(che culo il sabato mattina in ufficio!!! D: )
Intanto ti chiedo scusa per la lunghezza del post, ho cercato di essere il più breve possibile, ma hai fatto delle domande, che magari pensi essere banali ed invece costringono a toccare una tale varietà di campi e di una tale complicatezza che non si può rispondere brevemente. Inoltre essendo alcuni punti legati tra loro, ti chiederei di leggerti tutto prima di fare delle considerazioni punto per punto, perché per non essere ripetitivo ho dovuto separare le questioni e le dimostrazioni ad alcune asserzioni.
-Diciamo che il termini pratici quello che ti hanno detto non è sbagliato, il problema è che per farci delle speculazioni sopra bisogna andare a capire nello specifico, perché è un concetto estremamente distante dal pensiero dicotomico giusto/sbagliato premio/punizione che insegna il cristianesimo (e dal quale siamo influenzati pur non seguendo quella religione) Sul riscontro pratico è perché non te ne sei accorto magari, ma se provi a fare caso a tutti gli eventi particolari nella tua giornata vedrai che li noterai in piccolo. Lì perché la forza che imprimi è maggiore dell'attrito. Se spingi una montagna non la sposterai mai, e ti farai tanto più male quanto più forte spingerai. Allo stesso modo con tanta più insistenza violerai una Legge tanto più importante, tanto maggiore sarà il "danno" (nell'accezione "purificatrice" di cui al post precedente) che subirai. Involontariamente mi hai fornito un esempio ancora più chiaro di quello che uso di solito XD
-Allora per "forze metafisiche" ci si riferisce a tutte quelle forze (numi, archetipi, larve, geni [che non sono quelli della genetica, nonostante l'omonimia], divinità maggiori e minori, infere o supere, etc. etc. etc.) che non prevedono una visibilità fisica, ma se ne vedono gli effetti e che sono intellegibili. Ed in realtà si conoscono con la maggior precisione possibile. Escludendo i matti che sostengono di vedere le divinità che gli parlano e gli danno pratiche rituali (sul vedere le divinità poi è un discorso complicatissimo su cui non entriamo, se vuoi leggiti nel nuovo numero della rivista Il Tempio l'articolo sugli Archetipi ed i Numi), il divino si studia sulla base dei fenomeni che si vedono intorno a noi, e nel tentativo di rispondere a domande che la scienza per pigrizia non si pone. La magia non funziona direttamente sul piano fisico per un motivo banale: non esiste una bacchetta che faccia una scarica di energia che sposta le cose come nei film. Un incantesimo di invisibilità, ad esempio, non renderà realmente l'oggetto invisibile, sarà sempre visibile, ma per "fatalità" tutti coloro che lo guarderanno o saranno persi nei loro pensieri o saranno distratti da altro, come risultato finale non lo vedranno (ho visto con i miei occhi gente fissare degli spazi sacri senza vederli realmente..... eppure 50cm di statua, candele e bracieri accesi certo non si nascondono facilmente!!!). Come ti ho detto prima, con la magia viene alterato il piano metafisico, e per riflesso muterà il fisico. Il metafisico immane al fisico, quindi ogni mutamento del primo muta il secondo, nel caso dell'essere umano ci sono diversi corpi, e questi si situano negli spazi vuoti tra gli atomi (le teorie attuali li posizionano lì). E' per questo che se in un viaggio astrale ti ferisci il corpo lunare quando ti svegli avrai la stessa ferita anche sul corpo; e' su questa logica che funziona il voodoo, le maledizioni, gli ex voto (altro articolo in questo numero de Il Tempio), e qualsiasi altra cosa. E ne hai una prova scientifica perché ogni volta che fai una magia riproponendo la stessa situazione (anche planetaria, di orario, di condizione dell'officiante e dei presenti) avrai lo stesso identico risultato. Non so se è un po' più chiaro o.O Inoltre -come leggerai meglio dopo- il Cosmo (ovvero l'insieme dell'universo -il piano fisico- e di tutto il resto che è esistente) è ordinato da leggi. Queste leggi, che cosa sono? Hai mai visto il 9,8 prendere fisicamente un oggetto e trascinarlo verso il suolo? (mi riferisco all'acellerazione di gravità) No, eppure è una legge esistente, quindi è un'Idea (vedi sempre sotto) che ha una sua forza, ed una sua applicazione concreta ed evidente.
-si, dei "piani" e del loro contenuto. Però non immaginarteli come piani diversi tipo gli universi paralleli. Sono gli uni dentro agli altri, e si possono raggiungere previa adeguata meditazione di anni (io personalmente non lo faccio perché non mi interessa, ma ho visto gente essere in 3 posti contemporaneamente: a letto, a stendere i panni, ed in macchina mentre andava a prendere un nostro amico, ero presente in casa sua e gli ho aperto io quando è arrivato mentre lo vedevo in balcone a stendere).
-Oddei! Mi chiedi di spiegarti il mondo delle idee platoniche e le relative dimostrazione XD Premesso che nessuno ha mai visto il mondo delle idee, però osservando le situazioni intorno a noi si può intellegere. (del resto nessuno ha mai visto il sistema solare dall'alto dimostrando che i pianeti girano attorno a Sole, eppure è stato possibile grazie alla matematica intuire il suo reale funzionamento; così come nessuno ha spiegato la causa della forza di gravità, eppure la si è descritta: non c'è risposta scientifica alla domanda <perché nel vuoto un corpo più grande attrae uno più piccolo?>) Allora, cerco di farla breve: sarai daccordo con me che dal nulla non si può creare qualcosa <in un ambiente chiuso nulla si distrugge nè si moltiplica, tutto si trasforma> (l'universo per quanto possa essere infinito -ma io non credo- è pur sempre uno spazio chiuso, altrimenti sarebbe indefinibile, caotico e privo di leggi.... già solo il fatto che noi possediamo dei confini fisici è una legge che impone che l'universo sia ordinato e quindi finito*). Sorge dunque spontanea la domanda <e quando mi viene un'idea, da dove viene?> Platone risponde che poiché nulla può sorgere dal nulla, noi la prendiamo dal mondo delle idee, egli propone che la nostra mente possiede una serie di "incastri" (venutisi a formare nel tempo, con l'esperienza, l'acquisizione di informazioni, etc.), anche le Idee hanno un loro incastro, quindi se hai un incastro adeguato ti verrà in mente una idea nuova legata a quel tipo di tuo incastro. Io non credo sia proprio così, però bisogna considerare che per quanto i greci fossero tutto tranne che idioti, nel Vsec. a.c. ancora si prendevano a schiaffi tra di loro per decidere quale città doveva fare la "fica" tra le altre città greche.
Credo che in termini più moderni si possa parafrasare così: Esiste il mondo delle Idee, perché ogni cosa che ci circonda ha in se un tot di leggi che lo caratterizzano (pensa al tavolo del tuo ufficio per esempio: numero gambe, colore, materiali, viti; ed ognuna di queste ha delle idee proprie in se, gamba: sostenimento dal suolo, fissa/articolata, con/senza piede; colore: chiaro/scuro, tono, saturazione, timbro, tipo di onda riflessa; e così via), queste leggi da qualche parte devono stare, ed infatti sono contemporaneamente dentro all'oggetto (ovviamente) e nel mondo delle Idee; tanto è vero che noi possiamo immaginare un tavolo -che magari non esiste nemmeno!- senza necessariamente vederlo, ovvero possiamo avere un contatto con l'idea di "tavolo" anche in sua assenza. Come è possibile questo? Uno scienziato ti risponderebbe che ogni nuova idea altro non è che un'accozzaglia di dati memorizzati in passato.... eppure ancora non è stato identificato il lobo della memoria, o meglio, è stato identificato l'ippocampo come una delle aree del cervello maggiormente implicate nella memorizzazione dei dati, ma non si è capito come due neuroni "decidono" di unirsi creando un dato, che poi viene interpretato dalla corteccia prefrontale come ricordo. Inoltre non si spega come alla gente possano venire nuove idee in ambiti di cui non sanno nulla. E l'istinto? Chiunque in situazione di pericolo attiva un c.d. "istinto" che però non ha mai memorizzato in nessuna situazione (soprattutto oggi giorno), ed è in grado di salvarsi la pelle anche in situazioni disperate (la produzione di adrenalina si limita ad aumentare le percezioni, e la forza, non la capacità di produrre idee). E così altri esempi. Ora se come abbiamo detto non esiste nulla che non abbia una sua idea in se stessa (ovvero tutto ha una sua Idea), ogni cosa che non esiste ancora ha già una sua idea pronta a "materializzarsi" (e da qualche parte deve stare: nel mondo delle idee, appunto), come si materializza? Uno dei modi per materializzarsi è quello dell'essere umano. Quindi, magari, l'artigiano che produce tavoli ha la famosa "intuizione geniale", che altro non è che un contatto con il mondo delle idee che per materializzarsi in termini fisici, usa come tramite il cervello facendo avvenire tutti quegli eventi descritti dalla neurofisiologia e dalla psicobiologia. Magari per questo contatto vi può essere un evento esterno che ti "ispira", ma non è una questione esclusivamente fisica, è prima di tutto mentale (la mente è uno dei 4 corpi di cui è composto l'uomo: fisico, anima, mente e spirito) poiché ausilia l'intuizione e il recupero di un'idea dal mondo delle idee.
Forse ti verrà da chiederti <ma che bisogno c'è si tutta questa complicazione???> Bè, se ci sono delle Leggi che governano quanto ci circonda (forza di gravità, confini fisici, misurabilità delle cose, ogni cosa che "è" in quanto esistente deve essere sottoposta a delle leggi), queste leggi devono pur stare da qualche parte; sul "dove" possiamo anche discuterne, io condivido la teoria platonica che siano contemporaneamente dentro gli oggetti e nel mondo delle Idee; ma è innegabile che queste leggi esistano. E se l'essere umano le può capire, usando uno strumento come la matematica per leggere queste leggi e descriverle, allora come può non esistere? Come può l'essere umano capire un qualcosa che non esiste? Se le leggi che regolano l'universo non esistessero, l'uomo non potrebbe capirle. Quindi per assurdo, è la scienza stessa a dimostrare l'esistenza del metafisico. Che poi tu voglia chiamare la forza di gravità in questo modo, o tu decida di definirla 9,8, oppure come uno degli aspetti di Venere, cosa cambia se non il nome?
Inoltre la materia solo per il fatto di esistere necessita di leggi, non a caso anche nel mito prima vi è il Caos, da questo immediatamente arriva Cronos (la prima legge, la materia non può esistere se non è soggetta al tempo), e se vi è il tempo devono esserci altre leggi che la organizzano nel mutamento temporale, e quindi Zeus.
*perché per essere ordinato deve essere finito? Perché per creare ordine in uno spazio hai bisogno (anche in geometria) o di un centro o di un perimetro/circonferenza, se hai uno spazio infinito non puoi trovare né l'uno né l'altro. Tanto è vero che hanno dimostrato il continuo allontanamento degli astri da un ipotetico centro dell'universo (non ancora trovato) a seguito del big-bang. Se c'è un centro allora l'universo è ordinato, e quindi finito (magari in continua espansione, ma finito). Anche perché la materia nell'universo non può essere infinita, deve per forza essere finita. Se fosse infinita andrebbe a riempire ogni cosa, e non ci sarebbe modo di muoversi, e ne verremmo schiacciati dalla pressione perché per esserci un quantitativo infinito di materia dovrebbe venir prodotta in continuazione per andare a riempire gli spazi sempre più infinitesimalmente piccoli. Non a caso se tu vai nella profondità dell'oceano, dove la concentrazione di atomi è maggiore, ti trasformi in una sogliola (un sottomarino moderno a 450 metri diventa grande come un pisello), la stessa cosa avverrebbe se ci fosse una continua ed infinita produzione di materia. Tutte le teorie sulle particelle dell'antimateria (ovvero la materia che sta nel "vuoto") in realtà non è una materia reale ed osservabile, è stata "inventata" solo come strumento per l'applicazione di una serie di formule per altre ricerche.... ma non è una vera e propria materia!!!
- La pagina di wikipedia è sbagliata, nel senso che è cambiata nel tempo l'accezione dei due termini. Oggi Etica e Morale sono indistinte, ma in origine (quando vi era una maggior sanità mentale) l'etica aveva un valore razionale e comune per chiunque, mentre la morale era la tradizione locale. Infatti "Ethos" si traduce come "luogo in cui vivere" (luogo in senso ideale, non geografico) o anche come "inizio"; mentre invece morale viene da "Mos/Mores" che sarebbero i costumi dagli antenati, le tradizioni. Quindi una ha un valore primario anche come importanza, mentre il secondo ha un valore di tradizione culturale.
-E questo è l'errore del cristianesimo (e l'ennesima riprova che è una religione che serve solo al controllo delle persone), e della scienza. Se osservi entrambi pretendono una fede cieca. Il cristianesimo pretende che credi in Dio, e che tutte le loro incoerenze siano spiegate con un semplice "mistero della fede". La scienza rifiuta a priori ogni spiegazione metafisica (come quando ai tempi di Galileo i vari dotti si rifiutavano di guardare dentro al telescopio!), infatti non ho mai visto uno scienziato sperimentare un rito di qualsiasi tipo per vedere se funziona o meno. Quindi pretende fideisticamente che si creda nei suoi dettami, e nei suoi presupposti, senza che possano essere contestati. Infatti l'esoterismo (quello serio) studia il metafisico con lo stesso sistema adottato dalle "scienze c.d. esatte", le quali trarrebbero grande vantaggio se lo prendessero in considerazione.... ma non vogliono nemmeno mettere l'occhio dentro al cannocchiale per guardare le sfere celesti, e rimangono a chiacchierare e a filosofeggiare di come -ad esempio- la Luna non abbia nessuna influenza sulle persone (Luna che per altro cambia le maree, ma secondo loro non influenza un corpo umano composto dal 75% di acqua...).
Come hanno fatto i romani a costruire monumenti immensi, ancora oggi impensabili? Come hanno fatto i persiani a costruire la prima batteria? (vedi pila di Baghdad) Come hanno fatto gli egizi a fare operazioni al cervello riuscite perfettamente? Come hanno fatto i greci a comprendere che era il Sole al centro del sistema solare, a calcolare la circonferenza della terra (sbagliando di pochi km), ed a calcolare la distanza tra la terra e il Sole? Ed a costruire la prima macchina a vapore? E ad innalzare i più grandi e duraturi imperi che l'umanità abbia mai visto, e che nessuno è riuscito ad imitare?
Perché tra scienza e religione c'era una complementarità, non si poteva fare una cosa senza l'altra, quindi ogni scoperta "scientifica" rettificava la religione, ed ogni "innovazione teologica" perfezionava la "scienza".
I Romani saranno mica stati tutti coglioni se hanno costruito il più grande, duraturo, strutturato, impero che l'umanità abbia mai visto, soltanto guardando cosa facevano gli uccelli per prendere anche la più banale delle decisioni.
La scienza è corretta, sarebbe sbagliatissimo tornare ad uno status medievale dove tutto era solo religione, bisogna tornare ad una complementarità tra le due scienze.
....e dopo 2 ore per scrivere tutto questo me ne vado a pranzo! Spero di essere stato chiaro su tutto, e non averti annoiato!
Scusa solo la domanda, è curiosità la mia, che ci fai in un forum pagano dato che sei così pregno di ateismo???? o.O
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