Lughnasad, .1 Agosto.

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view post Posted on 9/7/2009, 18:07

~WARHEART ~

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Lughnasad
. 30 Luglio - 1 Agosto .


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DIVINITA':Cerere, Demetra,la Madre del grano
ERBE: Tutte le erbe dei cerali sacri
PIETRE: occhio di tigre, topazio giallo, opale, citrino

Lammas o Lughnasad separa la parte centrale dell ‘estate , l’inizio della stagione del raccolto. Rendiamo grazie al Dio Sole Lugh per il suo ruolo nella fertilità della terra.
Lo salutiamo mentre declina in cielo. Ma non è un momento triste , poiché il suo seme giace nel grembo della Dea. Essa è nella sua massima abbandona e noi ci accingiamo a raccogliere le sue ricchezze.
In questo periodo non è solo importante raccogliere i frutti della terra ma anche donare noi stessi come figli della madre al raccolto.
Facendo cosi saremo scelti per continuare la sua opera in molti modi
Pur essendo consapevoli che questo lavoro non sarà sempre facile ma che la Dea ci benedirà più volte per i ruoli che svolgeremo e questo sarà superire a ogni sforzo.

[X] Per l’altare una panno giallo arancio
[X] Candele verdi gialla e arancione
[X] Per il banchetto frutta estiva adornerà l’altare insieme a fasci di grano orzo avena e un pane a forma di sole.
[X] L’incenso una mistura di petali di girasole e valeriana
[X] Si invocherà il cerchio e gli dei.

Gli dei detengono il poter sulla vita come sulla morte
grande è il loro potere grande!

Mentre tu mia signora governi
ricordo il tuo marito fratello e amante
grande è il suo potere
che va verso l’unione tua
mediante la sua morte
e rinascita a giovane figlio
il raccolto a noi è dato
e il potere tramandato
che benedetti gli dei siano
e abbondante il raccolto della terra sia
in alto e in giù il potere si diffonda
potere a entrambi
potere x il declino
potere per la morte
potere per la rinascita
potere della ruota dell infinito



[X] E tipica la danza della sacerdotessa in senso contrario al gruppo che danzerà in deolis . ogni volta che ci sarà l’incontro si batteranno le mani e si griderà”lugh”. In totale si faranno 12 giri e al dodicesimo battito di mani la sacerdotessa cadrà a terra mentre una latra strega corre in deolis ancora intorno al cerchio mentre tutti pregano

Grazie o grandi x cio che della terra e nato
vi rendo grazie per la promessa di frutti avvenire
che su di noi scenda il potere
per tutto l’anno cosi sia



[X] Si solleveranno i fasci di cereali

E' giunto il tempo de primo raccolto
quando la natura si offre a noi
per la nostra vita
oh dio del grano e dei campi maturi
fai che comprenda il sacrificio
mentre sotto la dea perirai
o dea della luna Oscura
donami il segreto della rinascita
mentre nell’ notti fredde mi cullerai



[X] Fate cadere i chicchi delle spighe sull’ altare sfiorandoli con le dita
prendete uno dei frutti e dategli un morso assaporando a fondo e poi pregate

Dono di primo raccolto
unisco le mie energie alle tue
per continuare la mia crescita
dalla saggezza alla perfezione
dei vi ringrazio per la fertile terra
che il sole lasci i suoi semi
cosi che rinascita cosi sia


[X] Finite di mangiare il frutto e conservatene i semi, che verranno seminati cresciuti e curati come simbolo dell’unione dalla dea e del dio.
[X] Accendete un fuoco di Lughnasad con erbe e legna che celebrino il declino del sole

O dio sole de dea della luce
grazie
alba e tramonto sono stati
i confini del tuo caldo regno
la terra ha i fecondato
saggezza e giuria hai donato
per i viaggi e le risate
grazie
ci ritroveremo a Yule
padre addio caro sole.



[X] Ringraziate la madre benedendo ancora i prodotti che avete in casa.

per i soni ti osanno
per cibo e fiori e vita
ti ringrazio
i segreti chiedo mi siano svelati
per essere la tua figlia fino alla fine,



[X] Chiudete il cerchio con il banchetto.



::. E usanza preparare il pane del sole dicendo qualcosa di propizio mentre lo fate.
::. Si prepara la bambolina del dio e della dea per imbolc benedendole e riponendole al sicuro
::. Si prepara la bottiglia della strega per la prosperità(in una bottiglia si mettono delle monte un trifoglio e della cannella, insieme a un amo da pesca)visualizzando cosi il denaro che arriva , si sigilla il tappo con la cera e si nasconde sotto terra o in un vaso vicino alla porta di casa
::. Passeggiate nei campi e nei frutteti nei laghi e nei pozzi
e tradizione intrecciare spighe di grano

Edited by ~» Skayler «~ - 31/7/2009, 18:23
 
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Lunaegizia
view post Posted on 10/7/2009, 22:59





bella questa celebrazione in onore di questa festività celtica..

Lughnasad era una delle quattro feste principali della religione celtica, l’ultima grande festività del calendario e il suo nome significa “commemorazione o assemblea di Lugh”. Secondo la tradizione dedicata a Lugh, il dio del Sole della mitologia celtica. Lugh viene chiamato con gli attributi onorifici di Lamfada, «dal Lungo Braccio» (una rappresentazione del raggio solare) e Samildánach, «dalle molte arti». Durante questa festa Lugh distribuiva ricchezze, per i popoli antichi significava abbondanza di cibo, il "pane quotidiano".
 
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Lunaegizia
view post Posted on 14/7/2009, 22:05





Nel neopaganesimo Lughnasad (o anche Lughnasa, o in Irlandese moderno “Lúnasa”, il nome gaelico del mese di Agosto) è uno degli otto sabbat (celebrato il primo agosto nell'emisfero nord), il primo dei tre che celebra il raccolto autunnale (gli altri sono Mabon e Samhain). La festa ricorda il sacrificio del Dio (sotto forma di grano): nel suo ciclo di morte (per dare nutrimento alla popolazione) e rinascita, il grano veniva identificato come uno degli aspetti del dio Sole, che i gaelici chiamavano Lugh.
Racconta la tradizione irlandese, che Lugh nacque dall’unione di Cian, figlio di Diancècht, della stirpe dei Tuata de Danann e Eithne, figlia di Balor, della stirpe dei Fomori. Nella mitologia gallese, è figlio di Arianrhod, una rappresentazione della Dea Bianca e di suo fratello Gwyddyon, un potente mago.

Per il popolo irlandese (secondo la quale Lugh fu adottato dalla figlia del re di Spagna) le origini della festa di Lughnasadh sono collegate non tanto a Lugh quanto alla sua madre adottiva Tailtiu, la quale si affaticò per preparare le pianure irlandesi all'agricoltura e così morì, dopo aver chiesto che queste terre diventassero la sua tomba. Lugh ordinò che gli uomini di irlanda tenessero una festa annuale per l'anniversario della sua morte, istituendo i giochi funebri in suo onore.
La festa durava due settimane, ma poteva anche protrarsi fino a un mese, si diceva che finché sarebbe durata questa tradizione, ci sarebbe stato "grano e latte in ogni casa, pace e bel tempo per la festa e il raccolto".
Lughnasad era la festa più popolare e sociale a cui partecipavano tutti, perfino le tribù in guerra, che per questa occasione facevano una tregua. Durante la festa c'erano banchetti, giochi, corse di cavalli, scambi commerciali.
Venivano anche celebrati matrimoni, spesso per legalizzare la situazione delle coppie che avevano partecipato ai fuochi di Beltane, alle quali gli dei avevano concesso il dono di una nuova vita.
Un’usanza antichissima, diffusa in tutti i popoli, che persiste ancora oggi in alcuni paesi (come la Bretagna e la Scozia), era di lasciare incolto un pezzo di ogni campo, a disposizione dello spirito della terra.
Poiché il raccolto dava di che vivere, la mietitura era vissuta con grande sacralità. Se i contadini erano costretti, per la venuta della sera o per la pioggia o altro, ad interrompere la mietitura, ponevano di traverso sugli attrezzi un pezzo di legno ornato di amuleti, per impedire che gli spiriti maligni influissero negativamente sul raccolto.
Nei paesi anglosassoni il 1 agosto si festeggia Lammas, parola che deriva da “loaf-mass” (festa del pane) è una festa di ringraziamento e il pane simboleggia il primo frutto del raccolto.

Durante Lughnasad si possono usare colori come il rosso, verde, oro e arancio per decorare la casa o il proprio altare. Sono tradizionali anche le visite a campi, frutteti, laghi e pozzi.
E' usanza intrecciare delle spighe con dei nastri dorati (il colore del dio Lugh) e formare con esse una bella ghirlanda. Si può conservare in casa o regalarla alla persona più cara, come auspicio d'abbondanti raccolti materiali e spirituali nelle nostre vite.
 
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view post Posted on 15/7/2009, 19:30
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Strega della Terra
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Grazie a tutte e due per i dati ^__*
 
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view post Posted on 16/7/2009, 13:18

~WARHEART ~

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suggerimenti per i bambini.. e non solo:
L'uomo di pane: impastiamo con i bambini una pasta dolce, lievitata, come se fosse una pasta da pizza o da pane ma aggiungendo uvetta, miele, cannella...quello che vogliamo insomma. Diamo la forma di un omino, decoriamolo con occhi e bocca di candito o uvetta o frutta secca, spennelliamo con un uovo sbattuto e inforniamo. Mentre cuoce possiamo parlare con i bambini e/o realizzare qualche altro lavoretto. Mangeremo l'omino insieme, ringraziando la Madre Terra, il Padre Sole. Possiamo farne anche un paio in più da utilizzare nella festa tra adulti se i bimbi non partecipano.

Semi e semini: potete realizzare tanti lavoretti utilizzando i semi, per esempio facendo un disegno e ricoprendolo di colla, e versandoci sopra dei semi. Gioielli di semi...strumenti musicali con vasetti o bottigliette vuote...tutto ciò che la vostra e loro creatività vi suggerisce.

Suggerimenti per gli adulti:
Riflettete insieme ai bambini su ciò che hanno realizzato finora, le loro conquiste (camminare-togliere il pannolino-scrivere-leggere-andare in bici-nuotare ecc) e come queste conquiste siano un bene prezioso e dei passi importanti nella loro crescita. Puntualizzate che voi genitori siete sempre stati vicini a loro, come la terra e il sole fanno sì che un seme diventi pianta, faccia i suoi frutti e questi semi tornino nella terra per crescere di nuovo. Trovate le parole per spiegare che la Natura è un ciclo di cui facciamo parte, e che anche loro vivono questo ciclo ogni giorno quando si alzano, vivono la loro giornata e poi si addormentano per poi ricominciare ancora il giorno dopo. Quindi le conquiste realizzate fanno parte di questo ciclo...è stato difficile raggiungere i nostri obiettivi, abbiamo lavorato duramente ma ora ne godiamo i frutti...sapendo che ciò che abbiamo costruito è il seme per altri passi, domani, sulla strada del diventare grandi.

In realtà il concetto di ciclo va bene per tutte le festività della Ruota, ma io lo sento più forte quando si parla di feste agrarie...



RICETTA PER L'UOMO DOLCE DI LAMMAS di Stregamamma

Una ricetta sana e gustosa...perfetta per celebrare Lammas. Questo pane dolce è ottimo e si può preparare con i bambini (anche se la supervisione di un adulto è necessaria).

Ingredienti:

600 grammi farina tipo 0
400 grammi farina integrale di orzo
100 grammi di panela + 10 per il lievito (due cucchiaini rasi da caffè)
350 ml di latte di riso
100 ml di olio d'oliva
20 grammi di lievito naturale secco (4 cucchiaini rasi da caffè)
2 uova + 1 uovo per dorare
uva sultanina a piacere
una manciata per ciascuno di:
semi di girasole
semi di zucca
un cucchiaio di miele
1 pizzico di sale

Procedimento:

Rinvenire il lievito con un bicchiere (200 ml) di acqua tiepida zuccherata con due cucchiaini di panela. Lasciare riposare per 15 minuti. Attenzione perchè la schiuma potrebbe superare il bordo del recipiente, per cui sceglietelo più grande.
In una capiente ciotola trasferite il lievito, le uova, la panela, l'olio, il latte. Mescolate bene con una frusta. Aggiungete poi a poco a poco la farina, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno, poi cominciate a usare le mani. La farina di orzo tende ad essere appiccicosa, quindi tenete a portata di mano un po' di farina extra (anche di semola va bene) per asciugare un po' la pasta.
Lavoratela energicamente con le mani, e aggiungete i semi e l'uvetta.

La pasta ottenuta va usata per "costruire" una figura umana: rotolini per le braccia e le gambe, una palla per la testa, una un po' più oblunga per il torso. Unite le parti direttamente sulla placca coperta da carta forno, insistendo sulle giunzioni. Con questa dose io ho realizzato un pupo grande per la celebrazione degli adulti e uno piccolo per quella delle bambine.
Lasciate lievitare finchè la pasta raddoppia.

Spennellate con il tuorlo sbattuto col miele e un goccio di latte e infornate in forno preriscaldato per circa 25 minuti a 180°.

Dividete questo pane con le persone che amate, augurando loro tanta prosperità!!!


Tratto dal blog di stregamamma
 
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Lunaegizia
view post Posted on 16/7/2009, 21:26




quante belle cose da provare per Lammas :)
 
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view post Posted on 27/7/2009, 11:40

~WARHEART ~

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Fai da te :

Cuscinetti di Lavanda

2 cucchiai di lavanda
1/2 cucchiaio di fiori di papavero
1/2 cucchiaio di fiori di giaggiolo
3/4 cucchiaio di bacche di ginepro
8 gocce di olio di lavanda
4 gocce di olio di rosmarino
2 parti di panno giallo e arancio, filo e ago

Combinate tutti gli ingredienti ( tranne il tessuto, l'ago e il filo ) in una scodella e coprite leggermente.
Lasciate che le fragranze stiano per circa 2 settimane ad unirsi tra loro.
Cucite i due quadrati di tessuto, lasciando un angolo aperto e mettete la mistura di erba.
Cucite anche quell'angolo.
Sono dei regali stupendi e potete usare qualsiasi tipo di tessuto desiderate.


Incenso di Lammas

1/2 parte di camomilla
1/2 parte di gelsomino
1/2 parte di verbena

qualche goccia di vino rosso

Per propiziare il sabbat del sole


Carta Pergamena

Carta riciclata o semplici fogli
Petali di rosa secchi
Salvia fresca
Lavanda essiccata

In un lavandino grande abbastanza per tenere i fogli di carta, mette dell'acqua molto calda e inserite un cucchiaino di Salvia ogni 8 fogli. Pestate la Lavanda e i petali di Rosa nell'acqua. Mescolate e fate attenzione a non mettere le mani nel lavandino. Inserite i fogli così che sono dritti e non accartocciati. Non fate attaccare due fogli assieme. Lasciateli in acqua per un paio d'ore. Se il colore dei fogli non è cambiato ed è diventato del colore della salvia, lasciatelo finchè non succede. Toglieteli dall'acqua e fateli asciugare su una superficie piana o appesi allo stendino.


Attività di Lugh

Con l'estate che va finendo, molti Pagani celebrano questo periodo ricordandone il tepore e la bontà.

E' la stagione in cui si abbandonano i pensieri ridondanti ed inutili e dove le nuove idee vengono fortificate. Riflettete sulla vostra vita e scrivetelo nel vostro diario.

Mettete da parte e piantate i semi dei frutti consumati durante il rituale. Se germogliano, crescete la pianta o l'alberello con amore e come simbolo della vostra connessione con La Madre e il Padre.

All'alba, andate a trovare una panetteria aperta e comprate del pane caldo da mangiare con la persona che amate, magari cosparso di un pò di olio e sale.

Camminate nei campi e negli orti o passate del tempo vicino a fiumi, rivoli, laghetti e laghi che riflettono la bontà e amore degli dei.

Fate un bel falò con gli amici.

Offerte di pane possono essere fatte ai poveri o agli animali selvatici.

Durante questo tempo potete desiderare di onorare la Dea incinta e l'energia crescente del Dio Sole, quando il sole inizia a sbiadire. Potete onorarli lasciando delle briciole di pane e sidro sotto gli alberi.

Cuocete del pane !! Il pane appena fatto e mangiato è una della attività più belle di Lugh.

Fate dei piccoli cuscini di erba e all'interno una malachite per proteggere i vostri sogni.

Iniziate un nuovo libro di ricette di cucina.

Fate delle bamboline di spighe, possono essere utilizzate nei rituali o semplicemente come decorazione.

Raccogliete la pioggia in una boccetta e aggiungete artemisia per usare la mistura per potenziare gli oggetti magici.

Fate delle candele arancioni e passateci qualche goccia di olio al rosmarino.

Fate del popcorn e benedicetelo. Anche un cibo considerato " frivolo " in realtà diventa sacro in questo giorno.

E' anche il momento giusto per purificare i vostri strumenti dell'arte con delle fumigazioni di ortica e sandalo.

Fate una meditazione in cui vi visualizzate mentre completate un progetto che avete iniziato da tempo.

Passate la giornata in giro con amici e familiari. Potreste fare un bel picnic o anche giocando con gli animali.

Raccogliete dei frutti e delle verdure dal vostro orticello se ne avete uno. Dedicateli agli Dei.

Spalmate le labbra della persona che amate con della marmellata di fragole e quindi baciatele.

Con la vostra nuova pergamena, create una pergamena dei desideri. Scrivete ciò che dovrà fiorire con il prossimo raccolto e bruciatelo nelò falò.

Fate un piccolo desiderio per avere un pò più prosperità e qualche soldino.

Se avete un pozzo vicino casa, beneditelo ed esprimete un desiderio.

Fate una bella insalata fresca con verdure di stagione grigliate.

Lasciate dei fiori in un ruscello, nel mare.

Fate degli oli magici per il successo usando olio essenziale di cipresso.

Fate delle collaline di popcorn usando del cotone nero come base.

Sacrificate ritualmente le emozioni negative, le abitudini nocive, trasferendole in un pezzetto di pane che avrete preparato. Quindi gettatelo nella natura o nel fuoco.

Fate della bibliomanzia, questa notte è molto speciale per la divinazione.

Includete more e mirtilli nella vostra festa ; erano un frutto tradizionale, la cui abbondanza era segno del raccolto.


da sterga delle mele
 
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miagolina77
view post Posted on 27/7/2009, 12:03




Hey quante cose da fare per Lughnasad...ma ci basterà tutto il 1 agosto per farli?Scherzo lo so che nn occorre fare tutto ma quello che più si sente...però ripeto sempre che c'è da imparare...diciamo che metà post era nelle mie conoscenze ma l'altra metà è stata davvero una scoperta...
 
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view post Posted on 15/6/2010, 13:42

~WARHEART ~

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E' la festa del primo raccolto, che apre il periodo in cui si mietono i cereali e si comincia a raccogliere la frutta che si conserverà perl l'inverno.
Lugh , il dio del Sole al quale è dedicata questa festa, nelle saghe irlandesi era un capo dei Tuatha Danann, il" Popolo della dea Dana", che svelava agli uomini, come un eroe fondatore, le tecniche per arare, seminare, e raccogliere il grano.
In questo giorno si festeggia l' Antica Madre che donava i frutti del suo grembo e che sacrificava il suo consorte e figlio, il dio dell' anno , che sarebbe morto per poi risorgere in primavera.
E' un momenti di riflessione importante sulla ruota delle stagioni: insegna l'importanza dell' equilibrio non solo nella natura ma anche nella vita personale. Infatti tutto ciò che è vivo nasce, cresce, conosce il declino e si avvia verso la morte, per poi tornare a nascere completando cosi il grande ciclo universale che perpetua la vita.
La morte è solamente un passaggio, un momento della trasformazione continua che è l'esistenza: il grano mietuto diventa pane, che verrà mangiato ed entrerà a fare parte del nostro sangue, nutrendoci e sostenendoci.
In molte parti d' Europa ma in particolare in Germania, vi era un rito antichissimo chiamato" dell'ultimo covone": i mietitori tagliavano un grosso ciuffo di spighe, che lasciavano sul campo e vestivano da donna, dandogli il nome di Madre del Grano o Madre del Raccolto. Tutti gli abitanti della zona danzavano attorno a questo covone, che era poi lasciato sul campo come offerta e ringraziamento dalla Madre Terra.
In Gallia con un mazzo di steli, ai quali erano state tolte le spighe, venivano confezionate bamboline di paglia chiamate "le figlie del grano" che venivano conservate tutto l'anno come talismani. Anche in occasione di Lughnasadh in Scozia, Irlanda e in altri paesi celtici, si dava fuoco a una ruota , che simboleggiava il sole, e la si lasciava rotolare giù da un pendio, interpretando il suo tragitto.

Festeggiare Lughnasadh
Sulla altare , ricoperto da una tovaglia con un disegno di frutta, si pongono spighe di grano e di orzo, pannocchie, cestini di frutta e verdura che verranno poi consumati durante il pranzo rituale. assieme al pane con semi di papavero, che simboleggiano la fertilità e la rinascita.
Questo pane dovrebbe essere tradizionalmente confezionato con il grano proveniente dal primo covone mietuto, ma al giorno d'oggi è ovviamente molto difficile raccogliere da un campo un grosso mazzo di spighe, liberarne i chicchi e macinarli con una macina di pietra e quindi confezionare il pane. Comunque non è impossibile.
Con un fascio di spighe si confezionano corone, legate con nastri versi che simboleggiano la rinascita, e si pongono sull' altare , dove saranno benedette e quindi appese dietro la porta come un talismano, che propizia la fertilità e la prosperità economica. Anche le pannocchie vengono legate in mazzetti di tre, e benedette, conservate come simbolo di abbondanza.
Le candele sono gialle come il grano mietuto e i piattini delle offerte conterranno chicchi di grano e di orzo, monete di rame, pezzi di pirite, piccole pepite d'oro e miele. La caratteristica di questa celebrazione è che per tutto il giorno si ascolta musica tradizionale e si falla fino allo stremo delle forze.

L'inceso di Lugnasagh
Come base usate un po di segatura o trucioli di legno. L'albero indicato per questa festa è il salice. Pestate nel mortaio quattro parti di legno, aggiungete una parte di petali di fiori gialli, una manciata di chicchi di orzo. segale , avena o altro cereale, una parte di foglie di mirtillo.
Impastate tutto con dieci gocce di germe di grano.

Pane al papavero.
Ingredienti per quattro persone:
100 g di farina integrale di frumento
100 g di farina di segale
100g di farina di orzo
100g di farina di avena
50 g di lievito di birra
2 cucchiai di miele
4 cucchiai di semi di papavero
7 dl di latte intero
sale e abbondante pepe

Mescolate nella terrina il lievito sbriciolato e sciolto nel latte caldo con il miele e il burro , i semi di papavero, abbondante pepe nero macinato fresco e il sale.
Aggiungete le farine e impastate. formate un palla che mettete a riposare e lievitare al caldo per mezzora.
Trascorso questo periodo lavorate ancora per dieci minuti l'impasto e dividetelo poi in panini tondi che disporrete sulla piastra del forno . Lasciate lievitare ancora per un ora e poi cuocete i panini a forno già caldo a 150°C per 20 minuti.
 
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SelmaLaStrega
view post Posted on 19/6/2010, 18:24




Un Sabbath principalmente in onore di Lugh, Dio del Sole celtico. Altri nomi sono Festa della Nozze, o Prima festa del Raccolto. Primo dei tre Sabbat del raccolto, e terzo in ordine di importanza, in questa festa ringraziamo lo Spirito per l'abbondanza della terra.
Il nome gaelico di questo Sabbath è Lunata. In genere le Streghe offrono prodotti della terra o del mare sull'altare, e preparano una grande tavola accanto al luogo della celebrazione del rito. A differenza di altri Sabbat, Lammas è un evento che dura tutto il giorno, con picnic, giochi e ricche conversazioni.
L'altare viene decorato con prodotti dei campi, nastri nuziali, fiori, eccetera. Le Streghe del Nordamerica la considerano la festa del raccolto del grano, e spesso vi incorporano il rito della cottura del pane.
Lammas rappresenta il Giorno del Ringraziamento Wicca, e infatti da questa festa è nato il Giorno del Ringraziamento degli Stati Uniti. Questa festa, che venne celebrata solo due volte dai Puritani nel Nuovo Mondo, corrisponde al culto dell'Europa pagana della "Casa del Raccolto".




Lughnasadh, “Festa di Lugh” (pronuncia Lunasà o Loonasa) è l'ultimo grande Sabba di fuoco della Ruota dell'Anno. Il nome deriva da Lugh, un'antica divinità celtica incarnante la forza, la virilità, le arti e l'energia infuocata della Luce, l'etimologia del suo nome ha molte varianti che rivelano il grande influsso che ebbe nell'Antichità tanto da essere alla base del nome delle città europee Lione, Lucca, Leiden e Lugano. Il mito narra che Lugh possedeva sangue misto essendo nato da Ethniu, figlia di Balor dei Fomoriani e Cian dei Thuatha dé Dannan, nell'infanzia ricevette perciò gli insegnamenti di entrambe le tribù: dai Fomoriani apprese l'arte bellica, l'efferatezza e la violenza (questa popolazione spesso era identificata con forze caotiche e primordiali simili a demoni) mentre dai Thuatha dé Dannan (i Figli della Dea Dana) apprese i segreti della magia, l'uso delle erbe, le arti plastiche come la scultura. Successivamente fu affidato alle cure di Tailtu (o Tuiltun), Regina dei Fir Bolg, alla quale dedicò una festa, celebrata nel suo giorno e conosciuta come Aenach Tailteann che si fuse con Lughnasadh. Il motivo di tale dono da parte di Lugh va ricercato ancora nel mito, infatti secondo gli antichi racconti Tiltu dovette prosciugare tutta la pianura di Breg per impedire una catastrofe ma alla fine dell'impresa morì dalla fatica, Lugh per commemorare la tutrice l'immortalò nella sua grande celebrazione estiva caratterizzata da particolari riti funebri. Il nome Lugh, come dicevo, ha diverse spiegazioni etimologiche, alcuni studiosi lo fanno derivare dal protoceltico lu-wgus, “energia che fluisce”, altri dalla radice celtica lugios ovvero “giuramento” - quest'ultima ipotesi motiva i legami che Giulio Cesare, nel suo De Bello Gallico, dichiara associando Lugh con Mercurio, Signore dei Giuramenti e del Commercio. Un'altra teoria affianca a Lugh il Dio nordico Lugus concentrando l'etimologia sul latino lugere “piangere, lamentarsi” confermando il carattere malinconico della festività unito naturalmente a quello ludico. L'identificazione con Lugus ormai è accertata, moltissimi epiteti del Dio sono anche di Lugh sebbene le fonti su Lugus sono molto carenti. Si è discusso sulla natura di Lugh come Dio della Luce e del Sole in linea con l'Estate, tuttavia analizzato i titoli si deduce che la divinità poteva presiedere non tanto alla luce solare quanto a quella delle Tempeste, dei Lampi – Ionnbeimnech “Feroce Percussore”, è un epiteto ricorrente che ricorda la forza luminosa scaturita sia dal lampo che dai temporali estivi. Lugh era anche conosciuto come Lugad Mal Trigòn “Figlio dei Tre Bracchi” sottolineando la natura triplice del Dio[1], veniva infatti rappresentato con tre volti o tre falli. Quale sia la natura di Lugh è certo che durante la celebrazione di Lughnasadh si festeggiava l'opulenza del Raccolto, la commemorazione degli Spiriti Benigni, la felicità e Serenità estiva. I popoli nordici in questo periodo interrompevano le guerre aprendo un periodo di pace, consacravano il pane e le primizie della Terra, celebravano i matrimoni e le unioni, organizzavano gare di forza e coraggio ripercorrendo la vita del Dio. Una tradizione scozzese e inglese prevedeva di lanciare una grande ruota infuocata dal più alto monte ad indicare il Sole al massimo della sua forza mentre percorre velocemente il Cielo avviandosi alla Caduta autunnale; in Gallia si confezionavano delle piccole bamboline intrecciando steli di grano privati della parte superiore, le quali venivano consacrate dal Sacerdote e tenute come talismano per tutto l'anno. Una variante di Lughnasadh era Carmun, divinità celtica simile a Tailtu che dava il nome alla località omonima dove era venerata. Nell'ambiente neopagano, Lughnasadh è conosciuta anche come Lammas da loaf-mass “Festa dei Pani”, un'antica festività medievale nella quale il sacerdote cristiano consacrava i Pani in una ritualità assolutamente pagana. In questa versione era anche conosciuta come Gale of August come sottolinea R. Hutton facendo derivare la celebrazione dal gallese gwyl aust, “Festa di Agosto” richiamando quindi il sincretismo della precedente facies politeista. In Scandinavia veniva celebrata l'unione matrimoniale tra Frigga e Odino nel Walhalla.



L'Egitto consacra l'Estate con un rito molto particolare che coinvolge non soltanto i fedeli ma anche l'intero circuito templare. La piramide di Cheope era il fulcro esoterico, il 31 luglio infatti le stelle Orione (Osiride), Sirio (Iside) e Kochab (stella dell'Ascia di Horus) si allineavano nei canali della Costruzione convergendo la luce nella cosiddetta Caverna Cosmica dei Misteri sede dell'Anima divina. Il faraone approfittava di questa convergenza per acquisire l'energia stellare prolungando la sua salute, fortuna e grandezza imperiale. Accanto a questo affascinante rito si celebravano le feste in onore di Kephra, associato al sorgere della Luce e la battaglia ancestrale fra Horus e Seth che approfondirò nella sezione apposita.




Nell'antica Roma molte erano le divinità celebrate nei mesi estivi ma le più celebri erano sicuramente i Consualia, Vulcanalia e Mundus Cereris. Nella prima si festeggiava l'opulenza di Consus, dio dei raccolti e delle provviste assolutamente compatibile alla festività di Lughnasadh – si organizzavano corse di cavalli, danze e giochi. Nella seconda si osannava il dio Vulcano che possedeva un tempio all'esterno delle mura cittadine poiché considerato troppo pericoloso e la sua vicinanza alla città poteva comprometterne la sicurezza. L'altare dove si officiavano i sacrifici era di Lapis Niger (Pietra Nera) probabilmente di origine lavica, era invocato come Mulaber (“che incanta il fuoco”) e Quietus (“Tranquillo”) insieme a Stata Mater, la Madre che protegge dagli Incendi. Le offerte consistevano in pesci o piccoli esseri viventi che venivano gettati nel fuoco in sostituzione dell'uomo, il vulcano così aveva avuto la sua vittima annuale senza eruttare. La festa di Mundus Cereris ci riporta al carattere funerario di Lughnasadh diverso da Samahin essendo le anime richiamate benigne e proficue per l'uomo. I due coperchi (Lapis Manalis) che bloccavano l'Ostium Orci (la Porta degli Inferi) venivano rimossi permettendo ai Manes (gli Spiriti Ancestrali degli Antenati) di vagare sulla Terra e apportare il loro benefici annuali. Ricordo anche i Neptunalia, i Furrinalia dedicate a Furrina dea minore dei pozzi e delle fonti e le celebrazioni in onore di Maia e Ops (l'abbondanza).




In Grecia la celebrazione più grande era quella delle Panathenaia (“Tutti gli ateniesi”) ovvero la Nascita di Athena dalla Testa di Zeus. Il giorno precedente chiamato Pannukhis (“Tutte le Notti”, la Vigilia) si offrivano primizie e frutta alla Dea attendendo l'alba quando le offerte si estendevano all'Altare di Eros, Prometeo e naturalmente Athena. I sacrifici erano compiuti sul fuoco sacro per questo motivo Prometeo, che donò il fuoco agli uomini, è parte della festività. Grande importanza rivestiva la sistemazione della processione e l'ordine dei sacrifici. A capo del corteo stavano gli Ergastinai (Lavoratori) col Sacerdote che portava il nuovo peplo (vestito) intessuto durante le Plunteria da delle giovani vergini, il sacro indumento era posto su un bastone e una barca che veniva abbandonata una volta giunti in prossimità del tempio, al primo corteo potevano aggiungersi fanciulle portanti offerte, scodelle, brocche e incenso. A questo punto la processione si divideva in due capi: a Nord vi erano i Sommi Sacerdoti con quattro mucche e una pecora per Pandros (figlia di Cecopre) sacrificate al Tempio Antico di Athena Polias (“della Città”); a Sud gran parte dei fedeli conducevano all'Altare del Sacrificio nella parte esterna del Partenone quattro bovini sacrificati ad Athena Parthenos (“Vergine”), le carni venivano consumate da tutti i fedeli a differenza del primo sacrificio a Nord riservato ai Sacerdoti. A questi due capi seguono i vincitori delle Piccole Panathenaia con in mano una torcia e una hudria (brocca per le libagioni di acqua). Seguono ancora gli Hudruaphoroi (portatori di hudria), Kitharodoi (suonatori di lira), Auletes (suonatori di flauti), Skaphephoroi (portatori di vassoi contenenti oggetti di oro, bronzo oppure dolci sacrificali), Thallophoroi (portatori di ramoscelli d'olivo provenienti dal boschetto sacro di Athena - coloro che non erano greci di nascita portavano un ramoscello di quercia). Il peplo era adagiato sulle ginocchia della Dea e donato da un ragazzo o ragazza al Sacerdote officiante. La fanciulla poteva essere una Arrephore (celebrante delle Arrephoroi), il fanciullo invece poteva essere il figlio dell'Arconte/Sacerdote addobbato con un Serpente a rappresentare Erittonio. I bambini e fedeli portavano delle offerte d'incenso nei grandi thumietheria (incensieri). La prima offerta (prothuma) era dedicata a Gea (la Madre Terra) o Ge Kourotrophos, seguivano quindi i sacrifici alle divinità alleate di Atene principalmente ctonie e terrestri. Gli ultimi e più grandi sacrifici erano dedicati ad Athena Hugieia (“Salute”) e Nike (“Vittoria”). Dopo la processione e la celebrazione rituale iniziavano gli Agones, gare sportive e artistiche che avevano come premio un'Anfora Panatenaica contenente prezioso olio di oliva prelevato dal boschetto della Dea oppure una corona di ramoscelli d'ulivo e denaro. A questa grande festa che coinvolgeva tutta la Grecia si affiancavano le Aphrodisia che celebravano Afrodite Pandemos (“Comune a Tutti”) e Peitho (“Persuasione”), venerate particolarmente nel periodo arcaico come dee belliche e dell'Amore sessuale. Il Tempio e l'Altare venivano purificati e consacrati con sangue di colomba e oli profumati, le statue invece erano immerse in acque sacre dopo una processione rituale. Anche le Kronia avevano un ruolo importante, questa festività era simile ai Saturnalia romani di Dicembre – parimenti veniva ricordata la restaurazione dell'Età Aurea governata da Kronos[8] e Rhea.



In Giappone ad Agosto si celebra la Festa buddista di Obon che ricorda i Defunti e la Famiglia[9]. Il mito narra che un discepolo di Budda ebbe una visione della madre tormentata dagli Spiriti Iracondi, preoccupato chiese consiglio al Maestro che gli prescrisse di sacrificare a Sangha nel quindicesimo giorno del settimo mese. Il discepolo dopo aver eseguito la pratica ebbe conferma della liberazione della madre e per la felicità cominciò a ballare istituendo la danza del Bon Odori (Danza Bon) caratteristica principale della festività. Sul giungere della sera i fedeli lasciano ai flutti dei fiumi i cosiddetti Toro Nagashi ovvero lanterne galleggianti atte a condurre i Defunti nel Regno delle Ombre. In Cina è conosciuta come la Festa dei Fantasmi e celebrata in vari parti del mondo come il Brasile, Canada, Stati Uniti e Malesia.



La teologia wiccan celebra la maturazione del Dio in Padre. E' il momento del Raccolto annuale, ciò che abbiamo seminato nei mesi precedenti adesso sarà utile per il miglioramento e la sopravvivenza, soltanto tramite le provviste di Lughnasadh possiamo affrontare la prossima Caduta autunnale, questa è l'ultima occasione che gli Dei offrono prima che il ciclo stagionale ci conduca nuovamente nell'Oscurità. Il Sole splende in cielo infuocato e ardente, ogni parte della nostra vita è illuminata dal Grande Astro, chiara e visibile, non abbiamo giustificazioni o scuse, tutto è lineare. La festività è governata dal Leone, il Re della Foresta che con la sua chioma infuocata porta alla maturazione di ogni cosa ma anche alla calura più fastidiosa. Il domicilio del Segno è naturalmente il Sole/Lugh astro che dall'Alto dei Cielo assiste gli uomini nella loro felicità e nella Raccolta delle provviste per il futuro.



Tradizioni magiche:

Meditate sul Fuoco Estivo.

Preparate il Pane del Raccolto e consacratelo a Lugh.

Comprate un vestito in onore di Athena.

Danzate e visitate i Defunti.

Invocate Afrodite Pandemos nella vostra Devozione Quotidiana.

Consacrate una bottiglia di Olio d’Oliva che utilizzerete nei rituali.

Addobbate la casa con rametti di olivo e spighe.

Meditate sulla Spiaggia, ringraziando Nettuno e Furrina.


Festa di Lughnasad: la Festa del Grano
Grazie alle feste celtiche oggi stiamo imparando a riappropriarci della dimensione magica del tempo, così come veniva vissuta negli antichi rituali pagani, per ritrovare le nostre lontane radici spirituali e comprendere miti, simboli, tradizioni, leggende, festività in relazione ad alcuni fondamentali momenti di passaggio dell'anno.
In Agosto ricorre la festività celtica e pagana di Lughnasad, una festa di ringraziamento per il raccolto che viene chiamata anche “Festa del Grano”.
“Lughnasad” (che troviamo scritto anche come “Lughnasadh” o “Lughnasa”, e in Irlandese moderno “Lúnasa”, il nome gaelico del mese di Agosto) è una festività che la tradizione celebra indicativamente il 1° Agosto. Questo è il periodo del raccolto dei cereali per i paesi celtici del nord Europa, dove la maturazione avveniva più tardi. Lughnasad era una delle quattro feste principali della religione celtica, l’ultima grande festività del calendario e il suo nome significa “commemorazione o assemblea di Lugh”. Secondo la tradizione dedicata a Lugh, il dio del Sole della mitologia celtica. Lugh viene chiamato con gli attributi onorifici di Lamfada, «dal Lungo Braccio» (una rappresentazione del raggio solare) e Samildánach, «dalle molte arti». Venerato poiché abile in ogni arte conosciuta, di cui è anche divino ispiratore, in questa particolare festa era celebrato come distributore di ricchezze. Per i popoli antichi queste ricchezze erano cibo per tutti, il “pane quotidiano”.

Una Festa del Pane chiamata Lammas
Ritroviamo la celebrazione anche con un altro nome, “Lammas”. Questo nome è stato ripreso da una festività anglosassone che si celebrava nello stesso periodo e che dovrebbe avere origini simili. Infatti Lammas, che si fa derivare da “loaf-mass” (festa del pane), è una festa di ringraziamento e il pane simboleggia il primo frutto del raccolto.
Le celebrazioni di Lughnasad potevano durare anche un mese. Oltre ai giorni dedicati ai rituali religiosi (che indicativamente erano tre), in antichità questo era il tempo per le grandi assemblee delle tribù, in occasione delle quali si svolgevano le grandi fiere e le gare di forza e abilità fra campioni che giungevano anche da molto lontano.
Un riflesso di queste antiche assemblee si ritrova ancora oggi in Scozia con i tradizionali Highland Games che si tengono fra luglio e settembre. Ai Giochi delle Highlands, che prevedono gare di forza fra atleti e competizioni fra danzatori, intervengono campioni da ogni angolo del Paese.


La Vecchia e la Fanciulla del Grano

«Uno dei più importanti eventi dell’anno agrario nell’antica Europa era ed è ancora il raccolto del grano. Risalente all’Età Neolitica, la coltivazione dei cereali ha letteralmente plasmato tutte le civiltà europee e mediterranee: la farina e il pane erano la vita per le antiche popolazioni.
La mitologia più antica narrò di due entità femminili, madre e figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall’ultimo covone mietuto, quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità. Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, il vecchio spirito o la vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, raffigurata come una bambola formata con le spighe dell’ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l’anno. In epoche precristiane queste due figure venivano chiamate Demetra e Persefone, o Cerere e Proserpina.»



Una leggenda irlandese
«Le origini della festa di Lughnasadh [secondo la mitologia irlandese ] sono collegate, però, non tanto a Lugh quanto alla sua madre adottiva Tailtiu, la quale si affaticò per preparare le pianure irlandesi all’agricoltura e così morì, dopo aver chiesto che la pianura diventasse la sua tomba. Lugh ordinò che gli uomini di Irlanda tenessero una festa annuale all’anniversario della sua morte, istituendo i giochi funebri in suo onore. La tradizione dei giochi funerari ha paralleli in molte culture, basti ricordare le cerimonie funebri dei guerrieri morti ricordate nell’Iliade. Il vero scopo della festa è il raduno delle popolazioni al momento del raccolto sulle terre coltivate, terre che costituiscono il corpo materiale della Dea della Terra. Gli stessi raccolti sono essi stessi parte del corpo della Madre Terra.»


I rituali, ieri e oggi

Nelle tradizioni irlandesi, ereditate dalle antiche Leggi del Brehon (un codice medievale di legislazioni), Lughnasadh era anche il momento per celebrare i matrimoni e gli sposi eseguivano particolari danze rituali prima di essere uniti dai genitori. Nelle zone più rurali dell’isola, le Gaeltacht, alcune comunità irlandesi continuano a celebrare la festa con danze e fuochi propiziatori. Questa tradizione è diventata celebre grazie a un film, “Ballando a Lughnasa”, dove c’è una festa intorno a un falò in cima a un colle e le coppie di sposi si uniscono in matrimonio saltando il fuoco.
Le celebrazioni di Lughnasad si sono tenute anche fra i Galli continentali almeno fino al primo secolo dopo Cristo (come attesta il Calendario di Coligny, che risale a quell’epoca e ha registrato i nomi e i periodi delle feste celtiche). E il 1° Agosto in Svizzera c’è una festa nazionale, con l’accensione tradizionale di falò, che potrebbe derivare dall’antica tradizione celtica della “Festa del Grano”.


Questo momento dell’anno, dominato dal calore solare e dalla generosità della natura, vede la fine degli sforzi umani per portare a compimento il ciclo agrario con il raccolto del grano, uno degli eventi più importanti dell’antica Europa. Risalente all’Età Neolitica, la coltivazione dei cereali ha letteralmente plasmato tutte le civiltà europee e mediterranee.

La mitologia più antica narrò di due entità femminili, Madre e Figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il frutto raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall’ultimo covone mietuto, quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità. Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, il vecchio spirito o vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano raffigurata come una bambola formata con le spighe dell’ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l’anno.

Demetra e Persefone
In epoche Pre-Cristiane queste due figure venivano chiamate Demetra e Persefone o Cerere e Proserpina.
I misteri iniziatici in onore di Demetra e Persefone, che si tenevano ogni anno nell’antica città greca di Eleusi, rivelavano che la morte è solo un passaggio verso una diversa esistenza. Il chicco di grano muore ma per rinascere come nuova spiga.
Più tardi, in molte mitologie, la divinità del grano assunse aspetto maschile, il Re o Dio del Grano, Figlio o Amante della Dea. Tali furono Tammuz e Adone il primo riportato in vita dalla sua sposa Ishtar, il secondo destinato a trascorrere metà dell’anno con la Regina dell’Oltretomba e l’altra metà con Afrodite, Dea dell’amore e della Fertilità. Entrambi erano giovani Dei che morivano per resuscitare a nuova vita, come il grano.

Nei paesi celtici del nord Europa, il raccolto dei cereali avveniva più tardi e prima delle dure fatiche del raccolto ci si concedeva una pausa di festa, contrassegnata il primo agosto dalla celebrazione di Lughnasadh (Luunasa), la “Commemorazione di Lugh”. L’Irlanda è una terra dove le usanze di Lughnasadh sono sopravvissute fino ai giorni nostri.



Lugh, Dio del Fuoco e della Luce, può aver derivato il suo nome dalla stessa radice del latino Lux, e pare che sia una più tarda e sofisticata versione di Bel/Beli/Balor, che regna su Beltane. Lugh infatti è legato alle popolazioni agricole, che si unirono a quelle pastorali.
Lugh è anche divinità delle Arti, chiamato “Ugualmente Abile in tutte le Arti” e “Luminoso dalla Mano Abile” per indicare le sue capacità. Era inoltre definito “dal Lungo Braccio” appellativo che lo avvicina al Dio solare egizio Aton, raffigurato con raggi dalle lunghe mani.
Nei tempi cristiani il suo corrispettivo fu l’Arcangelo Michele, oppure Lucifero che come Lugh è portatore di Luce.

LughLughnasadh era occasione di raduni e feste in cui ci si dedicava a giochi, gare e banchetti e si tenevano anche competizioni poetiche di bardi e musici sotto il patrocinio di Lugh.
Il sole aveva trionfato su venti, gelo e nebbie ed ora il raccolto era pronto. Ma la fertilità è anche un concetto legato alla sessualità umana, così nell’antica Irlanda si celebravano i cosiddetti “matrimoni di prova” che duravano un anno ed un giorno. Il contratto era rinnovabile, ma se alla scadenza del periodo la convivenza aveva avuto un cattivo esito, la coppia non doveva fare altro che ritornare al luogo della cerimonia, mettersi schiena contro schiena e allontanarsi in direzioni opposte.

Lughnasadh passò nel folklore britannico con il nome di Lammas, abbreviazione di Loaf-mass (dall’anglosassone half-maess) o “Messa della Pagnotta” poiché con il primo grano raccolto si preparava un pane propiziatorio, offerto nelle chiese come parte di riti eucaristici. La festa viene celebrata anche con fuochi rituali accesi in cima alle colline, come in Galles, nell’isola di Man e in Irlanda, dove i falò sono anche occasione di danze di licenziosità.

La festa del Sole Calante è il punto di svolta in cui l’Uomo Verde di Beltane si prepara a diventare l’Uomo Grigio della Morte in autunno.Ora infatti è il tempo in cui si arresta la crescita del mondo vegetale, per permettere al raccolto di maturare.
Nel folklore europeo, durante i rituali, dall’ultimo covone si estraggono i chicchi del futuro raccolto e si spargono le ceneri delle spighe per fertilizzare la terra.

Il tema di morte e rinascita non negava quello della fertilità espresso dalle orge rituali durante le feste del raccolto che, ricordando il mitico Caos primordiale, rinnovavano il ciclo dell’anno e la fecondità della terra: Fertilità Umana e Fertilità della Natura. Eros (amore) e Tanathos (morte) costituiscono un binomio inscindibile anche in questo periodo dell’anno.



La festa del grano
Uno dei più importanti eventi dell'anno agrario nell'antica Europa era ed è ancora il raccolto del grano. Risalente all'Età Neolitica, la coltivazione dei cereali ha letteralmente plasmato tutte le civiltà europee e mediterranee. La farina e il pane erano letteralmente la vita per le antiche popolazioni. La mitologia più antica narrò di due entità femminili, madre e figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall'ultimo covone mietuto quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità. Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, il vecchio spirito o la vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, raffigurata come una bambola formata con le spighe dell'ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l'anno. In epoche precristiane queste due figure venivano chiamate Demetra e Persefone, o Cerere e Proserpina. Ma non era solo una storia di raccolti e di vegetazione quella che raccontavano gli antichi miti. No, era una storia di morte e resurrezione che coinvolgeva tutti i regni della natura, compreso quello umano. I misteri iniziatici in onore di Demetra e Persefone che si tenevano ogni anno nell'antica città greca di Eleusi rivelavano che la morte è solo un passaggio verso una diversa esistenza. Così come Persefone ritornava dal regno dei morti, anche gli iniziati potevano aspirare alla resurrezione. Il chicco di grano muore ma per rinascere come nuova spiga. Più tardi la divinità del grano assunse aspetto maschile, il Re o Dio del Grano, figlio o amante delle grandi dee. Tali furono Tammuz e Adone, il primo riportato in vita dalla sua sposa Ishtar, il secondo destinato a trascorrere metà dell'anno con la Regina dell'Oltretomba e l'altra metà con Afrodite, dea dell'amore e della fertilità. Entrambi erano giovani dei che morivano per risuscitare a nuova vita, come il grano. Suggerisce nulla tutto ciò? C'era un bosco sacro dedicato ad Adone nei pressi di Betlehem ("Casa del Pane")... In molti templi neolitici dell'Europa orientale sono state rinvenute statuette di donne-uccello (la Dea Uccello) e statuette umane che preparano il pane. Ciò richiama i motivi del tempio di Afrodite a Pafo, nell'isola di Cipro dove Afrodite e Adone furono amanti. Nei paesi celtici del Nord Europa il raccolto dei cereali avveniva più tardi e prima delle dure fatiche del raccolto ci si concedeva una pausa di festa, contrassegnata il 1° agosto dalla celebrazione di Lughnasadh (pron. Luunasa), la "commemorazione di Lugh" (nasadh = commemorazione o assemblea). In gaelico irlandese Lunasa indica il mese di agosto, in gaelico scozzese la ricorrenza è chiamata Lunasda. L'Irlanda è una terra dove le usanze di Lughnasadh sono sopravvissute fino ai nostri giorni. Nei secoli in cui la religione cattolica era perseguitata dai Protestanti, le masse rurali si radunavano su cime di colline o vicino a sorgenti per celebrare i momenti di passaggio dell'anno, obbedendo a tradizioni molto più antiche del Cristianesimo. L'Irlanda ha ancora un cuore pagano, basti pensare al film "Ballando a Lughnasa" dove tra l'altro è mostrato anche un festino intorno a un falò in cima ad un colle... Lugh, dio del fuoco e della luce, può avere derivato il suo nome dalla stessa radice del latino lux, e pare sia una più tarda e più sofisticata versione di Bel/Beli/Balor che regna su Beltaine. Lugh è legato alle popolazioni agricole che si unirono a quelle pastorali: Beltane è una festa pastorale, Lughnasadh è una festa più agraria. Lugh nelle leggende irlandesi era un capo dei Tuatha de Danann, il "Popolo della Dea Dana". Nella guerra contro i precedenti abitatori dell'lrlanda, i Fomori, egli scambiò la vita di Bres, capo nemico, con i segreti dell'agricoltura: aratura, semina, raccolto. Il re dei Fomori era Balor (l'antico Bel), ritenuto nonno o padre di Lugh; ciò non deve sorprendere poiché nelle mitologie di tutto il mondo un dio che rimpiazza una divinità più antica, viene sempre collegata ad essa da legami di parentela per poterne ereditare anche violentemente le funzioni. I Tuatha de Danann furono i penultimi invasori dell'lrlanda (gli ultimi furono i Milesiani, cioè i popoli gaelici) e si imposero ai più antichi Fomori. Lugh appare così un Balor rigenerato. Lugh è anche divinità delle arti, chiamato "ugualmente abile in tutte le arti" e "luminoso dalla mano abile" per indicare le sue capacità. Nel grande racconto mitologico "La battaglia di Mag Tured" si descrive l'arrivo di Lugh a Tara, capitale sacra dove possono essere accolti solo coloro che possiedono un'arte. I due portinai di Tara interrogano Lugh il quale elenca a una a una tutte le sue specializzazioni ed essi cercano di rifiutargli l'ingresso dicendo che a Tara esistono già persone maestre in ciascuna delle arti nominate. AI che Lugh ribatte dicendo che non sarebbe entrato a Tara solo se il re avesse avuto al suo servizio un uomo abile in tutte le arti. Poichè nessuno possedeva contemporaneamente tutte le capacità di Lugh, egli entrò trionfalmente nella capitale. Lugh era patrono di molte città, come Lione in Francia, l'antica Lugdunum, per l'appunto e ciò può essere spiegato col fatto che le città dei Celti nacquero quasi tutte come fiere di artigiani e costoro trovavano naturale consacrare i nuovi insediamenti alloro patrono. Lugh era detto anche Lamfhada "dal lungo braccio", appellativo che lo avvicina al dio solare egizio Aton, raffigurato con raggi dalle lunghe mani. In alcune leggende egli appare nato da un parto trigemino (cioè possedendo una triplice forma), in altre egli sposa tre dee. Questo aspetto trino lo avvicina molto a Brigit, anche essa divinità della luce e delle arti, di cui forse era la controparte maschile. Lugh è il padre spirituale del grande eroe irlandese Cu Chulainn, e divenne Llew Llaw Gyffes ("leone dalla mano veloce") in Galles e Lud in Inghilterra, figure mitiche i cui miti passarono in quello arturiano di Lancillotto. Nei tempi cristiani il suo posto fu preso dall'arcangelo Michele, una più tarda forma di Lucifero che come Lugh è portatore di luce. Le origini della festa di Lammas sono collegate però non tanto a Lugh quanto alla sua madre adottiva Tailtiu, la quale si affaticò per preparare le pianure irlandesi all'agricoltura e così morì, dopo aver chiesto che la pianura diventasse la sua tomba. Lugh ordinò che gli uomini di Irlanda tenessero una festa annuale all'anniversario della sua morte, istituendo i giochi funebri in suo onore. La tradizione di giochi funerari ha paralleli in molte culture, basti ricordare le cerimonie funebri dei guerrieri morti ricordate nell'Iliade. Il vero scopo della festa è il raduno delle popolazioni al momento del raccolto sulle terre coltivate, terre che costituiscono il corpo materiale della Dea della Terra. Gli stessi raccolti sono anche essi parte del corpo della Madre Terra. In questo periodo dell'estate avanzata, si erano lasciate alle spalle le fatiche e le preoccupazioni del raccolto del fieno e ci si preparava al raccolto di grano e orzo, le messi che il calore del sole ha fatto maturare. Lammas era occasione di raduni e feste per le tribù celtiche, in cui ci si dedicava a giochi, gare e banchetti. Era tempo di mostrare la velocità dei propri cavalli e di competere in gare di abilità e forza: ciò era anche un allenamento alle fatiche del raccolto, in cui la velocità e la resistenza erano doti essenziali in epoche prive di macchine. Spesso bisognava fare i conti col cattivo tempo che poteva rovinare il lavoro di un intero anno! Così i giovani partecipavano a gare di lotta, lancio di aste, tiro con l'arco e corse di cavalli, giochi tenuti in grande conto in società guerriere come quella celtica; molte di queste usanze sono state conservate nei Giochi Gaelici che si tengono ancora in Scozia nel mese di agosto. Ma anche le arti erano sotto il patrocinio di Lugh e si tenevano quindi anche competizioni poetiche di Bardi e di musici. I raduni erano occasioni per tenere fiere in cui venivano ingaggiati braccianti e venduti animali. La festa durava due settimane e si diceva che finche sarebbe durata questa tradizione, ci sarebbe stato "grano e latte in ogni casa, pace e bel tempo per la festa e il raccolto". Era tempo di baldorie propiziate dal calore estivo e si celebrava l'inizio del raccolto e l'offerta dei primi frutti agli dei (la festa era detta "del primo raccolto"), così come pure la potenza della luce solare e l'abbondanza generosa della natura. Il sole aveva trionfato su venti, gelo e nebbie e ora il raccolto era pronto. Ma la fertilità è anche un concetto legato alla sessualità umana, così nell'antica Irlanda si celebravano i cosiddetti matrimoni di prova che duravano un anno e un giorno. La località principale dove si celebravano questi matrimoni era in Irlanda a Teltown, località che ha preso il nome dalla Dea Tailtiu. Vicino a una fossa dove sgorgava una sorgente era eretto un muro con un foro: uomini e donne stavano sugli opposti lati del muro, senza potersi vedere ma spingendo insieme le mani attraverso il foro le loro mani. Se agli uomini piaceva l'aspetto delle mani delle donne le afferravano e ciò sigillava il patto matrimoniale. Il contratto era rinnovabile, ma se alla scadenza del periodo la convivenza aveva avuto cattivo esito, la coppia non doveva fare altro che ritornare al luogo della cerimonia, mettersi schiena scontro schiena e allontanarsi in direzione opposte. Una separazione consensuale e tranquilla, senza spese per il divorzio! Questa usanza in realtà è il ricordo di un'antica pratica rituale. La ragione di dare il nome di Lugh alla festa era dovuta alla sua associazione con la Dea Erin alla quale si unì in matrimonio con "nozze di sovranità" (banais rigi in gaelico) in occasione del suo accesso alla sovranità dei Tuatha De Danann. Allo stesso modo tutti ire d'lrlanda si univano ritualmente alla Dea della Terra, la sola che concedeva loro la sovranità sul paese. A Lughnasadh troviamo il parallelo dell'accoppiamento rituale di Beltaine, dove il Dio dell'anno crescente sposava la Dea della Terra. Allo stesso modo i "matrimoni nei boschi" di maggio hanno un corrispondente nei matrimoni di Teltown e degli amori nei campi di grano a Lammas. Ma occorre tener presente che. le nozze rituali di Lugh rappresentano un accoppiamento sacrificale, in armonia del resto col sentimento di morte che aleggia su questa prima festa di autunno. Secondo lo studioso James Frazer, questo era il tempo in cui il re sacro era ritualmente ucciso e il nuovo re sposava la Dea Madre. Così Lugh moriva e rinasceva in accoppiamento con la Dea, unendo in un unico tema di sacrificio la fertilità umana e quella della terra. A noi tutto ciò può sembrare paradossale, come pure il collegamento dei giochi funerari in onore di Tailtiu con le feste nuziali di Lugh. Per comprendere il paradosso delle nozze di Lugh dobbiamo comprendere che le più tarde aggiunte alla leggenda hanno deformato il ruolo della Dea: infatti, pare che in origine i funerali fossero tenuti in onore del Dio che moriva in quanto Dio del Grano e dell'anno crescente. Le nozze erano quindi quelle del Dio dell'anno calante, suo gemello e sostituto. Troviamo questi aspetti nella leggenda gallese di Llew (figura che come si è detto ripete quella di Lugh). Egli visitò il castello di sua madre Arianrhod recandosi là con un coracle, antica e tipica imbarcazione irlandese che simboleggia forse il cesto del raccolto con cui le divinità solari viaggiavano per recarsi dove li attende la Grande Dea. Caer Arianrhod, il castello della Ruota d'Argento era un altro nome della costellazione della Corona Borealis, costellazione circumpolare che non tramonta e quindi ritenuta dimora ultraterrena di divinità e di eroi defunti. Il viaggio di Llew altro non è che il viaggio compiuto in qualità di re dell'anno crescente dopo il proprio sacrificio e in attesa di rinascita. Llew nelle leggende sposò Blodeuwedd, donna creata con i fiori e quindi figura rappresentativa della Giovane Dea della Vegetazione. In seguito Blodeuwedd tradì Llew con Grown il Forte e lo uccise sacrificandolo e sposando il suo sostituto, il re dell'anno calante. Anche in Irlanda gli aspetti sacrificali sono adombrati dalle leggende su Crom, dio sacrificale associato a Lughnasadh e chiamato anche Crom Cruach ("il piegato del tumulo") o Crom Dubh ("il piegato dal nero colore). L'ultima Domenica di luglio in Irlanda è la Domenica di Crom Dubh, in cui ha luogo un grande pellegrinaggio sul monte Croagh Patrick dove si dice che San Patrizio sconfisse una schiera di demoni. Il sacrificio di Crom era compiuto anticamente sacrificando un suo rappresentante umano presso una pietra fallica circondata da altre dodici pietre, essendo questo il tradizionale numero dei compagni del re-eroe sacrificale. Il Libro di Leinster cita dodici idoli di pietra e la statua d'oro di Crom. Più tardi i sacrifici umani furono rimpiazzati da quelli di un toro. Crom, come pure Balor o Bres, è una forma antica del dio luminoso che produce raccolti, rimpiazzata da Lugh in qualità di nuovo Dio che gli sottrae i frutti del suo potere. Nelle leggende Crom Dubh era sepolto nel terreno fino al collo per tre giorni e poi liberato una volta che i frutti del raccolto erano stati garantiti: un segno del successo del rituale era l'abbondanza di mirtilli, presagio di raccolti abbondanti. Ciò rimase nel folklore col nome di Domenica del Mirtillo dato alla Domenica di Crom Dubh, con i giovani che vanno a raccogliere questo frutto. La sepoltura di Crom e la sua liberazione ci rinviano dunque al tema di sacrificio e di rinascita di Lammas. Lughnasadh passò nel folklore britannico con il nome di Lammas, abbreviazione di Loaf-mass (dall'Anglo-Sassone "Hlaj-maess") o "messa della pagnotta" poi che con il primo grano raccolto si preparava un pane propiziatorio, offerto nelle chiese come parte di riti eucaristici. L'antica divinità divenne John Barleycorn, lo spirito del grano o dell'orzo che muore stritolato nella macina per donare farina agli uomini o annegato nella distillazione per produrre whisky. Non a caso nel mito celtico la dimora funebre di re ed eroi era rappresentata come una costruzione circolare e rotante, il Castello della Ruota d'Argento: non è forse questa una raffigurazione poetica del mulino con la sua macina sacrificale? Ma lo stesso simbolo viene raffigurato dalla ruota che viene accesa e fatta rotolare giù per il pendio di una collina, usanza ancora oggi celebrata in Scozia, Germania e Svizzera. A volte la ruota finisce in un fiume, così come la ruota delle stagioni inizia il suo declino. Questa ruota è nuovamente la ruota solare che abbiamo già visto nelle feste del Solstizio estivo. Lammas ripete in un certo senso alcuni simboli solstiziali, essendo il culmine e l'inizio del declino nel ciclo delle feste celtiche allo stesso modo in cui il Solstizio estivo è culmine e inizio di declino nelle feste astronomico-solari. La festa viene celebrata anche con fuochi rituali accesi in cima alle colline, come in Galles, nell'isola di Man e in Irlanda, dove i falò sono anche occasione di danze di licenziosità. La pianta sacra di Lammas è la spiga di grano o di orzo. Lugh e Llew sono divinità del grano, di morte e di rinascita, perché il grano tagliato rinasce come farina e pane. Durante i raccolti si credeva anticamente che una forza sacra (chiamata dai Russi “il Vecchio” , da altri popoli slavi “la Vecchia”, e nei paesi germanici “la Madonna del Grano”) si incarnasse nell'ultimo covone mietuto. Questo spirito del grano era identificato spesso nell'ultimo mietitore che raccoglieva l'ultimo covone. In tempi antichi egli era sacrificato e le sue ceneri sparse nei campi. Poi si passò a sacrificare animali e bruciare fantocci, ma il significato era sempre quello: il sacrificio della divinità primordiale, che moriva come Re del Grano e il cui sangue benediceva la terra, garanzia di futuri e abbondanti raccolti. La festa del sole calante è il punto di svolta in cui l'Uomo Verde di Beltaine si prepara a diventare l'Uomo Grigio della morte in autunno, quando inizia il suo viaggio verso l'Altro Mondo. Ora, infatti, è il tempo in cui si arresta la crescita nel mondo vegetale per permettere al raccolto di maturare. Nel folklore europeo, durante i rituali dell'ultimo covone, si estraggono i chicchi del futuro raccolto e si spargono le ceneri delle spighe per fertilizzare la terra. II tema di morte e rinascita non negava quello della fertilità, espresso dalle orge rituali durante le feste del raccolto che, riattualizzando il mitico caos primordiale, rinnovavano il ciclo dell'anno e la fecondità della terra: fertilità umana e fertilità della Natura. Eros (amore) e Tanathos (morte) costituiscono un binomio inscindibile anche in questo periodo dell'anno.



FONTI:
Da Giovani Streghe di Silven Raven Wolf, Macro Edizioni, 2000
http://ilgiardinodelleesperidi.it
www.cervobianco.it
www.trigallia.com
http://arcanae.splinder.com
“Feste Pagane” di Roberto Fattore, Macro Edizioni
 
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view post Posted on 6/7/2014, 13:42
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Voilà ecco un'altro dei miei rituali scritto in rima da me per questo sabba...fatene sempre buon uso


"Oh saggi dei, saggie divinità
mi presento sono ...(il vostro nome magico e/o non) vostro figlio eccomi qua!
Momento lucente dal calore v'è avvolto
lo chiamiamo Lughnassadh, festa del raccolto,
ed ecco gli dei che stendono la mano
e giunge il momento di raccogliere il grano,
viene mietuto con strumenti di falce
per poi ricavare, farina, pagnotte e focacce,
si celebra quindi la festa del pane
trascorrendo le calde, giornate agostane,
momento anche adatto per raccontarsi le storie
accanto a un falò con personaggi di memorie,
si banchetta col pane o con dolci crostate
qualunque frumento per celebrare l'estate,
un'altro dettaglio che in questo mese s'accoppia
è che dopo la mietitura si pratica la stoppia,
questi piccoli incendi servono a ricordare
che i campi a nuova semina si devon ripreparare,
con queste parole il rituale è compiuto
mi congedo da voi con gentile saluto".
 
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10 replies since 9/7/2009, 18:07   763 views
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