• Manuale di Pratica, La danza a spirale

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view post Posted on 6/11/2009, 14:11

~WARHEART ~

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Un invocazione può essere una poesia o una musica, recitata o cantata da una persona o da un gruppo.
Generalmente, nelle congreghe si canta in gruppo, a volte con parole a volte in modo spontaneo, altre usando una frase fissa che viene ripetuta continuamente.
Giocate con le parole e intonate diverse melodie, arrangiandole, combinandole isnieme, modificandole e intrecciandole tra loro, ispirandovi a quelle proposte dai libri e crearne di vostre:


CANTI RIPETUTI (ALLA DEA)

Madre LUNA, luce splendente di tutta la terra e il
Cielo, noi Ti CHIAMIAMO.
LUNA Madre Luminosa, brilla E VIENI da noi.
Ti diamo Il BENVENUTO, Antica Luna, oh Misericordiosa
SAGGIA, Ti diamo il BENVENUTO, Antica Luna,
O Misericordiosa SAGGIA.
Lei splende per tutti, SCORRE, dentro tutti
Tutto ciò che E' SELVAGGIO e Libero, Tutto Ciò che
E' SELVAGGIO e Libero










CIRCOLO DI RIPETIZIONE IN ASSOCIAZIONE LIBERA:
"VERDE , BOCCIOLO, FOGLIA"


(Questa invocazione è stata creata da una trance con associazione libera di parole,
come nell' eserciziario 8. Le parole dovrebbero avere tutte la stessa cadenza,
senza fare pause tra i gruppi di parole, anche se sono state separate per aiutare a
ricordare meglio, L'intero ciclo dovrebbe essere ripetuto di continuo.)




Dal Verde Bocciolo Una Foglia/dal Bocciolo
una Foglia Luminosa/Foglia Luminosa in Fiore/Luminoso
Fiore che Cresce/ Fiore che Cresce dà Frutti/ cresce da
Frutti e Matura/dà Frutti Matura e produce Semi/ Matura e
produce Semi e Muore/Produce Semi e Muore sulla Terra/
Muore sulla Terra Scura/Terra Scura Risvegliata/
Scura Risvegliata e Verde/
Risvegliato e Verde Bocciolo...










INNO SUMERICO
(Alcune note sono canticchiate; ripetete l'intero inno)

NAMmu NAMmu O NamMU AE EE AE EE O Nam MU
NINmah NINmah O NimMAAH AE EE AE EE O Nim MAH
MAmi MAmi O MaMI AE EE AE EE O MaMI
MAma MAma O MaMA AE EE AE EE O MaMA
MAH MAH O MAH MAH AE EE AE EE O MAH MAH...









INVOCAZIONE ALLA DEA IMPERLATA DI RUGIADA

O Luna Gravida, imperlata di rugiada che navighi
Per il Cielo,
Tu che splendi per tutti noi.
Tu che scorri attraverso tutti noi.
Sei la luce della terra, e lei fa parte di te.
Sei Vergine, Madre , Anziano,
La tessitrice , La Dea Verde,
Iside, Astrate, Isthar,
Aradia , Diana, Cibele,
kore, Ceridwen Levanah
Luna Mari Anna,
Rhiannon Selene Demetra Mah,
Guada attraverso i nostri occhi, Ascolta attraverso i
Nostri orecchi,
Tocca attraverso le nostre mani, Respira attraverso
Le nostre narici,
Bacia attraverso le nostre labbra, Apri i nostri cuori
Entra in noi!
Toccaci, Trasformaci, Rendici Completi.
























ONORE ALLA DEA, SIGNORA DAI MOLTI NOMI,A DEMTRA, L'INCOMMENSURABILE E ALLA VERGINE
di Karen Lynd Cushen

"Prendete, Mangiate
Questo è il mio Corpo
Che entrerà in Voi
e Vi Renderà Completi".

" Prendete , Bevete, Questo
è il mio Sangue, La Coppa
che era vuota si Riempirà
di nuovo".


Dea del Raccolto,
Tu che ci doni i tuoi frutti per la gioia del ritorno di
Tua Figlia
Nutrici, anche quando inaridisci la terra alla partenza
DI Tua Figlia

La terra si squarcia,
e Persefone,
La Vergine il Cui nome non può essere proferito,
viene inghiottita dalla terra dei morti.
Lei tornerà di nuovo,
e al Suo passare i fiori e il grano nasceranno ancora,
e porterà con Sè
i ricordi oscuri del luogo da dove ritorna
Demetra,
Cosi vicina ai nostri dolori,
perché ogni anno osserviamo la Tua stessa pena,
che destava tutta la terra
e Tua Figlia,
Vicina a noi nell' ora della nostra morte,
poichè ogni anno la morte La reclama per sè
Ma noi abbiamo la speranza, perché ci ricordiamo
Persefone che sana le Sue ferite ogni volta che torna
e Tu con Lei, insieme risorgete.

Demetra , Madre
Noi che giacevamo sul Tuo Grembo,
e abbiamo dormito tra le tue braccia, ti onoriamo.
Consacraci durante la notte
Racchiudici nel Tuo cuore rosso e infuocato;
non esiteremo,
e non lasceremo che nessuno
ci porti via dal quel folclore.
Rinforzaci con il calore indicibile,
e raffreddaci lentamente,
per poter tornare flessibili
e sempreverdi in primavera.

Noi che siamo il Tuo Grano sacro,
noinon ti onoriamo con sacrifici cruenti,
ma arando, affondando i nostri piedi nella terra e
spargendo i Tuoi semi;
e con i passi di Tua figlia che ritorna
raccogliamo ciò che abbiamo seminato.
Noi, il terreno da trebbiare,
la Terra della Tua Essenza,
dove ergi sorridendo, con covoni di grano e
papaveri tra le mani,
e osservi la separazione del Grano.

Nel tepore mattutino ci svegliamo,
cola la gola che brucia per la sete di bere
dalla coppa di Eleusi
l'aria fresca della mietitrice,
Le nostre membra anelano di ondeggiare
nuovamente nel vento,
seguendo le Tue danze ancestrali

Nei nostri sogni, nei nostri miti, nelle nostre favole
in questi ghetti in cui il Tuo ricordo sopravvive,
contempliamo le Spighe di Grano
riconosciamo il canto che Tu intonavi,
Il Canto del Corpo Sacro,
Il Tuo e I Nostri
e Ti onoriamo, Signora dai Molti Nomi
Vergine e Dea Incommensurabile


Edited by ~» Skayler «~ - 6/11/2009, 15:03
 
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Lunaegizia
view post Posted on 8/11/2009, 21:29




INNO DI KORE: PER L'EQUINOZIO DI PRIMAVERA E D'AUTUNNO

Il Suo nome non può essere proferito,
il Suo volto non è stato dimenticato,
il Suo potere è di aprire,
la Sua promessa non può mai venire meno.

(In primavera)
Lei risveglia tutti i semi dormienti,
L'arcobaleno è il Suo simbolo,
Adesso il potere dell'inverno ha ceduto il passo,
Con la forza dell'amore, tutte le catene sono state
spezzate.

Il Tuo e i Nostri,
e Ti onoriamo, Signora dai Molti Nomi,
Vergine e Dea Incommensurabile.

(In autunno)
Lei sotterra tutti i semi in profondità,
Tessendo la tela delle stagioni.
Il Suo segreto è trasportato dall'oscurità,
Il Suo amore supera i limiti della ragione.

Lei cambia tutto ciò che tocca, e
Tutto ciò che Lei tocca cambia. (Ripetere)
La trasformazione, il tocco; il tocco, la trasformazione.
Trasformaci! Toccaci! Toccaci! Trasformaci!

Tutto ciò che è stato perduto viene ritrovato,
In una nuova forma, in un nuovo modo.
Tutte le ferite vengono risanate,
In una nuova vita, in un nuovo giorno.
(Ripetere ogni verso, poi tutti insieme).































INVOCAZIONE ALLA DEA COME MADRE

di Susan Stern

Mamma! Dal mio cuore,
Dal sangue che mi scorre nelle vene, Mamma,
Ti invoco...
Il mio cuore si alimenta del tuo calore,
Le mie Membra del Vento del Nord,
La mia Acqua della tua Acqua,
La mia Vagina del tuo Pendio,
Il mio Pene della tua Primavera,
I miei Occhi delle tue Stelle,
Mamma,
I miei Occhi del tuo sole,
Mamma,
Del tuo Sole, Mamma,
La mia anima si alimenta del tuo Sole,
Mamma,
Vieni a noi Mamma!
Vieni nel nostro cerchio,
Nel nostro grembo,
Sii qui con noi adesso,Mamma,
Sii qui con noi ora!








 
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Crysalis
view post Posted on 8/11/2009, 22:38




MADRE LUNA
di Laurel

Madre luna,
Sono la tua figlia dell'innocenza,
La tua figlia naturale,
Solo le tue leggi mi possono domare,
Solo il tuo amore.

Eterna,
Ed eternamente mutevole,
Hai mille aspetti,
I tuoi occhi sono come anatre in volo,
Il tuo piede è la schiuma danzante del mare,
Sono la tua danzatrice,
Tu sei la daza,
Il canto senza fine,
Batterista e melodia,
Un'intera orchestra
Formata dal tuo amore
Potrei percorrere il tuo sentiero dorato
Fino al sole,
Correre
Fino l tuo cuore.
Mandami lonano,
Lasciami cullare dalla tua stella,
Increspatura variabile,
Ruscello, lago, stagno,
Oceano,
Prorompente essere divino,
Vortice terrestre roteante,
L'unico e solo vero amore,
Lasci tesori dovunque,
Dollari di sabbia,
Le pietre lisce,
I tuoi verdi capelli commestibili.
Questa è la nostra vita, Madre,
La tua e la mia,
Tutti i poteri che si muovono,
Tutte le luci scintillanti,
La corrente alternata
E diretta
Posso avere il tappo,
Ma tu sei il flusso,
Il circuito,
L'interruttore,
La pila di ricambio,
La pazzia di mezzanotte,
Le preghiere dell'alba,
L'estasi del caldo di mezzogiorno,
Il miraggio che indica
Il reale splendore,
Oro e zafferano,
Il rubino rosso,
Il sole che si leva,

Il tramonto della luna,
L'unico canto di tutto ciò
Che esiste,
Che è esistito,
E che esisterà.

Siate benedetti.



INVOCAZIONE ALLA REGINA DELL'ESTATE

Regina dell'Estate,
Ape Regina,
Tu che emani un dolce profumo,
E sei costantemente in fiore,
Nettare di Miele,
Fontana traboccante,
Rosa completamente sbocciata,
Inebriante danzatrice,
Vento che sussurra,
Cantante,
Incantevole,
Fiore e spina,
Rhiannon,
Arianrhod,
Afrodite,
Ishtar,
Cibele,
Entra dentro di noi,
Portaci via con te!

 
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Lunaegizia
view post Posted on 12/11/2009, 15:26





Tratto da "La danza a spirale" di Starhawk
IL DIO cap. 6

Tra i Mondi



INVOCAZIONE AL DIO

Il Sacerdote si dirige verso il centro del cerchio e prende il tamburo.
Comincia a suonarlo in modo forte e ritmato e intona un canto:


O Seminatore, grano rinato,
O Dio Cornuto, Vieni da noi!




Si uniscono a lui altre voci. Seguiamo il ritmo battendo all'unisono le
mani sulle cosce nude e i piedi a terra.
Si leva un unico grido:

"Io! Evohe!"


Improvvisamente cade il silenzio. Poi una voce bassa da tenore
inizia a cantare:

O sole luminoso, Morte oscura,
Signore dei Venti, Signore della Danza,
Figlio del sole, Re rinato in inverno,
Impiccato,
Indomito! Indomito!
Cervo e stallone, Capra e toro,
Navigatore del mare più lontano, Guardiano
del cancello,
Signore delle due terre,
Tu che sei lo Splendore che Muore e Rinasce
ciclicamente!
Dioniso, Osiride, Pan, Dumuzi, Artù
Robin, Giano, Hou!
Muovici! Toccaci! Scuotici!
Portaci verso di Te!




Tutto tace.
Il Sacerdote ripone il tamburo, dicendo semplicemente:

"Lui è qui".


La congrega risponde in eco:

"Lui è qui!" "Siate benedetti".



Divento vecchio...divento vecchio...
Porterò i pantaloni arrotolati in fondo.



Dividerò i miei capelli sulla nuca? Avrò il coraggio di mangiare una pesca?
Porterò i pantaloni di flanella bianca, e camminerò sulla spiaggia.
Ho udito le sirene cantare l'una all'altra.

Non credo che canteranno per me.



T.S. Eliot



Edited by ~» Skayler «~ - 13/11/2009, 14:48
 
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Crysalis
view post Posted on 12/11/2009, 20:12




Va molto di moda oggigiorno spronare gli uomini a provare delle emozioni. Tuttavia, quest'incitazone è parzialmente paragonabile al prendersi gioco di uno zoppo, spronandolo a correre.
HERB GOLDBERG



Nella Stregoneria, l'immagine del Dio Cornuto è radicalmente diversa da ogni immagine della mascolinità esistente nella nostra cultura. E' difficile da comprendere, perchè non ricorda nessuno dei soliti stereotipi, nè quelli del "macho", nè quelli del maschio effeminato. Può essere dolce, tenero, può date conforto, ma è anche il Cacciatore; è il Dio Morente, che si sacrifica perchè la forza della vita continui; rappresenta la sessualità indomita, che però viene intesa come un profondo e sacro potere che ci lega agli altri; è il potere delle emozioni, e incarna l'ideale di come potrebbero diventare gli uomini, se solo si liberassero della cultura patriarcale.
La Chiesa medievale ha deliberatamente alterato la figura del Dio Cornuto nell'immagine del Diavolo cristiano. Le Streghe non credono nel diavolo nè lo adorano, lo considerano semplicemente un concetto prettamente cristiano. Il Dio delle Streghe è un Dio sessuale, ma la sessualità è considerata sacra, non certo qualcosa di osceno o blasfemo. Il nostro Dio ha le corna, ma esse rappresentano semplicemente l'immagine crescente e calante della Dea Luna, come pure il simbolo della vitalità animale. In alcuni suoi aspetti, viene raffigurato nero, non perchè sia terribile o spaventoso, bensì perchè l'oscurità e la notte sono potenti, e fanno parte del ciclo del tempo.
Ci sono sempre state alcune tradizioni della Stregoneria che davano poca importanza al Dio. Nella Stregoneria è possibile praticare i Misteri delle Donne e quelli degli Uomini separatamente gli uni dagli altri. Ma nella maggior parte delle tradizioni, il Dio è considerato l'altra metà della Dea, e molti rituali e celebrazioni stagionali sono dedicate ad entrambi. Forse nel culto medievale della Stregoneria il Dio ebbe per un certo periodo un'importanza maggiore della Dea. Molte confessioni dell'Inquisizione, infatti, parlano del "diavolo", dal momento che i preti hanno interpretato a modo loro le parole delle Streghe. Solo in poche confessioni viene menzionata la Dea, normalmente chiamata con il nome di "Regina di Elphame". Ad ogni modo, dato che gli inquisitori cercavano soprattutto tracce di culti demoniaci, non quelle del culto della Dea, hanno registrato solo quelle prove che sostenevano le loro accuse di satanismo, ignorando o travisando le altre. I sospettati venivano torturati fino al limite della sopportazione umana, e spesso gli veniva fornita una confessione già pronta da firmare, su cui era scritto solo ciò a cui i preti cristiani volevano credere, non certo la verità.
La pratica di impersonare il Dio e la Dea da parte del Sacerdote e della Sacerdotessa era diffusa nella Stregoneria medievale, perchè si credeva che essi stessi fossero delle divinità incarnate. Margaret Murray ha riportato un antico resoconto che esprime quanto quest'usanza fosse importante per i contadini analfabeti, i quali credevano solo a quello che vedevano: il Sacerdote sbeffeggiava "quelli che attestavano di credere in un Dio che li aveva abbandonati, miseri sulla terra, e nè lui nè suo figlio Gesù Cristo erano mai apparsi quando essi li avevano invocati, non come lui che non le ingannava". Per la Strega medievale, "il Sabbat terreno era (...) il vero paradiso, colmo di inespremibili piaceri, e credeva che quei piaceri fossero il preludio di una gloria più grande. Era tanto presa dal suo Dio da non aver posto per altri desideri nel cuore".
 
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view post Posted on 13/11/2009, 14:45

~WARHEART ~

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Nel movimento femminista è di moda la Stregoneria Dianica e separatista. Alcune hanno difficoltà a capire perche una femminista dovrebbe relazionarsi con il Dio Cornuto. Tuttavia ci sono poche donne a cui la vita non è legata agli uomini, sia dal punto di vista sessuale che emotivo o da quello economico.
Il Dio cornuto Incarna Proprio quelle qualità maschili positive e potenti, che hanno origini assai più profonde di tutti gli stereotipi., dalla violenza all'anomalia emotiva degli uomini della nostra società. Se L'uomo fosse stato creato a immagine del io Cornuto, sarebbe libero e selvaggio, senza per questo diventare crudele, di essere irascibile senza essere brutale, passionale senza diventare violento, spirituale senza essere asessuato, e in fine capace di amare veramente., Le sirene , che rappresentano la Dea, canterebbero per lui.
La Dea è Colei che racchiude , è il Terreno dell' Esistenza; il Dio è Ciò che Nasce da Lei, la sua immagine allo specchio, il suo opposto. Lei è la Terra ; Lui il grano.
Lei simboleggia il cielo che cinge; Lui il Sole, il suo nucleo infuocato. Lei è la Ruota; Lui il viaggiatore che la percorre. Una caratteristica peculiare del Dio è sacrificare la sua vita perché il ciclo possa continuare. Lei è la Madre e la Distruttrice; Lui rappresenta tutto quello che nasce e vine distrutto.
Per gli uomini , il Dio incarna un' immagine di potere interiore e potenza che non è semplicemente sessuale, ma molto di più. Lui è il Sè indiviso, nel quale la mente non è separata dal corpo, nè lo spirito dalla carne; quando questi due aspetti sono uniti, allora possono funzionate all' apice del loro potere creativo ed emotivo.
Nella nostra cultura agli uomini viene insegnato che la mascolinità richiede una mancanza emotiva. Sono condizionati ad agire in modo marziale, a ignorare le emozioni, e il messaggi del corpo, a negare disagi fisici, il dolore e la paura, allo scopo di combattere e sopraffare gli altri in modo più efficace.
Questo vale sia per la conquista del campo di battaglia che per l'assedio dell' ufficio e della stanza da letto.
E' diventato ormai un clichè dire che agli uomini è stato insegnato a essere aggressivi e dominanti, mentre alla donne di essere passive e sottomesse, e che solo gli uomini possono infuriarsi.
Nella cultura patriarcale, sia le donne che gli uomini imparano ad agire all' interno di una gerarchia. In cui chi sta in cima domina chi sta sotto.
Uno degli aspetti di questo tipo di dominio e' il privilegio di pote esprimere la propria rabbia.
Dal moneto che le donne sono sempre state in fondo alle gerarchie, sia nel mondod eglia affari che all' interno della famiglia tradizionale, hanno sempre portato il fardello di un enorme qiuantità di rabbia maschiele, e sono state vittime di quelel violenza. La collera puo veneire considerata come reazione all attacco; ben pochi uomini si trobvano nella posizione di poter affrontare in maniera diretta i loro agressori.
Ecco perché la collera maschile diventa qualcosa di falso e contorto,. Riconoscere la vera fonte della rabbia intimorisce figli uomini, perché sarebbero costretti ad affrontare la debolezza, l'impotenza, l0umiliazione, della loro posizione; preferiscono dirigere la rabbia verso brasagli innocui: donne bambini e altri uomini meno potenti. Oppure tramutarla e farla diventare autodistruttiva e causarsi malattie,m depressione, alcolismo, vizi o una delle tante dipendenze
 
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Crysalis
view post Posted on 14/11/2009, 13:45




La parola patriarcato significa letteralmente "dominio dei padri", ma nel patriarcato solo pochi uomini possono interpretare il ruolo di "padre" al di fuori della limitata sfera familiare. La struttura di un'istituzione gerarchica è piramidale: un uomo sta in cima e controlla tutti quelli sotto di lui. Gli uomini sono in competizione l'uno con l'altro per il potere e il denaro; la maggior parte di essi, però, non riuscendo a raggiungere la cima della piramide, sono costretti a rimanerene immaturi, e quindi a intraprendere il ruolo di figlio modello, oppure quello di figlio ribelle. I primi cercano sempre di obbedire ai loro padri per accontentarli; i figli ribelli cercano invece di spodestarli e di prendere il loro posto. In entrambi i casi, sono internamente separati dai propri desideri e sentimenti reali.
Le nostre religioni riflettono tutto ciò, in una visione del cosmo nel quale un Dio Padre esorta i propri "figli" a obbedire alle regole e a fare quanto viene ordinato, per evitare che si schierino col Grande Ribelle. La nostra psicologia studia la guerra tra padri e figli, eternamente in competizione per il possesso esclusivo della madre, che, come tutte le donne in un patriarcato, è il premio finale per il successo. I politici progressisti si riducono a essere dei figli ribelli, che spodestano i propri padri solamente per istituire le proprie gerarchie.
Eppure il Dio Cornuto nasce da una madre Vergine. E' un modello di potere maschile libero dalla rivalità tra padre e figli o da complessi di Edipo, in quanto non ha padre, essendo lui padre di sè stesso. Mentre cresce e passa attraverso i vari stadi della Ruota dell'Anno, resta sempre connesso alla prima forza che lo ha alimentato. Il Suo potere proviene direttamente dalla Dea: Egli è parte integrante di Lei.
Il Dio incarna il potere delle emozioni. Le sue corna animali simboleggiano la verità che arriva dalle emozioni espresse, che non cercano di accontentare nessun padrone. Lui è indomito, ma le emozioni selvagge sono molto diverse dalla violenza. Il Dio rappresenta la forza della vita, il ciclo vitale; rimane nell'orbita della Dea, il suo potere viene sempre diretto a servizio della vita.
Il Dio delle Streghe è il Dio dell'amore. Questo amore include la sessualità, che è sia selvaggia e indomita, che dolce e tenera. La sua sessualità viene pienamente percepita, in un contesto nel quale il desiderio sessuale è consoderato sacro, non solo perchè tramite essa la vita viene procreata, ma anche perchè è proprio grazie a lei che le nostre vite si realizzano in modo più profondo ed estatico. Nella Stregoneria il sesso è un sacramento, un segno esteriore della grazia divina interiore. Questa è la profonda connessione e il più totale riconoscimento della completezza interiore di un'altra persona. Nella sua essenza, non è limitata all'atto fisico, ma è molto di più, è un interscambio di energia, di nutrimento sottile, tra due persone; ed è proprio attraverso questo legame con un'altra persona, che ci colleghiamo con il tutto.
Nella Stregoneria il corpo maschile, come quello femminile, è sacro e non deve essere violato. Usare il corpo come arma equivale a profanarlo, e questo accade anche quando il corpo femminile viene usato come un oggetto o come mezzo per dimostrare la virilità maschile. Fingere di provare desiderio quando non se ne prova offende la verità corporea, così come reprimere il desiderio, che può essere sentito interamente anche quando non può essere soddisfatto. Ma percepire il desiderio equivale all'ammissione di un bisogno, e ciò, nella nostra cultura, fa paura a molti uomini.
Sotto il dominio del patriarcato gli uomini vengono incoraggiati ad aspettarsi molte cure e attenzioni dalle donne, tuttavia viene loro insegnato a non ammettere di essere a volte passivi, deboli e di appoggiarsi a qualcun altro.
 
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Lunaegizia
view post Posted on 16/11/2009, 14:18




Il Dio, nella Stregoneria, incarna il desiderio e l'aspirazione a ricongiungersi con la forza primordiale che alimenta tutte le forme di vita. Nella Stregoneria, gli uomini, invece di ricercare donne, che gli faranno da madri in eterno, vengono incoraggiati ad identificarsi con il Dio, e, per mezzo di Lui,la raggiungere l'unione con la Dea, il cui amore materno non conosce limiti. La Dea è una forza sia esterna che interna: quando la sua immagine viene assimilata nel cuore e nella mente di un uomo, diventa una sua parte integrante, permettendogli di connettersi con quelle qualità che lo sostengono e con la Musa interiore che è la fonte inesauribile dell'ispirazione.
Il Dio è Eros, ma anche Logos, il potere della mente. Nella Stregoneria, i due aspetti non sono in contrapposizione: il desiderio carnale dell'unione e quello emotivo del legame possono essere trasformati nel desiderio intellettuale della conoscenza, che rappresenta anch'essa una forma di unione. La conoscenza può essere sia analitica che sintetica; può sia analizzare le differenze delle cose, che individuare una struttura comune a due cose diverse e scoprirne l'intero disegno.
Per le donne che sono cresciute nella nostra cultura, il Dio si presenta come un simbolo di tutte quelle qualità che sono state attribuite agli uomini, e che noi non siamo mai state incoraggiate a sviluppare. Il Dio, come la Dea, si trova sia all'esterno che all'interno di noi. Attraverso la meditazione e il rituale, una donna che invoca il Dio crea interiormente la raffigurazione che ha di Lui, e si collega così con quelle qualità che le mancano. Quando la sua comprensione supera le limitazioni imposte dalla cultura, la sua immagine del Dio cambia a sua volta approfondendosi sempre di più. Lui rappresenta la Creazione, che non è semplicemente un replicare se stessi, bensì creare qualcosa di diverso, un ordine nuovo. La vera creazione comporta la separazione, la nascita stessa è un atto che implica una divisione, un abbandono. Una donna, attraverso il Dio, riconosce questo potere dentro di se, il Suo amore e il Suo desiderio si estendono fino ad attraversare l'abisso delle separazioni, e tesi come la corda di un'arpa, sussurrano una nota che diventa il canto unico, l'universo, il tutto. La vibrazione emessa dalla nota è energia, la vera fonte del potere interiore, e in questo modo che il Dio, come la Dea, conferisce potere alle donne.
Sia per gli uomini che per le donne il Dio rappresenta anche il Dio Morente, e come tale, rappresenta l'atto che sorregge la vita di consegnare se stessi; poichè la morte è al servizio della forza della vita. La vita è caratterizzata da molte perdite, e a meno che non si viva integralmente il dolore che ognuna di esse provoca, fino a superarlo, la pena rimane seppellita profondamente nella psiche, dove, come una ferita aperta che non guarisce mai completamente, trasuda veleno emotivo.
Il Dio Morente incarna il concetto di perdita. Nei rituali noi insceniamo di continuo la sua morte, esprimiamo le emozioni che le nostre perdite ci suscitano, incidiamo le ferite e le superiamo grazie alla guarigione promessa dalla sua rinascita. Questa depurazione psicologica era il vero scopo della tragedia drammatica, che ha avuto origine in Grecia, prendendo spunto dai riti del Dio morente Dioniso.
 
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freja76
view post Posted on 16/11/2009, 16:12





Nella Stregoneria, la morte viene sempre seguita dalla rinascita, la perdita da una restituzione.
Dopo la luna nuova, appare la luna crescente; la primavera segue all'inverno, e il giorno alla
notte. Non tutte le Streghe credono letteralmente alla reincarnazione; molte, come Robin Morgan,
la considerano <<una metafora per la transizione mistica cellulare nella quale i "danzatori",
rappresentati dal DNA e dall' RNA, si intrecciano in un abbraccio immortale>>. Ma in una visione
del mondo che considera ogni cosa come ciclica, la morte in sè stessa non puo essere la fine di
tutto, ma piuttosto una trasformazione sconosciuta verso un nuovo tipo di esistenza. Il continuo
rappresentare la morte del Dio ci prepara ad affrontare quella trasformazione, a vivere nel modo
giusto l'ultimo stadio della vita. Il Dio diventa Colui che da conforto, il Consolatore dei Cuori,
che ci aiuta a comprendere la morte con il suo esempio. Lui rappresenta il calore, la tenerezza e
la compassione, le qualità complementari dell aggressività maschile.
Il Dio morente indossa le corna e diventa il Cacciatore, che distribuisce la morte, oltre a
subirla. Al giorno d'oggi, solo pochi di noi partecipano direttamente ai processi vitali; non
alleviamo nè cacciamo piu, la carne ce la procuriamo gia preconfezionata al supermercato. Ci
risulta difficile comprendere il concetto del Cacciatore Divino: ma in una cultura di cacciatori,
la caccia significava vita, e il cacciatore era colui che dava vita la alla tribù. La tribù si
identificava con gli animali che mangiava: la caccia implicava il possesso di grandi abilità
e la conoscenza delle abitudini e della psicologia della preda. Gli animali non venivano mai
uccisi senza che ce ne fosse bisogno, e nessuna parte dell'animale andava sprecata. La vita
non veniva mai presa senza tributare riconoscimento e ringraziamento allo spirito della preda.
Oggi l'unica cosa a cui diamo regolarmente la caccia sono i posti per parcheggiare la macchina.
Ma il Cacciatore ha un altro aspetto: quello del ricercatore, di colui che va alla ricerca.
Lui rappresenta tutte le ricerche, quelle fisiche, spirituali, artistiche, scientifiche o
sociali. La Sua immagine è "poemagogica": simboleggia e scatena allo stesso tempo il processo
creativo, che è di per se una Ricerca. Il Dio cerca la Dea, come Re Artù cerca il Graal, e
ognuno di noi cerca ciò che ha perduto e tutto ciò che ancora non ha trovato.

Il Dio unisce tutti gli opposti, come la Dea: proprio come viene detto nell invocazione all'inizio
di questo capitolo, Lui è sia il sole splendente, la forza energizzante che dona la vita, che
l'oscurità della notte e della morte. I due aspetti, come ho detto in precedenza, sono complementari,
non contraddittori. Non possono venir identificati come "bene" e "male": tutti e due fanno parte del
ciclo, dell equilibrio necessario alla vita.
In quanto Signore dei Venti, il Dio viene identificato con gli elementi e con il mondo naturale. Come
Signore della Danza, simboleggia la danza a spirale della vita, le energie turbinanti che fanno si che
l'esistenza sia in continuo moto. Egli incarna il movimento e il cambiamento.
Il Figlio del Sole nasce al Solstizio di Inverno, quando, dopo il trionfo dell'oscurità sulla notte piu
lunga dell'anno, il sole sorge di nuovo. Nella Stregoneria, le celebrazioni della Dea sono Lunari; quelle
del Dio seguono invece la struttura mitologica della Ruota dell'Anno.

 
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view post Posted on 16/11/2009, 18:28

~WARHEART ~

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Al Solstizio d'Inverno, Lui nasce come l'incarnazione dell' incoscienza e della gioia, del piacere quasi infantile nel conoscere tutte le cose;è il trionfo della luce che ritorna a splender sulla terra.
Nel giorno di Brigid, chiamato anche Candelora (2 Febbraio), si celebra la sua crescita, quando il giorno si fa visibilmente più lungo. All' Equinozio di Primavera , Lui è il giovane verde e florido che danza con la Dea nel suo aspetto di Vergine. A Beltane (1 Maggio), si celebra il loro matrimonio con falò e pali di maggio, e al Solstizio d' Estate, si consuma la loro unione, cosi completa da diventare una morte.
In questa occasione porta la corona di rose, per rappresentare il culmine della fioritura unito alle spine pungenti, e viene chiamato il Re Incoronato dell' Estate, anziché il Dio Nato in Inverno. Si piange la sua morte a Lughnasad o Lammas (1 Agosto) , e all' Equinozio d0' Autunno il Dio Dorme nel grembo della Dea, navigando il mare senza sole nel suo grembo. A Samhain ( Halloween 31 Ottobre), giunge nella Terra di Giovinezza, quella Terra Splendente dove anime dei morti tornano di nuovo giovani e aspettano di rinascere.
Lui apre i cancelli attraverso i quali le anime possono tornare per fare visita ai loro cari su questa terra. Lui governa il Mondo dei Sogni, mentre anch'0egli ritorna giovane, finché, al solstizio d' Inverno, rinasce.
Questo è il mito: l' esposizione poetica di un processo che è sia stagionale, che celeste, che psicologico. Mettendo in scena il mito nell' ambito di un rituale, noi rappresentiamo le nostre trasformazioni, la costante nascita, crescita, apice e fine delle nostre idee, porgetti, lavori e relazioni.
Ogni perdita, ogni cambiamento, anche positivo sconvolge la nostra vita.
Ognuno di noi diventa l' Aspetto: le erbe appese e seccate, la carne appesa per essere salata, l ' Appeso dei tarocchi, che rappresenta il sacrificio che ci permette di passare ad un altro stadio dell' esistenza.
Nella mitologia di molte culture, vi è una forte associazione tra l' amore e la morte. Nella Stregoneria l' amore non vine mai associato alla violenza fisica, e non ci potrebbe essere niente di più antitetico al nostro spirito della pornografia attuale. Il Dio non esegue atti di sadomaso nei confronti della sua Dea nè esalta "il potere dell' abbandono sessuale".
E' Lui che si abbandona al potere delle sue stesse emozioni.
Solamente con l'amore possiamo vivere il presente in modo completo; e soltanto innamorati siamo fortemente consci della nostra mortalità.
Perché anche se l'amore dura - o si trasforma in qualcosa di più profondo dolce e meno passionale, prima o poi uno dei due muore e l' altro verrà lasciato solo. La Stregoneria non cerca di risolvere questo dilemma, ma di accentuarlo, poichè solamente per mezzo di questa comprensione , dolce allo stesso tempo amara, con l'abbraccio di Pan, il cui pelo irsuto ci graffia anche quando ci dona estasi, possiamo imparare a essere completamente vivi.
Cosi il Dio è il cervo fiero che vive perennemente nel cuore della foresta profonda, quella del Sè. E' lo stallone, veloce come il pensiero, e i suoi zoccoli a forma di falce di luna lasciano impronte lunari, anche se emettono scintille di fuoco solare;è Pan, metà capra e metà uomo, lussuria e paura, emozioni animali che alimentano anche la vita umana; ed è anche il Toro Lunare, con le sue cornaa falce di luna, la sua forza e gli zoccoli che scalpitano rumorosamente nella terra. Questi sono solamente alcuni aspetti animali.
 
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Crysalis
view post Posted on 16/11/2009, 20:42




Egli è indomito; rappresenta tutti quegli aspetti interiori che non verranno mai addomesticati, che si rifiutano di scendere a compromessi, di essere ammorbiditi, resi innocui, plasmati o manomessi: il Dio è libero.
Nel suo aspetto di Dio dell'anno che si avvia alla fine, Lui percorre il Mare che lo conduce alla Terra dei Sogni, l'Aldilà, quello spazio interiore dove ha origine la creatività. La Splendente Isola mistica è la nostra fonte interiore d'ispirazione. Lui rappresenta il Sè che naviga nelle acque oscure della mente inconscia; i cancelli di cui è guardiano sono la soglia che divide la mente conscia da quella incoscia, i cancelli tra la notte e il giorno, che attraversiamo per superare l'illusione della dualità, i cancelli della forma, attraverso i quali passiamo per entrare e uscire da questa vita.
Come come Lui muore ciclicamente, allo stesso modo rinasce di continuo, vivendo in eterno. Al momento della sua trasformazione, diventa immortale, in quanto l'amore di per sè è immortale, anche se i suoi soggetti possono svanire. Egli brilla del fulgore che dà inizio alla vita.
Il Dio, come la Dea, ha molti nomi: appare collegato a Lei, in tutte le ere, dalle caverne paleolitiche ai tori dell'antica isola di Creta, fino alle storie medievali di Robin Hood e dei suoi compagni. Si può usare qualunque dei suoi aspetti come spunto per la meditazione.
Anche se nella Stregnoeria moderna ci sono molti uomini, questi generalmente ne vengono attratti con molta meno immediatezza delle donne. Indipendentemente dal fatto che la Stregoneria venga compresa dalle donne in modo semplicistico o superstizioso, essa offre alle donne un modello di forza femminile e di potere creativo; in questo, non c'è paragone o competizione con altre religioni. Per gli uomini, al contrario, essa comporta l'abbandono delle forme e dei concetti tradizionali di potere e di religione; ciò che la Stregoneria offre agli uomini è qualcosa di più sottile, e non sempre facilmente comprendibile.
Gli uomini nella Stregoneria non sono suboirdinati, nè una sorta di cittadini spirituali di serie B; ma non venfono neanche automaticamente elevati ad una posizione superiore alle donne, come accade invece nelle altre religioni. Gli uomini nella Stregoneria devono interagire con delle donne forti, che hanno riacquistato le loro capacità e che non fingono di essere inferiori a loro: questo può turbare molti uomini.
La Stregoneria richiede anche lo sviluppo di un nuovo modo di relazionarsi con il corpo femminile; esso non può più venire considerato un oggetto, nè venire diffamato come qualcosa di sporco. Il corpo di una donna, i suoi odori, le sue secrezioni e il suo sangue mestruale sono sacri, e meritano di essere celebrati e venerati. I corpi delle donne appartengono soltanto a loro stesse; nessuna autorità spirituale appoggerà mai il tentativo di un uomo di possedere una donna o di controllarla.
Il corpo non deve essere celebrato da soli. Gli uomini, nella Stregomeria, devono rapportarsi con il potere delle donne: il potere di una donna integra, una donna completa in sè stessa, il cui spirito e le cui emozioni si sono risvegliate nella loro totalità. L'uomo deve anche riconoscere e accettare il potere del suo Sè femminile interiore; deve imparare a generare dall'interno una fonte di ispirazione e di sostentamento, invece che pretendere queste cose esclusivamente dall'esterno.
La Stregoneria comporta anche l'abbandono del modello di spiritualità del "Grande Uomo". Gesù, Buddha, Krishna, Mosè perdono la loro aureole come pure tutte le moltitudini di predicatori, profeti, guru e leader che affermano di insegnare in loro nome. Nella Stregoneria non esistono figure paterne onniscenti e consolatrici, che promettono risposte a tutte le domande in cambio della perdita dell'autonomia personale. La Stregoneria richiede che ognuno di noi sia la propria autorità, e questa può rivelarsi una condizione assai scomoda.
 
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Lunaegizia
view post Posted on 18/11/2009, 21:37





Non c'è più un Dio Padre, e il cosmo non è modellato sul controllo maschile esterno; le gerarchie vengono smantellate, la catena celestiale del comando viene infranta, i testi rivelati da Dio vengono visti come lavori poetici, non come verità. Al contrario, un uomo, per venire amato da Dio, deve unirsi alla Dea, che è immanente nel mondo, è nella natura, nella donna e nelle sue stesse emozioni; quindi deve avvicinarsi a ciò che le religioni della sua infanzia gli hanno insegnato a sconfiggere e a vincere.
Gli stessi aspetti della Stregoneria che possono spaventare gli uomini, danno ad essi una nuova possibilità spirituale: quella della completezza, della connessione e della libertà. Gli uomini più coraggiosi si rendono conto che le relazioni con le donne forti e potenti sono più belle, accettano l'opportunità di conoscere il Femminino interiore, di crescere e superare i limiti imposti dalla cultura e di divenire finalmente completi.
I vari tentativi di vivere secondo il modello di Dio Padre hanno isolato gli uomini in situazioni dove si sentono emotivamente bloccati; molti di loro accolgono volentieri la liberazione dall'eterno conflitto del patriarcato tra padre e figlio, si rallegrano di avere un modello di potere maschile che non è gerarchico, dove non c'è ne schiavo ne padrone. Anche se durante la vita, gli individui non hanno la possibilità di evitare le autorità esterne a loro, si rendono conto per la prima volta di cosa sono veramente: una struttura arbitraria di regole per un gioco complicato.
Possono giocarci o ritirarsi, ma le loro identità e la stima di se, non dipendono più dalla posizione che hanno nella piramide del potere.
Nella Stregoneria la scissione fra mente e corpo, carne e spirito, viene sanata. Gli uomini sono liberi di essere spirituali senza per questo essere asessuati, poichè il Dio e la Dea incarnano la sessualità passionale, la forza profonda che muove tutta l'esistenza. Gli uomini possono mettersi in contatto con le proprie emozioni, bisogni, debolezze e punti di forza. I rituali sono attivi, fisici, energetici e catartici. All'estasi e all'energia selvaggia e indomita viene riconosciuto un valore spirituale. E' scomodo essere l'autorità di se stessi, ma è il solo modo per poter sviluppare il vero potere personale. Gli uomini e le donne non si accontentano più di essere ragazzi ribelli o di porre nelle mani di un "capo senza paura" le decisioni importanti della loro vita. L'autorità personale richiede integrità e responsabilità, senza di essa non possiamo essere liberi. Nelle congreghe gli uomini possono provare cosa significa il supporto di un gruppo e l'affetto di altri uomini, oltre a quello delle donne, possono interagire in situazioni nelle quali non sono competitivi o rivali.
La Stregoneria è divertente poichè offre agli uomini la possibilità di giocare per far si che il bambino interiore esca allo scoperto. Non ci sono apparenze da difendere, non c'è dignità maschile da preservare: la creatività nasce dal gioco.
Il Dio è sia dentro che fuori di noi. Così, come la Dea, Egli viene invocato in tanti modi: cantando, intonando inni, suonando il tamburo, danzando, sussurrando una poesia, urlando.
In qualsiasi modo Lo invochiamo, Lui si risveglia dentro di noi:













 
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freja76
view post Posted on 19/11/2009, 01:14





CANTI RIPETUTI (AL DIO)

SEME seminatore GRANO rinato DIO CORNUTO
VIENI A NOI!

sole SPLENDENTE OSCURA Morte Signore Dei

Venti VIENI A NOI!

HAR HAR HOU HOU
DANCE Ici DANCE La!
JOUE Ici JOUE La!
HAR HAR HOU HOU
DANZA Qui DANZA La!
GIOCA Qui GIOCA La!

Il Figlio Del SOLE IL RE Nato in Inverno
(oppure) Il Figlio Del Sole Il Re incoronato in
Estate

IO! EVOHE IO! EVOHE!
(pronunciato Io! Eivohei!)

Evohe è uno dei nomi del Dio, che deriva da un antico
nome di Dioniso, e veniva citato come un grido delle Streghe
nei resoconti dei Tempi dei Roghi.




CICLO DI RIPETIZIONI IN ASSOCIAZIONE LIBERA:
"SOLE, SPLENDERE, GIORNO"


Raggio di Sole Splendente/Sole Splendente del
Giorno/Splendente Giorno per Sempre/Giorno per
Sempre Notte/Per Sempre Notte nel Cielo/Notte
nel Cielo Stellato/Cielo Stellato Luminoso.



INVOCAZIONE DELL'ASPETTO MASCHILE (PER L'EQUINOZIO)
di Alan Acacia

O Dio cornuto,
ammansito dall'amore..
capace di un'intensa passione,
unisciti a noi ora.

O Dio gentile, condivisore, Dio senza possedimenti,
sii qui con noi ora,
O amante degli uomini e delle donne, bambino,
anziano,
unisciti a noi ora.

Tu che sei forte in battaglia, orgoglioso della terra
dalla quale nasci e sulla quale muori,
sii qui con noi ora.

O figlio fedele, padre amorevole, fratello affettuoso,
tu che lotti contro gli stupri,
unisciti a noi ora.

O ribelle, seminatore, colui che ci sostiene
e ci appoggia, ora abbiamo bisogno
della tua energia, invochiamo la tua presenza,
sii qui con noi ora.

INVOCAZIONE AL DIO DELL' ESTATE

Signore dei colori del giorno,
Tu che sei indomito e Risvegli i Cuori,
Tu che ci conforti nei momenti di dolore,
Tu che dai i nomi alle cose,
Danzatore dagli occhi di falco,
Figlio del mattino,
Seme sbocciato,
Viticcio,
Ricoperto di pietre preziose,
Guidaci
E vieni a noi!
Tu sei assetato,
Abbeverati da noi!
Siamo i fiori pieni di rugiada
Che si aprono al Tuo Raggio Dorato
 
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Crysalis
view post Posted on 22/11/2009, 22:30




INVOCAZIONE ALLA DEA E AL DIO
di Valerie

O Kouros seminatore, o Kore dell'Ade,
Luna delle foglie, sangue delle radici, grano rinato,

Mentre la ruota gira ci ricordiamo di voi,
Luce dell'amore, splendore fondamentale, fiore e spina.

Tessendo la tela vi invochiamo,
Girando la Ruota con amore eterno.
La Terra è il corpo della Dea, l'Aria il Suo respiro,
Il Fuoco il Suo spirito, l'Acqua il Suo flusso.
Trasformati nelle sale della Morte
Vita dopo vita noi andiamo e torniamo.

Tessendo la tela vi chiamiamo,
Girando la Ruota con amore eterno.

O Kouros, Dio Cornuto, Kore sulla terra,
Luce delle stelle, allegria che viene dal cuore, antica gioia,
Tessendo la Tela vi invochiamo,
Girando la Ruota con eterno amore.

INVOCAZIONE AL FONDAMENTO DELL'ESSERE

Senza nomi
Eterno

Tu che non puoi essere trovato in nessun luogo
Aldilà di tutto
Senza tempo
Mistero inconoscibile
Signore della danza,
Splendente dentro di noi
Dai mille nomi eppure sempre in trasformazione

ma appari dovunque,
eppure in tutto ciò che esiste
cerchio delle stagioni,
conosciuto da tutti.
Madre di tutta la vita,
avvolgeteci con il vostro amore.




Vedete con i nostri occhi,
Ascoltate con le nostre orecchie,
Respirate con le nostre narici,
Toccate con le nostre mani,
Baciate con le nostre labbra,
Aprite i nostri cuori!
Cosìcchè alla fine possiamo vivere liberi
Pieni di gioia nell'unico canto
Di tutto ciò che è, è stato, e sarà!
 
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Lunaegizia
view post Posted on 23/11/2009, 13:38




INNO A PAN
di Mark Simos

Se il corvo dovesse prenderti per i capelli
E far sedere un re scarlatto
Sulla ripida scala del cuore
Allora si che vedrai luoghi meravigliosi
Cristallo che si frantuma
Sotto uno sguardo infuriato verde cupo.

Uno sguardo infuriato verde cupo, che proviene da
occhi infuocati,
da sorgenti dell'ambra più scura-
Puoi circondare il tuo castello di rovi,
Ma Pan troverà la tua camera lostesso.

La fiamma che brucia, la canzone che uccide,
Quando ne senti le parole.
Che il Panico ci rincorra nel labirinto,

Ma Pan sta solo suonando.
Riempilo fino all'orlo, non dire quando,
bevi a sazietà e bevi ancora,
ascolta l'oceano sonante.

Riempilo fino all'orlo, non dire quando,
bevi a sazietà e bevi ancora,
ascolta l'oceano sonante.
Riempilo fino all'orlo, non dire quando,
E' Pan che continua a versarti da bere.

Ha mani di noce, gli occhi di un orso
Colui che cerca le sue preoccupazioni
Potrà trovare la parte del leone.
Con lo stesso respiro Lui ti tenta e ti avverte
Il fuoco che tiene a bada il freddo
E' la stessa fiamma che brucia.

La fiamma che brucia, la canzone che uccide,
Quando ne senti le parole -
Che il Panico ci rincorra nel labirinto,

Ma Pan sta solo suonando.
Riempilo fino all'orlo, non dire quando,
bevi a sazietà e bevi ancora,
ascolta l'oceano sonante.
Riempilo fino all'orlo, non dire quando,
E' Pan che continua a versarti da bere.

L'Oscuro guardiano dalle sopracciglia aggrovigliate
Mette un dito davanti alle sue labbra,
Ora non voglio più sentir parlare di giuramenti,
di promesse che non manterremo mai,
del sogno segreto che svanisce al risveglio.

Mentre ci risvegliamo,
mentre ci sfreghiamo gli occhi,
per far cadere le lacrime salate,
puoi coprirti le orecchie per affogare le sue grida
eppure Pan continua a chiamare.

 
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54 replies since 7/7/2009, 16:09   1354 views
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