Tratto da la danza a spirale di Starhawak
cap 3 La Congrega
Come dice una strega che per molti anni ha praticato da sola la Stregoneria <<lavorare da soli ha i suoi aspetti positivi e negativi: il tuo addestramento è abbastanza irregolare, ma è così anche in molte congreghe. Il vantaggio è che impari a contare su te stessa e a capire quali sono i tuoi limiti. Quando poi ti unisci ad una congrega, sai già cosa vuoi e cosa funziona meglio per te>>.
Dunque l’esperienza solitaria riveste un’importanza essenziale nella maturazione di una strega lungo il proprio cammino, gli errori che si commettono aiutano ad imparare e preparano ad una migliore riuscita.
Entrare a far parte di un gruppo non è semplice, le persone hanno bisogno di tempo per socializzare e devono riporre il giusto grado di fiducia negli altri.
Ma molti sono i metodi per creare un’atmosfera rilassata e mettersi a proprio agio progressivamente.
Gli esercizi che seguono, possono essere praticati anche da soli ed essere adattati alle esigenze personali appurato che, naturalmente, è preferibile praticare da sé piuttosto che unirsi alla congrega sbagliata.
La chiave di tutto, è sempre la pratica: leggete i rituali qui di seguito, familiarizzate con essi e, successivamente, rielaborateli in una chiave personalistica improvvisando.
ESERCIZIO 3:
PERCEPIRE L’ENERGIA DEL GRUPPOL’energia di cui parliamo nella Stregoneria è reale, è una forza sottile che tutti noi possiamo imparare a percepire. In questo stesso istante, mentre siamo qui seduti nel cerchio, cercate di essere coscienti del livello di energia nel gruppo. Vi sentite concentrati? Consapevoli? Emozionati? Calmi o ansiosi? Tesi o rilassati? (Pausa)
L’energia va su e giù per la vostra colonna vertebrale. Ora sedetevi, cercando di mantenere una posizione eretta, ma senza sforzarvi. Bene. Prestate molta attenzione a come è cambiato il livello di energia. Vi sentite più concentrati? Più consapevoli? (Pausa)
Il vostro respiro muove l’energia sia dentro che fuori dal corpo, risvegliandone i centri di potere. Ora fate un respiro profondo. Respirate profondamente…respirate in modo completo.
Respirate con il diaframma…con l’addome…con il ventre. Il vostro stomaco dovrebbe spingersi in fuori e ritrarsi mentre respirare…allentatevi i vestiti se necessario. Gonfiate l’addome con il vostro respiro. Sentite che vi state rilassando e ricaricando. Adesso prestate nuovamente attenzione ai cambiamenti nell’energia del gruppo. (Pausa)
Ora prendiamoci per mano, in modo da unirci tutti insieme intorno al cerchio. Continuate a respirare profondamente. Percepite l’energia che si muove nel cerchio: potrà sembrarvi come un leggero formicolio, o un tenue tepore, o addirittura come una sensazione di freddo. Ognuno la sente in modo diverso. Alcuni di noi possono vederla, mentre danza sotto forma di scintille nel centro del cerchio. (Pausa lunga)
(Per concludere): Ora fate un altro respiro profondo, e riassorbite dentro di voi il potere, come quando bevete da una cannuccia. Sentitelo andare giù per la spina dorsale, per poi scorrere nella terra. Rilassatevi”
(Oppure procedete con il prossimo esercizio).
ESERCIZIO 4:
RESPIRO DI GRUPPO(Per cominciare da qui dite): “Prendiamoci per mano in cerchio e sediamoci, (oppure restiamo in piedi) mantenendo una posizione eretta.
E ora, chiudendo gli occhi, respiriamo insieme, profondamente, dal ventre. Inspirate…(lentamente), espirate…inspirate…espirate…inspirate…espirate… sentite che vi state rilassando, mentre respirate. Sentite che state diventando sempre più forti con ogni respiro… vi rinvigorite… con ogni respiro… sentite che le vostre preoccupazioni volano via… con ogni respiro… vi rivitalizzate… mentre respiriamo insieme… inspirate…espirate…inspirate…espirate…
Sentite i nostri respiri che si uniscono al centro del cerchio…mentre respiriamo come se fossimo una cosa sola…inspirate…espirate e respirate nel cerchio…respirando un organismo vivente…con ogni respiro…diventiamo un cerchio…con ogni respiro…diventiamo una cosa sola”. (Pausa lunga) (Terminate come nell’esercizio 3 oppure andate avanti).
ESERCIZIO 5:
RADICAMENTO: L’ALBERO DELLA VITA
(Questa è una delle meditazioni più importanti, viene praticata individualmente o in gruppo. Se praticate da soli, iniziate in piedi o sedendovi con la schiena dritta, e respirate profondamente e in modo ritmico). “E mentre respiriamo…ricordatevi di sedervi in posizione eretta; mentre la colonna vertebrale si raddrizza, sentite l’energia che si innalza…(Pausa) Ora, immaginate che la vostra colonna vertebrale sia il tronco di un albero…e che dalla sua base delle radici si estendano profondamente nella terra…nel centro della terra, di Lei stessa…(Pausa)
E ora potete assorbire il potere dalla terra, con ogni respiro…sentite l’energia che sale come la linfa in un tronco d’albero…Sentite il potere che sale su per la colonna vertebrale…sentite che state diventando sempre più vivi…a ogni respiro…
Dalla sommità del capo, avete dei rami che salgono su per poi ricadere fino a toccare terra…sentite il potere che irrompe dalla sommità della vostra testa…e sentitelo passare attraverso i rami fino a quando non tocca di nuovo la terra, formando un cerchio… formando un circuito… ritornando alla sua fonte…
(In un gruppo): Respirando profondamente, sentite che i rami di ognuno di noi si intrecciano con quelli degli altri…e il potere è intessuto in loro…e danza tra di loro, come il vento…sentite che si muove…” (Pausa lunga)
(Terminate come nell’esercizio 3 oppure andate avanti).
ESERCIZIO 6:
CANTO DI POTERE(Questo dovrebbe sempre essere preceduto dal Respiro di Gruppo – Esercizio 4).
“Lasciate che il vostro respiro si trasformi in un suono…in un qualsiasi suono che vi piace…un lamento…un sospiro…una risatina…un mormorio di sottofondo…un grido…una melodia…intonatelo con una vocale…”
(Attendete qualche minuto. In un gruppo nuovo ci potrà essere per un po’ del silenzio. Lentamente, qualcuno inizierà a sospirare, oppure a mormorare a bassa voce. Gli altri si uniranno poco alla volta. Il canto può svilupparsi e diventare un forte mormorio, oppure un’onda scrosciante di note cantate a squarciagola. Le persone possono cominciare a ridacchiare, a urlare o a ululare come animali, se ne sentono il bisogno. Il canto può raggiungere l’apice improvvisamente, per poi cadere nel silenzio, oppure può innalzarsi ed abbassarsi, formando così delle ondate di potere. Lasciate che il canto si diriga da solo. Quando tutti sono in silenzio, concedete un po’ di tempo per rilassarsi. Prima che il gruppo cominci a diventare irrequieto, scaricate il potere della terra (Come illustrato nell’esercizio 7).
ESERCIZIO 7:
SCARICARE IL POTERE A TERRA(Chiamato a volte anch’esso radicamento, lo scaricamento del potere a terra è una delle tecniche fondamentali della magia. Il potere deve essere scaricato ogni volta che viene innalzato, altrimenti quella forza che sentiamo come energia rivitalizzante potrebbe degenerare in tensione nervosa e irritabilità. Negli esercizi precedenti, abbiamo scaricato l’energia assorbendola dentro, lasciandola scorrere attraverso di noi, verso la terra: questa tecnica è spesso utile quando pratichiamo da soli).
“Adesso lasciatevi affondare nella terra e rilassatevi. Ponete a terra i palmi aperti delle vostre mani, oppure sdraiatevi. Lasciate che il potere passi da voi e scorra giù, dentro la terra. Anche se vi incontrate in un attico a quindici piani da terra, visualizzate l’energia che scorre giù sino ad arrivare alla terra vera, rilassatevi, e lasciate che scorra profondamente nella terra…dove sarà ripulita e rinnovata. Rilassatevi, e lasciatevi trasportare con calma dalla corrente”.
Questi cinque esercizi contengono l’essenza di un rituale magico.