' il tempo dell'abbandono: nel fluire del fiume che scorre, nel fluire del tempo simboleggiato dal fiume: è il tempo dell'abbandono del passato, di ciò che è stato, di ciò che ero e sono stata.
E' il tempo dell'accettazione dei frutti: non sempre le stagioni ci regalano ciò che abbiamo seminato. Ci sono anni in cui si mangiano tante zucchine, altre dove i pomodori non sappiamo più dove metterli e non riusciamo ad assaggiare neppure una zucchina.

L'accettazione dei frutti ci insegna ad accogliere quello che la Terra ci dona affidandoci al suo buon senso, imparando a godere di ciò che si ha anzichè vivere lamentandosi per ciò che ci manca.
Il potere dell'Acqua, dell'Ovest, di Mabon, è questo: l'abbandono, al tempo; l'accettazione, del raccolto; la purificazione, per prepararsi alla Trasformazione.
Nel mondo rurale l'Autunno non lascia dunque grandi tracce, passa mite e silenzioso.
Il termine autumnus pare essere di derivazione etrusca e di significato ignoto, come ricorda Bassignana ed è, malgrado la carenza di proverbi e riferimenti folkorici, "la più piemontese delle stagioni"(Bassignana, Il tempo della memoria, pag. 73).
In piemonte viene chiamato in vari modi: otogn, otonn, oteugn, autun e l'unico dì 'd marca (giorno della marca, giorno che scandisce il tempo) che si colloca attorno alla porta equinoziale è il 29 settembre, con la festa legata agli Arcangeli, ma in particolare a San Michele.

A testimoniare il carattere di marca del tempo è il proverbio piemontese:

Pieuva dossa a San Michel, invern doss. Pieuva forta, invern crù.
(pioggerellina a San Michele, inverno mite. Pioggia forte, inverno rigido).

Ma a San Michele svernano anche gli insetti, come ricorda il detto - sempre piemontese: La galin-a 'd San Michel slarga le ale e vola an cel, (La gallina di San Michele - la coccinella - allarga le ali e vola in cielo).
In realtà l'Autunno è un momento molto ricco e lo dimostrano i frutti di natura che ancora maturano: dal mais, all'uva, le castagne, i cachi, le mele cotogne, le melagrane.
E' un momento che fa tornare il piacere di stringersi accanto al fuoco, magari accoccolati con una copertina o uno scialletto e la tisana calda fumante tra le mani.



ETIMOLOGIA MABON

Nella mitologia celtica Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino"), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio diModron (ap Modron) e di Mellt. Era un dio della caccia, il cui culto era diffuso in tutta la Britannia settentrionale.
Pronuncia: pronunciato “mèiban”

SIMBOLOGIA

Luna
Luna di Granturco, Luna dei semi, Luna dei venti.

Simboli
Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie

Divinità
Le Dee del raccolto, Persefone, Thor, Mabon, L'uomo silvestre

Colori
Marrone, Arancione, Oro, Bordeux

Cibi tradizionali
Frutta autunnale, Granturno, Vini, Sidro, Radici (carote, patate, cipolle)

Erbe
Cedro, nocciolo, edera, granturco,pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.

Alberi
Meli, noccioli

Lama dei tarocchi
L'eremita, arcano maggiore nove

Incenso
Mirra, salvia, pino. Potete anche mischiare calendula, frutto della passione e la felce con la mirra o l'incenso per un incenso di mabon.

Cristalli
Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.

Intento di Mabon
Mabon è considerato tempo dei misteri. E' il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. E' considerato un periodo di equilibrio; è quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
E' un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione. Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in se stessi.



ATTIVITA'

E' un momento molto propizio ai misteri.
L'altare dovrebbe avere una tovaglia di colore scuro, le candele marroni o di cera vergine. Nei piattini delle offerte, mettere i prodotti della terra raccolti per ultimi: patate, mais, more, fiori di girasole e le prima foglie cadute dagli alberi che iniziano a spogliarsi.
Se viva, potete anche intrecciare una corona di foglie di quercia con attaccate delle ghiande: è un potente simbolo di abbondanza e prosperità.
Volendo, tra i cibi consumati per il banchetto dopo il rituale, ci sono anche i biscotti di farina d'avena e il succo di mela.

MEDITAZIONE DELL'ACQUA DI FIUME

Immaginate di scendere in un fiume.
È un bel fiume, non eccessivamente profondo. Un fiume che nasce ad Est. Vedete, tra le rocce, la fessura da cui esce, da cui sgorga dalla Madre Terra che lo genera nelle viscere. Eccolo, scorre, prima flebile, poi sempre più potente.

Voi siete lì, con le ginocchia a mollo ed il viso rivolto verso l'Est, verso la sorgente.
È uno sguardo retrospettivo. Col suo scorrervi contro, il fiume vi porta davanti a voi il vostro passato, la vostra nascita, la vostra crescita.
Più scorre il fiume più riuscite a percepire anche la vostra vita, ciò che siete stati.
Ora guardatevi le ginocchia, l'acqua le lambisce, vorticosamente. Esercita una spinta sulle vostre gambe, dovete porre una certa resistenza per non cadere, per non cedere.
Questo è il vostro ora, il vostro presente.
Cercate di non perdere il controllo, di stare fermi, di non farvi trascinare via.
Ora vi chiedo un atto di fede, di fiducia.

Quel fiume è la Vita, è il Tempo che scorre. Il vostro passato vi sta davanti, perché siete ancora rivolti ad Est. Il vostro presente scorre sotto i vostri piedi.
Non potete vedere il domani, è dietro le vostre spalle.

Vi chiedo un atto di fede, un atto di fiducia...

Chiudete gli occhi e lasciatevi cadere, lasciatevi cadere verso Ovest, verso la foce del fiume. Lasciatevi cadere partendo dalla testa, dalle spalle come se dietro di voi ci fosse qualcuno a tenervi, ad accogliervi.
Non temete, chiudete gli occhi e lasciate che l'acqua vi accolga.
Probabilmente lasciandovi andare la testa entrerà nell'acqua per un momento, non temete.
Con gli occhi chiusi galleggiate su questo torrente in piena che vi porta via, non sapete dove. L'acqua vi spruzza sulla faccia, le rocce vi lambiscono, avete perso il controllo: è l'acqua a guidare, è l'acqua a comandare.

E se ci fosse una cascata? Se ci fosse una roccia? E se sbattessi la testa? ...se annegassi?

Lasciatevi andare...
Lasciatevi andare all'acqua: sì, si può anche morire.

Ora l'acqua è calma, galleggiate dolcemente, una luce filtra tra le palpebre.
Non siete morte, il lago vi ha accolto.
Vi alzate in piedi: avete davanti a voi un paesaggio nuovo. Osservatelo fino in fondo, in ogni dettaglio: quello è il vostro futuro.
Siete tranquille, siete serene.
Osservate e ricordate.

Quando siete pronte lentamente aprite gli occhi, respirate e rilassatevi.

Mabon ci insegna ad abbandonarci alla Vita, a prepararci con serenità alla morte interiore che è fonte di ogni cambiamento, perché solo morendo a noi stessi, a ciò che siamo stati ci daremo la grande occasione per una nuova nascita.

Incenso

Pestare nel mortaio 4 parti di legno di nocciolo, 1 parte di foglie di salvia, 1 parte di petali di rose, 1 parte di petali di girasole; impastare tutto con 10 gocce di olio essenziale di mela.
La base per tutti gli incensi è la segatura e trucioli di legno.


CELEBRAZIONE

In alcune tradizioni NeoPagane, Mabon segna il momento in cui il Re Sole discende negli inferi, dai quali rinascerà Yule.
In molti pantheon, la mela è un simbolo del Divino. Gli alberi di mele rappresentano saggezza e buoni consigli. Questo rituale con le mele vi darà l'occasione di ringraziare gli Dei per la loro abbondanza e benedizione, e per godervi la magia della terra prima che i venti dell'inverno comincino a spirare.

Decorate il vostro altare con simboli della stagione, un cesto di zucchine o piccole zucche, foglie colorate, ghiande, viti, grappoli d'uva o mirtilli. Avrete anche bisogno di un paio di candele arancioni a simboleggiare il raccolto, una coppa di sidro o vino, e una mela.


RITUALE

Il Rito della Mela di Mabon

Se la vostra tradizione richiede la tracciatura del cerchio, fatelo adesso.

Accendete le candele per il raccolto.
Voltatevi verso l'altare e tenete la mela con tutte e due le mani. Se potete celebrare questo rito all'aperto, sollevatela verso il cielo e sentite la saggezza e l'energia degli Dei giungere a voi (la mela è sacra, è un simbolo degli Dei) e custodisce in sé la conoscenza degli antichi.
Dite: Questa notte io chiedo agli Dei di benedirmi con la loro saggezza.
Tagliate la mela in due, in orizzontale. Dove ci sono i semi, vedrete una stella a cinque punte. Prendete le due parti e ponetele al centro del vostro altare.
Dite: Cinque punte in una stella, nascosta all'interno.
Una per la terra, una per l'aria, una per il fuoco,
una per l'acqua, e l'ultima per lo spirito.

Volgetevi a nord, le braccia alzate verso il cielo, e dite:
Il mondo scorre dalla luce alle tenebre,
ed i campi dorati della terra recano la promessa
di cibo e nutrimento per tutto l'inverno.

Volgetevi ad est e dite: Io sto sulla soglia dell'oscurità,
e so che la brezza estiva lascia il passo ai brividi d'autunno,
che portano con loro le vampe di colore nelle chiome degli alberi.

Poi, volgetevi a sud e dite: Io invoco i saggi, gli antichi Dei,
come il sole s'allontana ed il fuoco si consuma,
per essere rimpiazzati dal gelo della notte.

Infine rivolgetevi ad ovest e dite: Io rifletterò sulla guida degli Dei,
e mi lascerò lavare dalla fredda pioggia d'autunno,
che purificherà il mio cuore e la mia anima.

Levate al cielo la coppa di vino o sidro, e fate un brindisi agli Dei.
E dite: Questa notte il Dio selvaggio torna al grembo della Madre.
La Dea Madre diventa oggi l'Anziana Signora. Come gira la Ruota dell'Anno, ogni giorno di più questa terra muore.
Volontariamente seguo gli Dei nelle tenebre, dove mi veglieranno, mi proteggeranno, mi terranno al sicuro.

Prendete un sorso dalla coppa, e mentre bevete il vostro vino/sidro, pensate al potere e all'energia del Divino, in qualsiasi aspetto abbiate deciso di onorarlo.
Spegnete una delle candele, e dite: Il Dio selvaggio è sceso a riposare nell'oltretomba. Io guardo all'oscurità per rinnovamento e rinascita.

Spegnete l'altra candela, e dite: La Dea Madre entra nel suo aspetto più potente. Lei è l'Anziana, la saggia ed io domando la sua benedizione.
Rimanete al buio per un momento.

Riflettete su tutti i cambiamenti che avverranno, e su quelle cose che invece resteranno immutate. Sentite l'energia degli Dei mentre entrate in comunione con loro, e sappiate che anche se l'inverno incalza, la luce tornerà. Quando siete pronti, terminate il rituale.

Consigli:
1. Lasciate le mele sul vostro altare tutta la notte, e il mattino seguente lasciatele in giardino come offerta alla terra.
2. Sentitevi liberi di sostituire il Dio Selvaggio e la Dea Madre con i nomi delle divinità della vostra tradizione.


Fonti:
supereva
http://paganwiccan.about.com
Morgana strega delle mele
Strie.it
Wicca forum
Altre Fonti e Vari miei appunti

Documento DI Daphne GwenLunèd
 
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† Alucard94 †
view post Posted on 11/9/2012, 20:42




che bella scheda... :D
grazie mille...
se riesco vorrei fare qualcosa per festeggiare il mabon... speriamo bene...
 
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Dafne GwenLunèd )O(
view post Posted on 13/9/2012, 03:56




Ne sono felice abbiate gradito! :D
 
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•Melissa•
view post Posted on 15/9/2012, 11:19




Ottima scheda. Grazie per il vostro lavoro = )
 
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Dafne GwenLunèd )O(
view post Posted on 15/9/2012, 16:24




^_^
 
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Aria di Strega
view post Posted on 20/9/2012, 13:22




Vi confesso che mentre leggevo la meditazione del fiume, nel punto in cui si chiede di abbandonarsi e avere fiducia,...insomma, mentre leggevo mi sono commossa. E' bellissima anche solo da leggere,..poi chissà che corde interiori è andata a toccare.
Splendida! ^_^

Mi piacerebbe poterla fare per Mabon, ma sono la persona più incapace del mondo nella meditazione,...provo e riprovo da quest'inverno, e mi sembra di non andare da nessuna parte.
Quest'anno vorrei festeggiare Mabon in maniera un pò più concreta se mi riesce,...anche perchè avrei un pò di cosine per cui ringraziare.
Vedremo cosa mi verrà...

Edited by Aria di Strega - 23/9/2012, 16:44
 
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Dafne GwenLunèd )O(
view post Posted on 25/9/2012, 16:21




ma è stato per caso modificato il post di mabon? O.o
 
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Procionalove
view post Posted on 12/9/2013, 12:57




Bellissimo.....mi sto già preparando :-)
 
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Aredhel Elu
view post Posted on 12/9/2013, 16:49




Scheda davvero stupenda! Soprattutto per i rituali e la meditazione che sono a dir poco fantastici *-* (ne avevo anche bisogno! :P)
Ancora grazie e bravissime a tutte! Complimentoni! :)

Benedizioni :)O(:
 
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view post Posted on 13/9/2013, 07:33
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Strega della Terra
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view post Posted on 10/7/2014, 12:30
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Avalon è casa Mia
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Ecco qua un'altro rituale creato in rima da me per una pratica di stregoneria base del sabba. Fatene
buon uso!


"Oh saggi dei, saggie divinità
mi presento sono ...(il vostro nome magico e/o non) vostro figlio eccomi qua!
Questo rituale a voi è rivolto
per celebrare Mabon, seconda festa del raccolto,
periodo ancor lucente che tende a influire
ma le energie naturali comincian a diminuire,
si avvertono ora grandi folate
prime pioggie, nubi e fresche giornate,
il dio si ammala a causa del suo sacrificio
e la dea si rattrista per questo maleficio,
sul terreno le foglie da adesso calpesti
notando la natura cambiare le sue vesti,
questa regola si sa ora vale per tutti
la natura per questo dona gli ultimi frutti,
uno del periodo è proprio l'uva, carina
per ricavare il buon vino, bevanda divina,
anche alcuni animali si tengono a largo
perchè inzia per loro il sonno del letargo,
periodo di riposo e di ringraziamento
per ogni dono ricevuto in qualunque momento,
con queste parole il rituale è compiuto
mi congedo da voi con gentile saluto.
 
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Lyriel
view post Posted on 19/9/2014, 10:53




Scusate la domanda che potrebbe essere sciocca ma sto cercando di studiare questa festività per celebrarla per la prima volta (sono nuova nuova) e leggo ovunque che durante Mabon la luna è in bilancia un ulteriore simbolo di equilibrio.
Quest'anno però il 21 settembre la luna è di passaggio da leone a vergine, mentre sarà in bilancia il 25 settembre.
Inoltre l'equinozio per il 2014 è previsto per il giorno 23 settembre, quindi mi ponevo questa domanda: è meglio mantenere la data del 21 come riferimento oppure sarebbe giusto allinearla con la data esatta dell'equinozio cioè il 23? Anche se mi allineo con i dati astronomici comunque la luna sarà in vergine e non in bilancia e quindi questa componente è mancante.
Spero di essermi fatta capire e di non aver fatto una domanda stupida!
Grazie a chi volesse rispondermi ^_^
 
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22 replies since 21/9/2009, 22:25   1814 views
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