Bandiere della preghiera e Ruote della preghiera
Sono oggetti appartenenti alla religione Buddista ma che trovo molto interessanti per il loro significato e utilizzo.
D’altra parte, anche la campana tibetana è originaria delle religioni orientali, nonostante questo sono state talvolta integrate nelle pratiche di altre tradizioni.
Bandiere delle preghiere:Le lunghe file di bandierine degli Elementi sono preghiere che vento, sole e pioggia leggono fino a scolorirne la tela, disseminando così il mondo dei loro buoni pensieri. Ovunque sventolino, le tradizionali bandiere tibetane creano dunque un’atmosfera di pace, serenità e speranza. Sin dall’XI° secolo in Tibet, esse vengono esposte davanti a templi, nei luoghi sacri, agli incroci, sui ponti, sui tetti, sulle sommità delle montagne e in qualsiasi luogo all’aria aperta, dove le preghiere possano incontrare il vento.
Le bandiere di preghiera sono stampate su tessuto di cinque colori: il giallo per la terra; il verde per l’acqua; il rosso per il fuoco; il bianco per lo spazio infinito ed il blu per l’aria e il cielo; vengono poste sempre in questo ordine e raggruppate in multipli di cinque. Il cavallo del vento, rappresentato al centro, simboleggia la direzione e la velocità con la quale i desideri vengono trasmessi. Nella parte superiore sono invece stampati antichi Mantra tradotti in tibetano dal sanscrito, che dirigono la forza spirituale emessa dalle persone e dall'ambiente circostante.
Poiché contengono testi e simboli sacri, le bandiere di preghiera devono essere trattate con rispetto. Non possono essere appoggiate per terra o gettate nei rifiuti e le vecchie bandiere devono venir bruciate, affinché il fumo possa trasportare la loro benedizione in cielo.
Il periodo più propizio per appendere le bandiere di preghiera al vento è in corrispondenza del Losar, il capodanno tibetano, oppure in giorni di luna piena.
Ruota delle preghiere:Anche dette chokhor (ruote della legge), costituiscono uno strumento di preghiera buddista esclusivamente tibetano per la crescita spirituale e la guarigione, che porta sempre incisa l'iscrizione mistica “OM MANI PADME HUNG”.
Le ruote di tipo portatile sono anche dette mulini della preghiera e sono delle ruote cilindriche con un coperchio removibile che nasconde una cavità entro cui è attorcigliata una striscia di carta di riso su cui sono scritti antichi Mantra (invocazioni al Buddha). Quando la ruota gira, la preghiera che porta al suo interno si sbriciola nell'aria e il vento la trasporta in tutto il mondo verso le dieci direzioni.
Si crede che ad ogni rotazione del mulinetto corrisponda una recitazione del mantra, per cui questa pratica religiosa permette di accumulare meriti e generare un buon Karma per la vita successiva. Le persone fanno girare la ruota di giorno e di notte, mentre conversano o riposano, in pratica ogni volta che hanno le mani libere, mormorando il mantra. I Buddisti la girano in senso orario, i seguaci di Bon in senso antiorario.
Esistono però ruote di preghiera di diverso tipo e dimensione e non tutte sono portatili. Attorno ai luoghi sacri e agli ingressi dei paesi sono collocate file di ruote più grandi, poste su supporti di legno a beneficio dei pellegrini e dei viandanti. Esse sono costruite per ricevere influssi positivi dall'acqua che scorre, dalla luce delle fiamme e dal soffio del vento che le muovono, e per poter poi trasmettere questo karma positivo a chiunque le faccia ruotare.
[Fonte: www.viaggitibet.it/comportamenti_e_curiosita-3489-439.htm]