Strega della Terra ★★★★★★★★★ - Group:
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| In alcune culture, come ad esempio quella Mixteca, i bambini ricevevano un nome "provvisorio" in base al giorno e al mese in cui erano nati, nominando i mesi con caratteri naturali. Se eri nato, ad esempio, nel primo giorno del mese "Erba", divenivi "Ce - Malinàli", ossia "Uno Erba". Crescendo, quindi intorno ai sette anni di età, giungeva il momento in cui si decideva quale sarebbe stato il nome che ti avrebbe accompagnato per il resto della vita, in base al Dio che ti avrebbe aiutato a trovarlo e in base ad una serie complessa di calcoli. Il rito del cambio del nome, pertanto, designava il momento di abbandono della pubertà per entrare nell'adolescenza. Ma gli aztechi non erano i soli ad effettuare un tale rito. Anche i Nativi americani utilizzavano questo metodo. In base al proprio carattere, alle proprie peculiarità, o in base ad un evento verificatosi, il nome veniva cambiato. Altri invece, come gli arabi, i quali davano grande importanza al sangue e all'onore della propria famiglia, portavano, in coda al proprio nome, anche quello dei propri antenati, anticipato dal termine "ibn", che significa: "Figlio di". Per cui, come leggiamo ad esempio nella cronaca storica del 922 dc a cui Cricthon si è ispirato per scrivere "Mangiatori di Morte", l'autore, un diplomatico di Baghdad inviato nelle terre del nord per ordine del Califfo abbaside al-Muqtadir portava nome: Ahmad ibn Faḍlān ibn Al-Abbās ibn Rashīd ibn Hammād, quindi: Ahmad figlio di Faḍlān, figlio di Al-Abbās, figlio di Rashīd, figlio di Hammād. In un'epoca e un luogo dove non esistevano cognomi erano le gesta o gli antenati che dimostravano chi eri e che parlavano di te attraverso il tuo nome. Così facevano i Re scandinavi, i quali potevano contare su un araldo che li avrebbe presentati: "Costui è Wygfrid, figlio di Uldur, detentore della Spada che uccise Re Wulfgar..." La declamazione delle gesta poteva continuare anche per alcune mezz’ore e interromperla avrebbe significato insultare il sovrano.
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