CITAZIONE (; October @ 22/5/2011, 14:57)
^ Io non credo che il divino apprezzi il mio sangue, più che una mela.
Gli Dei non se ne fanno niente, nè dell'uno, nè dell'altra. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
Io non credo neanche in un rapporto "do ut des" con il divino.
Già gli esseri umani sono creature avide e superbe, perciò mi piace confidare nella superiorità degli Dei, che non hanno nulla a che vedere con la nostra razza.
CITAZIONE (; October @ 23/5/2011, 13:16)
CITAZIONE
e quindi perché pensi che la magia possa funzionare?
E perché fai loro offerte?
Se non hanno nulla a che vedere con noi...
Non hanno nulla a che vedere con noi
nel modo di essere. Non credo che un'energia superiore a noi abbia bisogno di un'ottica basata sulla convenienza.
Io faccio loro offerte? Mai fatta un'offerta in vita mia.
Non credo neanche che per ottenere un favore dagli Dei, io debba in qualche modo sottomettermi a loro.
Gli dei non hanno nulla a che vedere con noi?
Superiore? Inferiore? Convenienza? Allora perchè non torni al monoteismo con il dio-padrone? Non fai offerte, ne sei sicuro? Non preghi mai? Non pensi mai alle tue divinità? Non segui un credo? Sono offerte di te che tu fai inconsciamente ed in maniera del tutto genuina...
Ma soprattutto: credi che fare offerte sia SOTTOMETTERTI? Ma cosa pratichi?
CITAZIONE (Helyanwes @ 23/5/2011, 10:43)
Considero l'offerta di sangue (proprio e non quello altrui o di animali) un gesto molto sacro e profondo. E' un'offerta che va fatta pienamente coscienti di ciò che si sta facendo cioè donare la propria essenza, e quindi se stessi, alla divinità o a una causa. Non è questione di autolesionismo, quando dono il sangue non stò facendo autolesionismo ma stò donando qualcosa di molto molto prezioso, perchè mio dall'alba dei tempi, lo stesso vale se faccio un offerta di "frutta" o di sangue, penso che il potere tra una cosa e l'altra sia diverso, ovviamente se sentito nel giusto modo. Ovviamente non si parla di litri e litri, per carità, ma qualche goccia. Ad ogni modo non ne ho mai fatte di questo tipo e se mai mi capiterà sarà una cosa rara e molto importante
Giusto, per di più noi donne abbiamo il dono delle mestruazioni ogni luna, e il sangue mestruale come dono alla Madre ha un valore magico elevatissimo.
CITAZIONE (Marzio de li Trabucchi @ 23/5/2011, 16:34)
Ma guarda che non funziona così, noi per convenzione utilizziamo il termine "gradito agli Dei", nella realtà le offerte, le invocazioni, ecc. sono un modo per attrarre a se le energie che gli Dei rappresentano.
Inoltre nessuno ti ha mai detto di sottometterti (i cristiani/mussulmani/ebrei si sottomettono! i pagani no!), ma devi renderti conto che comunque sei inferiore ad essi.
Una dimostrazione?
Se vieni colpito in pieno da un fulmine puoi sopravvivere? No
Puoi uccidere una divinità? No
Ergo sei inferiore ad essi.
Non per questo ci si deve sottomettere, anzi, gli Dei amano proprio chi non lo fa, e che piuttosto muore che inginocchiarsi.
Ma sarebbe arroganza pensare comunque di essere inferiori o pari agli Dei.
Altro discorso è la questione di importanza in una misura universale, dove il valore di uomini/Dei/viventi/non viventi è paritetico, in quanto parte dello stesso equilibrio.
Uh, mi vengono i brividi...
Perchè parli di inferiorità? Noi siamo parte del tutto. Dio e Dea sono due lati della stessa medaglia, insieme formano la divinità, e come sopra così sotto anche l'essere umano, con le sue energie sia femminili che maschili, è divinità...
L'unica cosa che ci distingue è che gli dèi lo sanno di essere divinità, noi no.
Per cui parlare di superiorità ed inferiorità di fronte agli dèi mi riporta alla mente i concetti cristiani o musulmani...
Con gli dèi ci dovrebbe essere un rapporto di 'riconoscimento', rispetto ed affetto, perchè, in fondo, siamo tutti parte di un unico tutto.
CITAZIONE (Marzio de li Trabucchi @ 24/5/2011, 00:07)
CITAZIONE (LiulyButterfly @ 23/5/2011, 22:03)
ma il rapporto di genitore e figlio non è affatto di parità!anzi!il genitore rispetta sì il figlio ma gli chiede obbedienza in quanto lui con la sua saggezza può aiutare il figlio inesperto!O sbaglio?
Le offerte non vanno considerate come un pagamento e la divinità non ci ascolta dietro compenso!Però vi è una legge cosmica universale che si fonda sull'equilibrio:io do qualcosa all'universo e l'universo da qualcosa a me.Questo perchè noi viviamo in simbiosi con l'universo e con i nostri Dei.In più l'offerta dovrebbe essere un piacere e non un atto puramente materiale simile al pagamento!Per me l'offerta è una dimostrazione d'amore per la divinità come anche il rispetto (cioè la sottomissione,spogliata del suo significato negativo) con la quale la offro ai miei Dei per ottenere qualcosa!
esattamente!
oltre al fatto che l'offerta è una dimostrazione di questo rapporto filiale che hai con essi...
Un po' come quando un genitore ti chiede di fare qualcosa, tu per rispetto nei suoi riguardi lo fai.
Su piani differenti ma il discorso è il medesimo
Ahhh, uno fa quello che i genitori vogliono da te perchè - in fondo
- provi affetto per loro..
non certo perchè pensi: ok, è mio superiore...
CITAZIONE (Mischua @ 7/10/2012, 14:05)
Il male di cui parlo è prettamente fisico, ho smpre chiesto scusa da quand'ero bambina anche se strappavo un semplicissimo filo d'erba. Con mia madre litigo xchè non voglio che uccide le mosce, am le deve fare uscire dalla finestra, che non è giusto che muoiano. Escludendo questo vediamo se ho capito bene (scusami, se sembrano domande idiote)
dovendo essere un discorso per cui tolgo qualcosa e ne dono un altra, come appunto ringraziamento o offerta agli Dei perchè mi aiutino, non devo sentirmi in colpa se quando raccolgo una cosa non posso offrire nulla (esempio: se raccolgo delle foglie di limone per un sacchettino o un incatesimo, non devo sentirmi nè obbligata nè tanto meno in colpa se non posso farlo, consapevole che lo farò finito il sacchettino/incatesimo?)
Colpa? Se non hai niente da offrire al momento basta solo che ringrazi...
A me capita spesso di vedere qualcosa da prendere alla natura ma non avere niente da offrire sotto mano, poi magari torno il giorno dopo e lascio qualcosa allora... Oppure puoi fare qualcosa di gradito alla pianta: per dire, oggi stesso mi è capitato: ho colto un fiore dalla pianta di mio padre e le ho chiesto scusa se le arrecavo una ferita, le ho spiegato il motivo per cui coglievo il fiore e poi l'occhio mi è caduto sul terreno vicino le radici... manco a dirlo era piena di erbacce, per cui come 'offerta' ho dedicato un po' di manodopera e ho tolto le erbacce, per cui la pianta ne beneficiava...
penso si debba togliere tutto il costrutto di cerimonie e doveri e quant'altro, sono cose delle religioni monoteiste ì, che devono solo dimostrare la magnificenza del loro culto e ritornare alla semplicità.
Un semplice grazie detto con cuore aperto e sincero deve bastare.
Io oggi prendo, domani donerò... perchè tutto è un ciclo.
E non c'entra niente il </>do ut des</>, io do e poi mi capiterà di ricevere.
Così come ho ricevuto una guarigione da un problema che mi portavo dietro da anni e che mi pesava molto, e ora sono guarita e per RINGRAZIARE donerò un po' del mio sangue.
Dipende da quello che senti dentro di voler donare...
<3