dandea |
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| Certo è una bella lezione... ma non mi posso fermare a dire che sono parole stupende.
Mi soffermo sulla prima parte, la differenza tra desiderio e bisogno.
Sono una persona coi piedi per terra che a volte vola e si mette a fantasticare. Presupposto questo, faccio un esempio pratico. Ho un lavoro a tempo indeterminato (di questi tempi poi!) che però non mi gratifica, mi annoia, mi costringe ad indossare decine di maschere ogni giorno, ha orari spezzati che mi rendono difficile gestire la giornata (e il tempo libero)... potrei continuare ancora con gli aspetti negativi concludendo che vado a lavorare per lo stipendio (sporavvivere). Ho fatto una scuola superiore strettamente inerente a qusto lavoro, quindi se volessi fare altro, partirei assolutamente da zero su qualsiasi fronte e senza "titoli".
Secondo voi è un desiderio o un bisogno quello di cambiare tipo di lavoro? Cosa mi dice che è un desiderio da bambina viziata che non si accontenta mai piuttosto che un bisogno interiore, che mi spinge a volere un'attività più adatta alle mie attitudini, ai miei princìpi e alle mie esigenze di tempo libero rispetto a quello lavorativo? In che modo la magia può aiutare in una situazione così sfavorevole (c'è la crisi = sono pazza a mollare un posto sicuro)?
Aggiungo che sospetto di essermi sensibilizzata a livello di allergie verso alcuni materiali trattati quotidianamente sul posto di lavoro e leggo questo fatto come un avvertimento psicosomatico del mio corpo.
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