Il cerchio, 12° lezione

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Skayler • Nattfödd Ulver
view post Posted on 8/12/2009, 23:18 by: Skayler • Nattfödd Ulver

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Ho trovato questo splendido testo, molto dettagliato su un sito, e ve lo ripropongo come integrazione del cerchio magico, perche possa essere di ulteriore aiuto per chi è alle prime armi


Wicca - Rituali Wicca
Scritto da Falco
http://www.speculumdeorum.net



CREARE IL CERCHIO MAGICO



Dopo aver trattato in altro articolo che cosa è il cerchio magico nella Wicca, ci apprestiamo a tracciare un indicazione di massima per creare un rituale di apertura e chiusura del Cerchio.

In questo articolo cercheremo di dare al lettore oltre ad un piccolo rituale anche la possibilità di crearselo da se seguendo i consigli e le indicazioni fornite. Sembra utile aggiungere che si tratta di uno dei modi per fare il Cerchio, non il modo, dunque non vogliamo dire come è giusto fare il rituale, ma semplicemente dare un modo giusto per farlo.

Innanzitutto è utile chiarire i termini che verranno usati all’interno dell’articolo per non avere fraintendimenti, con “apertura del Cerchio” intendiamo la creazione dello stesso, mentre con “chiusura del Cerchio” intendiamo lo scioglimento. Questo va specificato in quanto alcuni autori usano i termini al contrario e con chiusura intendono la creazione, mentre con apertura lo scioglimento. In tutti i nostri articoli riguardanti il cerchio abbiamo utilizzato i termini come specificati sopra.

Di seguito schematizziamo, per semplificare, un rituale per l’apertura e chiusura del Cerchio:


* Apertura del Cerchio
o Purificazione degli Elementi
o Purificazione dello Spazio Sacro (quando necessario)
o Apertura fisica del Cerchio
o Rafforzamento del Cerchio con gli Elementi
o Chiamata dei Guardiani (elementi, elementari, punti cardinali…)
* Chiusura del Cerchio
o Saluto e congedo dei Guardiani
o Chiusura fisica del Cerchio
o Pulizia finale

Come specificato sopra si tratta di uno dei modi per creare e bandire il Cerchio, sicuramente di stampo più tradizionale, ma può dare un indicazione di massima su come agire anche nel caso di una ricerca più eclettica.

Andiamo ora ad analizzare punto per punto lo schema riportato sopra, in modo da spiegare perché si tratta di punti importanti.

APERTURA DEL CERCHIO



· Purificazione degli Elementi


Fondamentale è la purificazione degli Elementi, prima di attivarci per qualunque cosa è necessario avere a disposizione dei simboli dei quattro Elementi, Terra, Aria, Fuoco e Acqua, per utilizzarli all’interno del rituale è necessario che vengano “puliti” dalla quotidianità e che vengano consacrati e dedicati ad uno scopo preciso. Può trattarsi di simboli di diverso tipo, possibilmente che ricordino l’elemento, i classici sono il Sale grosso per la Terra, l’incenso per l’Aria, una candela (solitamente rossa) per il Fuoco e un recipiente con dell’acqua per l’Acqua stessa. Ma potrebbero essere anche diversi, come una piuma per l’Aria, sabbia di mare per la Terra e via così per ogni elemento. Generalmente per purificare gli Elementi viene recitata una formula mentre si visualizza uscire dalle mani una luce (che può avere vari colori) che si immette nel simbolo dell’elemento finché anch’esso non brilla di quella stessa luce (sempre visualizzata). Questo tipo di purificazione può essere anche svolta in silenzio ponendo maggiormente l’attenzione sulla visualizzazione. In alcune tradizioni si svolge solo la purificazione dell’Acqua e della Terra, mentre utilizzando l’incenso e il fuoco (la fiamma della candela) si tende a crederli già purificati, il nostro consiglio è quello di purificare tutti e quattro gli elementi sia per fare pratica sia per essere sicuri di quello che si sta facendo


· Purificazione dello Spazio Sacro




Se operiamo all’interno di una casa o in un locale che generalmente non è adibito esclusivamente all’uso rituale è necessario purificare lo Spazio per creare il così detto Spazio Sacro, l’operazione è molto semplice e generalmente si utilizza un Scopa, possibilmente adibita solo a questo, e si imita l’azione di spazzare il pavimento, generalmente senza toccare con le setole lo stesso e visualizzando lo sporco andare via dallo Spazio in modo da renderlo Sacro. L’operazione in se richiede pochi minuti, non sempre uno spazio piccolo a bisogno di meno tempo, se si opera per esempio nella stessa camera in cui si dorme è conveniente fare una purificazione più profonda dello Spazio. Si crea lo Spazio Sacro purificandolo per evitare che energie già presenti nello spazio e stantie diano poi fastidio al rituale o all’incantesimo che andremo a svolgere. Qualora si operi in un bosco, su una spiaggia o comunque in una zona naturale può essere superflua la purificazione dello Spazio Sacro in quanto si ritiene che la Natura sia già Sacra di per sé e dunque non viene svolto questa parte di rituale.


· Apertura fisica del Cerchio


Come già scritto altrove creando il Cerchio Magico oltre ad avere una barriera e un contenitore in cui fare accrescere le energie, ci si pone in un luogo senza tempo e senza spazio, un luogo tra i mondi come viene spesso definito. A chi pratica da tempo è capitato di celebrare per un intera notte pensando di non averci messo più di mezz’ora, e accorgendosi al mattino che la sveglia era troppo vicina. Il Cerchio dunque ci porta fuori dalla nostra quotidianità e ci facilita l’ingresso in uno stato alterato di coscienza (naturale, quindi senza uso di sostanze o pratiche pericolose), necessario per il compimento del rituale in sé.

Come è scritto nel Rede si tende a creare il cerchio girando in senso orario o antiorario (dipende dal tipo di cerchio che si vuole fare, cerchio d’invocazione in senso orario, cerchio di bando in senso antiorario) per tre volte, generalmente si pronuncia una formula più o meno complessa che può essere in prosa o in versi.

Mentre si pronuncia la formula di rito e si gira per creare il cerchio si visualizza uscire dalla mano, dall’athame o spada, dal bastone o dalla bacchetta, una luce del colore che si preferisce che crea un cerchio a terra. C’è da ricordare che più che un cerchio si tratta di una sfera dunque una volta concluso il terzo giro (o se preferite durante) dovete visualizzare questa barriera energetica avvolgervi sia sopra sia sotto formando così una sfera. Così compiuto il Cerchio Magico è stato aperto, ma si tratta ancora di una situazione che va rafforzata in modo che possa durare per tutto il tempo necessario. Un consiglio che possiamo dare è quello di provare ad utilizzare, oltre che la propria energia, anche quella del mondo che ci circonda facendo da canale e indirizzando l’energia, sarà più facile per chi ha esperienze di pratiche similari al Reiki, ma provando e riprovando ci si può riuscire. Molti praticanti fanno l’errore di voler “vedere” costantemente il Cerchio Magico, non è così che funziona, o meglio non ci si riesce se non con anni di pratica di visualizzazione alle spalle. Il Cerchio più che “visto” va “sentito”, ma non può riuscire tutto fin da subito per far si che funzioni bisogna provare e riprovare, crearsi così esperienza.

Non esiste una indicazione precisa che dice dove si deve cominciare a tracciare il Cerchio, sono molte le scuole di pensiero, quasi quanto le tradizioni. Le pratiche più utilizzate fanno partire dal Nord, in quanto è considerato il “luogo del potere” o da Est seguendo la teoria in cui il cerchio si crea seguendo il movimento del Sole (in questo caso il cerchio di Bando sarebbe da cominciare ad Ovest). Il consiglio che possiamo dare è di provare i vari sistemi e poi di utilizzare quello che ritenete più consono alla vostra pratica.

Per tradizione un cerchio ha un diametro pari a 3 metri o multiplo di tre. Questo non vuol dire che dovete avere una stanza enorme per celebrare, ma semplicemente che se avete la possibilità e lavorate in gruppo è pratico e bello avere spazio per muoversi e celebrare, ovviamente se siete da soli è poco conveniente avere un Cerchio Magico di 6 metri di diametro, dato che dovete comunque mantenerlo per tutta la durata del Rituale.



· Rafforzamento del Cerchio con gli Elementi



Una volta aperto il Cerchio è necessario rafforzarlo con gli Elementi in modo da creare una sintonia energetica tra quello che si ha creato e le energie che si andranno ad utilizzare durante il Rituale. Come abbiamo visto, all’inizio del rituale, sono stati purificati i simboli degli Elementi è ora necessario usarli per rinforzare il Cerchio Magico, molte tradizioni usano formule per richiamare l’Elemento allo scopo richiesto, altre non usano parole e prendono il simbolo dell’elemento facendo il giro attorno al cerchio, partendo dal punto cardinale di riferimento dell’Elemento oppure sempre da dove si inizia a tracciare il Cerchio Magico. Anche in questo caso il nostro consiglio è di provare in modo da trovare un sistema adatto a voi. La cosa che riteniamo fondamentale è quella di immaginare l’energia dell’Elemento rafforzare il Cerchio che è stato creato.



· Chiamata dei Guardiani (Elementi, Elementali, Punti Cardinali…)




Ormai il cerchio è tracciato, ma è necessario continuare a rafforzare le energie presenti nel Cerchio anche per poter migliorare le possibilità di ottenere lo scopo cercato.

Nelle tradizioni più tradizionali (scusateci il gioco di parole) vengono invocati i Guardiani delle Torri degli Elementi, mentre in altre queste “entità energetiche” vengono sostituite dagli Elementi stessi o dagli Elementali.

Per invocare nel Cerchio queste “entità energetiche” è necessario porsi al Punto Cardinale di riferimento, Est – Aria, Sud – Fuoco, Ovest – Acqua, Nord – Terra e chiamare effettivamente invitando ad entrare nel cerchio le entità che si vuole invocare, per proteggere i praticanti e coadiuvare nel rituale.



A Questo punto il Cerchio è stato Aperto e rinforzato correttamente, dunque è possibile svolgere le attività che si sono prefissate. Ricordiamo che non è sempre necessario aprire un Cerchio Magico dipende dagli scopi che si vogliono ottenere. Se per esempio svolgo un incantesimo per propiziare qual cosa che dura un intera lunazione, ma che occupa 5 minuti in tutto al giorno, è inutile aprire il Cerchio tutti i giorni, a meno che non ci sia un motivo preciso, l’energia che utilizzeremo per fare il Cerchio sarebbe spropositata allo scopo richiesto.

È dunque da considerare con attenzione l’Apertura del Cerchio, in modo che non sia controproducente all’operazione che si svolge.

Una volta che decidete di aprire un cerchio è sempre conveniente cercare di portarsi tutto il necessario all’interno, dover uscire potrebbe indebolirne i confini e rendere in parte inefficace la protezione. In caso ci si dimentichi qualcosa all’esterno non disperate è possibile uscire, ma bisogna eseguire una semplice operazione, l’apertura di una porta. Dovete mettermi a Nord – Est e disegnare con la mano (l’athame, o quello che usate) una porta e visualizzatela, quando avete fatto apritela con la mano e passate all’interno della stessa. Appena uscite ricordatevi di chiudere la porta e ripetete l’operazione nel momento in cui dovrete rientrare. Non, e ripetiamo il non, lasciate mai la porta aperta.

Ogni volta che si Apre un Cerchio è sempre necessario chiuderlo e congedare gli Elementi e/o i Guardiani delle Torri e se si svolge il Rituale in casa pulire dalle energie rimanenti nell’ambiente.

CHIUSURA DEL CERCHIO

· Saluto e Congedo dei Guardiani (Elementi, Elementali, Punti Cardinali…)

I Guardiani delle Torri e in sostanza tutto ciò che riguarda la materia, dunque gli Elementi, devono essere congedati in modo che possano tornare alle abituali necessità e a svolgere “i compiti” da cui li abbiamo disturbati. L’operazione è similare a quella di invocazione, ma in sostanza avviene un saluto e un congedo da parte di chi pratica nei confronti dell’Elemento richiamato. Ci si pone sempre nel punto cardinale di riferimento e si decide se svolgere la pratica sempre nello stesso senso in cui li si ha invocati oppure nel verso opposto. Anche qui le pratiche sono molte e diverse e ci si può sbizzarrire volendo.


· Chiusura fisica del Cerchio Magico



In alcune tradizioni non viene effettuata questa operazione se non congedando gli Elementi e infrangendo la barriera in questo modo, in altre vengono spente delle candele nei punti cardinali e questo viene ritenuto sufficiente per la chiusura del Cerchio, in altre tradizioni viene fatto un operazione inversa a quella di apertura visualizzando l’energia rientrare al proprio interno (o disperdersi nel mondo in caso di decida di fare solo da canale) girando in senso opposto a quello di invocazione (o nello stesso senso) per una o tre volte. Anche in questo caso consigliamo di provare, magari svolgendo come prima cosa un operazione inversa a quella di apertura del Cerchio, ma sempre girando nello stesso verso e poi variare, facendo meno giri, invertendo il senso di marcia, o rimanendo anche fermi in mezzo al Cerchio e visualizzando lo stesso tornare al proprio interno come se fosse preso da un vortice (si tratta solo di esempi).


· Pulizia finale


È sempre utile procedere con una pulizia finale, specialmente se vi trovate in un ambiente che usate anche per altre attività (è comunque buona pratica pulire sempre dalle energie rimaste), potete sempre usare la Scopa con cui avete purificato lo spazio creando lo Spazio Sacro all’inizio del rituale, visualizzate le energie liberarsi e correre all’esterno della stanza disperdendosi nell’ambiente.


Seguendo lo schema sopra riportato è possibile creare rituali più o meno complessi per l’apertura e chiusura del Cerchio Magico, abbiamo pensato di scrivere un esempio utilizzabile e modificabile da tutti, in maniera semplice. Ciò che segue è un rituale prettamente eclettico e non legato a nessuna tradizione particolare, chi scrive ha semplicemente utilizzato la sua esperienza seguendo lo schema sopra di cui si è trattato in modo da fare capire come agire. Ripetiamo che non vuole essere il rituale migliore per il Cerchio Magico, ma solo uno tra tanti.



· Rituale di Apertura e Chiusura del Cerchio Magico

o Apertura del Cerchio


Il Celebrante prende una coppa con dell’acqua con una mano e l’altra mano la posiziona sopra l’acqua e, visualizzando una luce uscire dalla propria mano pronuncia:

Io ti purifico o Elemento d’Acqua, che le tue fredde correnti possano aiutarmi nel mio scopo, io ti consacro nei nomi del Signore e della Signora”

Il Celebrante prende un piatto con del Sale Grosso e svolge lo stesso procedimento che ha eseguito con l’Acqua:

“Io ti purifico o Elemento della Terra, che la tua forza immutabile possa aiutarmi nel mio scopo, io ti consacro nei nomi del Signore e della Signora”

Poi prende la Candela e facendo lo stesso degli altri Elementi dice:

“Io ti purifico o Elemento del Fuoco, che il tuo calore devastante possa aiutarmi nel mio scopo, io ti consacro nei nomi del Signore e della Signora”

Infine prende l’incenso e facendo la medesima cosa dice:


“Io ti purifico o Elemento dell’Aria, che il tuo andare vorticoso possa aiutarmi nel mio scopo, io ti consacro nei nomi del Signore e della Signora.”


Ora il Celebrante prende la Scopa rituale e spazza a fondo il pavimento su cui svolgerà il rituale visualizzando le energie come una massa informe disperdersi all’esterno della stanza (o casa, o….)


Finita la purificazione degli elementi e la creazione dello Spazio Sacro il Celebrante si appresta ad Aprire il Cerchio Magico. Si posiziona a Nord e mentre visualizza dell’energia bianca uscire dalla propria mano comincia a girare in senso orario (in caso di cerchio di bando in senso antiorario) e dice:


“Per l’Aria, il Fuoco
L’Acqua e la Terra
All’Est, al Sud
All’Ovest e al Nord
Nei Quattro tre volte
comandan le streghe
lungo il Cerchio
Saldi e potenti
Posti sono a protezione
Per tre volte
Intorno al Cerchio
Il potere è girato
E il cerchio ora
Si è formato”


Tornato a Nord per la terza volta il Celebrante si posiziona al centro (girando sempre ed esclusivamente nel verso in cui ha creato il cerchio), congiunge le mani distendendo le braccia sopra la testa e in basso davanti alle gambe e visualizzando la sfera di energia che di chiude dice:


“Sopra e sotto questo cerchio è sigillato”

Il Celebrante prende uno alla volta gli elementi che ha purificato e partendo da Est con l’Aria da Sud col Fuoco da Ovest con l’Acqua e da Nord con la terra fa il giro con gli Elementi fermandosi ad ogni punto cardinale e sollevando gli elementi sopra la testa in segno di “presentazione” al punto cardinale, visualizza l’energia dell’Elemento purificato legarsi a quella del Cerchio Magico e poi riposiziona gli Elementi sull’Altare.


Il Celebrante ora invoca i quattro Elementi all’interno del Cerchio Magico per aiutarlo col proprio intento.

Posizionandosi a Est e aprendo le braccia in segno di benvenuto pronuncia:


“Signori dell’Aria, creature eteree io vi invoco ad entrare nel mio cerchio, possiate aiutarmi nel mio intento. Salute e Benvenuti”


Poi si posiziona a Sud e dice:


“Signori del Fuoco, creature ardenti io vi invoco ad entrare nel mio cerchio, possiate aiutarmi nel mio intento. Salute e Benvenuti”

Poi ad Ovest dice:

“Signori dell’Acqua, creature evanescenti io vi invoco ad entrare nel mio cerchio, possiate aiutarmi nel mio intento. Salute e Benvenuti”

Infine a Nord dove dice:

“Signori della Terra, creature possenti io vi invoco ad entrare nel mio cerchio, possiate aiutarmi nel mio intento. Salute e Benvenuti”

o Chiusura del Cerchio

Il Celebrante congeda gli Elementi invocati a inizio rito e per farlo si posiziona a Est dicendo:


“Signori dell’Aria, creature eteree io vi ringrazio per aver partecipato al mio rito, possiate tornare ai vostri intenti in pace. Salute e Addio”

Poi a Sud

“Signori del Fuoco, creature ardenti io vi ringrazio per aver partecipato al mio rito, possiate tornare ai vostri intenti in pace. Salute e Addio”

Poi a Ovest:

“Signori dell’Acqua, creature evanescenti io vi ringrazio per aver partecipato al mio rito, possiate tornare ai vostri intenti in pace. Salute e Addio”

Infine a Nord dove dice:

“Signori della Terra, creature possenti io vi ringrazio per aver partecipato al mio rito, possiate tornare ai vostri intenti in pace. Salute e Addio”


Posizionandosi ora a Nord il Celebrante scioglie il cerchio facendo un giro, nello stesso senso con cui è stato creato il cerchio, e visualizzando l’energia sotto forma di luce bianca rientrare nella propria mano. Finito il giro si posiziona al centro con le mani alzate e congiunte sopra al testa e le apre, ripetendo la stessa cosa con le mani abbassate davanti alle gambe e lo fa dicendo:


“Questo Cerchio è aperto ma mai sarà spezzato, così sia.”


Il Rituale è finito.

Questo Rituale è scritto per un solitario ma può essere facilmente adattato ad una congrega, inoltre è adatto a diventare un rituale silenzioso compiendo fisicamente i gesti mentre le parole si ripetono a mente.


I RITUALI



come costruire un rituale


Nelle pagine dei libri, su internet, etc. avete sentito parlare di rituali e di festeggiamenti, in maniera molto vaga e soprattutto pochi hanno cercato di spiegare di cosa si tratta. Alcuni affermano che va tutto bene, l’importante è credere in quello che si fa, ma non è del tutto vero.

È sicuramente fondamentale credere in ciò che si sta facendo, è importantissimo anche cercare di mettere del proprio nei rituali o negli incanti, ma non tutto quello che si fa va bene, o meglio non tutto è appropriato.

Iniziamo col dire che in base a quello che si vuole ottenere è necessaria una certa difficoltà nel preparare i propri rituali o i propri incantesimi.

Cominciamo però con il dare una definizione di Rituali, un rituale è un insieme di atti effettuati secondo norme codificate.

Ogni tradizione ha dei propri rituali, ormai molto semplici da trovare, sia in rete, sia in libri (soprattutto se conoscete l’inglese), ma il rituale potete costruirvelo da soli e creare con gli anni, e anni, una vostra piccola tradizione. Di sicuro con la pratica vi chiarirete, molto più che con questo articolo, cosa è necessario e cosa non lo è. Cercheremo di dare delle linee base su come agire, come creare un piccolo rituale e cosa fare sia per i solitari sia per chi inizia un lavoro di gruppo o un congrega e non ha ancora idea di come creare un rito.

Per la verità dobbiamo dire che quello che presentiamo è UN metodo, e non IL metodo, nato dalla esperienza che abbiamo negli anni sviluppato, di certo non si sostituisce alle varie tradizioni e ancora di più al metodo che ognuno di voi può creare da solo, ma lo riteniamo un buon punto di partenza, su cui riflettere, per evitare di chiamare rituale Wiccan una candela accesa davanti alla finestra con le mani giunte a pregare la Dea.

Un rituale si compone, solitamente, di 7 parti.


1. Apertura (o creazione del Cerchio)
2. Invocazione della Dea
3. Invocazione del Dio
4. Celebrazione della Festa
5. Benedizione delle libagioni e banchetto
6. Eventuali pratiche magiche o mantiche
7. Chiusura (o scioglimento del Cerchio)


1. Apertura

Il Rituale inizia solitamente con la creazione del Cerchio, ricordiamo di effettuare una pulizia dello spazio quando questo non è naturale, come è stato presentato nell’articolo apposito sul Cerchio magico. Esistono decine di metodi diversi per creare un cerchio, c’è chi lo prepara fisicamente con farina e sale e poi lo erige energeticamente con la spada o l’athame (o anche la mano), e chi invece lo immagina soltanto. Tutto dipende dallo spazio che avete a disposizione e da quanti siete a celebrare, se siete soli non è rilevante che il cerchio sia disegnato sul pavimento, sapete voi dove lo avete tracciato, quando invece cominciate ad essere più di uno conviene segnarlo sul terreno in modo che sia chiaro a tutti. Dopo aver tracciato il cerchio consigliamo di convocare gli elementi posizionandovi nei quattro punti cardinali e chiedendo agli elementi (o guardiani delle Torri, in alcune tradizioni) di presenziare al vostro rito ed aiutare il vostro scopo.
2. Invocazione della Dea

Una volta creato il cerchio ed invocato gli Elementi, è arrivato il momento di invocare le Divinità, solitamente si invoca prima la Dea, non perché abbia maggior importanza, la Wicca è tendenzialmente duoteista e tende alla parità (non tutte le tradizioni), diciamo che è più una questione di tradizione. Come invocare la Dea, dipende tutto da voi, potete creare un invocazione tutta vostra, potete copiarne una già utilizzata in una qualunque delle tradizioni conosciute, potete usare una poesia o una invocazione antica, insomma quello che più vi aggrada, fate però attenzione a cercare ciò che più vi serve come prerogativa della Divinità se dovete svolgere un rituale propiziatorio per una partoriente sarebbe meglio invocare una Diana ad una Minerva (parlando di mitologia Romana). È importante quindi informarsi su quello che si sta facendo, su chi si sta chiamando.

Anche quando invocate la Grande Madre, o più genericamente la Signora, dovete mettervi “suonare al campanello giusto” e attenzione a sbagliare casa.
3. Invocazione del Dio

Il discorso è similare a quello dell’invocazione della Dea, fate dunque attenzione a quello che state invocando nel vostro cerchio e non avrete sorprese. Il consiglio è quindi quello di studiare un po’ gli aspetti che si vogliono invocare prima di farlo. Cercate, consiglio nostro, di dare la medesima importanza al Principio Femminile e a quello Maschile, portate rispetto e attenzione.
4. Celebrazione della Festa

Una volta terminate le invocazioni, avete il cerchio formato e siete alla presenza (se tutto ha funzionato) degli elementi e degli Dei, quindi siete in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, un luogo sacro, ed è arrivata l’ora di celebrare il motivo per cui state festeggiando.

Potete aver preparato il rituale per un Sabba o per un esbat, questo è il momento in cui inserire la celebrazione della festa, potete aver preparato un rituale più piccolo più specifico da inserire, potete avere fatto una preghiera o qualcosa di simile, mettetela nel vostro rituale prima del banchetto finale. Se invece il rituale è stato preparato per uno scopo specifico che esula la celebrazione di feste, questo è il momento di esprimere il vostro intento.
5. Benedizione delle libagioni e banchetto

È cosa gradita sia al praticante sia a chi insieme a voi è intervenuto al rito (spiriti elementali, divinità etc.) un bel banchetto. Prima di mangiare e bere è d’uopo purificare quello che berrete e mangerete. Solitamente si preparano (o comprano) dolci e vino, se siete astemi, o non avete l’età per bere, potete tranquillamente sostituire il vino con un succo o con qualcosa di non alcolico.

Benedite e consacrate agli Dei il vostro banchetto e bevete e mangiate. Vi servirà da ristoro e se siete in compagnia anche come momento di socializzazione e legame per il vostro gruppo. Ricordatevi di lasciare un po’ di bevanda e un po’ di cibo da dare in offerta al luogo in cui celebrate, se siete in casa potete versare un goccio della bevanda in qualche vaso dove cresce una pianta, o metterlo da parte per poi portarlo fuori il giorno dopo.
6. Eventuali pratiche magiche o mantiche

Una volta recuperate le energie col banchetto è ora di mettere in atto i vostri incantesimi, se ne avete, oppure di divinare con carte, rune o altre pratiche divinatorie. Qui sta a voi preparare qualcosa, non è necessario che lo si faccia, ma è una parte integrante il rituale, ricordatevi però che un incantesimo è da fare solo se è necessario. Potete invece divertirvi a divinare, magari in questo modo farete un po’ di pratica.
7. Chiusura (o scioglimento del Cerchio)

Una volta svolto il lavoro strettamente magico è giunto il momento di salutare tutti e sciogliere il cerchio. Bisogna ricordarsi due aspetti principali, gli elementi si congedano da noi, mentre gli Dei si salutano. C’è un enorme differenza, poiché la Divinità è da per tutto non è possibile congedarla, si può eventualmente salutarla in modo che il nostro distogliere l’attenzione non crei disturbo, mentre gli elementi sono da congedare dato che sono intervenuti, come richiesta, ma hanno la necessità di tornare ai propri compiti e non possono restare sempre con voi.

Una volta salutato gli Dei (e ringraziatoli) e una volta congedato gli Elementi (e ringraziatoli) è ora di sciogliere il cerchio. Alcune tradizioni, come quella Alexandriana, ritengono sciolto il cerchio con il congedo delle Torri elementali, altre invece richiedono un’indicazione precisa, sta a voi decidere come comportarsi.
CONCLUSIONI

E questo è un modo come un altro di creare un rituale, è giusto che impariate a prepararvelo da soli, ma fate attenzione ad alcune regole di base. Questo per evitare problemi sia a voi sia a chi vi circonda. Consigliamo infine, se lavorate in casa, di spazzare simbolicamente la stanza dalle energie che possono stazionarvi.

E ora non resta che augurarvi buon Rituale.
 
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