Antico Culto

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erinhb
TOPIC_ICON13  view post Posted on 24/6/2012, 15:36




Nella discussione riguardante l'Hex Wicca stavamo parlando di cosa fosse nei fatti l'Antico Culto, così ho pensato di aprire un topic per confrontarci.
Vado un po' a memoria adesso, quindi se sbaglio o trascuro qualcosa perdonatemi :P

L'Antico Culto, per ciò che ho letto e ricordo, può avere due accezioni.
La prima è quella dell'egittologa e antropologa Margaret Murray. Riporto da Wikipedia
Margaret Murray divenne però famosa in Gran Bretagna come antropologa soprattutto a causa della sua ipotesi sul culto stregonesco europeo. La speculazione dei suoi studi antropologici si concentrò infatti sul folklore europeo, che la portò alla presunta riscoperta di una religione pagana precristiana, ritenuta da lei capace di sopravvivere sottotraccia per millenni, dopo l'avvento del Cristianesimo come religione di stato (IV secolo); una religione minoritaria e nascosta, che venne perciò perseguitata nei secoli seguenti come stregoneria da parte della religione ufficiale, soprattutto durante il periodo della cosiddetta caccia alle streghe.
Queste teorie vennero pubblicate dalla Murray attraverso un primo studio accademico, Witch Cult in Western Europe del 1921 e poi soprattutto nel 1933 dal libro Il Dio delle streghe, concepito proprio in favore di un pubblico più vasto e che difatti divenne un best seller. Questa tesi della Murray ebbe un enorme successo in Gran Bretagna per oltre trenta anni, dove il milieu culturale del paese era già da tempo pronto ad accogliere tutto ciò che riguardava il paganesimo, il ritorno alla natura e le tradizioni folkloriche.
La tesi della Murray sulla stregoneria venne però in buona parte smentita a partire dagli anni '60, in seguito a più rigorosi studi antropologici. Nonostante questo, la tesi ebbe comunque un enorme impatto, sia a livello accademico che sociale, tanto che venne presa tra i "miti di fondazione" della Wicca e in generale di tutto il movimento del neopaganesimo [1] .

Tuttavia le sue teorie riguardanti l'esistenza di un Antico Culto trasmesso per generazioni e poi trasformatosi in stregoneria e poi ancora in neopaganesimo sono state smentite definitivamente.
(Questo non vuol dire che non esistesse un culto della Dea Madre, come dimostra anche il lavoro di un' altra brillante archeologa, Marija Gimbutas).
L'altra accezione, molto simile alla prima, è quella di un culto della Dea che ha assunto varie forme nel corso della storia, e sarebbe sopravvissuto fino a noi. Nonostante sia indubitabile che ci siano stati vari culti della Dea, è possibile però affermare che siano riconducibili ad un unico filone che ha avuto una storia e soprattutto un trasmissione coerente attraverso le varie generazioni?



 
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'Athtar
view post Posted on 24/6/2012, 17:58




E' dura rispondere!
Come hai detto tu, le fonti storiche, di per sé, potrebbero anche dimostrare che è sempre esistito un culto della Dea, ma non avendo prove dei rituali svolti e delle credenze effettive dei vari culti femminili attraverso i millenni, il problema rimane aperto.
Sicuramente la devozione a una Dea c'è sempre stata ed è sempre sopravvissuta, anche nel cristianesimo (la Madonna), e secondo me possiamo anche dire che si tratta sempre di un'unica Dea... sono i vari culti, le credenze specifiche, i rituali e la dottrina che non credo possano essere paragonabili nelle varie epoche, perché abbiamo anche poche notizie...
 
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~Oneiros
view post Posted on 26/6/2012, 18:42




Per quanto sia stata screditata la Murray non è andata lontana dal capire realmente le cose, anche perché, una religione o più religioni sono sempre sopravvissute parallelamente al Cristianesimo per quanto questo si adoperasse di falciarle via. A proposito di ciò, il culto della Dea Madre potrebbe anche avere origini preistoriche dove si adoravano le prime Veneri di terracotta e in molti libri viene citata la rilevanza dell'antica cultura Matriarcale, dove le Dee predominavano in maniera maggiore. Per citare degli esempi, anche Crowley nel Magick e Lynn Picknett in La storia segreta di Lucifero vanno ad analizzare di come la donna fosse predominante nella società e quest'ultima dopo uno studio linguistico mostra come la parola Elohim fosse duale con i principi di maschile e femminile e ancora prima solo femminile. Che poi tutto sia girato a favore di una società "patriarcale" se la si vuol chiamare così, quella è un'altra storia. Di per sé il culto delle Dee è sempre stato molto forte e lo è tutt'ora in diversi luoghi.
 
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Eva
view post Posted on 3/8/2012, 10:56




CITAZIONE
Nonostante sia indubitabile che ci siano stati vari culti della Dea, è possibile però affermare che siano riconducibili ad un unico filone che ha avuto una storia e soprattutto un trasmissione coerente attraverso le varie generazioni?

Questo non lo credo, non credo che la stregoneria si possa farla risalire all' "antico culto" e non credo possa esserci un unico filone che unisce i culti greci, romani e egizi.
Quello che trovo curioso è come più o meno venga riproposta sempre la stessa storia sia per la creazione dell'uomo , che per le divinità che seguono sempre uno schema di nascita , splendore , promessa di grandezza per l'uomo e poi decadenza in attesa della rinascita.
Questo penso che possa far riflettere su come la religione in qualche modo rispecchia sempre un po' ciò che circonda l'uomo, la vita è ciclica e anche l'anno.
Penso che tutti i culti si basino su simbolismi comuni e per questo sono simili , ma allo stesso tempo son figli della loro epoca.
Seguendo questa logica può esser che fra mille anni adoreremo un androide
 
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WizardOfWind17
view post Posted on 3/8/2012, 20:24




A parer mio ogni popolo nella storia ha interpretato giustamente a modo suo, ma tutti i culti provengono dal tempo in cui l'uomo primitivo adorava una Dio della caccia e una Dea dell'agricoltura o comunque delle divinità che rappresentassero il principio maschile e quello femminile.
Nel tempo poi, siccome è logico che il mondo è grande e prima non c'era nemmeno la comunicazione che c'è adesso tra le varie nazioni, si sono sviluppati tanti modi di vedere il Dio e la Dea fino all'assurdità delle religioni patriarcali e maschiliste...

Chissà quante cose sono tenute nascoste dalla Chiesa, quante cose usciranno fuori nel tempo, so solo che in ogni quando e in ogni dove sono sempre esistiti donne e uomini dotati di facoltà particolari, ricchi di saggezza e conoscenza, in armonia con le forze della natura, e questi sono stati chiamati streghe, curanderi, guaritori, sacerdoti, mistici e quant'altro... l'unica certezza e che il potere di cui è dotato chi intraprende questo antico cammino, a qualsiasi tradizione appartenga, è qualcosa di sacro, divino e fondamentale per l'equilibrio e l'evoluzione ;)
 
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tormalina
view post Posted on 13/2/2013, 20:20




ho letto il libro della wicca di scott cunningham , da quel che dice gli sciamani cioè uomini di medicina e detentori di potere praticavano la magia e parlavano con gli spiriti , da qul che ho capito la wicca è derivata da ciò e si è modificata e adattata anche al cambiamento , correggetemi se sbaglio , comunque una fonte dice che la magia nacque in egitto , c'era gia ma iniziarono loro a farne uso e con l'evolversi uno dei rami che aprì fu la wicca .così è ciò che ho capito .
 
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Sunne
view post Posted on 13/2/2013, 21:50




CITAZIONE (Eva @ 3/8/2012, 10:56) 
CITAZIONE
Nonostante sia indubitabile che ci siano stati vari culti della Dea, è possibile però affermare che siano riconducibili ad un unico filone che ha avuto una storia e soprattutto un trasmissione coerente attraverso le varie generazioni?

Questo penso che possa far riflettere su come la religione in qualche modo rispecchia sempre un po' ciò che circonda l'uomo, la vita è ciclica e anche l'anno.
Penso che tutti i culti si basino su simbolismi comuni e per questo sono simili , ma allo stesso tempo son figli della loro epoca.
Seguendo questa logica può esser che fra mille anni adoreremo un androide

Concordo pienamente. Il fatto che esistano simbolismi comuni che vengono adattati nel corso della storia a tempi, luoghi e mentalità differenti è evidente. Che ci sia un filone unico che si dispiega nel corso dei millenni? Forse no. Ma pensare ad una matrice comune magari non è così folle. Una matrice dalle quale siano partiti vari "filoni spirituali" espressi tramite simbologia comune.
 
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Enid
view post Posted on 15/2/2013, 12:23




CITAZIONE
Che ci sia un filone unico che si dispiega nel corso dei millenni? Forse no. Ma pensare ad una matrice comune magari non è così folle. Una matrice dalle quale siano partiti vari "filoni spirituali" espressi tramite simbologia comune.

Mi chiedo se questa matrice comune che si intravvede chiaramente come rincorrendosi nei vari miti sia la risposta ad esigenze spirituali e materiali che nei vari popoli si sono rese tanto forti da dover trovare una collocazione/spiegazione più o meno convincente - trovando poi risposte comuni nate anche e soprattutto dall'osservazione della natura circostante - o se vi sia una sorta di richiamo, profondo, metafisico a cui chi ci ha preceduto ha risposto adattando i messaggi ricevuti dal Divino ai propri tempi ed alla propria civiltà pur mantenendo tratti comuni nella raffigurazione dell'Energia con cui venivano in contatto.
Questo spiegherebbe le assonanze tra le divinità nei vari pantheon che paiono a volte parlarsi, gemellarsi, fondersi.
Per tornare alla domanda di Erin, nn credo vi sia stata una trasmissione coerente del culto della Dea, trovo però personalmente confortanti le assonanze a cui alludevo perché mi pare diano spessore alla mia ricerca, la nutrono e svelano una figura prismatica ma integra che si è lasciata bonariamente osservare nel corso dei secoli e che ancora ci parla, ammalia e forse ci chiama a sé.
 
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Sunne
view post Posted on 15/2/2013, 15:02




Personalmente trovo più convincente, passatemi il termine, quella sorta di "richiamo" ad un messaggio divino che nel corso della storia è stato rappresentato e quindi reso simbolo da coloro che ci hanno preceduto. E inutile negarlo quel richiamo è presente ancora oggi indipendentemente dalla religione che si voglia considerare. In ogni epoca il messaggio (mi trovo in imbarazzo a scegliere un sostantivo per esprimere quello che voglio dire, mi sembrano sempre inadeguati), dicevo, questa matrice trova risposta incarnandosi nella situazione del momento e dando di conseguenza risposta alle contigenze del periodo. Vero è che muta continuamente ma alla base rimane se stessa. E così coloro che nel mondo hanno voluto onorare la Dea, o che ne hanno sentito l'immanenza, hanno potuto farlo nei secoli (certo grande importanza ha avuto anche la tempistica e la modalità con cui è stato fatto). Quindi si, continuità, ma non coerenza.
 
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eforos
view post Posted on 15/2/2013, 17:33




Vorrei sommessamente far notare che tornando indietro nel tempo si percepisce una costante evoluzione condizionata dell’ambiente, per questo i nomi delle divinità e i relativi dogmi si modificano nel tempo, probabilmente significativi nei vari contesti temporali, collegati ad un uso logico e utilitaristico.

Il nome è il vestito dato in quel contesto, in realtà le divinità sono riconoscibili dalle Virtù che manifestano a nomi differenti possiamo assistere a identiche Virtù, quindi può capitare di partecipare a una discussione su delle divinità che incarnano le medesime Virtù non rendendoci conto che parliamo della stessa generata in datazioni e luoghi diversi mascherata per l’occasione .

Un saluto e buona continuazione.
 
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Enid
view post Posted on 16/2/2013, 16:49




Non so se userei il termine 'virtù', non che sia sbagliato ma lo leggo più in riferimento all'umano che al divino.
Se penso alla virtù mi tornano subito in mente le versioni di latino e in generale i valori fondanti della civiltà romana.
Forse è un limite, approfondirò...grazie per lo spunto, eforos e in generale a tutti per questa interessante discussione.
 
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eforos
view post Posted on 17/2/2013, 15:19




Ritengo il Tuo ragionamento di base corretto, permettimi di darti alcuni spunti.
Le Virtù sono uno strumento di misura riconoscibile dell’uomo attraverso i suoi sensi in quanto sono visibili e portatrici di emozioni a volte così potenti da tracciare commozioni nel intimo permanenti, tali da identificarti con il divino vivendo esperienze uniche, (per fortuna esiste questo dispositivo altrimenti come percepiresti il tutto) le situerei nel mezzo tra l’uomo e il divino a cavallo, parola perfetta per indicare un mezzo di trasporto verso nuove mete intese come esperienze.

Questo strumento anticamente e non solo, e usato in quei artifici chiamati Riti che sono costruiti da noi uomini per amplificare e potenziare lo strumento sacrale e attraverso l’esaltazione delle Virtù in alcuni culti, personificate da un sacerdote o da dei officianti si incarnavano le cosiddette divinità minori o semidei esaltandone le virtù collegate divenendo espressione delle stesse per poter tracciare un ponte diretto di comunicazione verso le divinità.

Questi valori fondanti sono antecedenti alla civiltà romana e in linea di massima presenti in tutti i culti portatori di una mitologia o espressione di un panteon.
Scusami per la sintesi ed eventuali incomprensioni dovute alla mia difficoltà di espressione.
Un saluto.
 
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view post Posted on 19/2/2013, 21:01

il censore
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io non conosco l' "Antico Culto" come tradizione, quindi potrei dire delle corbellerie.
Considera prima di tutto che (adesso mi linciano) non è arrivato NULLA in linea diretta di un qualsiasi culto antico che non sia: Ebraismo, Veda (diventato induismo), qualche sciamano in africa, Indiani del nord America, ed altre cose minori.
Il resto è andato totalmente perduto.
Ciò nonostante esiste gente che sostiene una continuità del culto egizio (sono i c.d. Ordo Aegiptis) che hanno la sede storica a Napoli (io li ho sfiorati tra le mie esperienze, e secondo me -come tutti i vari gruppi satellite- fanno uno studio di tipo esoterico sincretizzato ai culti antichi, ma questo non significa che siano i culti antichi!!!!!!!!! ma ognuno deve valutare da se).
Quindi a parer mio dovresti più di ogni altra cosa prendere testi storici e archeologici alla mano e studiare, e se hai occasione seguirti pure qualche lezione all'università, che alcuni docenti insegnano il geroglifico vero. Questo perché al contrario dei presunti conoscitori della "vera religione" loro sono tenuti a motivare le caxxate che dicono, mentre i presunti religiosi hanno sempre alla mano la scusa del "me l'ha dato un dio" oppure "l'ho preso in astrale".

E questo vale non solo per il mondo egizio, ma in genere per chiunque voglia studiare un culto di qualsiasi tipo (compreso il mondo medioevale/rinascimentale).
 
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eforos
view post Posted on 21/2/2013, 11:01




Questi argomenti sono presenti anche nei miei pensieri infatti li ho trattati in un articolo che tengo nel cassetto con il titolo:

“Vivere nel passato non è generare il presente. A meno che?”

Approfondendo con delle osservazioni una eventuale possibilità di rigenerazione di un culto contemporaneo legato a principi antichi e portando dei paragoni critici a quello che ci offre il panorama attuale abbastanza complesso, dove come tu affermi Marzio si utilizzano delle giustificazioni, e a certe affermazioni hai due possibilità credere o non credere quindi parliamo di fede, il paradosso e che ci avviciniamo pericolosamente alle religioni monoteiste moderne che della fede ne fanno un dogma inalienabile, a mio modesto parere questo ci incammina in un vicolo cieco.

Non escludendo i dotti che in certi casi alimentano ipotesi come verità indiscutibili magari costruendo tesi per giustificare una propria opera e il relativo guadagno.
Diciamo che è prassi abbastanza comune una operazione tipo il libro: "Il Codice da Vinci di Dan Brown, dove si utilizza solo ciò che utile per valorizzare e giustificare la propria teoria, scartando a priori prove invalidanti, ovviamente è un esempio ho esposto questo perché conosciuto."

Da parte mia non ritengo affatto queste osservazioni corbellerie ma spunti interessanti da lanciare in un ambiente multiforme e vasto, il rischio come affermavi è di essere linciato o impalato, troppi interessi personali possono sentirsi minacciati a scapito della curiosità e la necessita dell’uomo di esplorare l’infinito alla ricerca del divino.
Salus
 
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view post Posted on 21/2/2013, 13:11

il censore
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CITAZIONE (eforos @ 21/2/2013, 11:01) 
si utilizzano delle giustificazioni, e a certe affermazioni hai due possibilità credere o non credere quindi parliamo di fede, il paradosso e che ci avviciniamo pericolosamente alle religioni monoteiste moderne che della fede ne fanno un dogma inalienabile, a mio modesto parere questo ci incammina in un vicolo cieco.

Esattamente, e tutto ciò si chiama "setta", e troppe ce ne stanno da quanto ho capito. E non necessariamente nel mondo degli studi tradizionali.
L'unica soluzione e studiare da soli e non fidarsi di nessuno.
Purtroppo essere pagani oggi non è la strada più facile!
 
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29 replies since 24/6/2012, 15:36   771 views
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